C'è da aggiungere che il C.d.S. classifica i velocipedi alla stessa stregua di qualsiasi altro veicolo circolante su strada, per cui siamo tenuti ad osservarlo scrupolosamente in quanto pensato per la tutela e la sicurezza di tutti gli utenti. Velocipedi e pedoni sono la parte più debole di questa utenza e quindi dovrebbero essere le categorie più ligie alla osservanza di tutte le sue norme.
Tale scrupolosa osservanza si rifà al senso civico, che dovrebbe pervadere ognuno di noi, come semplice fatto doveroso. La buona educazione, invece, non è un fatto disciplinato per legge e se ce l'abbiamo e la mettiamo in pratica, appaga innanzitutto il nostro amor proprio e in secondo luogo chiunque riceve un gesto di cortesia, anche se non dovuto.
Rivolgere un gesto di ringraziamento a un automobilista che ha aspettato, suo malgrado, il momento opportuno per sorpassarci (e che magari nell'attesa si stà ricordando in malo modo di tutti i nostri cari defunti) potrebbe indurlo a una sopportazione migliore in future analoghe situazioni e aiutarlo a dimenticare più facilmente qualche dito medio esibito con inutile disinvoltura.
Purtroppo, dicevo prima, che il C.d.S. è stato pensato per la tutela di tutti, ma è altrettanto vero invece che la gran parte delle strade non sono state costruite tenendo presente che tra le varie utenze ci sono anche i ciclisti. Questo ha convinto molti automobilisti di essere gli unici destinatari del bene strada e gesti di mala educazione non fanno altro che aumentare la conflittualità tra le due categorie.
Teniamo presente che se li educhiamo a rispettarci di più, chi ne trae i vantagi maggiori siamo noi, visto che loro viaggiano in un ambiente protetto e su un mezzo che pesa oltre la tonnellata, mentre noi su uno che ne pesa 8 kg. ..... quando va bene .....
Saleut.