mah, ne ho lette di tutte e di più....
Le miei personali risposte ai tanti commenti postati
Io la MDD la faccio da 15 anni consecutivi, e non me la perderei per nulla al mondo nel 2016.
Siamo in uno dei posti più belli del mondo, davanti a montagne, i Monti Pallidi, che sono patrimonio dellUNESCO
forse ci sarà un motivo
Non ho chiesto io di essere considerato fedelissimo, né sono quello che scrive il regolamento, che è opera del comitato organizzatore.
Piaccia o non piaccia, le regole sono quelle, e nessuno obbliga nessuno a preiscriversi, o a spendere soldi per andarci (prescindendo dal fatto che ci sono alloggi e trattorie per tutte le tasche anche li).
Credo che in funzione di quello che viene offerto, a cominciare dal ricco pacco gara, alle tante manifestazioni collaterali gratuite, alle strade chiuse ai motori per quasi tutta una giornata , ai 1500 volontari che presidiano ogni angolo delle strade, ai ristori carichi di ogni ben di dio (dove non ci sono merendine scadute o acqua calda spacciata per sali
) il costo sia allaltezza.
Avendo ormai raggiunto quota 200 nelle Gran Fondo (tra cui 11 Nove Colli, 5 Oetzaler, 8 Felice Gimondi, 11 Colnago/
Scott, 10 Via del Sale/Selle italia , etc. etc) qualcosina negli anni ho visto ed i raffronti li posso fare, ed anche scegliere dove andare.
Avendo poi provato negli anni tutti i percorsi, e non fregandomene assolutamente nulla di ogni tipo di classifica, se non la lotta contro me stesso, per me andare in Val Badia a Corvara è una splendida vacanza, fatta non solo di bici, ma di sentieri di montagna, di passeggiate e di relax. Provare ad esempio il lunedì od il martedì dopo la gara, per rendersi conto di cosa siano quei luoghi.
Ho poi la fortuna di fare parte di quel gruppo di sfigati (così ci chiama qualcuno
) ovvero le Comari della MDD, che quando si rischiò di vedere saltare la manifestazione per la maleducazione di una pletora di pseudo ciclisti che lasciavano ovunque immondizia, oltre ad organizzarsi in gruppo per effettuare raccolte di beneficenza, al lunedì andavamo insieme ai volontari locali a pulire a piedi il percorso.
Cosa che stiamo ripetendo tutti gli anni, sempre a piedi, ed è un po anche merito nostro se ai ristori ci sono certi cartelli relativi ai rifiuti o la tasca ecologica sul retro delle maglie che ogni anno sono nel pacco gara.
Ho poi la fortuna, come le altre Comari, ed il piacere di conoscere Michil Costa e molti del comitato organizzatore, e di persone così ne vorrei tante nella mia città e nella mia provincia, per lamore e lattaccamento che dimostrano per la loro terra, e la volontà di preservarla. Perché vivono di turismo, e se non lo facessero, dovrebbero emigrare tutti, come hanno fatto i montanari del nostro appennino, per cercare il pane altrove.
Hanno peraltro, pur con le frizioni che ci sono tra badioti (che si considerano al 100% ladini) ed altoatesini, la fortuna di potere vivere in una ragione a statuto speciale, ed in una provincia autonoma dove magari si ruba anche lì (come mi raccontava un amico albergatore del luogo) ma almeno i risultati dei soldi delle tasse si tramutano in opere pubbliche utili, il che, per chi come me ci va da anni, si tocca con mano.
Ricordo anche che non esiste al mondo manifestazione amatoriale di ciclismo che goda di 6 ore di diretta televisiva RAI, visibile ovunque nel pianeta tramite il satellite, il che rappresenta una volta tanto uno spot spettacolare per il nostro paese ed il nostro turismo. I 600.000 nuri del costo di tale operazione (pagati da Regione e Provincia) credo siano ben spesi.
Una ultima annotazione.
Il ciclismo è sport popolare per definizione (basta una graziella ed in bici vai in giro dove vuoi) ed è forse lunico ove per seguire i grandi eventi di professionisti non si paga il biglietto.
A sentire leggere di classismo o di sport elitario perché fare una gran fondo ha un costo di iscrizione, ove, come ho scritto allinizio, non cè alcun obbligo, mi suscita ilarità.