Io in bdc ci vado parecchio, molto spesso su strade a scorrimento rapido, devo scendere a compromessi (la ciclabile che mi porterebbe al lavoro è a metà sterrata e la faccio una volta a settimana, non sempre) ma cerco di evitare le strade che sono ad alta probabilità di incidenti (per chi conosce Trieste, per esempio, la costiera). Per il resto, occhi aperti e attenzione, spesso la chiave è prevedere quel che potrebbero fare gli automobilisti. Senza panico, ma con previdenza. Questo equivale anche al fatto che torno da lavoro d'inverno col buio, e 5 km su 10 sono senza illuminazione stradale su statale: dinamo nel mozzo, luce led potente e ben regolata per non accecare gli automobilisti. Finora l'unico incidente l'ho avuto in città, a velocità bassa, quando un'auto mi ha tagliato la strada mentre girava a sinistra a velocità notevole. Tre punti sul labbro e niente altro... Anche la bici non si è fatta nulla!