Lo ammetto: scrivo queste righe con un velo di invidia nei confronti dei tanti ciclisti
(probabilmente la maggiorparte qui sul forum) che non mollano mai, neppure durante la stagione fredda.
Era un misto di
invidia, rassegnazione, ma anche di
incomprensione quello che ho provato verso le 13.00 del 31 dicembre a Torri del Benaco sul Lago di Garda, mentre sorseggiavo il primo dei numerosi prosecchi, e la tarda mattinata del 1° gennaio (mentre ero ancora in coma "alimentar-etilico" per i bagordi di fine anno), quando vedevo passare numerosi gruppetti di ciclisti con una pedalata che io neppure in estate riesco ad avere.
Poi ci sono i meno temerari, che nascosti tra le mura domestiche "rullano" come i criceti (la mia avversione per i
rulli è nota).
Altri si dedicano a sport alternativi, come sci da fondo e running, che permettono comunque di mantenere la forma.
Per questi ciclisti
non esiste un vero e proprio inizio della stagione ciclistica, che in teoria si apre con i primi tepori di fine inverno. Loro ci arrivano già con la gamba buona e il fiato giusto.
Io invece faccio parte di quella categoria, ormai rara, di ciclisti che con i primi freddi appendono la bici al chiodo,
non rullano,
non corrono,
non fanno sci di fondo, ma lasciano che il fisico vada alla
deriva, che la bilancia segua le orme dello spread, con picchi vergognosi nel periodo postnatalizio. Ma non crediate che ne sia orgoglioso....tutt'altro!
Ogni anno mi riprometto di stare più morigerato con bevande e alimenti, di fare almeno un'uscita in bici alla settimana, di andare a correre almeno due volte alla settimana....Poi invece per un motivo o per l'altro, ma soprattutto per la pigrizia, tutto ciò non avviene. Ovvio che alla ripresa della bici faccio il doppio della fatica a ritrovare un minimo di condizione, cosa impensabile per i granfondisti
(categoria di cui comunque non faccio più parte da tempo)
Quindi devo trovare un lato positivo in tutto questo, un "perché"....
E l'ho trovato nel piacere di notare come da un'uscita all'altra la forma sia migliore; di tornare a casa un po' meno distrutto della volta precedente, fino a che poi tornerò a casa non più distrutto, ma piacevolmente stanco; nel vedere che lo "spread" della bilancia cala e NON si rialza più.
Il piacere di ricostruirsi piano piano, ecco questo è!
Eh eh eh, cari amici costantemente-in-forma.....voi questo piacere non lo provate!