La Rai e il Giro (commenti, critiche...)

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Genova
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Bici
Colnago 50 Anniversary
La Rai che seguono il Giro ha:

Di Stefano
Garzelli
Martinello
Pancani
Severgnini
Un altro per le interviste all'arrivo
Di Luca
Lelli
Sgarbozza (ahimè)
Conti
altri?

Severini

Possibile che con tale spiegamento di esperti non si riesca a fare una trasmissione che accontenti tutti?

Impossibile accontentare tutti. Tieni presente che le trasmissioni della Rai sono 3 ed ognuna ha un pubblico di riferimento differente. Giromattina, per esempio, è più per casalinghe/pensionati, per coloro che stanno a casa a mezzogiorno, è chiaramente una trasmissione per non addetti. Mi stupisco che ci siano utenti del forum che la guardino e che, soprattutto, la critichino.
 

Jello

Gregario
7 Ottobre 2013
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30
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Trek Madone & Wilier 101SR
Hai la tendenza a pensare che tu e altri siate il centro del mondo. Non è, che per il fatto che pratichiate (pratichiamo) ciclismo a livello amatoriale e/o agonistico avete il diritto di volere le trasmissioni più tecniche e meno nazionalpopolari. O meglio, in un certo senso ce l'avete, ma se rispetto all'utenza che guarda il Giro siete una minoranza, seppur qualificata, la Rai non può far altro che continuare su questa strada, perché alla fine sono i numeri che contano (concetto espresso già ad inizio discussione).
Credo che nessuno di noi sappia quale sia la percentuale di "competenti" che guardino il Giro, ma la Rai di sicuro lo sa, perché deve vendere i suoi spazi pubblicitari. A parte Massigen non c'è alcuno sponsor che fa riferimento esplicito ai praticanti, quindi vuol dire che il grosso degli spettatori è formato da persone eterogenee nei confronti del ciclismo.

A me, personalmente, la RAI non fa nessun torto a fare quello che fa.
Sarò immodesto, ma credo di capirne abbastanza di ciclismo per potermene infischiare di quello che dicono e fanno e che non condivido.
Io però, da appassionato, credo che la RAI non faccia un buon servizio non a me personalmente, ma al Giro medesimo, alla sua internazionalità, alla sua crescita in quanto evento sportivo patrimonio di tutti gli sportivi, italiani o stranieri che siano.
Partendo da questo presupposto, io temo che così facendo, col passare degli anni, la distanza tra Giro e Tour si acuirà, e che sempre meno frequentemente vedremo grandi campioni correre sulle strade italiane.
Io non sono mai stato, per diversi motivi, tifoso di Contador, ma oggi faccio un tifo sfegatato per lui, perché gli riconosco il merito di avere voluto onorare il Giro ed i suoi tifosi, con la sua stessa partecipazione. Però, mi chiedo se nel futuro, in un ciclismo sempre più internazionale e Tour-centrico, perdurando questo atteggiamento che io reputo eccessivamente provinciale attorno al Giro, tutto questo non possa avere conseguenze negative sulla possibilità di ammirare ancora simili campioni dal vivo.
In fin dei conti, quello che imputo alla RAI non è il fatto di non usare un linguaggio tecnicistico o quant'altro per compiacere chi in bici ci va. Per quello, basta prendersi una delle diverse riviste del settore.
Non mi va a genio il fatto che il Giro sia trattato come se fosse un qualcosa di esclusivo alla RAI, una sorta di proprio orticello personale. Io continuo a pensare che eventi come il Giro debbano essere patrimonio di tutti, e non solo di chi li organizza o di chi li trasmette.
Ripeto: la RAI non fa un torto a me, ma piuttosto a chi organizza il Giro. Fermo restando che se vi è un accordo tra RAI e RCS per la trasmissione televisiva del Giro, è perché evidentemente vi è un reciproco vantaggio, io, fossi un dirigente di RCS, un po' le orecchie alla RAI gliele tirerei.
E' solo una questione di scelte: oggi, RAI e RCS hanno fatto delle scelte.
Non le condivido e sono convinto che primo o poi gli si ritorceranno contro.
Comunque, non è a me che ne devono rendere conto.
Io mi posso limitare ad esprimere delle critiche, che comunque penso siano ben argomentate, ed a prendere atto del fatto che, mediamente, al Tour, malgrado percorsi spesso noiosi, posso godere di uno spettacolo tecnicamente migliore.
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
9 Ottobre 2006
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Dove una volta c'era un lago
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Bici
In prestito
A me, personalmente, la RAI non fa nessun torto a fare quello che fa.
Sarò immodesto, ma credo di capirne abbastanza di ciclismo per potermene infischiare di quello che dicono e fanno e che non condivido.
Io però, da appassionato, credo che la RAI non faccia un buon servizio non a me personalmente, ma al Giro medesimo, alla sua internazionalità, alla sua crescita in quanto evento sportivo patrimonio di tutti gli sportivi, italiani o stranieri che siano.
Partendo da questo presupposto, io temo che così facendo, col passare degli anni, la distanza tra Giro e Tour si acuirà, e che sempre meno frequentemente vedremo grandi campioni correre sulle strade italiane.
Io non sono mai stato, per diversi motivi, tifoso di Contador, ma oggi faccio un tifo sfegatato per lui, perché gli riconosco il merito di avere voluto onorare il Giro ed i suoi tifosi, con la sua stessa partecipazione. Però, mi chiedo se nel futuro, in un ciclismo sempre più internazionale e Tour-centrico, perdurando questo atteggiamento che io reputo eccessivamente provinciale attorno al Giro, tutto questo non possa avere conseguenze negative sulla possibilità di ammirare ancora simili campioni dal vivo.
In fin dei conti, quello che imputo alla RAI non è il fatto di non usare un linguaggio tecnicistico o quant'altro per compiacere chi in bici ci va. Per quello, basta prendersi una delle diverse riviste del settore.
Non mi va a genio il fatto che il Giro sia trattato come se fosse un qualcosa di esclusivo alla RAI, una sorta di proprio orticello personale. Io continuo a pensare che eventi come il Giro debbano essere patrimonio di tutti, e non solo di chi li organizza o di chi li trasmette.
Ripeto: la RAI non fa un torto a me, ma piuttosto a chi organizza il Giro. Fermo restando che se vi è un accordo tra RAI e RCS per la trasmissione televisiva del Giro, è perché evidentemente vi è un reciproco vantaggio, io, fossi un dirigente di RCS, un po' le orecchie alla RAI gliele tirerei.
E' solo una questione di scelte: oggi, RAI e RCS hanno fatto delle scelte.
Non le condivido e sono convinto che primo o poi gli si ritorceranno contro.
Comunque, non è a me che ne devono rendere conto.
Io mi posso limitare ad esprimere delle critiche, che comunque penso siano ben argomentate, ed a prendere atto del fatto che, mediamente, al Tour, malgrado percorsi spesso noiosi, posso godere di uno spettacolo tecnicamente migliore.

Gliel'hanno gia' tirate,infatti la Rai due anni fa' ha rischiato di perdere il Giro perche' RCS voleva che la Rai lo valorizzasse di piu',pero' a quanto pare e' cambiato poco.
 

seste

Pedivella
6 Marzo 2012
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Rapallo
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Canyon Ultimate AL SLX 9.0 SL
A me, personalmente, la RAI non fa nessun torto a fare quello che fa.
Sarò immodesto, ma credo di capirne abbastanza di ciclismo per potermene infischiare di quello che dicono e fanno e che non condivido.
Io però, da appassionato, credo che la RAI non faccia un buon servizio non a me personalmente, ma al Giro medesimo, alla sua internazionalità, alla sua crescita in quanto evento sportivo patrimonio di tutti gli sportivi, italiani o stranieri che siano.
Partendo da questo presupposto, io temo che così facendo, col passare degli anni, la distanza tra Giro e Tour si acuirà, e che sempre meno frequentemente vedremo grandi campioni correre sulle strade italiane.
Io non sono mai stato, per diversi motivi, tifoso di Contador, ma oggi faccio un tifo sfegatato per lui, perché gli riconosco il merito di avere voluto onorare il Giro ed i suoi tifosi, con la sua stessa partecipazione. Però, mi chiedo se nel futuro, in un ciclismo sempre più internazionale e Tour-centrico, perdurando questo atteggiamento che io reputo eccessivamente provinciale attorno al Giro, tutto questo non possa avere conseguenze negative sulla possibilità di ammirare ancora simili campioni dal vivo.
In fin dei conti, quello che imputo alla RAI non è il fatto di non usare un linguaggio tecnicistico o quant'altro per compiacere chi in bici ci va. Per quello, basta prendersi una delle diverse riviste del settore.
Non mi va a genio il fatto che il Giro sia trattato come se fosse un qualcosa di esclusivo alla RAI, una sorta di proprio orticello personale. Io continuo a pensare che eventi come il Giro debbano essere patrimonio di tutti, e non solo di chi li organizza o di chi li trasmette.
Ripeto: la RAI non fa un torto a me, ma piuttosto a chi organizza il Giro. Fermo restando che se vi è un accordo tra RAI e RCS per la trasmissione televisiva del Giro, è perché evidentemente vi è un reciproco vantaggio, io, fossi un dirigente di RCS, un po' le orecchie alla RAI gliele tirerei.
E' solo una questione di scelte: oggi, RAI e RCS hanno fatto delle scelte.
Non le condivido e sono convinto che primo o poi gli si ritorceranno contro.
Comunque, non è a me che ne devono rendere conto.
Io mi posso limitare ad esprimere delle critiche, che comunque penso siano ben argomentate, ed a prendere atto del fatto che, mediamente, al Tour, malgrado percorsi spesso noiosi, posso godere di uno spettacolo tecnicamente migliore.

ma COSA dovrebbe fare la RAI per rendere il Giro più appetibile a livello internazionale ed attirare i CAMPIONI che attualmente lo snobbano?
non mi risulta che sia la RAI ad organizzare il Giro. la RAI, per quel che ne so, è responsabile delle riprese e della regia (e su questo credo che molte critiche non dovrebbero essercene..) ed esercita i diritti per la trasmissione dell'evento sul territorio nazionale.
a livello INTERNAZIONALE che competenze può avere mamma RAI?
in quale maniera, sostituire LELLI, SGARBOZZA o la DI STEFANO potrebbe avere l'effetto di attrarre tutta la folla di CAMPIONISSIMI (...) che quest'anno hanno snobbato la corsa rosa?
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
14.376
4.364
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Bici
Colnago 50 Anniversary
Io però, da appassionato, credo che la RAI non faccia un buon servizio non a me personalmente, ma al Giro medesimo, alla sua internazionalità, alla sua crescita in quanto evento sportivo patrimonio di tutti gli sportivi, italiani o stranieri che siano.
Partendo da questo presupposto, io temo che così facendo, col passare degli anni, la distanza tra Giro e Tour si acuirà, e che sempre meno frequentemente vedremo grandi campioni correre sulle strade italiane.

Estrapolo solo questo, ma se i campioni non vengono al Giro non è certo colpa della Rai. La Rai trasmette solo le immagini, e secondo me lo fa bene (nota personale: la Liguria e in particolare le mie zone le hanno fotografate come meglio non potevano, non le ho mai viste così belle), e le trasmissioni di contorno all'estero non le vedono, perché sono rivolte ad un pubblico italiano.
Le ragioni per le quali i campioni non vengono sono altre e nulla hanno a che vedere con la trasmissione delle immagini.
Tempo fa avevo aperto una discussione sul perché il Tour era condannato ad essere più importante del Giro, l'analisi non era mia, ma di un utente del forum salite.ch e risaliva quasi a 10 anni fa. Se la vai leggere troverai spunti molto interessanti.
 

Jello

Gregario
7 Ottobre 2013
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Trek Madone & Wilier 101SR
Estrapolo solo questo, ma se i campioni non vengono al Giro non è certo colpa della Rai. La Rai trasmette solo le immagini, e secondo me lo fa bene (nota personale: la Liguria e in particolare le mie zone le hanno fotografate come meglio non potevano, non le ho mai viste così belle), e le trasmissioni di contorno all'estero non le vedono, perché sono rivolte ad un pubblico italiano.
Le ragioni per le quali i campioni non vengono sono altre e nulla hanno a che vedere con la trasmissione delle immagini.
Tempo fa avevo aperto una discussione sul perché il Tour era condannato ad essere più importante del Giro, l'analisi non era mia, ma di un utente del forum salite.ch e risaliva quasi a 10 anni fa. Se la vai leggere troverai spunti molto interessanti.

ma COSA dovrebbe fare la RAI per rendere il Giro più appetibile a livello internazionale ed attirare i CAMPIONI che attualmente lo snobbano?
non mi risulta che sia la RAI ad organizzare il Giro. la RAI, per quel che ne so, è responsabile delle riprese e della regia (e su questo credo che molte critiche non dovrebbero essercene..) ed esercita i diritti per la trasmissione dell'evento sul territorio nazionale.
a livello INTERNAZIONALE che competenze può avere mamma RAI?
in quale maniera, sostituire LELLI, SGARBOZZA o la DI STEFANO potrebbe avere l'effetto di attrarre tutta la folla di CAMPIONISSIMI (...) che quest'anno hanno snobbato la corsa rosa?

Prendiamo come esempio la tappa di ieri: una tappa splendida, resa tale da Gilbert e Contador, forse gli unici due veri campioni presenti in questo Giro.
Ieri ci siamo tutti divertiti, eccome.
Però, mi chiedo: come avrei reagito se fossi il solito tifoso da poltrona, quello nazionalpopolare, che la RAI così sapientemente si intorta?
Bene, sarei tutt'altro che esaltato, anzi sarei anche un po' arrabbiato, sia perché la vittoria di tappa è andata ad un belga e non all'italiano Bongiorno, sia perché il "cavallino sardo" Aru, così come lo chiama Lelli, ha perso terreno in classifica dallo spagnolo maglia rosa.
A me dà fastidio che la RAI tratti il Giro d'Italia come una partita della nazionale di calcio e che strumentalizzi un pseudo-sentimento patriottico per fare audience.
Lo sciovinismo delle trasmissioni RAI è intollerabile. L'ho già detto una volta: mi si sono rizzati i capelli quando ho sentito Beppe Conti lamentarsi della presenza della cronometro di Valdobbiadene solo perché non ha favorito Aru.
Secondo me, tutto questo concorre a non valorizzare il Giro. Ci sono mille motivi alla differenza tra Giro e Tour, e non è certo colpa della RAI se c'è questa differenza. Ma se la RAI fa così, vuol dire che non ha a cuore l'interesse del Giro, se non nella misura in cui questo le permette di fare audience e di vendere spazi pubblicitari.
 

grimpeur75

Apprendista Cronoman
13 Febbraio 2007
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Bianchi Specialissima disc
Guarda che in Francia son ben peggio..più nazionalisti di loro...immagina se Pinot fosse in corsa x vincere il Tour...altro che tifo x la Nazionale. Sarebbe un finimondo....eppure il Tour rimane lassu inarivabile....nn credo sia questo il problema....è normale che tutte le nazioni facciano il tifo x i propri corridori....e ieri mi è sembrato che i due commentatori rai facessero grandi elogi sia a Gilbert che a Contador....
 

Doppiomisto

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4 Aprile 2013
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Alcune...
Guarda che in Francia son ben peggio..più nazionalisti di loro...immagina se Pinot fosse in corsa x vincere il Tour...altro che tifo x la Nazionale. Sarebbe un finimondo....eppure il Tour rimane lassu inarivabile....nn credo sia questo il problema....è normale che tutte le nazioni facciano il tifo x i propri corridori....e ieri mi è sembrato che i due commentatori rai facessero grandi elogi sia a Gilbert che a Contador....

Concordo. Per anni ho seguito il Tdf su France2. Appena un francese andava in fuga o vinceva qualche tappa... apriti cielo... un delirio di proporzioni assurde. Altro che mamma Rai...
 

grimpeur75

Apprendista Cronoman
13 Febbraio 2007
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Si anche io vedo France 2..loro se hanno un francese davanti nn capiscono più niente glo altri nn esistono più altro che Rai....noi siamo molto più esterofili in confronto...x nn parlare qua nel forum....
 

Jello

Gregario
7 Ottobre 2013
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Trek Madone & Wilier 101SR
Anche io ho visto spesso tappe del Tour su France2.
Mai detto che i francesi non si esaltino per i loro corridori in fuga o cose del genere.
Non è certo quello che mi infastidisce dei telecronisti RAI, anche perché ritengo la cosa normale.
Ma se sento un Beppe Conti sparare a zero sul percorso del Giro solo perché secondo lui si doveva favorire Aru, beh, questo a me non sta bene. Ed è ben diverso che esaltarsi per la fuga dell'atleta di casa.
 
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Jack_89

Apprendista Scalatore
23 Giugno 2013
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Alba (CN)
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Anche io ho visto spesso tappe del Tour su France2.
Mai detto che i francesi non si esaltino per i loro corridori in fuga o cose del genere.
Non è certo quello che mi infastidisce dei telecronisti RAI, anche perché ritengo la cosa normale.
Ma se sento un Beppe Conti sparare a zero sul percorso del Giro solo perché secondo lui si doveva favorire Aru, beh, questo a me non sta bene. Ed è ben diverso che esaltarsi per la fuga dell'atleta di casa.
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grimpeur75

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Si ma Beppe Conti ste butade le dice apposta x far casino....probabilmente hanun ruolo da seguire....xche a volte dice delle cazzate talmente grosse che nn puo pensarle davvero...
 

Jello

Gregario
7 Ottobre 2013
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Trek Madone & Wilier 101SR
Si ma Beppe Conti ste butade le dice apposta x far casino....probabilmente hanun ruolo da seguire....xche a volte dice delle cazzate talmente grosse che nn puo pensarle davvero...

Ma il punto è proprio questo: possibile che non si rendano conto che così facendo, recitando un copione prestabilito, non rendono un buon servizio al Giro?
Diciamo che è "biscardizzazione" del Giro che trovo inaccettabile.
 

matte28

Apprendista Scalatore
20 Agosto 2014
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cletta
Si ma Beppe Conti ste butade le dice apposta x far casino....probabilmente hanun ruolo da seguire....xche a volte dice delle cazzate talmente grosse che nn puo pensarle davvero...

quotoo-o

io quando l'ho sentito dire:davide formolo arriva a milano sul podio ho pensato:
non sei più un giovincello???di esperienza nel settore ciclismo ce l'hai??sei catalogato come un grande storico del ciclsmo??
MA ALLORA COME FAI A SPARARE CERTE CAVOLATE???
nemmeno uno che il ciclismo lo segue a sprazzi...pensa che formolo arriva nei primi 3!!!lui il grande storico ne era convinto!!!
e come dici tu(per me giustamente)ha un ruolo ben preciso!!e ste robe le studia da copione...se no devi essere troppo ........
poi bello il quotidiano confronto tra garzelli e conti...qua conti da il meglio e ci vuole il giubbetto antiproiettile per ripararsi dalle cavolate.. che spara!!!
ci fosse un giorno che ne azzecca una...poi lo trovo difficile fare il brillante con garzelli...e infatti viene smentito quotidianamente.
 
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