L'Italia non potrà mai migliorare...
e non parlo di bici, ma di quella furbastra attitudine ad aggirare con mille scuse quello che è in effetti illegale o semplicemente immorale.
Non giudico nessuno in particolare, è che sono esausto nel sentire intorno a me discorsi che alla fine hanno sempre un unico fine: aggirare quello che è possibile aggirare.
Torno alle bici, facendo un esempio su pinarello, ma giusto per rimanere nel titolo del 3d:
- compro pinarello che produce in cina: una ditta, che studia i suoi prodotti può farli produrre dove vuole, ma di certo brevetti e qualità delle soluzioni sono un suo sacrosanto bene aziendale. Posso essere in disaccordo sulla delocalizzazione produttiva, allora mi rivolgo ad un'altra marca che produce in Italia.
- compro una "pinarello" cinese: sto acquistando merce contraffatta, sono nel pieno dell'illegalità, punto e basta
- compro una "no brand": qui sono in un terreno minato. quello tipico dell'aggirare ciò che si può aggirare: il telaio è similissimo a quello pinarello ma non essendo marchiato, sono "salvo"... in realtà se il no brand non fosse una copia della pinarello non lo compreresti, perchè vuoi comprare una cosa che sia come pinarello ma senza essere formalmente nell'illegalità. Poi se il prodotto è una copia buona, mediocre o pessima, non lo ammetterai mai, ma di sicuro ti sentirai veramente furbo perchè hai un telaio come pinarello ma non sei uno che compra merce contraffatta..
- compro un marchio cinese (nelle bici non credo esista), perchè ritieni che i cinesi sappiano produrre telai a forza di produrli per altri. Il marchio non ha appeal come pinarello ed il prodotto è diverso, ma tu compri un telaio in carbonio a prezzo decisamente concorrenziale, insomma ti fidi del prodotto cinese, ma è legale, non infrange brevetti e sicuramente per strada tutti faranno un risolino rispetto al marchio poco "pro".
Il primo esempio e l'ultimo sono casi di normale acquisto, con i pro ed i contro e tutti i discorsi sulla qualità prezzo che si vogliono.
Il secondo è un caso eclatante di illegalità.
Il terzo è la classica italianata: aggiro ma non infrango e soprattutto maschero il "vorrei ma non posso" con "io sono furbo perchè risparmio mentre tu ti fai spennare"... anche se il prodotto in realtà non è lo stesso, ma tu vuoi convincerti che lo sia affermandolo con forza verso gli altri, tutti stupidotti che buttano i loro soldi...
p.s. e se nella bici il marchio cinese che produce prodotti propri è poco reale e senza appeal, in molti campi non lo è più, la qualità ormai è paragonabile ed in certi casi superiore ai marchi "blasonati"
Insomma smettiamo di girarci intorno: l'italianità purtroppo non riesce a fare a meno delle scorciatoie, e se nelle biciclette chissenefrega, nella vita civile purtroppo ha altre conseguenze...
p.s. io sono uno di quei cretini totali, che siccome ha la passione dell'audio/video ha comprato qualcosa come 1500 CD e 1000 dvd e 1000 Blu ray originali, quando si potevano copiare da soli risparmiando un sacco di soldi, o acquistare dal negretto una copia (spesso pessima) magari prodotta in giri "mafiosi"...