Training and Racing with a Power Meter

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Roberto Massa

t.me/massarob
11 Marzo 2008
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n+1
le % di zona sono standard, la visualizzazione nel pannello CP di GC quantifica delta max-min (da qui una più corretta denominazione in GCv3) ed è utile per raffrontare le proprie caratteristiche rispetto ai riferimenti di flessione "standard" espressi non in percentuale ma in unità di tempo generalmente sostenibile per zona.
 
19 Gennaio 2012
104
8
Centro-Nord
www.scienceofcycling.it
Bici
dappertutto..
Discorso molto interessante e che conferma il lavoro che stò svolgendo io in questa stagione, che dedicherò quasi interamente alla mtb...
(...)

Una domanda diretta, se mi permetti.
Cosa pensate della componente forza nella costruzione della performance ciclistica, indipendentemente parlando di mtb o bdc.(...)

Ciao, trattare un argomento del genere richiede una serie di precisazioni e cautele fisiologiche estese, non saprei proprio da dove cominciare. anche perchè, come hai evidenziato, i pareri sono discordanti (non tanto sulle basi teoriche quanto ricadendo nell'ambito della fisiologia dell'esercizio, e le ricerche scientifiche contengono una serie infinita di assunti e parentesi campionarie capaci di minarne l'affidabilità nella maggior parte dei casi), vi sono numerose ricerche che si contraddicono (per es sulla palestra), quindi farei un discorso generale sul tema come penso si convenga nello spazio di questo forum 8prego i mod di non cancellare se mi dilungo troppo, posso editarlo). Il discorso "forza" nel ciclismo cela una serie infinita di equivoci, partiamo col dire che è, genericamente, “la capacità del sistema neuromuscolare di sviluppare tensioni per superare resistenze” (cit Kusnezov).. Il maggior equivoco metodologico (a mio parere) risiede nel considerare la forza resistente come l'unica o la principale componente da allenare nel ciclista (vedasi abuso delle SFR in passato). in realtà, le forze in gioco sono moltemplici e per ognuna coesistono metodologie e strumenti appropriati (grafico centro studi federazione)

quando si parla della forza come un fattore non limitante per il ciclismo, l'assioma assume una gradatazione spiccata parlando del ciclismo strada, quindi gare in linea con kilometraggi più o meno estesi ove altri fattori (che ben ha citato Massa) sono predittivi della prestazione. Mi riferisco in particolare al massimo consumo d'ossigeno, alla potenza lipidica e aerobica, alle caratteristica composizione muscolare dell'atleta, agli skills e via dicendo. tutto questo però va rivalutato per altre discipline del ciclismo, come la pista e la mtb. Per quest'ultima lo sforzo in gara (alla luce dei dati da me raccolti, che con atleti di altissimo livello sono relativamente minuti) presenta uno shift delle coppie torcenti rispetto alla strada, a beneficio del quadrant II, una VI molto accentuata e una capacità di match incredibile. La cosa che impressiona nel biker di alto livello è la capacità di ripetere in porzioni di tempo ridotte valori di coppia elevatissimi (rapporto N/t, che ho provato a raccogliere in grafici compilativi) anche oltre l'ora e mezza, con un danno muscolare relativamente contenuto (!) e una capacità organica di lavori ad intensità Vo2-supra soglia accentuata. Basta dirti che le cadenze medie in un cross country (dati Int. d'italia XCO) si attestano intorno alle 60 pedalate al minuto, a fronte di wattaggi medi che superano l'FTP per l'intera durata dello sforzo. Riconducendoci al discorso forza, risulta chiaro che in un GT o gf "monstre" occorrano valori di "forza" più contenuti (Coggan lo spiega benissimo), e la faccia da padrone il cosiddetto "serbatoio lipidico" e la capacità di lavorare ad alti valori di output (e w/kg) in ambito prevalentemente aerobico; Basso è un esempio lampante, riesce ad esprimere potenze sui 5.5 w/kg attingendo prevalentemente dai substrati lipidici, salvaguardando prezioso glicogeno e zuccheri) per il finale di gara.
Nelle gare mtb, per la conformazione del percorso, è possibile (fast find function di wko+) verificare decine di variazioni di ritmo over 900w con cadenze relative di 50-65 rpm; la componente muscolare dunque lavora diversamente, con c.d. forza dinamica massima (ovvero range cadenza 50 a 100 rpm, lavori in accelerazione o in salita sviluppati ad intensità massimali, c.d. functional force) e preponderanza dei marker neuronali, mentre la forza resistente è collegata alle capacità metaboliche del ciclista. La forza dinamica è invece sempre presente nel ciclista, così come la componente aerobica lo è sia nell'mtb che nella bdc; le concentrazioni però variano a seconda della disciplina,mantenendosi lontane dai massimali isometrici (fisiologia: velocità di accorciamento pari a zero).
Sottolineo, a beneficio di chi lavora con atleti giovani (e spesso se ne dimentica:wacko:), che la forza dinamica massima si incrementa con lo sviluppo e l'età, ed è collegata alla produzione di testosterone endogeno (e qui si aprirebbero considerazioni sul buon Landys Sinckewitz e sull'età.....) nonchè al successivo sviluppo della forza esplosiva e veloce (step successivo).

Detto questo, dal punto di vista pratico quel che dici di Friel è sicuramente vero, ma ti ricordo che nel Biker la costruzione (body composition) complessiva della muscolatura è ancor più importante che nello stradista (allo stato attuale anche tra i Pros si tende a dare una maggiore importanza alla composizione globale dell'atleta, con lavori a corpo libero e stretching, in parziale contrasto con quanto fatto in passato), ed in fase di programmazione off season si possono prevedere esercizi pliometrici e lavori importanti su spalle, braccia, dorsali ed addominali. Sul discorso poi delle macchine isotoniche, posso dirti che, (vedi Liquigas) il lavoro in palestra alle macchine isotoniche viene inserito nel programma sostenendo sia l'unico modo per incrementare la forza "a secco", cioè il primo tassello (step stagionale, cui poi segue il lavoro in sella) per andare ad incrementare il wattaggi in soglia (o ftp). Su questo punto c'è un notevole disallineamento: Friel è di simile parere, io personalmente ritengo che (a prescindere poi dalla disponibilità oraria dell'atleta, che con le giornate corte può trovare nella palestra valida alternativa alle uscite in bici) non vi siano evidenze scientifiche di un aumento dei wattaggi on the bike lavorando in palestra; il carico è troppo aspecifico e soprattutto non mi convince il c.d. trasfert di forza, ossia dalle macchine isotoniche in inverno ai lavori di potenza in bicicletta a stagione inoltrata. Questa però è una mia opinione, ad atleti under23 ed amatori evoluti faccio svolgere sessioni di "forza" (?) sulla bicicletta, con lavori come scatti, torque-training calibrato sulle caratteristiche fisiologiche del ragazzo, allunghi, partenze e via dicendo. Nel periodo novembre dicembre le sfr possono non essere un problema anche per l'atleta evoluto (Sassi), se non vi sono implicazioni negative di tipo muscolo-scheletrico-tendinee, ma da dicembre in poi inserisco solo lavori specifici di forza, come sopra.

per il discorso mtb, avendo elevati stimoli muscolari (forza dinamica massima, forza resistente, forza esplosiva) e coinvolgendo tutto il tronco, le gambe e le braccia nella fase downhill, consiglio un lavoro consistente di core stability e stretching, range altrettanto consistenti in ambito neuromuscolare ( lavori in endurance anaerobico, come da Billat et al,sono un'eccellente viatico per incrementare Vo2max ed economia del gesto) e, rimanendo in ambito Friel, lavori di forza specifici per la disciplina, a partire dalle cosiddette Force reps fino ad arrivare al Muscle Tension; infine, lavoro sul vo2max, intermittenza e simil-Tabala protocol.
Scusatemi se mi sono dilungato..:rosik:
forzaok.png
 

Braccio

Scalatore
27 Ottobre 2008
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Bici
bici
Ciao....
...........simil-Tabala protocol.

Grazie per la risposta, davvero un ottimo intervento, molto utile per quello che mi riguarda.
In particolare il discorso sulla mtb, davvero interessantissimo!
Ecco probabilmente anche, spiegato, il motivo per cui stò ottenendo dei miglioramenti insperati, lavorando sulla forza in diverse zone, con diverse rpm e intervalli di tempo differenti.
Così come gli allenamenti a secco in palestra, che hanno occupato buona parte dei mesi di novembre/dicembre, ma sempre e comunque senza smettere di allenarmi in bci.
Parlo di miglioramenti in mtb. La bdc sono molti mesi che non la tocco.


Sul discorso palestra e sul reale ruolo che può investire nel ciclismo, nel mio caso mi ha dato benefici notevoli, ma difficilmente quantificabili in termini di performance ciclistica, per me benefici, non significa solo disporre di più forza o più watt, il discorso và molto oltre.

Grazie ancora o-o

Scusatemi se mi sono dilungato..:rosik:

Se questa è la natura degli interventi, non credo che nessuno obbietterà mai, un dilungamento tanto utile.
 

all_i_need_is_bike

Apprendista Cronoman
22 Marzo 2007
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human-powered
ma ... che avrei voluto dire???:mrgreen:
Che per valutare l'intensità delle ripetute in z6 e z7 può valer la pena far riferimento anche alle potenze massimali effettive per durate coerenti con lo stimolo da applicare, e non solo a un riferimento a zone standard. Vero che ti ho tolto le parole di... mano? :mrgreen:
Ritornando al concetto di AWC che vascando sul forum ho cercato di approfondire, mi sono studiato i files ricavati con il PT lo scorso inverno, ultime uscite con il misuratore di potenza.Certo erano test di gennaio quindi lasciano il tempo che trovano, ma mi ha colpito un valore che allora non avevo notato (avevo GC 2.0) : leggo CP=261 kj=29
Ora, pour parlair, vedendo i dati di persone con prestazioni simili alle mie (Allineedisbike/Mike/Marko) mi chiedo se quel valore di AWC fosse relazionata al CP relativamente basso (era appunto gennaio) e (per il concetto di coperta corta) nel proseguio della stagione, aumentata la CP sarebbe diminuito in maniera sensibile, oppure può essere considerata una mia propensione al lavoro anaerobico (cosa che peraltro ho sempre pensato di non avere).
Interpretazione a mio parere corretta: ad esempio durante il giro di oggi ho trascorso parecchio tempo (mannaggia a gazario&soci ;-)) in z5 e z6 (pur non avendo ancora fatto esercizi organizzati a queste intensità). In conseguenza, CP si è (in modo del tutto trascurabile) ridotto mentre AWC è aumentato del 22%... ma si tratta evidentemente solo di un aggiustamento del modello e non di un effettivo miglioramento potenziale in ambito anaerobico, anche perchè il power profile non è per ora completamente rappresentativo delle capacità massimali per ogni durata. Quindi AWC, considerando che è derivato da un modello a 2 parametri, sarà un valore rappresentativo (se il power profile non si discosta troppo dalla curva "teorica") a patto che entrambi i dati tramite cui la curva è tracciata siano rappresentativi delle effettiva capacità massimali (la durata degli intevalli è per definizione un tempo di esaurimento).
 
19 Gennaio 2012
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dappertutto..
Grazie per la risposta, davvero un ottimo intervento, molto utile per quello che mi riguarda.
In particolare il discorso sulla mtb, davvero interessantissimo!
Ecco probabilmente anche, spiegato, il motivo per cui stò ottenendo dei miglioramenti insperati, lavorando sulla forza in diverse zone, con diverse rpm e intervalli di tempo differenti.
Così come gli allenamenti a secco in palestra, che hanno occupato buona parte dei mesi di novembre/dicembre, ma sempre e comunque senza smettere di allenarmi in bci.
Parlo di miglioramenti in mtb. La bdc sono molti mesi che non la tocco.


Sul discorso palestra e sul reale ruolo che può investire nel ciclismo, nel mio caso mi ha dato benefici notevoli, ma difficilmente quantificabili in termini di performance ciclistica, per me benefici, non significa solo disporre di più forza o più watt, il discorso và molto oltre.

Grazie ancora o-o



Se questa è la natura degli interventi, non credo che nessuno obbietterà mai, un dilungamento tanto utile.

ciao, sai essendo nuovo del forum non conosco certe dinamiche:eek: comuqnue mi riprometto d'ora in avanti di essere più stringato e non occupare una pagina intera per un'intervento:rosik:
però se posso essere utile e dare consigli, anche e soprattutto pratici o sulle prestazioni nelle varie gare, ben venga..

comprendo il tuo discorso, stare in bici è in primis, a prescindere dal livello prestativo, grande fonte di benessere e soddisfazione personale, poi quando si ha passione tutto il resto viene di conseguenza.
buona continuazione a tutti
 
Stato
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