La ma prima
Sportful è iniziata subito col primo traguardo.
Che molti dei più blasonati qui invidieranno.
Sabato verso sera, al ritiro pacchi gara, dopo lo striptease per provarmi la polo col lupo (sono pieno di roba fuori taglia e a giudicare dalla ciclicità con la quale vedo quelle di altri utenti ricomparire sul mercatino ho perso la speranza di sbolognarle a terzi
) vedo una graziosa testolina nera spuntare da un piccolissimo borsello portato a mano da un distinto signore con l'occhio ceruleo.
Mi avvicino lo bracco per una spalla e gli chiedo "Scusa ma tu sei Manu, o meglio, sei [MENTION=21230]hulk[/MENTION]?" ... e lui mi fa "Si".
Bingo.
Anzi, doppio bingo. Con lui c'era [MENTION=3249]marko[/MENTION] già in clima gara, prodigo di consigli (di cui ovviamente ho fatto tesoro, ma che come vi dirò non sono certo bastati a garantirmi una performance alla sua altezza...)
E quindi lascio i miei compagni per scambiare quattro chiacchiere (simpatiche) con due persone in carne ed ossa (è sempre curioso constatare che dietro a dei nick ci sono gambe, cervello e spesso cuore...)
Beh, dai iniziamo bene, mi son detto. Ho conosciuto due simpatici del forum. La barba brizzolata di [MENTION=21230]hulk[/MENTION] fa subito capire di trovarsi davanti ad "uno che la sa lunga" sul ciclismo pedalato.
Mentre [MENTION=3249]marko[/MENTION] si vede subito che è uno che va forte, con la faccia scavata da corridore.
Due saluti e via, si va a mangiare coi compaesani, a decidere insieme quale percorso l'indomani.
Chi un piatto di riso, chi un petto di pollo e verdure, chi prosciutto e melone chi un altro paio di sciocchezze, portate via a 25 euro a testa in centro a Feltre. :angrymod: Vabe... che sia festa per tutti, anche per i ristoratori, ci stà dai.
Medio o lungo? questo è il problema.
Su quattro che siamo, solo due partono decisi per i 205.
Uno s'è preparato solo per tre gare. Quelle alpine. Va come una moto e, giustamente, non ha esitazioni.
Un altro è alla prima over200, è un "circuitaro" incallito che a forza di sentire i nostri racconti di (gran)fondisti o, meglio, grancazzari deve essersi affascinato alle corse lunghe e vuole provare l'ebbrezza della "dolce agonia" come l'ha definita [MENTION=2671]Tapinaz[/MENTION].
Io e l'altro siamo ancora indecisi "dai vediamo domani... magari se il tempo regge..." faccio io, e l'altro "no no del lungo non se ne parla... mi sento svuotato e ho problemi di stomaco..." mi dice chino su un piattino di riso in bianco che non ne vuol sapere di calare...
L'indomani in griglia in molti sono con il naso all'insù per controllare che il mosaico di nuvole che campeggia sulla moltitudine variopinta di caschi e smanicati ammassati non muti, non si sposti, resti tutto com'è, e quell'equilibrio in bilico, alla fine, tenga come preannunciato dai più ottimisti.
Si parte (noi indietrissimo).E ancora dobbiamo decidere cosa fare.
Troppi rischi, troppi fenomeni da baraccone che fanno il pelo ai tavolini sui marciapiedi, che saltano cordoli pensando di essere in gruppo al Tour e mettendo a repentaglio la sicurezza (e l'incolumità) degli altri.
Questi sono degli stupidotti da compatire (e possibilmente da squalificare).
Cima campo alla fine passa senza scossoni con tanti imbottigliamenti e tante chiacchiere. E mi viene un'idea. Ma perché non farsi una bella girata senza l'assillo del chip?
In compagnia, con gli amici con cui sono partito.
Che per una volta siano davvero compagni in tutto e per tutto e non solo amici/rivali coi quali confrontarsi alla fine della gara classifica alla mano.
Ed è stato così che al bivio riesco a convincere il mio amico e proseguire per il lungo con la promessa che non ci saremmo separati e che insieme saremmo riusciti a tornare a Feltre.
Alla fine, forse anche per regalarsi un'impresa nel giorno del suo compleanno, lui accetta e tiriamo dritto.
Gli altri due nel frattempo erano andati avanti al loro destino.
Anziché tentare di stare con almeno uno degli altri due ragazzi sicuri del lungo, ripiego verso il quarto, quello più in difficoltà.
Sapendo che sarei andato certamente più piano, che sarei arrivato indietrissimo (non che normalmente il mio nome compaia nella pima metà, anzi...) e che quindi avrei sofferto meno, non lo nego, ma con una missione che aveva dato un senso ed una svolta alla mia prima Sportful.
Dopo Bellamonte recuperiamo anche uno degli altri due che se ne erano andati ed insieme, tutti e tre, facendoci coraggio e sostenendoci a vicenda arriviamo a Feltre al limite del tempo massimo.
Che felicità!
L'abbiamo presa così, come una rando, perché a mio avviso questa, alla fine è una Rando.
Al netto dei marziani delle "entro otto ore" (complimenti davvero), se ci pensate, paesaggi, percorso e calore degli organizzatori meritano di essere goduti appieno e non sempre ciò è possibile quando si è perennemente "pancia a terra".
Giudizio positivo sulla GF, quindi.
Vissuta con animo poco race e molto cicloturistico (ho fatto almeno una 30na di foto).
Zero FM, zero crampi e arrivato al traguardo con una faccia da essere umano e non da reduce di guerra.
Riesco pure a scherzare con lo speaker e a strappare un applauso per il ragazzo che proprio ieri, compiva gli anni, arrivato con me.
Bottiglia e brindisi di rito con altri lumaconi incrociati sul percorso.
eee.... dimenticavo. Andar piano significa anche aver l'onore di farsi sverniciare dalla doppia fila Astana sul Rolle.
E quando ho visto la maglia col tricolore per un attimo ho anche avuto la malsana idea di accelerare per tentare di mettermi a ruota...
fortunatamente nonostante l'ammirazione per Vincenzo è rimasta solo un'idea: un fori soglia lì sarebbe stata la tomba della mia Sportful.
Lati positivi.
Ristori (numerosi e piazzati strategicamente sul percorso)
Assistenza meccanica (mai visti tanti cambiaruote su ciclomotore in gara..)
Calore della gente (ad Aune addirittura commoventi)
Un territorio che ha percepito l'importanza della manifestazione ed è felice di ospitarla (tanti bambini ad applaudire).
Assistenza sanitaria. Sembrava di essere al Cardarelli. Medici ed infermieri ovunque. Grandi.
Lati negativi
Sicurezza.
Ha detto tutto [MENTION=2350]Airone del Chianti[/MENTION] che quoto in pieno. E se ho voglia (e se non mi bannano, giustamente, per prolissità molesta) magari ci apro una discussione specifica. Sovrapporre una pecca della GF così evidente al topic della GF non renderebbe giustizia, a mio avviso, all'impegno dei ragazzi del Pedale Feltrino