Per sdebitarmi con chi ha contribuito a salvarmi la capoccia, riferisco quanto mi è successo ieri, giorno dell'Epifania.
Alle 13.30 sono uscito per il solito giretto di 30-40 km. Le condizioni meteo erano eccezionali (16-20 gradi) di gelo neanche l'ombra. Tornando a casa però in discesa (a 45 km/h circa) mi sono trovato un sasso in una curva. Le due camere d'aria sono scoppiate e ho perso il controllo della bici, finendo pesantemente a terra. Naturalmente ho battuto anche la testa sull'asfalto (lateralmente, nella zona della tempia destra) rimediando un'amnesia circostanziale (così ha detto il mio medico che mi ha visitato 30 minuti dopo). Danni collaterali: abrasioni alle ginocchia, alle mani (nonostante i guanti lunghi), alla spalla e all'avambraccio, oltre che alcune contusioni. Dell'abbigliamento si sono salvate solo le calze... ma poteva andare decisamente peggio!
Visto che spesso vedo ciclisti senza casco circolare d'inverno, rinnovo l'invito a METTERE SEMPRE IL CASCO (se il freddo è pungente si possono mettere degli appositi sottocaschi).
Una lode anche al mio MET INFERNO ULTIMALITE che si è comportato bene e ha incassato la botta salvandomi la calotta cranica. Dalle fessure potete capire che la botta è stata piuttosto violenta e quindi dovrò sostituirlo (ricomprerò lo stesso modello o magari uno stradivarius, modello che ho già posseduto senza però averlo messo seriamente alla prova).
Tra due giorni si ricomincia a pedalare!
Alle 13.30 sono uscito per il solito giretto di 30-40 km. Le condizioni meteo erano eccezionali (16-20 gradi) di gelo neanche l'ombra. Tornando a casa però in discesa (a 45 km/h circa) mi sono trovato un sasso in una curva. Le due camere d'aria sono scoppiate e ho perso il controllo della bici, finendo pesantemente a terra. Naturalmente ho battuto anche la testa sull'asfalto (lateralmente, nella zona della tempia destra) rimediando un'amnesia circostanziale (così ha detto il mio medico che mi ha visitato 30 minuti dopo). Danni collaterali: abrasioni alle ginocchia, alle mani (nonostante i guanti lunghi), alla spalla e all'avambraccio, oltre che alcune contusioni. Dell'abbigliamento si sono salvate solo le calze... ma poteva andare decisamente peggio!
Visto che spesso vedo ciclisti senza casco circolare d'inverno, rinnovo l'invito a METTERE SEMPRE IL CASCO (se il freddo è pungente si possono mettere degli appositi sottocaschi).
Una lode anche al mio MET INFERNO ULTIMALITE che si è comportato bene e ha incassato la botta salvandomi la calotta cranica. Dalle fessure potete capire che la botta è stata piuttosto violenta e quindi dovrò sostituirlo (ricomprerò lo stesso modello o magari uno stradivarius, modello che ho già posseduto senza però averlo messo seriamente alla prova).
Tra due giorni si ricomincia a pedalare!