Where is made my bike!? dove costruiscono le bici???

roberto79

Apprendista Scalatore
28 Maggio 2007
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Bici
Ridley Fenix
ho trovato questo interessante articolo riguardo la costruzione delle bici dei piu' famosi marchi internazionali. Spesso alcuni spacciano il prodotto per "Made in Italy" o per altro, ma altrettanto spesso si viene a sapere che molti telai vengono costruiti in oriente..
Credo che Colnago sia il marchio Italiano più trasparente in tal senso, dichiarando quali sono i modelli made in Italy e quali no (a dire il vero anche De Rosa dichiara che il King 3 monoscocca è made in oriente , ma quello "fasciato" è made in Italy 100%... Altri marchi lasciano il consumatore nel dubbio..

[url]http://allanti.com/articles/where-was-my-bike-made-pg328.htm[/URL]

:wacko:
 

amatore

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graziella pieghevole
io ho ridley e dicono sempre che e fatta in oriente....comunque da quello che so io le tubazioni migliori sono le giapponesi...e che le nostre ditte comprano il premontato e che poi lo finiscono in italy non e una novita'....la stessa cosa succede con altre cose...
 

roberto79

Apprendista Scalatore
28 Maggio 2007
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Ridley Fenix
anche in passato alcuni marchi hanno evitato di ammettere la cosa. tutt'oggi non sono tutte le ditte che dichiarano sui propri siti l'effettiva costruzione del telaio, poi magari ti stampano un bel made in italy sul telaio..
 

fast pirate

Apprendista Passista
26 Agosto 2009
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roma - avellino
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Bello! Ma come mai non specifica che look ha stabilimenti in nord africa? (turchia se non ricordo male).
Non sapevo che Time producesse interamente in francia.... (ecco in parte giustificato il prezzo stratosferico!)
ps: olmo si è nascosta bene :mrgreen:
 

Lanerossi

Maglia Iridata
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- per oriente si intendono Cina, Taiwan, Korea...

Appunto, è troppo vaga come definizione. E' come se in Giappone chiamassero di produzione europea i prodotti italiani, rumeni, francesi, tedeschi, finlandesi, albanesi e bulgari.
Ne passa, insomma. Certo, sto generalizzando, perchè anche in Cina o in Albania ci saranno realtà industriali di alto livello qualitativo, però credo possiano capire che paragonare Taiwan (che ha PIL pro-capite di oltre 30mila dollari annuali, poco meno del Giappone, PIU' DELL'ITALIA!) con la Cina (che ne ha poco più di 5000, ed è intorno alla 100° posizione contro la 25° di Taiwan) non è una cosa sensata.

Per la cronaca la Corea (del Sud) ne fa 26.500

- Look avrebbe stabilimenti in nordafrica (Marocco, Tunisia) la Turchia è Asia non Africa..

A fare i pignoli esiste pure la Turchia Europea, quel tratto di nazione che è a ovest di Istanbul :mrgreen:
 

theduke

Apprendista Scalatore
4 Luglio 2009
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De Rosa King3 RS
Appunto, è troppo vaga come definizione. E' come se in Giappone chiamassero di produzione europea i prodotti italiani, rumeni, francesi, tedeschi, finlandesi, albanesi e bulgari.
Ne passa, insomma. Certo, sto generalizzando, perchè anche in Cina o in Albania ci saranno realtà industriali di alto livello qualitativo, però credo possiano capire che paragonare Taiwan (che ha PIL pro-capite di oltre 30mila dollari annuali, poco meno del Giappone, PIU' DELL'ITALIA!) con la Cina (che ne ha poco più di 5000, ed è intorno alla 100° posizione contro la 25° di Taiwan) non è una cosa sensata.

Per la cronaca la Corea (del Sud) ne fa 26.500



A fare i pignoli esiste pure la Turchia Europea, quel tratto di nazione che è a ovest di Istanbul :mrgreen:
ottime precisazioni sui paesi orientali, si fa troppo un calderone di realtà economiche, sociali e industriali abissalmente diverse.
ad essere precisissimi però ad ovest di istanbul parte europea di istanbul compresa ;) :mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

roberto79

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il punto non è il pil dei vari paesi asiatici. So bene che ogni paese fa storia a se, anche a livello economico, il punto è un altro. Alcuni marchi spacciano una cosa per un altra. Questo è il punto...
 

roberto79

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Io ad esempio non sono sicuro al 100% che la mia cinelli in alluminio sia costruita in Italia o in qualche altro paese del Far East.
l'unica cosa di cui sono certo è che il marchio è Italiano.

non tutti i costruttori sono chiari riguardo la filiera di produzione .
 

Lanerossi

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Neanche, Istanbul è divisa a metà dal Bosforo :mrgreen:

Scherzi a parte secondo me è molto importante riuscire a capire questa cosa, che Taiwan e Giappone hanno raggiunto (il secondo da molti anni, il primo da un po' meno) un livello di industrializzazione e di tecnologia pari a quelli dei paesi "occidentali".
 

roberto79

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Neanche, Istanbul è divisa a metà dal Bosforo :mrgreen:

Scherzi a parte secondo me è molto importante riuscire a capire questa cosa, che Taiwan e Giappone hanno raggiunto (il secondo da molti anni, il primo da un po' meno) un livello di industrializzazione e di tecnologia pari a quelli dei paesi "occidentali".


questo è chiaro. Ma ciò non toglie che esistono ditte che non dicono apertamente dove sono costruiti i propri telai.
 

Sikhandar

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Pedalforce QS4, Merida Scultura 906, Dolan DF3 (pista)
(Io sarei parecchio più contento di avere un telaio in carbonio taiwanese che un telaio di carbonio italiano!!! Hanno un know-how *parecchio* più avanzato............... ma ne ho già parlato altrove, basta! o-o)
 

theduke

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il punto non è il pil dei vari paesi asiatici. So bene che ogni paese fa storia a se, anche a livello economico, il punto è un altro. Alcuni marchi spacciano una cosa per un altra. Questo è il punto...

su ciclismo di questo mese c'è un articolo (a dire il vero un po' troppo da avvocati e appassionati dei codici e dei cavilli) che parla proprio di questo: in Italia c'è una legge che sta per essere cambiata che obbliga/va il costruttore a mettere made in italy se tutta la bici era made in italy. altrimenti si doveva rimarcare il telaio made in italy, le ruote made in usa (ad esempio), il gruppo made in japan etc etc. Una quantità di etichette brutte e inutili perchè la legge vale/va solo per i prodotti italiani mentre appunto look può produrre in tunisia e scrivere made in france etc etc.
Per conto mio mi interessa poco se la bici è made in italy, mi interessa che chi produce sappia il fatto suo, ovunque produca.
Nel windsurf (sport che pratico da qualche anno e di cui conosco molto) quasi tutte le case producono in un'unica fabbrica, la cobra. Però ogni marca ha disegno, materiali e tipo di produzione diversa e anche qualità diverse. Dipende cosa si vuole produrre e come ;);)
se cannondale va a produrre in oriente (come fa Giant e molti altri ad esempio) mi aspetto che lo faccia con qualità e che, al limite, abbassi un po' i prezzi (come mi pare abbia fatto). Lo stesso varrà per Colnago ad esempio
 

Lanerossi

Maglia Iridata
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il punto non è il pil dei vari paesi asiatici. So bene che ogni paese fa storia a se, anche a livello economico, il punto è un altro. Alcuni marchi spacciano una cosa per un altra. Questo è il punto...

Certo, il punto è la chiarezza dei produttori.
Infatti il mio era solo un corollario perchè troppe volte vedo questa assimilazione Taiwan = Cina (ditelo ai cinesi, che gli brucia da oltre 60 anni il fatto di Taiwan, che per il veto della Cina comunista non è nemmeno riconosciuto dall'ONU e dalla maggior parte dei paesi!!! Italia compresa...). E da un po' mi "batto" per far capire questa cosa.

Detto questo, posso assicurarti che spesso nemmeno i negozianti sanno dove sono prodotti i telai dei loro marchi. Sarà che forse se ne fregano, sarà che a volte i rappresentati te lo dicono sottovoce, come fosse una terribile ammissione e si vergognino di farlo saperlo in giro.

Su questo punto a mio parere bisogna essere più chiari, senza tanto vergognarsi di dove si produce. Produco in India?
Nessun problema, faccio conoscere come produco io in India. Con un progetto italiano, USA ecc. Rispettando non solo le norme di sicurezza e i parametri indiani, ma anche quelli europei per essere serio.
Come mai produco in India? Perchè c'è un distretto industriale della bici nel sud-est asiatico e mi è comodo da lì montare i miei telai, così come inviarli direttamente in Europa. Poi la manodopera, pur rispettando tutte le norme, costa complessivamente meno che in Europa e svolge i suoi compiti sotto la supervisione di tecnici della nostra azienda, con controlli di qualità di ispezione su tutti i telai e distruttivi a campione.
La fornitura dei materiali avviene in maniera selettiva e accurativa, dagli stessi fornitori di altri concorrenti e degli stessi fornitori che utilizzeremo in caso di produzione presso la casamadre.

Vi piace la mia industria di bici in India che mi sono appena inventato oppure preferireste un marchio italiano di cui non sapete nulla sulla produzione?
 

michael_alessi

Apprendista Velocista
8 Novembre 2008
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costa degli etruschi
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scott speedster s10, scott speedster s20
a me tempo fa fu detto (e non so se è vero, nagari me ne date conferma) che aziende come scott hanno da decenni fabbriche a taiwan con loro macchinari, personale formato da loro e ispettori loro quindi l'unica differenza è che l'operaio non è del michigan ma di un'altra razza.

io non per razzismo ma dico: gli operai orientali sapranno gestire e lavorare l'alluminio come italiani e americani?

anni fa mia zia comperò una fiat uno brasiliana (la cs) che fu allucinante, era si una fiat ma cascava a pezzi quindi i dubbi rimangono anche se ho visionato, avuto e provato scott e devo dire che son perfetti. mettendo a confronto quella uno cs con una uno 60 "made in italy" la differenza la notavi e la sentivi ma il personale non era formato da fiat? e i macchinari non erano fiat? allora forse gli operai brasiliani si facevano il peyiote e ballavano la samba?

un sivende invece mi dice che secondo lui il carbonio lo lavorano molto meglio in oriente dove hanno un'esperienza decennale mentre l'alluminio orientale anche se esteticamente ben fatto e rifinito non è pari al famoso homemade dove è appunto l'esperienza dell'operaio a fare la differenza.

una nota azienda (mi pare cannondale) scriveva "come lavoriamo noi l'alluminio non lo lavora nessuno" ed è vero, li dietro c'è un'esperienza di anni e di vittorie conquistate sul campo che a mio avviso non è ottenebile spostando tutto da un paese all'altro.

lo ribadivo parlando nell'altro 3d sui prodotti orientali, io avevo una maglia di una nota marca "marinara" americana sempre pagata cara ma durata, l'anno scorso la ricompro e mi si scuce tutta su un lato, guardando poi all'interno scopro l'etichetta made in korea ed è la medesima storia delle nostre bici.

e avete voglia a dirmi che se una cosa è top di gamma lo è a prescindere dal paese, se facessero un ferrari a taiwan, hong kong o pechino non sarebbe la stessa cosa, magari sbaglio, son prevenuto non so cosa farci e leggere che forse la mia amata caad9 è ora orientale mi fa girar enormemente le scatole.
 
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