Ciao, scusate la domanda ... a parità di bicicletta scende più velocemente in discesa una persona che pesa ad esempio 70 kg o quella che pesa 90 ?
Ciao, scusate la domanda ... a parità di bicicletta scende più velocemente in discesa una persona che pesa ad esempio 70 kg o quella che pesa 90 ?
Essendo sottoposti alla stessa accelerazione, quella di gravità, se non ci fossero differenze aerodinamiche e di attrito dovute alla diversa impronta a terra, scenderebbero alla stessa velocità. Quello più pesante avrà una maggiore superficie esposta e anche un impronta a terra maggiore e quindi dovrebbe essere meno veloce. Ma forse mi sbaglio, aspettiamo anche il parere di altri.
Alla maggior velocità in discesa oltre al peso che sicuramente è una componente importantissima per la velocità in discesa entrano in ballo anche altri 2 fattori e cioè stare più compatto sedutoo sulla bdc e pedalare e cambiare meglio in modo d'accellerar prima. Altri fattori minori son la sezione delle ruote con la loro carcassa e l'aerodinamica delle ruote
Ciao, scusate la domanda ... a parità di bicicletta scende più velocemente in discesa una persona che pesa ad esempio 70 kg o quella che pesa 90 ?
Per iniziare, forse e' il caso di ripassare Galileo, ovvero, il Piano Inclinato, ovvero la Legge di Conservazione dell'Energia.
Conta l'attrito col terreno (che non dipende dal peso) e quello viscoso (che dipende dalla forma).
Bella disquisizione teorica.... Anche a me veniva da pensare che uno di 90kg scendesse più forte di uno di 70 ma... Non sono certo Galileo!
Però so per certo (e questo Galileo forse non lo ha mai saputo) che, a parità di individuo, scende più piano quello che ha famiglia e figli, oltre ad avere più sale in zucca ( che un suo peso lo ha comunque!) :)
L'attrito col terreno è in prima approssimazione funzione del peso che grava su di esso, ma diviene quasi trascurabile ad elevate velocità.
La forza di resistenza offerta dall'aria è data da: Fr = Cr * rho * U^2 * A / 2. Dove Cr è il coefficiente di resistenza offerto dal corpo (dipende dalla sua forma); rho è la densità dell'aria; U è la velocità dell'aria rispetto al corpo (o quella del ciclista); A è la superficie di ingombro del corpo.
La forza di gravità è F = massa * g. Dove g è l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s^2. Di essa vale la componente parallela al fondo stradale, dunque F = massa * g * sen(alpha) , dove Alpha è l'inclinazione della strada.
La velocità massima raggiunta da un corpo si ottiene quando F = Fr, e dunque non c'è più accelerazione poiché le due forze si bilanciano. A parità di Cr e di area di ingombro, se aumenta la massa, l'equilibrio si raggiungerà a velocità (U) maggiori, dunque un ciclista pesante andrà più forte.
INFATTI ..... QUELLO CON IL CERVELLO SPENTO VA' SEMPRE PIU' FORTE ..... qualsiasi sia il suo pesoBella disquisizione teorica.... Anche a me veniva da pensare che uno di 90kg scendesse più forte di uno di 70 ma... Non sono certo Galileo!
Però so per certo (e questo Galileo forse non lo ha mai saputo) che, a parità di individuo, scende più piano quello che ha famiglia e figli, oltre ad avere più sale in zucca ( che un suo peso lo ha comunque!) :)
L'attrito col terreno è in prima approssimazione funzione del peso che grava su di esso, ma diviene quasi trascurabile ad elevate velocità.
La forza di resistenza offerta dall'aria è data da: Fr = Cr * rho * U^2 * A / 2. Dove Cr è il coefficiente di resistenza offerto dal corpo (dipende dalla sua forma); rho è la densità dell'aria; U è la velocità dell'aria rispetto al corpo (o quella del ciclista); A è la superficie di ingombro del corpo.
La forza di gravità è F = massa * g. Dove g è l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s^2. Di essa vale la componente parallela al fondo stradale, dunque F = massa * g * sen(alpha) , dove Alpha è l'inclinazione della strada.
La velocità massima raggiunta da un corpo si ottiene quando F = Fr, e dunque non c'è più accelerazione poiché le due forze si bilanciano. A parità di Cr e di area di ingombro, se aumenta la massa, l'equilibrio si raggiungerà a velocità (U) maggiori, dunque un ciclista pesante andrà più forte.
L'attrito col terreno è in prima approssimazione funzione del peso che grava su di esso, ma diviene quasi trascurabile ad elevate velocità.
La forza di resistenza offerta dall'aria è data da: Fr = Cr * rho * U^2 * A / 2. Dove Cr è il coefficiente di resistenza offerto dal corpo (dipende dalla sua forma); rho è la densità dell'aria; U è la velocità dell'aria rispetto al corpo (o quella del ciclista); A è la superficie di ingombro del corpo.
La forza di gravità è F = massa * g. Dove g è l'accelerazione di gravità = 9.81 m/s^2. Di essa vale la componente parallela al fondo stradale, dunque F = massa * g * sen(alpha) , dove Alpha è l'inclinazione della strada.
La velocità massima raggiunta da un corpo si ottiene quando F = Fr, e dunque non c'è più accelerazione poiché le due forze si bilanciano. A parità di Cr e di area di ingombro, se aumenta la massa, l'equilibrio si raggiungerà a velocità (U) maggiori, dunque un ciclista pesante andrà più forte.