Scorrevolezza. Risponde l'esperto

lucianogiuseppe

Apprendista Cronoman
16 Maggio 2011
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Pinarello Dogma, Trek Domane
Come siete complicati...io sono rimasto al vecchio metodo: si tiene la ruota tra le mani e si fa girare il cerchio senza copertura o tubolare; la ruota deve girare a lungo e non si deve sentire nessuna vibrazione alle mani, anche se la si gira da una parte all'altra e la ruota deve fermarsi con il foro della valvola rigorosamente in alto...solo così era adatta alla bisogna o-o
 
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claudio77

Pedivella
8 Settembre 2009
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Corsa
Articolo perfetto. dice cose vere, reali, come sono veramente i fatti e non si nasconde dietro scelte di marketing. Ragazzi questa è la verità, investire soprattutto sulla rigidità laterale della ruota, è questo che conta veramente. e poi il peso dei cerchi e dei raggi. tutto il resto è marketing!
 

xtrncpb

via col vento
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Articolo perfetto. dice cose vere, reali, come sono veramente i fatti e non si nasconde dietro scelte di marketing. Ragazzi questa è la verità, investire soprattutto sulla rigidità laterale della ruota, è questo che conta veramente. e poi il peso dei cerchi e dei raggi. tutto il resto è marketing!
D'accordissimo, però la scorrevolezza - come puntualizzato anche da MARCHISIO - ha ben poco a che spartire con la rigidità laterale della ruota.

Ho provato delle ruote MTB 29er "Carbon-Ti" che, per un difetto infinitesimale nel trattamento delle sedi dei cuscinetti del mozzo anteriore, dopo una 60ina di km portavano sempre a un notevole indurimento dei dadi di serraggio, con il risultato che la ruota era frenata proprio laddove invece non avrebbe dovuto esserlo.
L'errore è stato riconosciuto dai tecnici della "Carbon-Ti", che hanno provveduto alla sostituzione integrale e gratuita della ruota anteriore, ripromettendosi un controllo di qualità ancora più accurato di quello standard.
OK, sono ruote da MTB. Ma può accadere lo stesso anche su ruote da strada, il principio costruttivo è il medesimo.
Il difetto era visibile solo al microscopio, questo per dirvi come basta veramente un nonnulla per alterare le prestazioni di una ruota.
 

cacciatorino

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12 Agosto 2012
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A mio parere l'articolo trascura una cosa molto importante, e cioe' che la maggior parte dell'attrito incontrato da una ruota e' dovuto al rotolamento del pneumatico contro l'asfalto. Probabilmente non se ne e' parlato in quanto Marchisio non produce pneumatici.

Poi, mi viene da pensare che qualcosa se ne vada anche nei micromovimenti che sottocarico si verificano fra metallo e metallo, e nello specifico fra nipplo e cerchio e fra testa raggio e flangia del mozzo, oltre che all'incrocio fra i raggi dove questo e' presente.
 

Ser pecora

Diretur
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A mio parere l'articolo trascura una cosa molto importante, e cioe' che la maggior parte dell'attrito incontrato da una ruota e' dovuto al rotolamento del pneumatico contro l'asfalto. Probabilmente non se ne e' parlato in quanto Marchisio non produce pneumatici.

Non se ne è parlato perché il tema è la scorrevolezza, non la resistenza al rotolamento.
Magari lo faremo in futuro.
 
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mitico_2

Passista
6 Dicembre 2009
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:azz

Insomma, epurandolo da alcune ovvie dichiarazioni (onestissimo ma pur sempre un produttore di ruote) il Signor Marchisio e' un "infedele" seguace delle teorie Vaminga-SoftMachine...

:))):

Detto questo, ringrazio per le spiegazioni e un plauso al Signor Marchisio del quale apprezzo gli interventi anche nel suo 3d dedicato...

o-o


Questa intervista l'hai sponsorizzata te, vero????? :mrgreen::mrgreen::mrgreen:

Tuo è anche stato il primo post .........


Io per verificare la scorrevolezza dei mozzi delle ruote utilizzo un metodo empirico ma a mio parere abbastanza valido, se non altro perchè le condizioni statiche sono uguali per tutti (ovviamente non c'è carico sulle ruote).

- Tolgo gli pneumatici alle ruote (ciò NON VALE per i tubolari, che se già montati di serie li lascio dove sono, rimandando il test nel momento in cui dovrò smontarli per sostituirli).
- Metto la bici sul cavalletto da officina, in equilibrio (non deve pendere nè anteriormente nè posteriormente).
- Appoggio il mandrino di un trapano avvitatore - cui ho applicato una banda gommata (ottimo il butile di una vecchia camere d'aria) per evitare danneggiamenti dovuti allo sfregamento - al cerchio e avvio la sua rotazione fino a raggiungere 600 giri/minuto.
- Tolgo il contatto del mandrino dalla ruota e misuro l'intervallo di tempo che impiega la stessa a ritornare nello stato di immobilità.

Questo test l'ho sempre fatto con ruote nuove, ma il suggerimento di Marchisio relativo al rodaggio dei ruotismi interni mi ha fatto capire che dovrò rifarlo anche dopo un certo periodo di utilizzo.

Alla velocità di 600 giri/minuti l'aerodinamica ha un'influenza ben maggiore della scorrevolezza ..... e inoltre più il cerchio è pesante (massa periferica) e più la ruota girerà a lungo. Non me ne volere, ma secondo me il test fatto come hai descritto non ha nessun riscontro sulla scorrevolezza. Un test attendibile dovrebbe poi essere fatto con un carico sulla ruota.
 
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micky

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Graziella Deluxe
Fa piacere vedere che non sono l'unico a pensarla come mitico_2 e l'altro utente di cui non ricordo il nome.
Un test che va benissimo per le discussioni al bar e che magari eviterei di riportare in un forum.
 

xtrncpb

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Alla velocità di 600 giri/minuti l'aerodinamica ha un'influenza ben maggiore della scorrevolezza ..... e inoltre più il cerchio è pesante (massa periferica) e più la ruota girerà a lungo. Non me ne volere, ma secondo me il test fatto come hai descritto non ha nessun riscontro sulla scorrevolezza. Un test attendibile dovrebbe poi essere fatto con un carico sulla ruota.
600 giri/min è la rotazione del mandrino, che ha un diametro di 40 mm. La ruota gira molto piano, tanto che la velocità del ciclocomputer non supera mai i 5 km/h (nelle ruote più leggere, in quelle più pesanti non ci arriva neppure).
A velocità così basse, l'inerzia di ruote più pesanti è abbastanza trascurabile.

Il test che faccio è puramente empirico, come ho già scritto. E' una mia "pippa mentale" e non vuole essere nulla di scientifico.
Mi piace vedere come si comportano le ruote in una particolare situazione, paritetica per tutte.
 

80Nicola80

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da corsa
Io per verificare la scorrevolezza dei mozzi delle ruote utilizzo un metodo empirico ma a mio parere abbastanza valido, se non altro perchè le condizioni statiche sono uguali per tutti (ovviamente non c'è carico sulle ruote).

- Tolgo gli pneumatici alle ruote (ciò NON VALE per i tubolari, che se già montati di serie li lascio dove sono, rimandando il test nel momento in cui dovrò smontarli per sostituirli).
- Metto la bici sul cavalletto da officina, in equilibrio (non deve pendere nè anteriormente nè posteriormente).
- Appoggio il mandrino di un trapano avvitatore - cui ho applicato una banda gommata (ottimo il butile di una vecchia camere d'aria) per evitare danneggiamenti dovuti allo sfregamento - al cerchio e avvio la sua rotazione fino a raggiungere 600 giri/minuto.
- Tolgo il contatto del mandrino dalla ruota e misuro l'intervallo di tempo che impiega la stessa a ritornare nello stato di immobilità.

Questo test l'ho sempre fatto con ruote nuove, ma il suggerimento di Marchisio relativo al rodaggio dei ruotismi interni mi ha fatto capire che dovrò rifarlo anche dopo un certo periodo di utilizzo.


Spero tu stia scherzando
 

changeneedles

Gregario
18 Febbraio 2009
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600 giri/min è la rotazione del mandrino, che ha un diametro di 40 mm. La ruota gira molto piano, tanto che la velocità del ciclocomputer non supera mai i 5 km/h (nelle ruote più leggere, in quelle più pesanti non ci arriva neppure).
A velocità così basse, l'inerzia di ruote più pesanti è abbastanza trascurabile.

Il test che faccio è puramente empirico, come ho già scritto. E' una mia "pippa mentale" e non vuole essere nulla di scientifico.
Mi piace vedere come si comportano le ruote in una particolare situazione, paritetica per tutte.

Beh allora dacci qualche risultato...ci sono differenze evidenti tra ruote della stessa fascia di mercato...e di diverse fascie di mercato?
 

albertop

Apprendista Scalatore
20 Aprile 2004
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a 40 all'ora costanti e in pianura si "consumano" circa 300 W. Di questi 300 W circa il 90% è utilizzato per vincere la resistenza aerodinamica; dei miseri 30 W consumati per attrito, 90% è attrito tra gomma e asfalto, e un 10% è attrito sui cuscinetti (quindi circa 3 W, stimato dal rapporto tra valori dei coefficienti di attrito gomma/asfalto e dei cuscinetti). Una ruota media, consumerà quindi supponiamo 3 W a 40 all'ora, e una che costa 10 volte tanto consumerà 2,5 W. Si può dire veramente di percepire differenza di scorrevolezza tra una ruota e un'altra? Per me no!

Sei l'unico che ha citato numeri, nudi, crudi e che non mentono
come mi aspettavo, nessuno ha degnato della benchè minima attenzinoe il tuo post (in 4 pagine, non l'ho mai visto citato)

D'altra parte, cosa vuoi, se uno spende 1.000 euro in un paio di ruote, vorrai lasciargli l'illusione (;pirlùn^) che le sue ruote "donano una sensazione di scorrevolezza senza eguali!".

E 1.000 euro per guadagnare 0,5 W rappresentano la miseria di 2.000 Euro per ogni W, cosa vuoi che siano?

Sono stato troppo sintetico? Troppo ermetico? Troppo sarcastico?
Non so, a me sembra di avere espresso un parere tecnico abbastanza chiaro e circostanziato.

o-o
 
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scalatore delle langhe

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21 Gennaio 2010
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Canyon Aeroad
Sei l'unico che ha citato numeri, nudi, crudi e che non mentono
come mi aspettavo, nessuno ha degnato della benchè minima attenzinoe il tuo post (in 4 pagine, non l'ho mai visto citato)

D'altra parte, cosa vuoi, se uno spende 1.000 euro in un paio di ruote, vorrai lasciargli l'illusione (;pirlùn^) che le sue ruote "donano una sensazione di scorrevolezza senza eguali!".

E 1.000 euro per guadagnare 0,5 W rappresentano la miseria di 2.000 Euro per ogni W, cosa vuoi che siano?

Sono stato troppo sintetico? Troppo ermetico? Troppo sarcastico?
Non so, a me sembra di avere espresso un parere tecnico abbastanza chiaro e circostanziato.

o-o

0,5 watt su 300 (che è il mio wattaggio su salite brevi, di poco più di 10', fatte intorno ai 19 di media) sono lo 0,17%, che si dovrebbe tradurre, più o meno, a quella velocità, in una differenza di 0,03 km/h (tra i mozzi migliori e i peggiori).
Che dire? Se vuoi battere un tempo che si gioca sui decimi di secondo, è meglio non partire penalizzati neppure di 0,03 km/h, ma dire che la scorrevolezza maggiore è avvertibile è veramente risibile.
O, almeno, io, 0,03 km/h in più, non li sentirei :mrgreen:
 

vigorelli 1954

via col vento
2 Novembre 2009
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negrotta
Siamo arrivati al 36° post e ancora devo leggere che qualcuno metta in dubbio che non si riesce a percepire-misurare la differenza di scorrevolezza tra una ruota ed un'altra. Però si cerca di trovare il pelo nell'uovo perchè la discussione sarebbe già finita al primo intervento quando leggiamo che un costruttore di ruote ci dice che la scorrevolezza è insignificante tra una ruota ed un'altra.
Se uno prova con un sistema empirico la scorrevolezza delle sue ruote gli si risponde che le ruote devono avere sopra il peso del ciclista. Se si parla di gomme più o meno gonfie si risponde che la scorrevolezza non è l' atrito che è un'altra cosa :wacko: Daccordo ok avete tutti ragione , non si sa più che dire ;nonzo% vediamo ;nonzo% misurare la scorrevolezza facendo girare il solo mozzo .......senza il resto !! Sono pronto a ricevere insulti da ogni dove :mrgreen:
 

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
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la mia e basta
Spero tu stia scherzando
Affatto.
Beh allora dacci qualche risultato...ci sono differenze evidenti tra ruote della stessa fascia di mercato...e di diverse fascie di mercato?
I risultati li tengo per me (infatti no li ho mai pubblicati da nessuna parte), il test non ha alcuna validità scientifica ed è quindi da ritenersi privo di fondamento.
Formalmente.
Però... sostanzialmente... qualcosa trapela.
Le ruote di alta gamma sono ovviamente più leggere rispetto a quelle di fascia inferiore, quindi nel mio test empirico di scorrevolezza va considerata anche una piccola percentuale di inerzia, anche se a 5 km/h è ben poca cosa (ecco perchè non eseguo il test a velocità superiori, perchè ruote aventi massa periferica maggiore impiegherebbero più tempo per fermarsi rispetto a ruote più leggere).
Per quanto riguarda le ruote anteriori a basso profilo (fino a 25 mm), i mozzi su coni e sfere - se serrati correttamente - scorrono mediamente un pochino meglio rispetto a quelli aventi cuscinetto sigillato (con qualche eccezione, la regola non può essere generalizzata perchè il numero di prove da me effettuato è inevitabilmente limitato). E questo vale tanto per le ruote di alta gamma quanto per quelle di medio-bassa gamma.
Per le posteriori a basso profilo ho invece riscontrato la situazione opposta, cioè i cuscinetti sigillati risultavano più scorrevoli rispetto ai mozzi su coni e sfere.
Per le ruote ad alto profilo (fino a 60 mm), sia anteriori che posteriori, entra in gioco la massa inerziale periferica, più accentuata nelle ruote di gamma media e medio-bassa. Anche a 5 km/h, le ruote più pesanti si fermano dopo, inficiando il test.

Ma, ripeto, la mia è una prova empirica, bisognerebbe verificare le scorrevolezza dei mozzi a prescindere dal montaggio di raggi, nipples e cerchi.
Cosa che francamente non sono in grado di fare.
 

mitico_2

Passista
6 Dicembre 2009
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Sei l'unico che ha citato numeri, nudi, crudi e che non mentono
come mi aspettavo, nessuno ha degnato della benchè minima attenzinoe il tuo post (in 4 pagine, non l'ho mai visto citato)

D'altra parte, cosa vuoi, se uno spende 1.000 euro in un paio di ruote, vorrai lasciargli l'illusione (;pirlùn^) che le sue ruote "donano una sensazione di scorrevolezza senza eguali!".

E 1.000 euro per guadagnare 0,5 W rappresentano la miseria di 2.000 Euro per ogni W, cosa vuoi che siano?

Sono stato troppo sintetico? Troppo ermetico? Troppo sarcastico?
Non so, a me sembra di avere espresso un parere tecnico abbastanza chiaro e circostanziato.

o-o

adesso non esageriamo: qui si parla di scorrevolezza e quindi dei cuscinetti e dell'insieme mozzo. Differenze tra ruote di prezzo tanto diverso ce ne sono eccome: peso, rigidezza, comodita', materiali, estetica ......... Il prezzo quindi si puo' giustificare o quanto meno si puo' dire che dipende da molti fattori, di cui la scorrevolezza e' forse l'ultimo