Beh, il ciclismo è uno sport che si pratica sulle strade e a stretto contatto con la gente, nel bene e nel male. E' normale che nella quantità gli atleti si "becchino" anche qualche insulto, oltre ad applausi ed incoraggiamenti.
Il gesto della pipì in faccia è certamente da censurare, è da incivili maleducati, ma se nel bicchiere ci fosse stato dell'acido? Chi può prevedere che, magari, in mezzo alla folla non ci sia un mitomane, o un pazzo furioso con una pistola carica? :lookaround: L'unica soluzione a quel punto diventa blindare le strade... ma come si fa?
Sono sicura che se si andasse a scavare negli aneddoti del passato, nei racconti di tutti i corridori e del loro rapporto con il pubblico, ne scopriremmo delle belle... :rosik: