La Jorgensen ha controllato a piedi, non di certo in bici, prendere 1' dalla Norden ci sta eccome, anche dalla Duffy, Samuels , Spirig per esempio
Quanto abbia controllato è comunque difficile da dire, visto che di corsa ha fatto lo stesso il miglior tempo.
Gomez che ha corso in 14'42" e ha fatto un tempo nettamente peggiore di Dye idem.
Ben vengano anche gare di questo tipo, secondo me.
Tornando al discorso bilanci, basta leggere lo statuto, una federazione non può avere utili, va tutto investito in promozione ecc, i fondi arrivano dal Coni e servono SOLO per il progetto olimpico, con le altre entrate paghi il resto (premi, contributi ecc).
Di un bilancio mi fiderei di più che di uno statuto per ovvi motivi. Poi al di là del credito che uno può dare o meno a una federazione o ad un'organizzazione, a me incuriosisce sempre vedere come viene gestito qualcosa.
Capisco che chi voglia guadagnarci non abbia interesse a svelare le proprie strategie aziendali, ma per chi dichiaratamente organizza qualcosa non per lucrarci io mi aspetterei sempre un bel resoconto su entrate e uscite.
Del resto pubblicarlo potrebbe essere utile per eventuali emulatori, no?
In piccolo la stessa cosa a me piacerebbe fosse fatta per singole gare.
Quanto costa organizzare una gara in Italia?
E quali sono le entrate?
Le uniche voci facilmente calcolabili sono quelle delle tasse pro federazione e quelle delle iscrizioni, ma tutto il resto?
In ottica promozionale, non sarebbe simpatico aiutare altri "aspiranti organizzatori" ad avere un'idea di massima su cosa li aspetta?
Rientrando più in argomento: sport e lucro possono anche andare a braccetto. I campionati maggiori di calcio o basket, non sono sport? I tornei di ATP o WTA non sono sport? Tutti lì dentro fan tutto principalmente per lucro, esattamente come in WTC.
Continuo a sostenere che non è ridicolo incazzarsi se ci è stato rubato anche solo il penultimo posto, è questione di correttezza, chi decide quando è il caso di lamentarsi e quando no? Alle gare non si va a fare la scampagnata, si mette il pettorale e si gareggia, a ma da più fastidio il "falso turista" che dice che va alle gare per divertirsi, non tira un metro e poi ti fa anche la volata gli ultimi 50m che quello che da l'anima e poi si lamenta. Se voglio divertirmi esco da solo o con gli amici, quando sono in gara gareggio, a parte casi eccezionali in cui "accompagno" amici o nelle gare a squadre dove ci si sacrifica per i compagni. Come ho detto già in altri casi se vuoi misurare i tuoi limiti, divertirti, fare viaggi mistici e cavolate simili , non ti serve il pettorale, sono tutte scuse.
Ognuno è libero di farsi il sangue amaro per quello che gli pare, il mio era solo un consiglio.
Alle gare è il benvenuto chiunque rispetti il regolamento, il grado di agonismo di ognuno non è - per un amatore - indice di merito proprio per niente.
Anche qui, le cose o valgono sempre o non valgono mai. Se condanni chi non fa la gara a tutta lo condanni sempre, anche quando il tizio in questione accompagna l'amico alla sua prima gara.
Per farti l'uscitina con il tuo amico non serve il pettorale, no?
Poi, non mi hai ancora risposto circa tua considerazione delle gare su distanza sprint o olimpica, draft legal, che si svolgono abitualmente in Italia.
Posto che tra i partecipanti c'è gente che non sa nuotare, non sa pedalare e non sa correre (esattamente come dici che accade, criticando, nelle distanze lunghe): quelle sono gare di triathlon?