Jonathan Breyne ha tentato il suicidio

Spiace leggere queste cose.

...già

Ci finisce di mezzo anche gente che ama questo sport...

Ne amazza piu' antidoping che doping!

"...il mondo mi cascasse addosso..." ?!?
Per cosi' poco!
Il mondo e' grande e vario! Cavolo 22anni!!!
D'accordo non siamo tutti uguali...
Ma possibile che questa gente non trovi altro che la bici come lavoro/interesse/ragione di vita?
Ed e' l'ennesimo caso da Pantani in poi...

i casi sono due:

- è veramente colpevole di assunzione di sostanze dopanti,e non pensava di venir beccato,come tanti altri:in questo caso spiace per la tristezza della cosa,ma sapevi dove ti stavi infilando,abbi il coraggio di pagarne le conseguenze,e poi potrai ricominciare,in questo ambiente o facendo tutt'altro (che il mondo non è solo andare in bici),imparando,si spera,dai tuoi errori,ma comunque a testa alta.

- è veramente un caso di contaminazione alimentare:in questo caso l'UCI andrebbe profondamente riformata,anzi,rasa al suolo,visto che solo per denaro fa correre ragazzi in posti dove non puoi mangiare,non puoi respirare (grottesco fare gare dove c'è così tanto smog da non vedere a 10 metri ed essere costretti a mettere la mascherina antiparticolato),e considerando che suddette gare non se le caga nessuno,ma nonostante questo le squadre sono costrette a farle per raccattare punti,visibilità,sponsorizzazioni...ma che cazzo di ciclismo è????

in entrambi i casi c'è mancanza di etica e di cultura ciclistica vera.

22 anni. Come me. Che tristezza...

servarel ha scritto:

i casi sono due:

- è veramente colpevole di assunzione di sostanze dopanti,e non pensava di venir beccato,come tanti altri:in questo caso spiace per la tristezza della cosa,ma sapevi dove ti stavi infilando,abbi il coraggio di pagarne le conseguenze,e poi potrai ricominciare,in questo ambiente o facendo tutt'altro (che il mondo non è solo andare in bici),imparando,si spera,dai tuoi errori,ma comunque a testa alta.

- è veramente un caso di contaminazione alimentare:in questo caso l'UCI andrebbe profondamente riformata,anzi,rasa al suolo,visto che solo per denaro fa correre ragazzi in posti dove non puoi mangiare,non puoi respirare (grottesco fare gare dove c'è così tanto smog da non vedere a 10 metri ed essere costretti a mettere la mascherina antiparticolato),e considerando che suddette gare non se le caga nessuno,ma nonstante questo le squadre sono costrette a farle per raccattare punti,visibilità,sponsorizzazioni...ma che cazzo di ciclismo è????

in entrambi i casi c'è mancanza di etica e di cultura ciclistica vera.

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chiarissimo e verissimo!!!

Contador ? Contador, nonostante la positività, riesce a rimanere in uno squadrone WT, mentre lui giovane atleta di una delle tantissime compagini minori e così si rovina il futuro. (Fan fatica alcuni grandi, vedasi il Campione italiano!!!!).
Cosa gli si può dire, se nn augurargli un miglior anno nuovo ed un inboccallupo x il futuro.

servarel ha scritto:

i casi sono due:

- è veramente colpevole di assunzione di sostanze dopanti,e non pensava di venir beccato,come tanti altri:in questo caso spiace per la tristezza della cosa,ma sapevi dove ti stavi infilando,abbi il coraggio di pagarne le conseguenze,e poi potrai ricominciare,in questo ambiente o facendo tutt'altro (che il mondo non è solo andare in bici),imparando,si spera,dai tuoi errori,ma comunque a testa alta.

- è veramente un caso di contaminazione alimentare:in questo caso l'UCI andrebbe profondamente riformata,anzi,rasa al suolo,visto che solo per denaro fa correre ragazzi in posti dove non puoi mangiare,non puoi respirare (grottesco fare gare dove c'è così tanto smog da non vedere a 10 metri ed essere costretti a mettere la mascherina antiparticolato),e considerando che suddette gare non se le caga nessuno,ma nonostante questo le squadre sono costrette a farle per raccattare punti,visibilità,sponsorizzazioni...ma che cazzo di ciclismo è????

in entrambi i casi c'è mancanza di etica e di cultura ciclistica vera.

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Quoto completamente.

22 anni..un gesto del genere..pazzesco..

Ser pecora ha scritto:

Farei qualche appunto:

-per denaro si corrono tutte le corse, non solo in Cina. Se non producesse guadagno non si correrebbe nemmeno il Tour.

-il Tour di Pechino a livello di audience e pubblico è stato un successo. Il Tour Down-Under, come numero di spettatori sul percorso è secondo solo al Tour de France...

-Il Tour di Pechino è considerata una bella corsa dagli stessi corridori.

Tutti gli organizzatori sono concordi che il ciclismo deve allargare la base del pubblico, cioè non gli sfegatati fans, e per fare questo deve globalizzarsi, ed è uno dei motivi per cui i grandi giri partono sempre da paesi esteri (il Giro pare che sia interessato agli USA...).
E questo perché con i soli assidui tifosi della cara vecchia europa non avrebbe certo un futuro florido...

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vero,la base deve allargarsi,altrimenti il ciclismo rimane confinato nella terra dei baroni,però ci sono dei limiti,e,IMHO claro,il sistema punti costringe spesso le squadre a corse a cui non andrebbero (e ad altre cose,ma poi il discorso s'allarga troppo).

Ora come ora il down-under,in buona parte per la collocazione temporale,è molto appetito,mentre il tour of beijing lo è solo monetariamente.

Chiaro che solo di gloria e di bei giri in bicicletta non si campa,soprattutto le squadre,visto quello che muovono (gente che lavora,materiali,etc.),ma non può essere l'unico fattore di scelta,o meglio,non dovrebbe,ma probabilmente è così.

Ovvio che io ragiono da amatore,quindi romanticamente,mentre qui parliamo di professionisti,quindi di gente pagata e di soldi che si muovono,e di conseguenza abbiamo due punti di vista differenti.

Una cosa però te la chiedo,perchè proprio non la so:il tour di Pechino,dove ha avuto successo di audience e pubblico?

p.s.poi non torno più su questi argomenti,altrimenti andiamo OT sul punto centrale,cioè il tentato suicidio di un ragazzo.

Ser pecora ha scritto:

Se il Fiandre o la Roubaix non smuovessero denaro non credo proprio che qualche pro andrebbe a farli per il gusto di...
In Bretagna c'è una corsa aperta ai pro su pavé, antica e di fascino...quanti la conoscono?



Cina :-) E penso tutti sappiano cosa vorrebbe dire cominciare a vendere ai cinesi...

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ahinoi i due discorsi si collegano...

in effetti avrei dovuto scrivere "non se la caga nessuno...tranne dove si svolge!",il che generalmente significa che la corsa non è di successo (vedi quella che hai citato in Bretagna),ma parlando di un paese con un miliardo e mezzo di abitanti,anche se se la fila il 3% della popolazione (che significa percentualmente scarso successo),in senso assoluto vuol dire 50 milioni di persone,quindi tantissimi...ahinoi!

I due lati della medaglia:può essere un bene,perchè magari permette ad alcune squadre di sopravvivere,ma può essere un male,perchè ti costringe a cose che voi umani...

Ripeto,continuo a ragionare da amatore,quindi esprimo un punto di vista romantico,il che non significa che non comprendo il perchè si svolgano le corse,soprattutto alcune,ma non significa che le approvo (ovviamente il fatto che io le approvi o meno conta meno di zero per le stesse).

p.s.Nel mio piccolo,capisco perchè generalmente la gente vada alle GF,e perchè si svolgano,ma a me non piacciono,e quindi io non ci vado,e sono contento di non essere costretto a farlo

p.s.ammettilo Ser:sei nel mondo professionistico eh?Hai perso il tuo lato romantico!Cinicone!!

p.p.s.giuro che non vado più OT,altrimenti finiamo per parlare di Pantani e Armstrong,di scorrevolezza e rigidità,di Shimano o Campagnolo (e Sram o Microshift no?),e non se ne esce più con i soliti discorsi triti e ritriti e nitriti

Ser pecora ha scritto:

Ok, ma questo discorso non tiene anche conto di un fattore importante secondo me: ai cinesi interessa.
Non è che l'interesse degli europei è "motivato culturalmente" mentre quello dei cinesi è di serie b...

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bisogna vedere se gli interessa solo folkloristicamente,e la cosa finisce lì,o se questo può portare qualcosa al ciclismo,allargando gli orizzonti,solo il tempo può dirlo (altrimenti potremmo fare un bel sondaggio,c'è da far lavorare i sondaggisti per un anno a intervistare 50 milioni di cinesi)

Ser pecora ha scritto:

Anzi, tanto di cappello ai cinesi che la nostra cultura se la comprano...che non è che qui abbia poi sto' gran mercato...

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se parliamo d'Italia in senso stretto,ti devo dar ragione,perchè a parte i fans,cultura ciclistica in genere non c'è (basta farsi un giro per le strade),mentre credo che in altri paesi non sia così.

dai,fine OT,ritorniamo a bomba:

Jonathan Breyne:mi spiace,per tutto quello che implica tale gesto












però non cancellare gli OT che secondo me il discorso,se pur un pelo fuori tema,è interessante

Un ragazzo di 22 anni ha rischiato di morire e si finisce a parlare di macro sistemi economici, dell'influenza della Cina sul mercato globale... boh! non è che forse ci stiamo perdendo qualcosa?
Io credo che costruire un mondo di responsabilità (sia di aspettative sportive che di pressioni mediatiche)addosso ad un giovanissimo sia un errore macroscopico, quando alle spalle non c'è una struttura capace di tutelarlo. Non mi intendo tanto di categorie giovanili, ma tempo fa sentivo Cassani che parlava con Martini, il quale diceva che il passaggio al professionismo rischiava di diventare uno sciacallaggio ai danni dei giovani che non avevano più la possibilità di maturare (sia sportivamente che umanamente)ad una età adeguata, intorno ai 26anni.
Se sopra questo fattore ci mettiamo il carico da novanta (doping e conseguente processo mediatico alla persona stessa!)come può un giovane maturare serenamente e costruire la propria professionalità? Dove va a finire il principio dello sport come scuola di vita, quando è lo sport stesso a mettere a repentaglio il singolo individuo?
Il tentato suicidio di un giovane è solo l'ammissione di non essere in grado di sostenere una situazione e che da questa (alla quale ha dedicato tutte le sue energie e la sua passione) vuole solo fuggire. Ma chi lo dovrebbe proteggere lo ha dato in pasto....ai cinesi!