Ce la posso fare?

roboto

Novellino
17 Marzo 2007
91
1
Salento
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Bici
Canyon Ultimate Cf 8
Per durezza massima intendo arrivare a simulare le distanze gara nelle condizioni simili di gara. Per esempio sapendo che la frazione run del 70.3 di Pescara l'avrei corsa nel primo pomeriggio al caldo, gli ultimi combinati gli ho fatti a quell'ora nelle stesse condizioni se non peggio, infatti a Pescara ci sono stati molti malori per il caldo. Io forte dell'esperienza col sole delle 14:00 salentine di maggio, durante la frazione run stavo tranquillo nonostante il caldo perché sapevo come reagiva il mio corpo a quelle temperature. Ancora non ho fatto l'iscrizione, per il 70.3,la farò al più presto, quest'anno farò anche un mese prima il Challenge di Rimini. Buona giornata!
 

gipsy

Scalatore
6 Agosto 2004
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riguardo ai combinati, io inizio fin dalle prime fasi della preparazione (novembre-dicembre) ad inserire alcuni km di corsa al termine del "lungo" in bici. inizio con 3-4km, poi aumento gradualmente. così quando arrivo alla fase "specifica", la transizione risulta "naturale"

ecco, adesso vi ho svelato il mio "segreto"... :mrgreen:
 

marconovelli

Apprendista Scalatore
21 Ottobre 2005
2.473
9
www.lostigres.it
riguardo ai combinati, io inizio fin dalle prime fasi della preparazione (novembre-dicembre) ad inserire alcuni km di corsa al termine del "lungo" in bici. inizio con 3-4km, poi aumento gradualmente. così quando arrivo alla fase "specifica", la transizione risulta "naturale"

ecco, adesso vi ho svelato il mio "segreto"... :mrgreen:
Però non arrivi a correre un combinato sulla distanza gara come hanno scritto sopra ;)
 

FabioLocarno

Pignone
9 Settembre 2015
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Castano Primo
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Pinarello Pf4
riguardo ai combinati, io inizio fin dalle prime fasi della preparazione (novembre-dicembre) ad inserire alcuni km di corsa al termine del "lungo" in bici. inizio con 3-4km, poi aumento gradualmente. così quando arrivo alla fase "specifica", la transizione risulta "naturale"

ecco, adesso vi ho svelato il mio "segreto"... :mrgreen:

Se giustamente si considera il tri uno sport solo, cio che fai è quanto di più sensato si possa pensare.
Quest'anno, vista una situazione logistica più favorevole, vorrei inserire anch'io qualche km run allegro dopo le uscite in bici, senza esagerare nei km (15'-20'), per assimilare il più possibile la trasformazione del gesto cercando di renderlo più rotondo e fluido da subito.
Vorrei testare questa situazione anche dopo una seduta di rulli...vediamo.
 

doctorkom

Novellino
2 Ottobre 2009
87
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Per non saper né leggere né scrivere sono più propenso ad abbracciare il "metodo gipsy";tra un mesetto provo a fare qualche km a piedi dopo un uscita in bici ( le mie uscite sono tutte over 100 km). È' anche vero che condizionare l'organismo alle condizioni climatiche della gara sarà fondamentale,ma nel mio caso c'è' da dire che abito a Pescara e che spesso mi alleno in tarda mattinata o nel primo pomeriggio con temperature molto elevate. Ovviamente la gara è un'altra cosa: dovrò gestirmi in maniera intelligente e non strafare.

Ciao a tutti.
 

roboto

Novellino
17 Marzo 2007
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Salento
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Bici
Canyon Ultimate Cf 8
Il "combinato" da 15' cerco di farlo quando possibile subito dopo ogni uscita in bici, per allenare la t2. Nel combinato più lungo di solito seguo una regola "tutta mia" della proporzione. Mi spiego se in gara con 90k di bici corrispondono a 21k di corsa, 45k di bici saranno 10,5k e via dicendo...più o meno uso questa formula tipo l'ultimo combinato fatto dieci giorni fa, (deciso all'ultimo così per il gusto di farlo) ho fatto 60k bici e 12k corsa. Credo che siano due cose diverse i 15' dal combinato vero e proprio, in questo periodo forse è più giusto fare i 15' ma se uno ha tempo e voglia non credo faccia male allungare un po' la distanza. Considerando che io mi alleno per il piacere di allenarmi e non per i tempi. Anche se il 70.3Pescara dai 5h48' dell'anno scorso, nel 2016 voglio migliorarlo anche un minuto in meno ma abbassarlo! Buona serata, ora inizio il turno di notte!
 

IlNigno

Apprendista Cronoman
13 Agosto 2010
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La Citta' dei Doria
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ARGON18 Krypton / VINER X-Plus
Il "combinato" da 15' cerco di farlo quando possibile subito dopo ogni uscita in bici, per allenare la t2. Nel combinato più lungo di solito seguo una regola "tutta mia" della proporzione. Mi spiego se in gara con 90k di bici corrispondono a 21k di corsa, 45k di bici saranno 10,5k e via dicendo...più o meno uso questa formula tipo l'ultimo combinato fatto dieci giorni fa, (deciso all'ultimo così per il gusto di farlo) ho fatto 60k bici e 12k corsa. Credo che siano due cose diverse i 15' dal combinato vero e proprio, in questo periodo forse è più giusto fare i 15' ma se uno ha tempo e voglia non credo faccia male allungare un po' la distanza. Considerando che io mi alleno per il piacere di allenarmi e non per i tempi. Anche se il 70.3Pescara dai 5h48' dell'anno scorso, nel 2016 voglio migliorarlo anche un minuto in meno ma abbassarlo! Buona serata, ora inizio il turno di notte!

Penso di aver capito cosa intendi,da "non tabellato" quale sono,e concordo col tuo metodo!Anch'io faccio combinati del genere,ad esempio 1h30' bike+ 30' run(insomma a grandi linee la proporzione è quella).Aggiungo nel periodo post-estivo(settembre-ottobre)e pre-estivo(aprile-maggio)dei combinati in palestra con ciclette+tappeto,quando ho voglia...1/2 volte a settimana dipende quanto mi alleno fuori.
In definitiva il consiglio per il nostro amico DoctorK è "fai dei combinati"!
o-o
 

doctorkom

Novellino
2 Ottobre 2009
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Grazie del consiglio ragazzi,anche se credo che fare combinati sia una scelta obbligata in ottica triathlon.Anno nuovo inizio ad inserirne qualcuno giusto per vedere "l'effetto che fa" o-o.

Buon week-end a tutti.
 

doctorkom

Novellino
2 Ottobre 2009
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Da quando ho iniziato a ragionare in ottica triathlon le mie uscite in bici sono diventate meno stressanti altrimenti non credo potrei farcela ad allenare efficacemente anche corsa e nuoto.Peraltro abito in collina per cui gli ultimi km tendo sempre a farli in modalità energy-saving.
 

marconovelli

Apprendista Scalatore
21 Ottobre 2005
2.473
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Il "combinato" da 15' cerco di farlo quando possibile subito dopo ogni uscita in bici, per allenare la t2. Nel combinato più lungo di solito seguo una regola "tutta mia" della proporzione. Mi spiego se in gara con 90k di bici corrispondono a 21k di corsa, 45k di bici saranno 10,5k e via dicendo...più o meno uso questa formula tipo l'ultimo combinato fatto dieci giorni fa, (deciso all'ultimo così per il gusto di farlo) ho fatto 60k bici e 12k corsa. Credo che siano due cose diverse i 15' dal combinato vero e proprio, in questo periodo forse è più giusto fare i 15' ma se uno ha tempo e voglia non credo faccia male allungare un po' la distanza. Considerando che io mi alleno per il piacere di allenarmi e non per i tempi. Anche se il 70.3Pescara dai 5h48' dell'anno scorso, nel 2016 voglio migliorarlo anche un minuto in meno ma abbassarlo! Buona serata, ora inizio il turno di notte!
Sinceramente queste proporzioni non le ho mai sentite. Il discorso di base è che correre è traumatico e richiede più recupero. Il discorso sulle lunghe distanze è il solito: la bici è la chiave della gara e la corsa va gestita sui ritmi. Inutile quindi fare un combi con la corsa a ritrmo superiore alle possibilità ( più è corta la distanza più si esagera con i ritmi). Io preferivo lavori così strutturati:
- riscaldamento 1 oretta - 1 oretta e mezza in bici con qualche tratto a ritmo gara + lavoro a piedi del tipo 3x (3 km ritmo gara + 1 km 30" più lento del ritmo gara) oppure un progressivo da ritmo gara +30" a ritmo gara , oppure un "semplice" 30'-40' ritmo gara
questo però non nel periodo di costruzione .
Gare come "test" non le userei per il motivo già evidenziato in altro post. Molta gente si ammazza di allenamenti ma sbaglia clamorosamente i ritmi, quindi in gara salta per aria . Ecco a cosa serve un allenatore e a cosa servono i test.
 

doctorkom

Novellino
2 Ottobre 2009
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Sinceramente queste proporzioni non le ho mai sentite. Il discorso di base è che correre è traumatico e richiede più recupero. Il discorso sulle lunghe distanze è il solito: la bici è la chiave della gara e la corsa va gestita sui ritmi. Inutile quindi fare un combi con la corsa a ritrmo superiore alle possibilità ( più è corta la distanza più si esagera con i ritmi). Io preferivo lavori così strutturati:
- riscaldamento 1 oretta - 1 oretta e mezza in bici con qualche tratto a ritmo gara + lavoro a piedi del tipo 3x (3 km ritmo gara + 1 km 30" più lento del ritmo gara) oppure un progressivo da ritmo gara +30" a ritmo gara , oppure un "semplice" 30'-40' ritmo gara
questo però non nel periodo di costruzione .
Gare come "test" non le userei per il motivo già evidenziato in altro post. Molta gente si ammazza di allenamenti ma sbaglia clamorosamente i ritmi, quindi in gara salta per aria . Ecco a cosa serve un allenatore e a cosa servono i test.


Come non essere d'accordo:puro buonsenso!
Considerando che Pescara sara' il mio esordio,rispetto ad una mezza maratona secca,ad occhiometro,quanto cambia il ritmo gara?
Sempre in ottica prevenzione non ha quindi molto senso allenarsi su ritmi molto piu' veloci a nella corsa,notoriamente traumatica,ma e' meglio farlo in bici ed in acqua dove a fronte di un maggiore impegno cardiovascolare viene meno il rischio di avere problemi all'apparato muscolo-scheletrico?

Ciao Fabrizio
 

marconovelli

Apprendista Scalatore
21 Ottobre 2005
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Come non essere d'accordo:puro buonsenso!
Considerando che Pescara sara' il mio esordio,rispetto ad una mezza maratona secca,ad occhiometro,quanto cambia il ritmo gara?
Sempre in ottica prevenzione non ha quindi molto senso allenarsi su ritmi molto piu' veloci a nella corsa,notoriamente traumatica,ma e' meglio farlo in bici ed in acqua dove a fronte di un maggiore impegno cardiovascolare viene meno il rischio di avere problemi all'apparato muscolo-scheletrico?

Ciao Fabrizio
La "soluzione" non è facile. Non esiste una equazione precisa per definire il differenziale tra gara secca e frazione podistica nel 70.3 / IM. Per esempio c'è gente che ha fatto il best in maratona nell' IM o gente che corre praticamente allo stesso ritmo, altri che hanno un differenziale ampio , altri ridotto. Come detto la chiave di volta di tutto è la bici . In linea di massima (parliamo di age group) la "coperta" è corta, se fai il fenomeno in bici poi la paghi (e anche cara). Se fai la bici ( e la alleni) con criterio allora puoi partire per l'ultima frazione nella miglior condizione possibile, però poi non bisogna partire in quarta nei primi km. Il nuoto è la disciplina meno traumatica, errore diffusissimo e più comune dei "fai da te" e spararsi lavori continui , io personalmente preferisco lasciare (per chi può) il lavoro "lungo" alle acque libere, in vasca preferisco al massimo lavori sui 400-600 in modo da curare sempre il gesto, poi trovo parecchio giovamento a serie su passo gara con poco recupero con palette è pull ( tipo 10-12x200 base 3'10"-3'15" oppure 20x100 base 1'35"-1'40").
Per la bici non esagererei con i ritmi, per quanto sia utile lavorare un po' su tutti i range, fatico a capire la gente che si allena con gran fondo (beh anche se oramai 70.3 e IM sono di fatto uguali) o uscitone in gruppo, dove passa praticamente tutto il tempo in scia. I ritmi e la testa sono fondamentali nelle gare no draft, se non l'alleni sei "finito". Come poi ho già scritto quando sei in gara o in gruppo i ritmi non li decidi tu e ci si fa sempre prendere la mano. Se vuoi allenarti esci da solo , il resto sono cxxxxxe
 

doctorkom

Novellino
2 Ottobre 2009
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La "soluzione" non è facile. Non esiste una equazione precisa per definire il differenziale tra gara secca e frazione podistica nel 70.3 / IM. Per esempio c'è gente che ha fatto il best in maratona nell' IM o gente che corre praticamente allo stesso ritmo, altri che hanno un differenziale ampio , altri ridotto. Come detto la chiave di volta di tutto è la bici . In linea di massima (parliamo di age group) la "coperta" è corta, se fai il fenomeno in bici poi la paghi (e anche cara). Se fai la bici ( e la alleni) con criterio allora puoi partire per l'ultima frazione nella miglior condizione possibile, però poi non bisogna partire in quarta nei primi km. Il nuoto è la disciplina meno traumatica, errore diffusissimo e più comune dei "fai da te" e spararsi lavori continui , io personalmente preferisco lasciare (per chi può) il lavoro "lungo" alle acque libere, in vasca preferisco al massimo lavori sui 400-600 in modo da curare sempre il gesto, poi trovo parecchio giovamento a serie su passo gara con poco recupero con palette è pull ( tipo 10-12x200 base 3'10"-3'15" oppure 20x100 base 1'35"-1'40").
Per la bici non esagererei con i ritmi, per quanto sia utile lavorare un po' su tutti i range, fatico a capire la gente che si allena con gran fondo (beh anche se oramai 70.3 e IM sono di fatto uguali) o uscitone in gruppo, dove passa praticamente tutto il tempo in scia. I ritmi e la testa sono fondamentali nelle gare no draft, se non l'alleni sei "finito". Come poi ho già scritto quando sei in gara o in gruppo i ritmi non li decidi tu e ci si fa sempre prendere la mano. Se vuoi allenarti esci da solo , il resto sono cxxxxxe


Quindi in buona sostanza la parola d'ordine è:"allenare il ritmo gara" un po' in tutte le discipline e uscire da soli per evitare "l'effetto trascinamento" gratificante per l'ego,meno per l'efficacia del lavoro svolto.

PS:se potessi anch'io nuoterei volentieri in mare,ma la momento 11°. Pure le spigole sono emigrate .
 

roboto

Novellino
17 Marzo 2007
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Salento
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Ma alla fine i test per stabilire i ritmi gara, nel mio caso nel 70.3, considerando le caratteristiche personali di ogni atleta, non conviene cercarli (magari sbagliando) in allenamenti combinati simili alla gara? Se sovrastimi e salti, sbagli un allenamento e poi in gara starai più attento e manterrai un ritmo adeguato, forte dell'esperienza degli allenamenti sbagliati o indovinati fatti.
 

roboto

Novellino
17 Marzo 2007
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Salento
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Bici
Canyon Ultimate Cf 8
Comunque volevo ringraziarvi, perché prendendo spunto dalle vostre risposte ai miei post e dalle altre discussioni riesco bene o male ad impostare i miei allenamenti, purtroppo non ho la possibilità di un allenatore ma per quello che devo fare io va più che bene così. Grazie.
 

FabioLocarno

Pignone
9 Settembre 2015
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Castano Primo
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Pinarello Pf4
.... Il nuoto è la disciplina meno traumatica, errore diffusissimo e più comune dei "fai da te" e spararsi lavori continui , io personalmente preferisco lasciare (per chi può) il lavoro "lungo" alle acque libere, in vasca preferisco al massimo lavori sui 400-600 in modo da curare sempre il gesto, poi trovo parecchio giovamento a serie su passo gara con poco recupero con palette è pull ( tipo 10-12x200 base 3'10"-3'15" oppure 20x100 base 1'35"-1'40").
....... Come poi ho già scritto quando sei in gara o in gruppo i ritmi non li decidi tu e ci si fa sempre prendere la mano. Se vuoi allenarti esci da solo , il resto sono cxxxxxe

Ciao, mi fa piacere trovare riscontri in atleti con grande esperienza.
nuoto: "curare il gesto" con serie 200/400, chi come me non è un nuotatore tende a perdere eleganza man mano che sale la distanza (almeno in questo periodo), quindi ben vengano serie con distanze "brevi".
Curiosità....base 3'10" recuperi poi 10/15" opp. riparti sempre non so a 3'30" ? - 2km con palette non sono troppi?...io preferisco alternare con e senza (2x o 3x) anche per risentire bene l'acqua.
Bici: quoto...è bello uscire con gli amici e ci sta anche se il fine è comune, ma se si prepara 70.3 o a maggior ragione IM è indispensabile uscire da solo, vento in faccia, ritmo tuo e solitudine, anche la testa è da allenare.
Ps: quando non cazzi qlcuno :rosik: nei tuoi post si trova sempre qlcosa di interessante
 

marconovelli

Apprendista Scalatore
21 Ottobre 2005
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Ma alla fine i test per stabilire i ritmi gara, nel mio caso nel 70.3, considerando le caratteristiche personali di ogni atleta, non conviene cercarli (magari sbagliando) in allenamenti combinati simili alla gara? Se sovrastimi e salti, sbagli un allenamento e poi in gara starai più attento e manterrai un ritmo adeguato, forte dell'esperienza degli allenamenti sbagliati o indovinati fatti.
Sinceramente i test più affidabili sono quelli incrociando alcuni dati come lattato / frequenza cardiaca / passo al km (per la corsa) , per la bici ci sono anche i misuratori di potenza. Andare a spanne non è il massimo, non riuscirai quasi mai a simulare la gara, poi i test va fatto sulle discipline "secche" e non nel combinato.