Lettera di Crisp a bicitech

9 Luglio 2009
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Mi perdoni Ingegnere....una ultima curiosità da appassionato. Quando Lei dice De Rosa a chi si riferisce? Al Sig. Ugo, ai 3 fratelli in generale o a 1 in particolare? Pura curiosità da appassionato.

Complimenti per il suo CV...io invece sono convinto che un buon piatto è buono anche se so chi lo ha cucinato e proprio per questo sono un pò dispiaciuto che una persona con il suo cv (non mi riferisco tanto ai titoli ma al bagaglio di esperienze) si sia lasciato sfuggire una frase come quella della "sparizione" del titanio il che, anche con le Sue dovute precisazioni, non mi trova d'accordo, come del resto non mi trovano d'accordo molte delle conclusioni cui la tavola rotonda è giunta, ma questo è un mio problema. In buona sostanza sono convinto che, vuoi per mancanza di tempo o possibilità di approfondire, non si sia voluto puntare l'attenzione sul fatto che, voglia o non voglia, è quasi sempre e totalmente una questione di costi. Il fatto ad esempio che il titanio come tubazione sia limitante in determinati usi, forse oggi ancor più di qualche decennio fa, non dipende secondo Lei soprattutto dal fatto che i telaisti hanno notevoli "barriere all'ingresso" circa la reperibilità del materiale di un certo tipo? Riguardo la fibra di carbonio un Telaista che ho conosciuto mi riferiva della difficoltà (usando un eufemismo...) di avere la possibilità di controllare (nel senso di decidere e ordinare in base alle proprie necessità) la materia prima...tutto questo come si coniuga con la descritta notevole "malleabilità" del carbonio?

cerchiamo di non confondere le cause con gli effetti, e le opinioni con i dati di fatto.
Nel 2012 in europa sono stati commercializzate circa 12 milioni di biciclette, di cui circa 5 milioni con un costo unitario superiore a 750 euro. Se anche i telai in titanio venduti in quell'anno fossero stati 2.500, in pratica questo corrisponde allo 0,05 % , cioè niente : e questa non è un opinione.

Ovviamente possiamo avere delle opinioni sul perchè questo avvenga: la mia opinione è che questo avvenga per una combinazione di costi e di difficolta tecnologiche di lavorazione: altri potranno avere altre opinioni ma il dato di fatto su quella che è la diffusione del titanio sul mercato rimane.

riguardo al carbonio, quello che ho ESPLICITAMENTE affermato è che soltanto quando sia lavorato al meglio delle sue possibilità offre prestazioni superiori a quelle degli altri materiali, sopratutto per la possibilità di realizzare strutture con comportamenti meccanici differenziati non solo da punto a punto ma anche in funzione della direzione di applicazione della sollecitazione. Se un telaista realizza i propri telai con il carbonio che gli capita sicuramente il telaio varrà quello che varrà, ma il problema è il telaista e non il materiale
 

bicimix

Ammiraglia
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cerchiamo di non confondere le cause con gli effetti, e le opinioni con i dati di fatto.
Nel 2012 in europa sono stati commercializzate circa 12 milioni di biciclette, di cui circa 5 milioni con un costo unitario superiore a 750 euro. Se anche i telai in titanio venduti in quell'anno fossero stati 2.500, in pratica questo corrisponde allo 0,05 % , cioè niente : e questa non è un opinione.

Ovviamente possiamo avere delle opinioni sul perchè questo avvenga: la mia opinione è che questo avvenga per una combinazione di costi e di difficolta tecnologiche di lavorazione: altri potranno avere altre opinioni ma il dato di fatto su quella che è la diffusione del titanio sul mercato rimane.

riguardo al carbonio, quello che ho ESPLICITAMENTE affermato è che soltanto quando sia lavorato al meglio delle sue possibilità offre prestazioni superiori a quelle degli altri materiali, sopratutto per la possibilità di realizzare strutture con comportamenti meccanici differenziati non solo da punto a punto ma anche in funzione della direzione di applicazione della sollecitazione. Se un telaista realizza i propri telai con il carbonio che gli capita sicuramente il telaio varrà quello che varrà, ma il problema è il telaista e non il materiale


Io non avevo dubbi prima, figuriamoci adesso !!!


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walterlugs

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cerchiamo di non confondere le cause con gli effetti, e le opinioni con i dati di fatto.
Nel 2012 in europa sono stati commercializzate circa 12 milioni di biciclette, di cui circa 5 milioni con un costo unitario superiore a 750 euro. Se anche i telai in titanio venduti in quell'anno fossero stati 2.500, in pratica questo corrisponde allo 0,05 % , cioè niente : e questa non è un opinione.

Ovviamente possiamo avere delle opinioni sul perchè questo avvenga: la mia opinione è che questo avvenga per una combinazione di costi e di difficolta tecnologiche di lavorazione: altri potranno avere altre opinioni ma il dato di fatto su quella che è la diffusione del titanio sul mercato rimane.

riguardo al carbonio, quello che ho ESPLICITAMENTE affermato è che soltanto quando sia lavorato al meglio delle sue possibilità offre prestazioni superiori a quelle degli altri materiali, sopratutto per la possibilità di realizzare strutture con comportamenti meccanici differenziati non solo da punto a punto ma anche in funzione della direzione di applicazione della sollecitazione. Se un telaista realizza i propri telai con il carbonio che gli capita sicuramente il telaio varrà quello che varrà, ma il problema è il telaista e non il materiale


Mi scusi Ingegnere. Riflettendo sui numeri mi viene da chiederLe una cosa. Da questi dati si evince anche quante di queste biciclette sono state fatte da telaisti oppure sono bici costruite in (più o meno larga) serie? Credo che il dato renderebbe maggiormente apprezzabile la statistica. Convengo con Lei che i numeri da Lei citati fanno propendere per una schiacciante superiorità dell'altro.
 
9 Luglio 2009
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Mi scusi Ingegnere. Riflettendo sui numeri mi viene da chiederLe una cosa. Da questi dati si evince anche quante di queste biciclette sono state fatte da telaisti oppure sono bici costruite in (più o meno larga) serie? Credo che il dato renderebbe maggiormente apprezzabile la statistica. Convengo con Lei che i numeri da Lei citati fanno propendere per una schiacciante superiorità dell'altro.

No, i dati di cui sopra, contenuti nel rapporto 2013 del COLIPED (associazione europea di produttori di veicoli a due ruote e relativi accessori) si riferiscono al mercato, analizzano cioè che cosa viene acquistato dal consumatore a prescindere dalla provenienza. Comunque, a costo di essere ripetitivo, ribadisco come l'articolo riguardava i materiali utilzzati nelal telaistica , e non i materiali utilizzati nella telaisitica di alta gamma, o di nicchia, o hand made, ma della telaistica delle bici corsa IN GENERALE.
 
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No, i dati di cui sopra, contenuti nel rapporto 2013 del COLIPED (associazione europea di produttori di veicoli a due ruote e relativi accessori) si riferiscono al mercato, analizzano cioè che cosa viene acquistato dal consumatore a prescindere dalla provenienza. Comunque, a costo di essere ripetitivo, ribadisco come l'articolo riguardava i materiali utilzzati nelal telaistica , e non i materiali utilizzati nella telaisitica di alta gamma, o di nicchia, o hand made, ma della telaistica delle bici corsa IN GENERALE.


Sarebbe interessante sapere le varie percentuali dei materiali riferiti ad i telai ???


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walterlugs

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purtroppo l'unica suddivisione è per macro tipologia e per fascia di mercato....

Credo che una maggiore suddivisione avrebbe reso i dati maggiormente apprezzabili....sarebbe stato interessante (lo so chiedo troppo...) avere una suddivisione in base alla fonte di provenienza e alla tipologia di bici...tanto per dirne una, le bici da corsa rappresentano un dato irrilevante rispetto al totale delle bici vendute in Europa, ed è quindi chiaro che per forza di cose una bici per un altro uso non può essere fatta in materiali esotico-esoterici....probabilmente la parte del leone, su bici da passeggio, città, urban etc..che mi risulta essere la maggioranza, la fa ancora l'alluminio....ne dovremmo forse dedurre che l'alluminio è il materiale migliore per costruire una bici?
 
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Credo che una maggiore suddivisione avrebbe reso i dati maggiormente apprezzabili....sarebbe stato interessante (lo so chiedo troppo...) avere una suddivisione in base alla fonte di provenienza e alla tipologia di bici...tanto per dirne una, le bici da corsa rappresentano un dato irrilevante rispetto al totale delle bici vendute in Europa, ed è quindi chiaro che per forza di cose una bici per un altro uso non può essere fatta in materiali esotico-esoterici....probabilmente la parte del leone, su bici da passeggio, città, urban etc..che mi risulta essere la maggioranza, la fa ancora l'alluminio....ne dovremmo forse dedurre che l'alluminio è il materiale migliore per costruire una bici?

dipende cosa si intende per "migliore" ...se per "migliore" si intende quello che coniuga al meglio appeal sul mercato, versatilità, prestazioni e costo per TUTTI i possibili utilizzi nel settore medio-alto del emrcato, i numeri direbbero di si....
 

walterlugs

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dipende cosa si intende per "migliore" ...se per "migliore" si intende quello che coniuga al meglio appeal sul mercato, versatilità, prestazioni e costo per TUTTI i possibili utilizzi nel settore medio-alto del emrcato, i numeri direbbero di si....

Siccome mi pare che tra gli scopi dell'articolo e del simposio che lo ha succeduto ci fosse anche quello di stabilire, allo stato attuale, quale fosse il miglior materiale per produrre telai per bici da corsa, citare la classifica in oggetto non mi convince...tutto qui.
 
9 Luglio 2009
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Siccome mi pare che tra gli scopi dell'articolo e del simposio che lo ha succeduto ci fosse anche quello di stabilire, allo stato attuale, quale fosse il miglior materiale per produrre telai per bici da corsa, citare la classifica in oggetto non mi convince...tutto qui.

l'oggetto dell'articolo non era assolutamente quello, quanto piuttosto quello di correlare ai diversi materiali le caratteristiche prestazionali attese da un telaio costruito con tale materiale.
riprendo integralmente dal servizio di apertura, in cui dopo aver illustrato l'evoluzione delle tendenze telaistiche degli ultimi 30 anni, si introducono le domande a cui il servizio si propone di rispondere ..

"A questo punto la domanda è d’obbligo: ma veramente ognuno dei passaggi che abbiamo appena descritto ha corrisposto ad un progresso tecnologico e prestazionale, come il passaggio dal motore a vapore al motore a scoppio e da questo al motore elettrico?
Oppure i diversi materiali e le diverse tecnologie di assemblaggio permetterebbero di realizzare telai non “migliori” o “peggiori” ma “diversi”, un po’ come nell’edilizia si può scegliere di usare il cemento armato piuttosto che il mattone, il legno piuttosto che i pannelli di fibra vetro?

In altri termini il passaggio tra le diverse tipologie ha veramente corrisposto ad un incremento prestazionale o piuttosto ha risposto a logiche di marketing?
Ci sono le condizioni tecniche perché le diverse tipologie di telaio convivano sul mercato?

Dal punto divista ingegneristico la risposta a quest’ultima domanda è sicuramente si: ad ogni tipologia di telaio, diversa per materiale e/o tecnologia di costruzione corrisponde un diverso profilo prestazionale .."
 

cacciatorino

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Siccome mi pare che tra gli scopi dell'articolo e del simposio che lo ha succeduto ci fosse anche quello di stabilire, allo stato attuale, quale fosse il miglior materiale per produrre telai per bici da corsa, citare la classifica in oggetto non mi convince...tutto qui.

E' una domanda che non ha senso, se non accompagnata dallo scopo che si intende ottenere, che potrebbe di volta in volta essere:

1) il telaio piu' rigido
2) il telaio piu' leggero
3) il telaio piu' comodo
4) il telaio piu' economico
5) il telaio piu' fighetto
6) una qualunque combinazione dei punti 1-2-3-4-5
 

walterlugs

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l'oggetto dell'articolo non era assolutamente quello, quanto piuttosto quello di correlare ai diversi materiali le caratteristiche prestazionali attese da un telaio costruito con tale materiale.
riprendo integralmente dal servizio di apertura, in cui dopo aver illustrato l'evoluzione delle tendenze telaistiche degli ultimi 30 anni, si introducono le domande a cui il servizio si propone di rispondere ..

"A questo punto la domanda è d’obbligo: ma veramente ognuno dei passaggi che abbiamo appena descritto ha corrisposto ad un progresso tecnologico e prestazionale, come il passaggio dal motore a vapore al motore a scoppio e da questo al motore elettrico?
Oppure i diversi materiali e le diverse tecnologie di assemblaggio permetterebbero di realizzare telai non “migliori” o “peggiori” ma “diversi”, un po’ come nell’edilizia si può scegliere di usare il cemento armato piuttosto che il mattone, il legno piuttosto che i pannelli di fibra vetro?

In altri termini il passaggio tra le diverse tipologie ha veramente corrisposto ad un incremento prestazionale o piuttosto ha risposto a logiche di marketing?
Ci sono le condizioni tecniche perché le diverse tipologie di telaio convivano sul mercato?

Dal punto divista ingegneristico la risposta a quest’ultima domanda è sicuramente si: ad ogni tipologia di telaio, diversa per materiale e/o tecnologia di costruzione corrisponde un diverso profilo prestazionale .."


Quindi alla fine "tanto rumore per nulla" ? Non era meglio dedicarsi a qualcosa di più costruttivo (ingegneristicamente o meno parlando) ?
 

walterlugs

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direi che ad una conclusione intellettualmente piu limitata di questa era difficile arrivare....

Porti pazienza Ingegnere e mi scusi per la mia pochezza intellettuale, purtroppo io non dispongo né del Suo curriculum né della Sua esperienza nel settore, sono un semplice pedalatore appassionato e sono stato portato a semplificare.
Mi faccio una ragione della mia pochezza intellettuale e continuerò a pedalare senza pormi tante domande. Le porgo un cordiale saluto.
 
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