Leggo molto sul forum discussioni dove si parla di watt di soglia di migliorare le prestazioni, si parla dell alimentazione di integratori.
Si valuta la biomeccanica per trarre il meglio dalle moderne bdc.
E chi ha qualche velleità in più, oltre a concentrarsi sullazione che andrà a svolgere, è giusto che valuti anche la tattica di corsa.
Per fare questo, si deve tenere conto delle proprie qualità fisiche e di quelle degli avversari con cui si andrà a competere.
Ma, anche, si deve studiare il percorso su cui si svolgerà la prova.
Studiare il percorso è fondamentale per scegliere la giusta strategia, per non cadere in errori di approccio alla prova e al comportamento degli avversari e per valutare tutta una serie di circostanze che si possono incontrare in gara.
E se è sempre vero che a fare la corsa sono i corridori e non il percorso, è altrettanto vero che tutti i corridori si devono confrontare con lo stesso percorso di una competizione.
Per tutti, dunque, esistono delle difficoltà che, solo in parte, anche se considerevole, rappresentano dal punto di vista personale dei vantaggi o degli svantaggi perché, ovviamente, ci sarà un percorso adatto a una certa tipologia di corridore passista, scalatore, velocista e meno ad altri.
Dunque, se si hanno delle intenzioni almeno un po agonistiche, che siano quelle di vincere in modo assoluto oppure di riuscire a esprimere la migliore prestazione possibile,
un ciclista responsabile non può esimersi dallo studiare attentamente il percorso su cui si svolgerà la prova. La cosa, molto spesso, è facilitata dal fatto che le manifestazioni più importanti si svolgono quasi sempre, ogni anno, sullo stesso percorso dellanno precedente.
A tal fine è importante fare esperienza la prima volta che vi si partecipa, oppure, chi ne ha la possibilità, può andare a perlustrare il tracciato prima della manifestazione. Ma tutti, se hanno buona memoria possono trarre delle indicazioni utili che saranno messe in pratica la volta successiva in cui si correrà sulle stesse strade.
Dovremo distinguere a questo punto se faremo una gara in linea o un circuito.
Nella gara il linea o gran fondo e medio fondo la conoscenza del percorso sarà fondamentale per il risultato finale.
Si dovranno stabilire i punti critici dove stringere i denti dove recuperare dove alimentarsi dove dormire per rigenerare la mente.
Quando si studia un percorso, si deve fare molta attenzione ad alcuni particolari, che terremo a mente come punti fondamentali. Le salite, ovviamente, ma anche le discese, se lunghe e senza troppe curve oppure con molte curve.
Così come sono importanti i grandi tratti esposti al vento, oppure quelli vallonati e su strade con curve nascoste dalla vegetazione e dal disegno stradale.
Anche dal punto di vista della pericolosità, inoltre, vale certamente la pena conoscere bene le fasi iniziali, nonché possibili strettoie, curve pericolose, strade sconnesse e tutti gli altri piccoli pericoli che si possono incontrare in corsa.
È certamente meglio arrivare preparati e conoscere meglio degli altri cosa ci aspetta!
Il circuito non comporta uno studio dettagliato perché generalmente prima della gara si ha la possibilità di provarlo, quindi ad occhio si vedranno subito i punti fondamentali, salite discese strettoie curve etc.
Tatticamente in questo tipo di gare sono molto più preparato e posso anche sbizzarrirmi in consigli più o meno importanti.
Alcuni suggerimenti di comportamenti tattici non corretti.
Esempio non si tenterà mai di andare in fuga quando la strada si presenta con un lungo rettilineo e si ha il vento a favore.
Non serve a niente scattare sui dei cavalcavia dove subito dopo la strada è diritta.
Si valuta la biomeccanica per trarre il meglio dalle moderne bdc.
E chi ha qualche velleità in più, oltre a concentrarsi sullazione che andrà a svolgere, è giusto che valuti anche la tattica di corsa.
Per fare questo, si deve tenere conto delle proprie qualità fisiche e di quelle degli avversari con cui si andrà a competere.
Ma, anche, si deve studiare il percorso su cui si svolgerà la prova.
Studiare il percorso è fondamentale per scegliere la giusta strategia, per non cadere in errori di approccio alla prova e al comportamento degli avversari e per valutare tutta una serie di circostanze che si possono incontrare in gara.
E se è sempre vero che a fare la corsa sono i corridori e non il percorso, è altrettanto vero che tutti i corridori si devono confrontare con lo stesso percorso di una competizione.
Per tutti, dunque, esistono delle difficoltà che, solo in parte, anche se considerevole, rappresentano dal punto di vista personale dei vantaggi o degli svantaggi perché, ovviamente, ci sarà un percorso adatto a una certa tipologia di corridore passista, scalatore, velocista e meno ad altri.
Dunque, se si hanno delle intenzioni almeno un po agonistiche, che siano quelle di vincere in modo assoluto oppure di riuscire a esprimere la migliore prestazione possibile,
un ciclista responsabile non può esimersi dallo studiare attentamente il percorso su cui si svolgerà la prova. La cosa, molto spesso, è facilitata dal fatto che le manifestazioni più importanti si svolgono quasi sempre, ogni anno, sullo stesso percorso dellanno precedente.
A tal fine è importante fare esperienza la prima volta che vi si partecipa, oppure, chi ne ha la possibilità, può andare a perlustrare il tracciato prima della manifestazione. Ma tutti, se hanno buona memoria possono trarre delle indicazioni utili che saranno messe in pratica la volta successiva in cui si correrà sulle stesse strade.
Dovremo distinguere a questo punto se faremo una gara in linea o un circuito.
Nella gara il linea o gran fondo e medio fondo la conoscenza del percorso sarà fondamentale per il risultato finale.
Si dovranno stabilire i punti critici dove stringere i denti dove recuperare dove alimentarsi dove dormire per rigenerare la mente.
Quando si studia un percorso, si deve fare molta attenzione ad alcuni particolari, che terremo a mente come punti fondamentali. Le salite, ovviamente, ma anche le discese, se lunghe e senza troppe curve oppure con molte curve.
Così come sono importanti i grandi tratti esposti al vento, oppure quelli vallonati e su strade con curve nascoste dalla vegetazione e dal disegno stradale.
Anche dal punto di vista della pericolosità, inoltre, vale certamente la pena conoscere bene le fasi iniziali, nonché possibili strettoie, curve pericolose, strade sconnesse e tutti gli altri piccoli pericoli che si possono incontrare in corsa.
È certamente meglio arrivare preparati e conoscere meglio degli altri cosa ci aspetta!
Il circuito non comporta uno studio dettagliato perché generalmente prima della gara si ha la possibilità di provarlo, quindi ad occhio si vedranno subito i punti fondamentali, salite discese strettoie curve etc.
Tatticamente in questo tipo di gare sono molto più preparato e posso anche sbizzarrirmi in consigli più o meno importanti.
Alcuni suggerimenti di comportamenti tattici non corretti.
Esempio non si tenterà mai di andare in fuga quando la strada si presenta con un lungo rettilineo e si ha il vento a favore.
Non serve a niente scattare sui dei cavalcavia dove subito dopo la strada è diritta.