The Secret Race è il libro appena uscito scritto da Tyler Hamilton e Daniel Coyle. O meglio scritto dal secondo riportando 2 anni di intervista al primo... Continua la lettura...
Conclusione: lEPO ed altre droghe non livellano le prestazioni ponendo tutti allo stesso livello, ma lo distorcono. Come ha detto il Dottor Michael Ashenden: Il vincitore in una gara di dopati non è quello che si è allenato di più, ma quello che si è allenato di più e la cui fisiologia risponde meglio a doping.
Pare facile ma bisogna trovarcisi in una situazione del genere. Ammesso che sia vero quel che racconta (cioè di essere arrivato pulito e aver corso inizialmente pulito), fai anni di sacrifici sovraumani, sei fra i pochissimi che ce la fanno ad arrivare prò....magari è il tuo sogno, quello sul quale hai investito i tuoi anni migliori, rinunciando agli studi, magari a occasioni di lavoro e puntando su quello oltre che per passione anche per ritorno economico per te e la tua famiglia. Non per diventare ricco, per vivere dignitosamente (è il caso della maggior parte di lro che ricchi non sono). Poi scopri l'amara verità di come funzionano le cose e in 5 minuti getti tutto dalla finestra, mandando tutti affanculo, compresa la possibilità di comprarti una casa o metter qualche soldo da parte per il tuo futuro. Se sei ricco di famiglia o hai un lavoro pronto (impresa di famiglia magari) magari lo fai anche, ma se non hai nulla?.......
già questa premessa mi fa schifo: se sei un onesto, appena fiuti il marcio in un certo ambiente prendi i bagagli e te ne vai, denunci quello che hai visto e mandi tutti affanculo. .........
"le motivazioni di Hamilton sono quelle di liberarsi di un peso e la giustificazione primaria è quella di fare i conti con se stesso e la propria educazione famigliare che gli ha sempre imposto per prima cosa lonestà. Onestà che ha dovuto accantonare per vivere due vite parallele nel momento in cui ha preso la decisione di essere un Pro e far parte della fratellanza, come la chiama"
già questa premessa mi fa schifo: se sei un onesto, appena fiuti il marcio in un certo ambiente prendi i bagagli e te ne vai, denunci quello che hai visto e mandi tutti affanculo. Troppo comodo mangiare fino a scoppiare e poi fare pagare agli altri il conto, perchè fino a quando ha potuto e gliel'hanno lasciato fare nel ciclismo sporco e corrotto c'è rimasto volentieri. Poi dopo, a carriera finita, magari ci scrivo un libro così mi lavo la coscienza ( tanto che coscienza vuoi che abbia uno così che tra l'altro starà sicuramente tradendo anche persone che ha chiamato amiche guardandole negli occhi ) Percui il libro se avrò occasione lo leggerò ma se alla fine il pensiero sarà "in st'ambiente fa tutto schifo" non mi dimenticherò di certo che un Hamilton è comunque parte di quello schifo. Non tollero che lo si tratti come un anima candida, piegata dal sistema e che ora sta facendo i conti con la propria coscienza. Se poi donerà in beneficienza tutti i proventi guadagnati con lo schifo che ora sta denunciando ( mi basterebbero tutti i proventi del libro in questione e delle ospitate che farà qui e là in seguito a questa botta di fama ) sarò felice di rimangiarmi tutto
Le motivazioni di Hamilton sono quelle di liberarsi di un peso e la giustificazione primaria è quella di fare i conti con se stesso e la propria educazione famigliare che gli ha sempre imposto per prima cosa lonestà. Onestà che ha dovuto accantonare per vivere due vite parallele nel momento in cui ha preso la decisione di essere un Pro e far parte della fratellanza, come la chiama.
Hamilton ammette di da avere da sempre problemi di depressione, come altri nella sua famiglia, e tra le righe del libro non è difficile intuire quello che viene omesso e quello che viene romanzato da Coyle. Resta il fatto che questo libro fa nomi e cognomi e spiega con dovizia di dettagli il sistema doping. E lo spiega in un modo un po troppo dettagliato e coerente per essere frutto di invenzioni o essere solo uno sputtanamento per fare un po di soldi.
Giusto.
Lui ora non ha più nulla da perdere. E' già caduto in basso è finitio nel letame.
allora, come un bambino, l'unica cosa che gli rimane da fare è smerdare anche gli altri.
Probabilmente ciò che scrive è vero, ma il tempismo è incredibilmente sbagliato.
Questo tizio si è dopato, ridopato, ha affermato tramite gli avvocati il falso, non è più riuscito arientrare nel ciclismo che conta ed ora se ne esce con questo libro???
va a lavorare!!!!!
come si fa a "smerdare" chi nella cacca ci è praticamente nato?
invece di salutare con favore chi vuota il sacco fino in fondo,stai lì a cavillare sul tempismo?
roba da matti!
Non c'era mica bisogno che Mr Hamilton scrivesse un libro per denunziare l'uso di doping nello sport in genere e, nel caso specifico, nel ciclismo così come non c'era bisogno di scrivere un libro per liberarsi di un peso e recuperare l'onestà perduta.
In quello da me evidenziato colgo una palese ed evidente contraddizione che mi lascia molto perplesso sulle reali motivazioni sottese alla pubblicazione del libro.
Se vuoi liberarti di un peso e riprenderti la tua dignità di uomo e di sportivo (magari anche scrivendo un libro ma senza sputtanare gli altri con nomi e cognomi ma farlo in forma anonima) non puoi romanzare ed omettere ciò che ti conviene. Non mi sembra onesto. La verità va detta tutta fino in fondo. Una mezza verità corrisponde ad una bugia e continui a rimanere disonesto.
La dovizia di particolari non sempre signfica genuinità soprattutto se ci sono degli omnissis e coloranti.
A parte il fatto che sapere chi si dopava 10 anni fa mi interessa poco, il mio era un giudizio sulla persona Hamilton.
per me avere una morale vuol dire che alla prima volta che ti chiedono di prendere qualcosa tu rifiuti e giri i tacchi; non fare parte del circo per anni e poi, per puro interesse personale, sputare nel piatto dove si è cercato di mangiare, ma visto che si era troppo ingordi, si è rimasti con qulache "buco allo stomaco"
Tu che lavori fai per mangiare tutti i giorni, Hamilton dopo una vita di sacrifici e di continue sfide se vinci "mango se non vinci zappi la terra, era approdato nell'olimpo dello ciclismoe visto che o mangi la minestra e torni a zappare la terra, ha ceduto al doping.Giusto.
Lui ora non ha più nulla da perdere. E' già caduto in basso è finitio nel letame.
allora, come un bambino, l'unica cosa che gli rimane da fare è smerdare anche gli altri.
Probabilmente ciò che scrive è vero, ma il tempismo è incredibilmente sbagliato.
Questo tizio si è dopato, ridopato, ha affermato tramite gli avvocati il falso, non è più riuscito arientrare nel ciclismo che conta ed ora se ne esce con questo libro???
va a lavorare!!!!!
moralmente li defineresti integerrimi?quindi i pentiti di mafia sarebbero degli ingrati che sputano nel piatto dove hanno mangiato?