Oetztaler Radmarathon 2016 "Uno mas"

tubus

Apprendista Passista
10 Dicembre 2009
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Là, dove osano le nutrie
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Bici
Made in Taiwan ma velò francais
A proposito di elasticità degli amici austriaci, 2 episodo contrapposti :
1) edizione 2014, viene sbandierata ( giustamente ) una grande novità: da quest' anno , c'è la possibilità di portare sui passi fino a 4 ricambi indumenti / cibarie. Minaccia pioggia, partecipo al briefing del sabato che termina alle 20:05, nel quale viene ribadita la possibilità di prendere pioggia dal Giovo in poi. Vado portandomi 3 sacchi, decido sentendo le news del biefing di utilizzare un sacco di indumenti e scarpe di ricambio sul Giovo. Vado alle 20:05 per consegnare il sacco al piano superiore dell' Arena, ma mi dicono che chiude alle 20:00.Ora ditemi voi : ti consigliano di presenziare al briefing, ti aggiornano sul meteo, ti offrono un super servizio di ricambio indumenti e poi di fatto non ti permettono di usarlo ? Bocciati, elasticità assente
2) edizione 2016, un amico il lunedì mattino decide di farsi stampare sulla maglia da finisher ritirata la sera precedente nome e tempo. La ragazza incaricata gli chiede il n. di gara, lui le fornisce anche nome e cognome. Dopo 15', vado per ritirare la maglia, controlliamo e .....sulla retro della maglia è scritto Monika etc .....c'è un errore. La ragazza controlla , e dice che il mio amico ha sbagliato, ha invertito due cifre del numero di pettorale, ha sbagliato, sono cavoli suoi. Io , in inglese, le faccio natare che è stato dato anche nome e cognome, dovevano controllare. Quando mi accorgo che si sta andando muro contro muro, chiedo se c' è modo di sistemare la cosa. Forse si, mi dice, ma devo aspettare almeno fino a mezzogiorno per vedere se salta fuori unì altra maglia taglia S. Ma noi dobbiamo tornare in Italia ...bene , alla fine mi ha fatto la stampa su una maglia XS in due minuti...grande elasticità !!!!
Non c' entra nulla con l' elasticità, ma come flash dell' edizione di quest' anno vedo la donna al primo piano di casa col campanaccio, sulla salita del Brennero, che fa un baccano ingernale sotto lo sguardo vigile .....di uno scheletro al suo fianco ...fortissimo
 

l-simoni

Novellino
22 Febbraio 2013
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tortona
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Specialized Venge
!
Non c' entra nulla con l' elasticità, ma come flash dell' edizione di quest' anno vedo la donna al primo piano di casa col campanaccio, sulla salita del Brennero, che fa un baccano ingernale sotto lo sguardo vigile .....di uno scheletro al suo fianco ...fortissimo

L'ho vista anch'io!! Fortissima!!!! però ho temuto che fosse un presagio..........per fortuna non avverato!!!
 

giulio.gennari

Velocista
1 Gennaio 2011
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apennino parmense
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Tarmac SL7, Specialissima Pantani, Lee Cougan Cross Fire
I 100 dopo di che ho tirato i freni, l'anno scorso passati abbondantemente i 110 :wacko:

Che se ci pensiamo bene tirare i freni a quel punto si aumenta solo il rischio.
Se lasci andare molto più forte non vai mentre tirando i freni magari si innescano sfortunate circostanze come surriscaldamento del cerchio ecc.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Una curiosità,
Voi che velocità avete toccato sulla discesa del Kuthai?
106,1 lo scorso anno. Ma era la prima volta che lo facevo e ci sono arrivato senza quasi rendermene conto. Quest'anno intimorito da quel che sapevo poter essere, ho fatto i 100,6. Lì per lì lasci andare, ma a freddo pensando a ciò che può succedere mi vengono i brividi.
 

Rapasave

Maglia Iridata
2 Giugno 2009
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Alto Adige - Süd Tirol
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Specialized Tarmac S-WORKS SL6
106,1 lo scorso anno. Ma era la prima volta che lo facevo e ci sono arrivato senza quasi rendermene conto. Quest'anno intimorito da quel che sapevo poter essere, ho fatto i 100,6. Lì per lì lasci andare, ma a freddo pensando a ciò che può succedere mi vengono i brividi.
A 50km ora ho preso un gatto....bici distrutta 4 costole clavicola e malleolo...... a 100 e più all ora vi raccolgono con il cucchiaino a Insbruck

Effettivamente fa quando sono caduto in discesa vado piano...credo che sia normale andar forte fino a quando non succede mai niente

Se ci si pensa a posteriori sono rischi inutili solo per recuperare qualche minuto forse

Aggiungo che credo che nussuna o quasi delle ns mogli o compagne sa le velocità che si raggiungono in discesa altrimenti non credo sarebbero contente di quello che facciamo specialmente se hai dei figli a casa che ti aspettano


Sia chiaro che il mio post non è per far la morale a nessuno

Ciao
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Clodovico

Mago di Otz
30 Ottobre 2006
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647
Milano Milano
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Feathery Princess & Dark Mistress
Al famoso punto dove fanno la foto col telelaser mi accorgo da lontano che c'e' una mucca in mezzo alla strada. Sapendo quanto tempo ci si mette a fermarsi a 100 km/h incomincio a frenare ben prima, a fianco di quella mucca intendevo passarci a passo d'uomo o quasi. Risultato... uno stava per venirmi contro.
 

Rapasave

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Al famoso punto dove fanno la foto col telelaser mi accorgo da lontano che c'e' una mucca in mezzo alla strada. Sapendo quanto tempo ci si mette a fermarsi a 100 km/h incomincio a frenare ben prima, a fianco di quella mucca intendevo passarci a passo d'uomo o quasi. Risultato... uno stava per venirmi contro.
Che poi....trovi giusto che sapendo che passano 4000 ciclisti da 70 a 110km/h lascino pascolare liberamente una mucca da 3 quintali?

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Clodovico

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Feathery Princess & Dark Mistress
Che poi....trovi giusto che sapendo che passano 4000 ciclisti da 70 a 110km/h lascino pascolare liberamente una mucca da 3 quintali?

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Quindi dovrebbero "bonificare" dalle mucche tutti i 238 km... e ovviamente rimandare la gara se piove, e mettere i materassi sulle curve... poi cosa? Gli ospiti siamo noi su quelle montagne, non certo le mucche.

Velominati rule #5.
 

samuelgol

Flughafenwächter
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Bici
Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
No eliminare ma in quel tratto di discesa e per quel paio di ore non dovrebbero transitare....

Voglio vedere che succede se qualcuno si stampa a 100 all ora sulla mucca!


inviato dal mio Samsung S5 Ipbike Powered
A prescindere che ti avvertono nella riunione pregara della possibile presenza di mucche, 100 li fai su un drittone che hai 2 km di visibilità....se la mucca è lì la vedi per tempo e hai tutto il dovere e la prudenza di dover quantomeno rallentare, anche se prendere il dente della Maustelle in maniera rallentata penso che sia per tutti e 4000 partecipanti peggio di un calcio nelle palle. Nè è pensabile che la mucca da bordo strada salti all'improvviso in mezzo. Non è un cervo o un capriolo. Fra l'altro di solito son li ferme e placide, a volte in piedi in mezzo strada, più spesso ai bordi che guardano attonite sti novelli Hermann Maier a uovo su una bici che manco sulla Streif di Kitzbuhel si scende così, quindi mosse repentine non ne fanno. Preghi di non trovarle nel punto che devi prendere l'abbrivio per la risalita del pedaggio. Se le trovi amen. Rallenti.
 

Firn

Cronoman
29 Giugno 2007
702
28
Piacenza
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Specialized Roubaix
A prima vista il tuo ragionamento fila.....una maglia ha quello che ci mette 8.12 (con tanto bucio de c... quel giorno e il resto dell'anno) e una maglia ha quello che ce ne mette 13 di ore.
Però quel che non consideri è che non esiste solo la Oetztaler. Chi ci mette 8.12 a Soelden, durante il resto dell'anno verosimilmente partecipa a tutta una serie di gare minori ove a podio di cat magari ci va un certo numero di volte....questo se vogliamo guardare il valore "venale" di una gara....
Se vogliamo guardare il valore personale, immagina uno che durante l'anno si diverte col bricolage: chiodi, martello, 100 altri attrezzi vari...anche con dei costi. Un bel giorno decide di farsi un piccolo chalet e se lo autocostruisce. Piccolo eh. Qualche finestrella, ben sistemato dentro, soppalco, scala a chiocciola in legno, vasi di fiori alle finestre...... Non è la reggia di Versailles, non è Buckingam Palace. Però ci ha passato tante ore ad imparare, parecchie a costruirlo e una volta fatto oltre a goderselo, se lo rimira soddisfatto. Oltre che a quel punto in tutta una serie di occasioni sa autofarsi dei lavoretti per casa (le gare minori) che gli dan soddisfazione e risparmio.
Poi c'è quello che per voglia assente o lavoro e famiglia impellenti, non si dedica mai al bricolage. I lavoretti dentro casa dovrà sempre pagarli a qualcuno (magari quello che ha imparato col bricolage) che glieli faccia e se vuole costruirsi qualcosa da solo, sarà una baracchetta di lamiera e bancali che gli sarà costata mezza giornata di fatica e qualche martellata sulle dita magari (crampi).
Tu pensi che rimirandola potrà aver la stessa soddisfazione dello chalet?
Personalmente le cose che mi costano fatica (non parlo del ciclismo che alla fine è una parte teoricamente marginale della vita di tutti noi), se riescono, mi dan più soddisfazione di quelle improvvisate che lì per lì magari me le godo anche, ma poi mi resta poco nella memoria che non quando ho un percorso di impegno e sacrifici (e anche soddisfazioni intermedie) che ho fatto alle spalle. Ma credo sia normale e così per tutti.
Dopodichè, non dico come fa uno a divertirsi a fare una baracchetta di bancali e lamiere. Ognuno ha i suoi gusti e le occasioni di soddisfazioni vanno colte al volo, ognuno nell'ambito delle proprie possibilità di tempo, dunque massimo rispetto per tutti. o-o

Mi piace la tua imagine dello chalet e non avevo pensato al ruolo che potevano avere le gare minori per chi corre o-o
Purtroppo l'immagine dello chalet mi mette anche tristezza perché non credo sia la più appropriata e mostra un paio di "limiti" della bici.
In primo luogo perché lo chalet RIMANE a testimonianza del tuo lavoro e della tua passione e da lì puoi anche aggiungere nuove cose, mentre la bici è allenamento e se interrompi per qualche mese non ti rimane più niente o ben poca roba (in pratica se un anno ti sei allenato bene per chiudere l'Oetazler in 9 ore, non è che l'anno dopo automaticamente arrivi in 8,5 ore... ce la fai solo se ti alleni di più e meglio dell'anno precedente, se ne fai meno ci impieghi 10, 11 o magari non lo termini :cry: )
In secondo luogo perché mi tocca personalmente perché sto ristrutturando casa e il poco tempo che mi rimane dopo il lavoro, lo divido (o lo "rubo" in base alle circostanze) tra casa, bici, famiglia e altro e il risultato sono tante baracchette di bancali e lamiere :bua::bua:
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
43.698
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
....
Purtroppo l'immagine dello chalet mi mette anche tristezza perché non credo sia la più appropriata e mostra un paio di "limiti" della bici.
In primo luogo perché lo chalet RIMANE a testimonianza del tuo lavoro e della tua passione e da lì puoi anche aggiungere nuove cose, mentre la bici è allenamento e se interrompi per qualche mese non ti rimane più niente o ben poca roba (in pratica se un anno ti sei allenato bene per chiudere l'Oetazler in 9 ore, non è che l'anno dopo automaticamente arrivi in 8,5 ore... ce la fai solo se ti alleni di più e meglio dell'anno precedente, se ne fai meno ci impieghi 10, 11 o magari non lo termini :cry: ).......
Non concordo. Lo chalet dura più della baracchetta, e già per questo è diverso, ma non RIMANE. Lo devi manutenere, aggiustare, gli devi star dietro, sennò alla fine crolla. Se poi riesci a migliorarlo meglio, conscio che ci sarà un momento che per forza di cose calerà di valore, perchè l'invecchiamento non risparmia nè l'uomo e nè lo chalet.
...........
In secondo luogo perché mi tocca personalmente perché sto ristrutturando casa e il poco tempo che mi rimane dopo il lavoro, lo divido (o lo "rubo" in base alle circostanze) tra casa, bici, famiglia e altro e il risultato sono tante baracchette di bancali e lamiere :bua::bua:
Finita di ristrutturare casa, magari avrai un pò di tempo anche per lo chalet o-o
 

Firn

Cronoman
29 Giugno 2007
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Specialized Roubaix
...
Io, come tanti altri, per lavoro esco di casa la mattina prima delle 7 e difficilmente rientro prima delle 19, quindi per me l'Oetztaler in 8 ore sarà impossibile, ma so che invece posso farcela a finirla entro il tempo massimo e conquistare la maglia di finisher o-o
Paradossalmente per me è più difficile essere nella tua situazione :rosik: : per terminare in 8 ore, non solo "ti sei rotto le chiappe" il giorno della gara, ma ti sei macinato ore e km di bici durante tutto l'anno, con qualsiasi tempo e facendo della bici un'attività quasi full time sacrificando tante altre cose; tutto questo a che pro? Non sei finito sul podio, davanti a te in classifica hai almeno oltre 200 persone, non ti sei certamente goduto il giro perché avrai messo il 120% del tuo impegno ed hai la stessa maglietta di finisher che ho io :mrgreen:

Io credo si debba chiarire un equivoco di fondo: il fatto che il CO fissi in 13 ore (o quante sono) il limite per completare la prova non autorizza nessuno a teorizzare - come sembri fare te con tono nemmeno troppo vagamente compiaciuto - che è molto figo arrivarci impreparati e giocare sul tempo limite.

Anzi: è più figo, perché è anche troppo facile metterci 8 ore dopo essersi rotto le chiappe'.
Non lo puoi sapere se è facile, perché non ti sei mai preparato.

Uno può giocare sul tempo limite in ogni caso, ma se questo è dato dalle capacità fisiche e comunque dopo adeguata preparazione.
Che poi è quello che voleva dire Mirco (che lavora, tranquillo che lavora): 'se dopo opportuna preparazione mi accorgessi di valere più o meno il tempo limite, non so se parteciperei, perché significherebbe affrontare una prova fisica e psicologica estrema, forse anche dannosa per la MIA salute'.

E poi trovo che la tua considerazione, meramente utilitaristica, per cui ci debba essere un vantaggio immediatamente percepibile altrimenti non ha senso andar forte, sia un in contrasto con lo spirito di un granfondista.
Pensa che io ho iniziato solo perché la bici era uno dei pochi momenti in cui non avevo 'pro' da conseguire... E se mi fisso obiettivi di tempo alla Sportful MDD e Ötzy (che puntualmente fallisco ma chissene; come disse quello: fallirò meglio la prossima volta) è solo per garantirmi lo stimolo ad arrivarci in maniera consapevole.


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Probabilmente mi sono espresso male, ma sei lontano da quello che volevo dire.
Io non teorizzo proprio per niente che sia molto figo arrivare impreparato e tanto meno gioco sul tempo limite. Se fosse così, avrei già buttato via la bici anni fa in una qualsiasi granfondo alpina.
Data la mia situazione, io mi alleno duramente per quello che posso (forse potrei fare di più, ma alzandomi tutte le mattine alle 5:30, nei weekend spesso sposto la lancetta della sveglia più avanti) e arrivo all'Oetztaler con circa 3.000 km. Con questo dato per me è oggettivamente impensabile puntare alle 8 ore, ma è ipotizzabile che possa rientrare nelle 11 ore con una velocità media di 21 km/h con una tolleranza di +/- 1 ora. Con questa valutazione - e ben sapendo che non avrò mai la possibilità di contare su 6.000/10.000 km di allenamento - io SCELGO di fare l'Oetztaler e parto per arrivare in fondo,magari molti altri punterebbero a terminare un medio di una granfondo normale a 30 km/h di media.

Quanto al discorso di terminare in 8 ore ho scritto che per me è una situazione più "difficile" intendendolo nel vero senso della parola. Con il tempo che ho a disposizione, io punto a terminare l'Oetztaler che è un traguardo "grosso", senza alternative (su 4 partecipazioni, in una mi sono dovuto ritirare a San Leonardo ed è stata la delusione sportiva più cocente). Se potessi avere il tempo di allenarmi di più, sono sicuro che non arriverei mai alle 8 ore perché comunque dietro ci sarebbero tante ore di allenamento specifico (lo so perché ho un amico che lo fa e in salita va come una moto, le poche volte che ci incrociamo quasi mi vergogno della mia lumacaggine) che non sarei in grado di reggere psicologicamente per raggiungere un obiettivo "minore" (se poi sono 7:58 o 8:01 o 8:12 o 8:20 ho raggiunto l'obiettivo? Per un inesperto 20' di differenza non sono così significativi, ma per uno che si è preparato per una stagione costituiscono una differenza sostanziale). Forse riuscirei a sostenerle per puntare a terminare il platinum dell'Alpenbrevet :wacko: e qualcun altro mi direbbe che ho fatto il figo con il tempo limite :mrgreen: