Lunghezza pedivelle: 170-172,5 o 175 mm?

Pietro72

Apprendista Velocista
4 Luglio 2010
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Anzio
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Giant TCR Advance + Felt F1c
Quando in dubbio rimanete su quelle piu` corte che non c'e` perdita di potenza!
...vero!

spero di nn creare confusione...ma questo articolo pubblicato su Cycling seppur "datato" lo ritengo interessante...

LA LUNGHEZZA DELLA PEDIVELLA
articolo pubblicato su "La Bicicletta", ottobre 2000
di Enrico Pastori

Dall’errata lunghezza della pedivella possono derivare diverse patologie a carico della gamba. Ecco come comportarsi per scegliere la lunghezza più adatta alle vostre misure antropometriche.

Quando si parla di pedivelle, si deve fare riferimento alla loro lunghezza e all’influenza che questa ha da un punto di vista biomeccanico.
La pedivella più lunga compie un percorso maggiore per completare una pedalata e richiede, a parità di rapporto, una forza minore applicata su di essa. Le pedivelle più lunghe, quindi, consentono di spingere rapporti più lunghi, mentre risulta più difficile pedalare ad alti ritmi. La corsa maggiore della pedivella più lunga richiede un impegno muscolare maggiore a carico dell’apparato estensorio del ginocchio. Risulta quindi più facile soffrire di dolori muscolari al quadricipite, al tendine rotuleo e all’articolazione femoro-rotulea: una pedivella esageratamente lunga può causare tendinopatie al tendine rotuleo (dolore sotto la rotula), al tendine del quadricipite (dolore sopra la rotula), sofferenze femoro-rotulee (dolore dietro la rotula) e mialgie al quadricipite (dolori muscolari).

La scelta di una differente lunghezza
La scelta di una differente lunghezza deve essere quindi ben ponderata, tenendo conto delle caratteristiche anatomiche e ciclistiche dell’atleta. Bisogna tenere in considerazione che la pedivella deve essere proporzionata alla lunghezza dell’arto inferiore e soprattutto del femore. E sicuramente influisce maggiormente la lunghezza del femore, cioè della coscia, piuttosto che la gamba: più il femore è lungo, più lunga deve essere la pedivella.
La lunghezza del femore si può calcolare da seduti con coscia e ginocchio piegati a 90°: si misura la distanza del margine della rotula dall’apice del trocantere, quella protuberanza ossea palpabile a lato della coscia a livello del gluteo, lungo la faccia esterna della coscia.

Le pedivelle di uno stradista
Le pedivelle di uno stradista dovrebbero avere una lunghezza compresa fra 170 e 175 mm, lasciando pedivelle più corte agli sprinter della pista e più lunghe a prove e atleti con caratteristiche particolari. Per femori fino 42-44 cm sono sufficienti pedivelle di 170 mm, per femori lunghi fino a 46 cm vanno bene pedivelle di 172.5 mm, e oltre i 46 cm pedivelle di 175 mm. Tali valori sono da considerare puramente indicativi, essendo la scelta funzione di più caratteristiche dell’atleta.
Chi soffre di problemi all’articolazione fra il femore e la rotula ha sofferto di problemi al tendine rotuleo, deve essere particolarmente attento nell’allungare le pedivelle. L’escursione angolare durante la pedalata del ginocchio aumenta con l’allungare delle pedivelle: a livello del punto morto superiore il ginocchio è più piegato e a livello del punto morto inferiore più disteso.
Il rischio di patologie, tuttavia, è più correlabile all’aumento della fase di spinta, che obbliga il quadricipite a un lavoro maggiore e con variazioni di lunghezza maggiori, con ripercussioni
 
...vero!

spero di nn creare confusione...ma questo articolo pubblicato su Cycling seppur "datato" lo ritengo interessante...

LA LUNGHEZZA DELLA PEDIVELLA
articolo pubblicato su "La Bicicletta", ottobre 2000
di Enrico Pastori

Dall’errata lunghezza della pedivella possono derivare diverse patologie a carico della gamba. Ecco come comportarsi per scegliere la lunghezza più adatta alle vostre misure antropometriche.

Quando si parla di pedivelle, si deve fare riferimento alla loro lunghezza e all’influenza che questa ha da un punto di vista biomeccanico.
La pedivella più lunga compie un percorso maggiore per completare una pedalata e richiede, a parità di rapporto, una forza minore applicata su di essa. Le pedivelle più lunghe, quindi, consentono di spingere rapporti più lunghi, mentre risulta più difficile pedalare ad alti ritmi. La corsa maggiore della pedivella più lunga richiede un impegno muscolare maggiore a carico dell’apparato estensorio del ginocchio. Risulta quindi più facile soffrire di dolori muscolari al quadricipite, al tendine rotuleo e all’articolazione femoro-rotulea: una pedivella esageratamente lunga può causare tendinopatie al tendine rotuleo (dolore sotto la rotula), al tendine del quadricipite (dolore sopra la rotula), sofferenze femoro-rotulee (dolore dietro la rotula) e mialgie al quadricipite (dolori muscolari).

La scelta di una differente lunghezza
La scelta di una differente lunghezza deve essere quindi ben ponderata, tenendo conto delle caratteristiche anatomiche e ciclistiche dell’atleta. Bisogna tenere in considerazione che la pedivella deve essere proporzionata alla lunghezza dell’arto inferiore e soprattutto del femore. E sicuramente influisce maggiormente la lunghezza del femore, cioè della coscia, piuttosto che la gamba: più il femore è lungo, più lunga deve essere la pedivella.
La lunghezza del femore si può calcolare da seduti con coscia e ginocchio piegati a 90°: si misura la distanza del margine della rotula dall’apice del trocantere, quella protuberanza ossea palpabile a lato della coscia a livello del gluteo, lungo la faccia esterna della coscia.

Le pedivelle di uno stradista
Le pedivelle di uno stradista dovrebbero avere una lunghezza compresa fra 170 e 175 mm, lasciando pedivelle più corte agli sprinter della pista e più lunghe a prove e atleti con caratteristiche particolari. Per femori fino 42-44 cm sono sufficienti pedivelle di 170 mm, per femori lunghi fino a 46 cm vanno bene pedivelle di 172.5 mm, e oltre i 46 cm pedivelle di 175 mm. Tali valori sono da considerare puramente indicativi, essendo la scelta funzione di più caratteristiche dell’atleta.
Chi soffre di problemi all’articolazione fra il femore e la rotula ha sofferto di problemi al tendine rotuleo, deve essere particolarmente attento nell’allungare le pedivelle. L’escursione angolare durante la pedalata del ginocchio aumenta con l’allungare delle pedivelle: a livello del punto morto superiore il ginocchio è più piegato e a livello del punto morto inferiore più disteso.
Il rischio di patologie, tuttavia, è più correlabile all’aumento della fase di spinta, che obbliga il quadricipite a un lavoro maggiore e con variazioni di lunghezza maggiori, con ripercussioni

L'autore parla della lunghezza dei femori, ma come si misurano esattamente? Forse per radiografia ...ed il costo per la radiografia? Devo cercare i dati della ricerca fatta che indica nessun cambiamento di potenza tra 140 e 200mm di lunghezza! Quando io vedo uno che ha la piega molto piu` bassa della sella e che pedala tanto in questa posizione io direi che le pedivelle piu` corte vanno meglio perche` un angolo piu` aperto del bacino e` molto piu` efficace. Beh, poi io pedalo su pedivelle da 155 e ben presto provero` quelle da 145mm ;)
 

Pietro72

Apprendista Velocista
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Bici
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L'autore parla della lunghezza dei femori, ma come si misurano esattamente? Forse per radiografia ...ed il costo per la radiografia? Devo cercare i dati della ricerca fatta che indica nessun cambiamento di potenza tra 140 e 200mm di lunghezza!
...nessun cambiamento di potenza tra 140 e 200mm;nonzo%...la sensazione però è che la leva leggermente + lunga possa rendere la pedalata leggermente + agile mi sbaglio?

Quando io vedo uno che ha la piega molto piu` bassa della sella e che pedala tanto in questa posizione io direi che le pedivelle piu` corte vanno meglio perche` un angolo piu` aperto del bacino e` molto piu` efficace. Beh, poi io pedalo su pedivelle da 155 e ben presto provero` quelle da 145mm ;)
...non è facile starti dietro con sto ragionamento:cry:...provo ad immaginare quindi un ciclista con piega molto bassa (quindi molto aerodinamico....asseto gara molto aggressivo)..in questa condizione la pedivella + lunga "chiude" di + la gamba verso l'alto e quindi non rende la pedalata molto efficace...intendevi questo? scusami...se cerco di essere troppo elementare...o-o
 
...nessun cambiamento di potenza tra 140 e 200mm;nonzo%...la sensazione però è che la leva leggermente + lunga possa rendere la pedalata leggermente + agile mi sbaglio?


...non è facile starti dietro con sto ragionamento:cry:...provo ad immaginare quindi un ciclista con piega molto bassa (quindi molto aerodinamico....asseto gara molto aggressivo)..in questa condizione la pedivella + lunga "chiude" di + la gamba verso l'alto e quindi non rende la pedalata molto efficace...intendevi questo? scusami...se cerco di essere troppo elementare...o-o

La leva piu` lunga rende la pedalata meno agile, non piu`agile.

Si sulla seconda ... Ho appena parlato con il famoso biomeccanico John Cobb che anche lui crede nella potenzialita` della pedivella piu` corta. Con la bici da crono/triathlon piu` corta va benissimo mentre per le corse normali, le pedivelle piu` corte vanno bene se uno non pedala fuori sella ma bensi sta seduto. In prove di posizionamento su bici da crono per ogni cm che si accorciano le pedivelle di media ci sono 2.5cm di abbassamento della protesi.

Alla fin fine, l'importante e` di non sottoporsi ad una formula ma di fare prove per vedere quelle che rende la pedalata piu` efficace. Se prendiamo 3 tipi alti tutti 1m75cm vedremo che ci saranno altezze cavalli diverse, altre morfologie diverse e certamente` anche una flessibilita` diversa e tutto questo ha grande importanza nella lunghezza delle pedivelle che poi ha un diretto rapporto con l'altezza sella che poi ha un rapporto diretto con l'atezza del manubrio. Poi se cambi sella e ne metti su una piu` comoda o scomoda ne cambiera` di sicuro l'altezza del manubrio.

La cosa piu` importante e` il posizionamento pero` e` il rapporto tra il piede ed il pedale.

Ma noi in America capiamo poco del ciclismo ...
 
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Obix

Apprendista Scalatore
5 Maggio 2007
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imola
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????
La leva piu` lunga rende la pedalata meno agile, non piu`agile.

Si sulla seconda ... Ho appena parlato con il famoso biomeccanico John Cobb che anche lui crede nella potenzialita` della pedivella piu` corta. Con la bici da crono/triathlon piu` corta va benissimo mentre per le corse normali, le pedivelle piu` corte vanno bene se uno non pedala fuori sella ma bensi sta seduto. In prove di posizionamento su bici da crono per ogni cm che si accorciano le pedivelle di media ci sono 2.5cm di abbassamento della protesi.

Alla fin fine, l'importante e` di non sottoporsi ad una formula ma di fare prove per vedere quelle che rende la pedalata piu` efficace. Se prendiamo 3 tipi alti tutti 1m75cm vedremo che ci saranno altezze cavalli diverse, altre morfologie diverse e certamente` anche una flessibilita` diversa e tutto questo ha grande importanza nella lunghezza delle pedivelle che poi ha un diretto rapporto con l'altezza sella che poi ha un rapporto diretto con l'atezza del manubrio. Poi se cambi sella e ne metti su una piu` comoda o scomoda ne cambiera` di sicuro l'altezza del manubrio.

La cosa piu` importante e` il posizionamento pero` e` il rapporto tra il piede ed il pedale.

Ma noi in America capiamo poco del ciclismo ...
Intendiamoci !!!!
Non voglio mettere in dubbio le tue conosenze ed esperienze in merito.
Pensa che da noi c'è un tipo che stà sviluppando delle pedivelle per granfondisti da 180 185 cm e anche più e dice che sarà la rivoluzione del secolo!!!!
ambasciator non porta pena!!!!!
o-o
 
Intendiamoci !!!!
Non voglio mettere in dubbio le tue conosenze ed esperienze in merito.
Pensa che da noi c'è un tipo che stà sviluppando delle pedivelle per granfondisti da 180 185 cm e anche più e dice che sarà la rivoluzione del secolo!!!!
ambasciator non porta pena!!!!!
o-o

Io non voglio mettere in dubbio nessuno. La cosa da fare e` da provare tutte queste cose perche` ognuno di noi risponde diversamente a questi cambiamenti a cause della morfologia dell'individuo - tibia piu` lunga, femore piu` corto, rotondita` della pedalata ed altro. Tutte queste teorie devono essere sperimentate e testate pero` a livello personale perche` una formula che va bene per uno sicuramente non va bene ad un'altro. Il problema principale e` che le case costruttrici abbinano certe lunghezze pedivelle a certe misure telaio. Per l'aftermarket la FSA offre una pedivella da 165 e qui negli USA e` gia esaurita nel loro magazzino.

C'e` qualcuno qui che ha una bici da cancello (turbo trainer) con un movimento centrale o ISIS o perno quadro (Campagnolo)?
 
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Fulvio

Apprendista Cronoman
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Pontedera o ovunque!!!
www.ergomotioncenter.it
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Non voglio mettere in dubbio le tue conosenze ed esperienze in merito.
Pensa che da noi c'è un tipo che stà sviluppando delle pedivelle per granfondisti da 180 185 cm e anche più e dice che sarà la rivoluzione del secolo!!!!
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Nel mondo c'è pieno di pazzi...
 

Airone del Chianti

Uisp Italian Champion
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Scott Addict R2
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Non voglio mettere in dubbio le tue conosenze ed esperienze in merito.
Pensa che da noi c'è un tipo che stà sviluppando delle pedivelle per granfondisti da 180 185 cm e anche più e dice che sarà la rivoluzione del secolo!!!!
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Indurain nelle sue crono usava pedivelle da 180 (con profitto a quanto pare) ma stiamo parlando probabilmente del più grande atleta della storia del ciclismo.

Ho appena ritrovato un libro (un pò datato per la verità) di Bernard Hinault dove raccomanda pedivelle proporzionate alle misure antropometriche, dicendo peraltro che i tipi longilinei con cavallo di oltre 90 traerebbero profitto da pedivelle di 180. Sicuramente sono teorie superate ma a quanto pare anche negli anni '80 c'era attenzione per questo argomento.
 
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dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
10.117
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Udine
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Per la lunghezza delle pedivelle sono anch'io in estrema difficoltà. Sono altro 1 e 80 e un cavallo abbastanza alto (86.5 cm) per l'altezza. Sono al confine tra 175 e 172.5, penso di avere consultato decine di siti (in genere siti italiani tendono ad indicare per le mie misure 175, inglesi e americani soprattutto quasi sempre 172.5), parlato con decine di persone alcune anche piuttosto esperte senza riuscire ad arrivare a una conclusione chiara.
Non sono molto potente quindi la pedivella 175 soprattutto in pianura mi permette di spingere rapporti più duri, ma è altrettanto vero che lunghi allenamenti in agilità non ne riesco a fare (anche se normalemente pedalo, in pianura, nell'intorno delle 100 bpm). In salita vado mediamente bene, uso moltissimo il fuori sella e forse una pedivella da 172,5 andrebbe meglio.
Di farmi due biciclette una per pianura una per salita è una scelta non attuabile, quindi mi sto arrovellando sulla decisione per la nuova bici. C'è qualcuno che ha più o meno le mie misure e mi racconta le sue scelte in fatto di pedivelle?
 

emig72

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texano999

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per la lunghezza delle pedivelle sono anch'io in estrema difficoltà. Sono altro 1 e 80 e un cavallo abbastanza alto (86.5 cm) per l'altezza. Sono al confine tra 175 e 172.5, penso di avere consultato decine di siti (in genere siti italiani tendono ad indicare per le mie misure 175, inglesi e americani soprattutto quasi sempre 172.5), parlato con decine di persone alcune anche piuttosto esperte senza riuscire ad arrivare a una conclusione chiara.
Non sono molto potente quindi la pedivella 175 soprattutto in pianura mi permette di spingere rapporti più duri, ma è altrettanto vero che lunghi allenamenti in agilità non ne riesco a fare (anche se normalemente pedalo, in pianura, nell'intorno delle 100 bpm). In salita vado mediamente bene, uso moltissimo il fuori sella e forse una pedivella da 172,5 andrebbe meglio.
Di farmi due biciclette una per pianura una per salita è una scelta non attuabile, quindi mi sto arrovellando sulla decisione per la nuova bici. C'è qualcuno che ha più o meno le mie misure e mi racconta le sue scelte in fatto di pedivelle?

la misura della pedivella è una questione di biomeccanica...le prestazioni (potenza espressa) non cambiano, una pedivella piu lunga allunga il rapporto (2.5 mm in piucorrispondo ad 1/2 rpm in meno a parità di rapporto) la corta lo accorcia. Pertanto è preferibile e logicoagire sui rapporti che sulla lunghezza della pedivella.

Io avevo le 170, ho provato la 172.5 perche le mie misure sono in mezzo, poi sono tornato alle 170, se si è nel mezzo e' una scelta legata a coem ci si trova meglio.
 

dinute

Maglia Gialla
13 Maggio 2009
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Udine
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Conta la misura del femore.Io sono 178 e femore 48,adotto una 175.

La misura del femore l'hai presa immagino dal ginocchio alla testa del femore...se si mezzo cm in più o in meno siamo lì. Spesso come misura della gamba più che l'osso del femore viene presa la misura da seduti, con la schiena ben appoggiata al muro, misurando dal punto più avanzato della rotula al muro. Questo per evitare imprecisione nella misura.
 

cannond'alby

Novellino
6 Ottobre 2010
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BDC:Venge camouflage , MTB: Sarto 29er custom
Ciao a tutti, avrei una domanda:
Attualmente vado in MTB e ho una guarnitura con pedivelle da 175, ora mi sto montando un telaio da strada per gli allenamenti, avendo le 175 sulla MTB è meglio che le adotto anche sulla BDC? O posso montare anche 172.5?
 

cannond'alby

Novellino
6 Ottobre 2010
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BDC:Venge camouflage , MTB: Sarto 29er custom
allora: io sono 172 cavalli 76, su una scheda che ho trovato on line, inserendo i dati mi dava pedivella 170. Ora io volevo sapere: la lunghezza deve essere uguale sia sulla MTB che sulla BDC? O possono essere anche differenti?