Cosa fare perché ogni uscita non sia una scommessa con il destino?

Cancello del Roero

Ne resterà soltanto uno
Membro dello Staff
13 Ottobre 2013
6.882
3.073
50
Bra(Cn)
Visita sito
Bici
Blu
pensatela come volete ma il rispetto del cds e gli incidenti in bici non hanno nulla a che vedere

gli incidenti si evitano se la gente è civile. si può essere incivili e danneggiare un ciclista, pedone, o altro debole, anche rispettando il cds
si può essere ciclisti civili senza danneggiare nessuno anche senza rispettare il cds (l'assenza del campanello è un esempio)

quello che rende civile la convivenza tra tutti gli utenti della strada è la civiltà delle persone, non il codice della strada, le cuffiette, il campanello, e tutte le altre cose di cui parlate.

ma quello che avviene in strada è lo specchio della vita normale, ne più ne meno. Se uno è una m3rda nella vita lo è pure in strada. E in itaglia di persone di m3rda e incivili ce ne sono tante tante tante.

Vero che alla fine quello che mette tutti d'accordo è il buon senso, il problema è che qui (concordo sull'ultima frase, forse con vocaboli meno intransigenti :mrgreen:) ce n'è pochissimo. Figurati che noi provincialotti, appena presa la patente, eravamo terrorizzati di andare in macchina e guidare per Torino, perchè li erano tutti pazzi :afraid:
Quello che frega l'italiano è la cultura del rispetto verso il prossimo che è carente.
 

liucaio

Novellino
15 Maggio 2016
34
2
milano
Visita sito
Bici
bianchi
Le rare volte che mi capita di percorre piste ciclabili, in condivisione con pedoni e pattinatori, sono letteralmente terrorizzato dei loro comportamenti imprevedibili e sono io il primo a dover stare attento perché la mia bicicletta in quella situazione può fare molti più danni degli altri: io posso fare piu male quindi devo stare più attento degli altri.
Il cds dovrebbe tutelare il mezzo più debole: chi è più pesante e può fare male deve avere un occhio di riguardo verso il mezzo più leggero.
 

yuk

Scalatore
1 Marzo 2007
6.656
425
Visita sito
Bici
triciclo
Non me ne vogliano, ma è vero. Sono sbadate. E almeno qui a Roma, incredibilimente rissose, peggio degli uomini alla guida. Le clacsonate e i numeri che fanno per passarti per arrivare 5 secondi prima in fila al semaforo rosso distante 30 metri sono degni di Gilles Villeneuve...il quale almeno non aveva il clacson, sennò nel famoso giro con Arnoux se lo sarebbe fatto tutto a clacson a palla:mrgreen:

Quoto iper stressate rissose e perennemente al cellulare, non cedono il passo nemmeno se sono ferme in colonna e in 40 anni di bici mi hanno investito due volte la prima una donna al cell che ha tranquillamente saltato lo stop spedendomi al pronto soccorso con un tendine lesionato, la seconda volta due amiche che "chiaccheravano" e mi hanno preso dentro, fortunatamente senza conseguenze.
Se poi sono in gruppo urlano come delle ossesse se vai forte.
 

Cancello del Roero

Ne resterà soltanto uno
Membro dello Staff
13 Ottobre 2013
6.882
3.073
50
Bra(Cn)
Visita sito
Bici
Blu
Le rare volte che mi capita di percorre piste ciclabili, in condivisione con pedoni e pattinatori, sono letteralmente terrorizzato dei loro comportamenti imprevedibili e sono io il primo a dover stare attento perché la mia bicicletta in quella situazione può fare molti più danni degli altri: io posso fare piu male quindi devo stare più attento degli altri.
Il cds dovrebbe tutelare il mezzo più debole: chi è più pesante e può fare male deve avere un occhio di riguardo verso il mezzo più leggero.

Tendenzialmente il cds lo tutela già l'utente più debole, il problema è proprio di cultura.
 

paolone8

Apprendista Passista
13 Giugno 2008
954
424
51
Lago maggiore
Visita sito
Bici
Casati laser chorus
Adesso mi faccio insultare e spezzo una lancia a favore degli automobilisti (visto che non mi dimentico di essere anche automobilista). In tanti commenti sembra leggere la volontà, la malafede di tutti gli automobilisti nei confronti dei ciclisti. Purtroppo, ci sono situazioni in cui effettivamente, l'occhio umano ci mostra i suoi limiti e effettivamente non vede il ciclista; o meglio, l'occhio vede ma il cervello no. Qualche tempo fa, non ricordo dove, ho letto un articolo che spiegava proprio questo fenomeno. Mi permetto con parole mie (non sono medico) di citarne qualche passo: il nostro occhio non è un obbiettivo fotografico, non ha visione nitida a tutto campo, solo la visione centrale è nitida e ha un angolo di pochissimi gradi, il resto è visione periferica e ha una acutezza bassissima. Il nostro cervello compensa con tanti piccoli spostamenti dell'occhio per allargare la visione definita, diciamo che fa tante piccole foto e poi le somma, solo che tutto ciò che l'occhio vede nella fase di spostamento tra un punto e l'altro viene ignorato dal cervello. Se sfiga vuole un ciclista, una moto o un pedone (tutti occupano una porzione piccola di visione) si trovano esattamente in uno dei punti ignorati dal cervello, questo purtroppo risulterà invisibile per quell'attimo sufficiente alla disgrazia. Se poi si aggiungono situazioni di illuminazione sfavorevole che riducono il contrasto tra noi e lo sfondo.....
 

mag

Maglia Rosa
19 Agosto 2012
9.994
478
Lontano da voi
Visita sito
Bici
solo 2
Adesso mi faccio insultare e spezzo una lancia a favore degli automobilisti (visto che non mi dimentico di essere anche automobilista). In tanti commenti sembra leggere la volontà, la malafede di tutti gli automobilisti nei confronti dei ciclisti. Purtroppo, ci sono situazioni in cui effettivamente, l'occhio umano ci mostra i suoi limiti e effettivamente non vede il ciclista; o meglio, l'occhio vede ma il cervello no. Qualche tempo fa, non ricordo dove, ho letto un articolo che spiegava proprio questo fenomeno. Mi permetto con parole mie (non sono medico) di citarne qualche passo: il nostro occhio non è un obbiettivo fotografico, non ha visione nitida a tutto campo, solo la visione centrale è nitida e ha un angolo di pochissimi gradi, il resto è visione periferica e ha una acutezza bassissima. Il nostro cervello compensa con tanti piccoli spostamenti dell'occhio per allargare la visione definita, diciamo che fa tante piccole foto e poi le somma, solo che tutto ciò che l'occhio vede nella fase di spostamento tra un punto e l'altro viene ignorato dal cervello. Se sfiga vuole un ciclista, una moto o un pedone (tutti occupano una porzione piccola di visione) si trovano esattamente in uno dei punti ignorati dal cervello, questo purtroppo risulterà invisibile per quell'attimo sufficiente alla disgrazia. Se poi si aggiungono situazioni di illuminazione sfavorevole che riducono il contrasto tra noi e lo sfondo.....

se poi si aggiunge che a tutti frega sega, basta arrivare prima senza mai rallentare o fermarsi, scavalcando il prossimo sempre e comunque ...
 

corridore1

Apprendista Passista
8 Ottobre 2016
825
39
Visita sito
Bici
poche
se poi si aggiunge che a tutti frega sega, basta arrivare prima senza mai rallentare o fermarsi, scavalcando il prossimo sempre e comunque ...


e parliamo dei segoni che escono in bici credendosi professionisti come se stessero percorrendo strade chiuse durante il giro d'Italia, ogni benedetto giorno li incontro quando esco in bici
 

pantera

Passista
5 Marzo 2009
4.676
1.496
Napoli
Visita sito
Bici
da corsa
e parliamo dei segoni che escono in bici credendosi professionisti come se stessero percorrendo strade chiuse durante il giro d'Italia, ogni benedetto giorno li incontro quando esco in bici
quelli al massimo si fanno ammazzare...credo anche solo per un dato statisctico visto le auto sono in maggioranza che di persone che non rispettano i limiti con le autoc'è ne siano molti di più è quelli ti uccidono che tu sia in bici a piedi o in moto
 

razor 1

Apprendista Scalatore
15 Febbraio 2012
2.231
1.060
val petronio, entroterra sestrese
Visita sito
Bici
Cannondale S6 Evo HM
Adesso mi faccio insultare e spezzo una lancia a favore degli automobilisti (visto che non mi dimentico di essere anche automobilista). In tanti commenti sembra leggere la volontà, la malafede di tutti gli automobilisti nei confronti dei ciclisti. Purtroppo, ci sono situazioni in cui effettivamente, l'occhio umano ci mostra i suoi limiti e effettivamente non vede il ciclista; o meglio, l'occhio vede ma il cervello no. Qualche tempo fa, non ricordo dove, ho letto un articolo che spiegava proprio questo fenomeno. Mi permetto con parole mie (non sono medico) di citarne qualche passo: il nostro occhio non è un obbiettivo fotografico, non ha visione nitida a tutto campo, solo la visione centrale è nitida e ha un angolo di pochissimi gradi, il resto è visione periferica e ha una acutezza bassissima. Il nostro cervello compensa con tanti piccoli spostamenti dell'occhio per allargare la visione definita, diciamo che fa tante piccole foto e poi le somma, solo che tutto ciò che l'occhio vede nella fase di spostamento tra un punto e l'altro viene ignorato dal cervello. Se sfiga vuole un ciclista, una moto o un pedone (tutti occupano una porzione piccola di visione) si trovano esattamente in uno dei punti ignorati dal cervello, questo purtroppo risulterà invisibile per quell'attimo sufficiente alla disgrazia. Se poi si aggiungono situazioni di illuminazione sfavorevole che riducono il contrasto tra noi e lo sfondo.....

Chissà perchè succede solo all'occhio dell'automobilista/automobilista.

Io in bici devo vedere tutto meglio di un pilota di caccia se voglio tornare a casa, quando guido il mio Suv pure, ma ben conscio delle dimensioni mi regolo di conseguenza.

Alla maggior parte degli auomobilisti frega 'na mazza di tutto ciò che è al di fuori del proprio spazio intimo.

Possiamo trovare tutte le scuse possibili a tanti comportamenti, ma hanno come unico comun denominatore il fregarsene degli altri. Se succede qualcosa ... si vedrà.

Se l'occhio non vede bene non mi muovo, non so cosa posso combinare. Quando sarò in grado di vedere e valutare allora faccio. Questo sia a piedi, in bici, in auto.

Alla maggior parte della gente invece il mononeurone dice di agire in ogni condizione, poi semmai ... pace si discuterà.
 

rosetta

Apprendista Cronoman
9 Marzo 2009
2.825
396
Estremo Est
Visita sito
Bici
Giant TCR AluxX SL
Chissà perchè succede solo all'occhio dell'automobilista/automobilista.

Io in bici devo vedere tutto meglio di un pilota di caccia se voglio tornare a casa, quando guido il mio Suv pure, ma ben conscio delle dimensioni mi regolo di conseguenza.

Alla maggior parte degli auomobilisti frega 'na mazza di tutto ciò che è al di fuori del proprio spazio intimo.

Possiamo trovare tutte le scuse possibili a tanti comportamenti, ma hanno come unico comun denominatore il fregarsene degli altri. Se succede qualcosa ... si vedrà.

Se l'occhio non vede bene non mi muovo, non so cosa posso combinare.

o-o !
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
14.376
4.364
Genova
Visita sito
Bici
Colnago 50 Anniversary
Sposto qui questo messaggio, proveniente da altra discussione.

Non so se questo articolo è stato già segnalato in altre discussioni.
A me sembra attinente con questo topic.

PS: da un po' di tempo a questa parte al semaforo rosso metto puntualmente piede a terra, cosa che non facevo sempre.
e83a25f030f4c9e99db14e11f509dbc4.jpg


Sent from my EVA-L09 using BDC-Forum mobile app
 

liucaio

Novellino
15 Maggio 2016
34
2
milano
Visita sito
Bici
bianchi
se poi si aggiunge che a tutti frega sega, basta arrivare prima senza mai rallentare o fermarsi, scavalcando il prossimo sempre e comunque ...

Il punto è questo: non te lo ha ordinato il medico di superarmi immediatamente. Molto spesso le auto che mi superano le incontro 5 metri dopo al semaforo rosso e dopo poco ecco nuovamente la roulette russa del sorpasso.
Quando mi trovo in auto dietro ad un gruppo di ciclisti penso che loro possano ingombrare la strada che serve a loro, come se fossero un mezzo unico e aspetto che la strada mi dia la possibilità di sorpassare un mezzo più grande di una bicicletta.
L'automobilista impaziente mette a repentaglio la vita del ciclista. Il ciclista poco discipilinato che pedala affiancato all'amico fa perdere qualche secondo: non c'è proporzionalità.
Sarò pessimo e spesso penso che chi è in auto possa perdere qualche secondo, mi spiace se l'automobilita ha fretta e si innervosisce, ma questo non gli dà nessun diritto di mettere a rischio la mia vita. Alla fine è lui che ha un'arma.