saper cadere?

kar38

Recordman
23 Ottobre 2010
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Bici
si grazie
ultimamente ho fatto caso ad una cosa: ci sono ciclisti che pur cadendo poco ma che quando cadono si fanno pesantemente male con ossa rotte,giorni in ospedale anche a seguito di una semplice scivolata

mentre altri che assaggiano più spesso l'asfalto ma che se la cavano con qualche escoriazione e completino rovinato (per ora rientro in questa categoria)

quindi la mia domanda è si impara a cadere?

ovviamente la sfiga ha una componente fondamentale in una caduta

e non considero nella statistica cadute di gruppo o dove sono coinvolti altri veicoli
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Bozen
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
ultimamente ho fatto caso ad una cosa: ci sono ciclisti che pur cadendo poco ma che quando cadono si fanno pesantemente male con ossa rotte,giorni in ospedale anche a seguito di una semplice scivolata

mentre altri che assaggiano più spesso l'asfalto ma che se la cavano con qualche escoriazione e completino rovinato (per ora rientro in questa categoria)

quindi la mia domanda è si impara a cadere?

ovviamente la sfiga ha una componente fondamentale in una caduta

e non considero nella statistica cadute di gruppo o dove sono coinvolti altri veicoli
Per me nell'ordine:

1) casualità 80%
2) struttura ossea 15%
3) età, comprensiva anche di agilità 4,9%
4) saper cadere 0.1 %.
 

leonisa

Apprendista Cronoman
27 Febbraio 2013
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altoadige
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HongFu HF-FM088, Limit Edition
Io invece sono del parere che "sapere cadere" conta molto, almeno nella maggior parte dei casi dove si ha quella frazione di tempo per reagire, proteggersi.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Genova
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Colnago 50 Anniversary
Nel mio piccolo credo che l'aver praticato karate per tanti anni mi abbia aiutato quando sono caduto. Certi movimenti a protezione del collo o la semplice tecnica di caduta credo che siano stati acquisiti anche a distanza di anni. Infatti, quando mi è capitato di cadere mi sono fatto sempre molto poco male rispetto alla caduta.
Credo che conti molto anche la predisposizione che ognuno di noi ha. Cadere, nel suo piccolo è un'arte.
Non ultimo, anche l'imprevedibilità della caduta stessa. Mi spiego: se stiamo facendo una discesa è molto più facile essere reattivi, mentre se pedaliamo in pianura e improvvisamente finiamo su una macchia d'olio è molto probabile che ci faremo più male, perché non ce lo aspettiamo e siamo più impreparati.
 

elle

Novellino
9 Maggio 2017
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Wilier Triestina GTR 2015
Quindi in una frazione di secondo, dovendo magari scansare un'auto che esce da una traversa, a 30 km/h, si ha anche il tempo di decidere come cadere? Per me conta una sola cosa, che prima di cadere si trova attaccata alla sella.
 

CLICK17

Passista
21 Settembre 2008
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Normalmente ti fai peggio , nelle cadute stupide , quindi per distrazione ed in quelle da fermo, che oltre al danno c'è anche la brutta figura.
Nelle cadute per distrazione , lo dice il nome distrazione ti trovi in terra senza accorgerti , in quelle da fermo , tipo ti scappa il pedale , si cade a peso morto e molte volte , zero sbucciature ma danni ossei.
In quelle a velocità più elevata si ha il tempo di decisione , e si deve fare come i motociclisti. Molte volte , rosso castellano e connettivina come se piovesse , ma niente fratture.
Ciao a tutti e mi auguro , nessuno rendez vous con asfalto e ambulanza.
 

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
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Roma Eur
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BMC slr01 TREK Madone
la componente fortuna è preponderante senza dubbio, pero se parliamo della caduta e dunque non nel prevenire la stessa, io ritengo che un minimo andrebbe guidata o perlomeno sercare di porsi in modo tale da non rgavare su un singolo arto, in altre parole cercare di cadere piu di "tronco" (spalla) e cercare di rotolare...in altre parole cercare di rimanere parte attiva anche nella caduta...

facile no ? che ce vo !!! o-o
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Colnago V1-r
Ci sono due principali tipi di cadute in bici:

la prima è quella da scivolata, tipica del bagnato, ghiaietto, frenata in curva etc., in questo tipo di cadute l'energia si dissipa in gran parte grazie all'effetto scivolamento, se si è fortunati ce la si cava con escoriazioni e contusioni.

la seconda tipologia è quella da "intraversamento", tipica del contatto ruota ad alta velocità e della perdita di controllo in generale, in questo caso la bici letteralmente decolla e si viene disarcionati, l'impatto avviene con la massima energia e ci si può far male davvero, le fratture sono la regola, clavicola, femore, anca, costole etc. etc., anche i danni alla faccia possono essere importanti.

Di cadute del primo tipo ne ho avute alcune tutte risolte senza gravi danni, del secondo tipo invece solo due ma con danni più gravi, una volta lesione di un legamento del polso un'altra volta frattura di cinque costole.

Per la mia esperienza (anche motociclistica) con la bdc è difficile attuare un controllo completo della caduta a causa della leggerezza del mezzo, la dinamica di una caduta in bdc è molto diversa, veloce e scomposta rispetto a una in moto, e penso che molto dell'esito dipenda solo dalla fortuna.
 

charlietrotter

Apprendista Velocista
8 Febbraio 2011
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Romagna
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vbr066 + og evkin cf025 disc + wcb r 085
Centro abitato, giungo ad un semaforo a ruota di un gruppo che fila veloce (errore..non si dovrebbe andare troppo forte in citta'...), scatta il giallo e per evitare di passare con il rosso il gruppo aumenta d'andatura e io salgo sui pedali (altro grave errore...) essendo l'ultimo della fila; il ciclista davanti a me si ferma quando ancora e' giallo...non faccio nemmeno in tempo a frenare che lo colpisco con la ruota davanti sulla sua gamba a terra e volo in aria...:
Cosa mi sono fatto?
A parte il casco aperto in due, niente, solo qualche livido su anca, spalle e femore.
Non ho fatto in tempo nemmeno a mettere le mani a terra, nemmeno un taglio (di solito e' la prima cosa che ti ferisci).
Ripensandoci a mente fredda dico che dipende molto dalla dinamica.
Entrano il gioco tanti fattori (escludiamo i contatti con i veicoli pesanti, li non c'e' speranza di cavarsela in caso di impatto).
Praticamente nella caduta sono "rullato sulle spalle" 2 volte.
Ho praticato pallavolo per 25 anni e la "rullata" e' un fondamentale che ti insegnano da piccolo: ma da qui a dire che non mi sono fatto male perche' so cadere ce ne passa, non credo proprio; al massimo diciamo che ho avuto la fortuna di nascondere il viso tra le spalle e girarmi di fianco per non sfacciare con l'asfalto (naso, zigomi, denti, etc...solo a pensarci in un attimo potevo rovinarmi i connotati).
Credo che la fortuna/dinamica conti al 95%.
 
Ultima modifica:

elle

Novellino
9 Maggio 2017
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Bici
Wilier Triestina GTR 2015
Più che saper cadere, bisogna saper guidare la bdc. La maggior parte degli incidenti in bici avviene per imprudenza o per inesperienza: la curva affrontata male, la buca, la pinzata d'istinto, la velocità, la posizione sulla carreggiata e via dicendo. Il livello di attenzione e di consapevolezza dei pericoli di solito aumenta proporzionalmente agli incontri ravvicinati con l'asfalto.
Sorvolando sulle cadute "stupide" (come quando ci si dimentica di sganciare a un incrocio e si perde l'equilibrio), per il resto è pressoché impossibile dominare la dinamica del volo verso terra. Tutto quello che si riesce a fare è dovuto semplicemente all'istinto, che spinge involontariamente a proteggere le parti più esposte (viso in primis), non certo a un ragionamento logico, impossibile da sviluppare in una frazione di secondo.
Se cadi, metti d'istinto le mani avanti per preservare parti del corpo e organi più importanti. Risultato: ti rompi le braccia (entrambe, come è capitato a me durante una caduta a bassissima velocità), che è sempre meglio di finire con il viso spiaccicato sull'asfalto.
Se poi si considera che una bdc è, tra quelli a due ruote, il mezzo più instabile e difficile da governare, il gioco è fatto: baricentro precario e facilissimo da perdere, leggerezza, minima superficie a contatto col terreno e basso attrito sono fattori che rendono difficile domarla quasi quanto una fidanzata alla quale hai sussurrato per sbaglio all'orecchio il nome della tua ex.