l'ho detto a memoria (me lo ricordavo solo come dato assurdo), adesso la ricalcolo perchè è sicuramente sbagliata (avevo fatto i 560 m in 1'53 a 17,8 di media)
io in realtà volevo sapere strategicamente come sarebbe meglio affrontare
2134,5 (il dislivello è di 67 m). Scusate!
Invece queste qui sono altre mie VAM (corrette, stavolta):
Agnello (da Casteldelfino) 1220 (2009)
Finestre (da Susa) 1157 (2005)
Izoard (dal bivio dopo Chateau Queiras) 1239 (2009, dopo l'Agnello)
Lombarda (dall'Italia) 1165 (2008)
Comunque anche se posso sembrare molto "fissato", in realtà non faccio agonismo e vado solo per "divertimento" (non che con ciò voglia dire che chi fa agonismo non si diverte, ma... ci siamo capiti!)
bè si certo dipende dall'interpretazione ma se nel caso si voglia fare un pò il tempo un pò bisogna sudare
giustissimo!!!
ma secondo te si guadagna di più forzando nei tratti pedalabili o nei tratti duri?
nella salita sopra descritta sono riuscito ad avere una vam di 991,però con doppia borraccia piena e borraccia termica barbieri in acciaio..quindi credo di riuscire ad arrivare nel migliore dei casi a 1000
Oltre quello che già ho scritto, secondo me non si può far tempo su una salita recuperando sui tratti pedalabili e forzando su quelli duri o viceversa, bisogna spingere sempre, duro sui tratti pedalabili e agile su quelli ripidi e magari in punta di sella come fanno i bikers per cambiare i muscoli coinvolti.
Pertanto, la salita sulla quale vuoi fare il tempo la devi amare, ogni ciclista che ama questo sport e che ama la salita ha una sua salita del cuore ove conosce tutte le irregolarità del terreno, una salita che fa anche 10-15 volte ogni estate.
Ciao
Probabilmente perchè pesi meno di me, pesando 85kg in piena forma io devo compensare il rapporto peso/potenza (che purtroppo è esponenziale) con una maggiore agilità nei tratti più ripidi e un cuore allenato a ritmi più alti.io farei (anzi, faccio) il contrario: più agile nei tratti pedalabili.
Per il resto, completamente d'accordo, al 100%.