Lavoro come impegno si; se lo guardiamo dal lato del guadagno è volontariato...
La pubblicità copre i costi dello spazio e parte delle spese che affronto per i test (fondali da cambiare spesso, luci, apparecchiature varie, i software, le trasferte e così via) ma di fatto vado spesso in rosso. Però è divertente, non avendo impellenze da rispettare posso scegliere di provare anche oggetti particolari e mi capitano tra le mani tante cose simpatiche.
Casco; escluse prove di laboratorio per cui non sono attrezzato c'è da valutare come risponde nel suo ambito di utilizzo. Detto così sembra generico, ma per esempio sul blog c'è il test di un casco tipicamente urbano. Pianifichi in anticipo percorsi e situazioni e vedi come risponde nell'uso che si presume i ciclisti che comprano questo casco faranno.
In scaletta ora ho un casco sportivo e quindi sto uscendo per capirne comfort, areazione, leggerezza, ecc, insomma tutto ciò che serve conoscere a chi lo userà.
Poi si valuta per tutti il livello di finiture, accuratezza, calzabilità. Insomma, c'è una lunga lista di controlli. Sempre tenuto conto del prezzo di acquisto, perché è ovvio che giudichi in modo diverso le finiture su un casco da 80 euro rispetto a uno da 250.
Non mi metto a dare capocciate nel muro per vedere se è robusto, mi fido dei test di omologazione
Fabio