Vorrei fare il punto della discussione intorno al mondo delle bdc in acciaio; oggi per questioni più commerciali che di natura tecnica, il mercato ha relegato in una nicchia i telai in acciaio poiché con esse si identificano soltanto bici old style, retrò, pesanti, che possono piacere solo ai nostalgici del pedale.
A mio avviso non è così; da tempo ho cercato di approfondire il tema, facendo una ricerca sulle caratteristiche dei tubi in acciaio più moderni, e sono giunto alla conclusione che una bdc costruita con le tubazioni eon 16.5, spirit, xcr o reynolds 935 ha delle caratteristiche che nel complesso identificano un mezzo per nulla inferiore dal punto di vista dinamico e della qualità intrinseca al carbonio o al titanio.
Consideriamo attentamente i vantaggi dei vari materiali:
tubi in acciaio:
pro: duttilità costruttiva, elasticità del telaio connessa alla reattività, durata, resistenza agli urti accidentali, possibilità di riparazione, costo pari ai tubi in alluminio tre quattro volte minore del titanio o del carbonio.
contro: peso, ma solo in relazione al confronto esclusivo con telai in carbonio o alluminio.
Tubi in carbonio:
pro: leggerezza connessa alla resistenza alle sollecitazioni, duttilità costruttiva, elasticità e reattività.
contro: costo, complessità costruttiva, resistenza agli urti accidentali, durata limitata.
tubi in titanio:
pro: elasticità, durata, peso.
contro: reattività minore rispetto ad altri materiali, costo elevato, difficoltà costruttiva.
alluminio:
pro: leggerezza (ma solo per alcune tubazioni), reattività del telaio, costi, facilità costruttiva, possibilità di riparazione.
contro: durata, poca elasticità, resistenza agli urti accidentali.
A tal proposito vi invito a dare una occhiata alle prove in laboratorio effettuate dalla rivista ciclismo; ebbene se date una occhiata alla prova della casati laser si vede chiaramente che questo telaio costruito con tubi eom 16.5 presenta le stesse percentuali di deformazione sia nella pedalata dinamica che in frenata di un moderno telaio in carbonio quale i vari kuota kredo ultra, look 585 e così via.
Considerate che in quella prova di qualche anno fa la forcella in carbonio usata non era di ultimissima generazione.
Un telaio costruito con tubi eom 16.5 nella versione mega tubo, che qualcuno realizza in modo totalmente artigianale al costo di 600,00 euro, (non voglio fare pubblicità), del peso di 1500 gr. nella misura media diciamo 54 con geometria semislooping, permette di realizzare una bici dal peso finale intorno ai 7 kg con una spesa finale nettamente inferiore ai 3.000,00 euro, e quindi con la possibilità di montare ruote particolarmente performanti come le fulcrum r1 o le varie mavic, che incidono in modo significativo sul comportamento dinamico del mezzo.
Per finire vi invito a dare una occhiata alle schede tecniche delle tubazioni su menzionate, sui vari siti di dedacciai, columbus e reynolds tubes.
A voi la parola.
A mio avviso non è così; da tempo ho cercato di approfondire il tema, facendo una ricerca sulle caratteristiche dei tubi in acciaio più moderni, e sono giunto alla conclusione che una bdc costruita con le tubazioni eon 16.5, spirit, xcr o reynolds 935 ha delle caratteristiche che nel complesso identificano un mezzo per nulla inferiore dal punto di vista dinamico e della qualità intrinseca al carbonio o al titanio.
Consideriamo attentamente i vantaggi dei vari materiali:
tubi in acciaio:
pro: duttilità costruttiva, elasticità del telaio connessa alla reattività, durata, resistenza agli urti accidentali, possibilità di riparazione, costo pari ai tubi in alluminio tre quattro volte minore del titanio o del carbonio.
contro: peso, ma solo in relazione al confronto esclusivo con telai in carbonio o alluminio.
Tubi in carbonio:
pro: leggerezza connessa alla resistenza alle sollecitazioni, duttilità costruttiva, elasticità e reattività.
contro: costo, complessità costruttiva, resistenza agli urti accidentali, durata limitata.
tubi in titanio:
pro: elasticità, durata, peso.
contro: reattività minore rispetto ad altri materiali, costo elevato, difficoltà costruttiva.
alluminio:
pro: leggerezza (ma solo per alcune tubazioni), reattività del telaio, costi, facilità costruttiva, possibilità di riparazione.
contro: durata, poca elasticità, resistenza agli urti accidentali.
A tal proposito vi invito a dare una occhiata alle prove in laboratorio effettuate dalla rivista ciclismo; ebbene se date una occhiata alla prova della casati laser si vede chiaramente che questo telaio costruito con tubi eom 16.5 presenta le stesse percentuali di deformazione sia nella pedalata dinamica che in frenata di un moderno telaio in carbonio quale i vari kuota kredo ultra, look 585 e così via.
Considerate che in quella prova di qualche anno fa la forcella in carbonio usata non era di ultimissima generazione.
Un telaio costruito con tubi eom 16.5 nella versione mega tubo, che qualcuno realizza in modo totalmente artigianale al costo di 600,00 euro, (non voglio fare pubblicità), del peso di 1500 gr. nella misura media diciamo 54 con geometria semislooping, permette di realizzare una bici dal peso finale intorno ai 7 kg con una spesa finale nettamente inferiore ai 3.000,00 euro, e quindi con la possibilità di montare ruote particolarmente performanti come le fulcrum r1 o le varie mavic, che incidono in modo significativo sul comportamento dinamico del mezzo.
Per finire vi invito a dare una occhiata alle schede tecniche delle tubazioni su menzionate, sui vari siti di dedacciai, columbus e reynolds tubes.
A voi la parola.