Le regole della pista

riky76

Scalatore
29 Aprile 2008
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Giaveno (TO)
riky76omnium.wordpress.com
Bici
n+1
domanda:

in allenamento in gruppo, quando si gira sopra la linea degli stayer, per sfilarsi e dare il cambio se non dico vaccate si sale sulla parabolica al primo quarto di curva...giusto?

seconda domanda: si deve dare il cambio solo nella curva immediatamente dopo la linea del traguardo? quindi mai nella curva opposta?....ieri ho dato il cambio nella curva prima dell'arrivo e son stato preso a male parole....vi risulta sto fatto?
 

Surplace

Track Coach FCI
12 Ottobre 2006
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Portogruaro
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Pina & Surplace
in allenamento in gruppo, quando si gira sopra la linea degli stayer, per sfilarsi e dare il cambio se non dico vaccate si sale sulla parabolica al primo quarto di curva...giusto?

Non è una regola scritta, è una consuetudine, direi di sì.

seconda domanda: si deve dare il cambio solo nella curva immediatamente dopo la linea del traguardo? quindi mai nella curva opposta?....ieri ho dato il cambio nella curva prima dell'arrivo e son stato preso a male parole....vi risulta sto fatto?

No. In linea di massima (ma vale sempre il no), si cerca di girare tutti lo stesso numero di giri o di mezzi giri.
Cioè se tutti tirano un giro e poi danno il cambio, magari vedere uno che tira solo mezzo giro e da il cambio non è "bello da vedere", ma nessuno lo vieta.
Rimane sempre il fatto che ci si alza prima di rallentare; non è riferito al tuo caso in particolare, ma se nel mezzo giro (che tutti credono uno intero) rallenti, e hai gente che per questo si è messa alla tua desta, allora diventa pericoloso.

Andy
 

riky76

Scalatore
29 Aprile 2008
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Giaveno (TO)
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No. In linea di massima (ma vale sempre il no), si cerca di girare tutti lo stesso numero di giri o di mezzi giri.
Cioè se tutti tirano un giro e poi danno il cambio, magari vedere uno che tira solo mezzo giro e da il cambio non è "bello da vedere", ma nessuno lo vieta.
Rimane sempre il fatto che ci si alza prima di rallentare; non è riferito al tuo caso in particolare, ma se nel mezzo giro (che tutti credono uno intero) rallenti, e hai gente che per questo si è messa alla tua desta, allora diventa pericoloso.

Andy

ieri il cambio era libero....nella seconda parte si sono messi a tirare due cronomen....di quelli bravi...facevano minimo 15 giri a testa davanti...mai sotto i 43-44...

sul fatto che prima ti sposti e poi rallenti mi sembra sia pacifico! anzi io di solito cerco di allungare leggermente per poi salire in parabolica.

grazie mille!!
 

Sikhandar

Scalatore
14 Maggio 2006
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Bici
Pedalforce QS4, Merida Scultura 906, Dolan DF3 (pista)
Deh ad Aigle alla 24 ore gli Elite giravano ai 46-47 e col kz che tiravi 1 giro! (Aigle = 200m)... tirare 125 metri va benissimo, specie quando uno è stanco tipo io l'altra sera, a tirare 1 giro ai 43-44 non ce la facevo più!!!
 

miglio

Novellino
8 Novembre 2007
64
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www.fotomiglio.com
Per tutti i cicloturisti e cicloamatori interessati, stiamo organizzando dei corsi per l'avviamento alla pista per tutti i neofiti della specialità.
Il corso prevede due ore per sera il mercoledì e/o il venerdì dalle 20 alle 22 al costo di 10€ a serata. Il numero massimo di partecipanti è di 30 ciclisti a serata.
Sarà presente del personale competente in grado di insegnare le regole basi per l'utilizzo corretto della pista per garantire a tutti la massima sicurezza durante gli allenamenti.
Per info: Matteo 340-9756848 [email protected]


Presa dal sito udace : http://www.udace.it/index.phphttp://www.udace.it/index.php

al cellulare e alla mail non risponde nessuno...
come si riesce a sapere qualcosa in più su sto corso?
per es: i 10 € comprendono l'accesso alla struttura e il noleggio bici?

Ho guardato sul sito udace ma non si trova; mancando un "CERCA", diventa quasi impossibile trovare qualcosa tra la miriade di comunicazioni
 

bicibikers

Apprendista Passista
4 Settembre 2008
995
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Torino
www.bicibikers.com
Con tutto il rispetto possibile, se i corsi seguono il regolamento UDACE, c'è da mettersi le mani nei capelli.
Ma "personale competente" cosa significa ????

Andy

quando ho letto questa notizia sono stato "sbigottito", dunque... la Federazione Ciclistica Italiana, che mette a disposizione i migliori atleti e preparatori tecnici della pista per far ben figurare l'Italia nel Mondo, lascia ad un ente "amatoriale" l'insegnare ad andare in pista, su un velodromo voluto anche dal coni e dalla fci. A me, quando ero ragazzino, mi ha insegnato a girare in pista Messina, Rampi, Siccardi, tutti responsabili in epoche diverse del Centro Avviamento allo Sport del Motovelodromo di Torino, sapete quanto hanno preteso da me in termini econonomici: zero. Quando arrivavo, un sorriso, e basta... per loro, pagati miseramente dalla FCI era la loro soddisfazione vedere un ragazzino darsi da fare per far ben figurare la propria regione. Punto. Fior fiore di professionisti ed olimpici, come Dazzan, Baudino, e azzurri come Dardi (heheehe... che oggi corre ancora con noi...) ci insegnavano a girare... costo: zero. Eravamo il "gruppo" giovani e dilettanti insieme. Si ascoltava i grandi... costo: zero. Ma si ascoltava...
Adesso viene fuori un corso di avviamento alla pista... io sono anche d'accordo, ma chi lo dovrebbe fare? Ma semplice, la federazione ciclistica italiana, con i suoi tecnici, che sono quelli più indicati, conoscono i segreti della preparazione, conoscono i regolamenti internazionali, conoscono le gare e le casistiche degli allenamenti, le situazioni che si possono creare, hanno studiato, effettuato corsi specialistici, si sono accreditati presso Unione Ciclistica Internazionale. Abbiamo una moltitudine di risorse disponibili, i tecnici possono avere dei ragazzini agonisti che controllano la gente in pista e si allenano con loro e se devo proprio pagare 10 euro preferisco darli ad un ragazzino di 18 anni che studia e con quei soldini si paga una parte di pizza il sabato sera. Insomma di idee ce ne possono essere a iosa. ma io sono contrario che un ente, non accreditato, come l'udace, faccia dei corsi. Mi dispiace con chi la pensa diversamente, ma io la penso così.
 

darietto

Cronoman
5 Settembre 2006
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Bergamo
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Bici
triciclo
quando ho letto questa notizia sono stato "sbigottito", dunque... la Federazione Ciclistica Italiana, che mette a disposizione i migliori atleti e preparatori tecnici della pista per far ben figurare l'Italia nel Mondo, lascia ad un ente "amatoriale" l'insegnare ad andare in pista, su un velodromo voluto anche dal coni e dalla fci. A me, quando ero ragazzino, mi ha insegnato a girare in pista Messina, Rampi, Siccardi, tutti responsabili in epoche diverse del Centro Avviamento allo Sport del Motovelodromo di Torino, sapete quanto hanno preteso da me in termini econonomici: zero. Quando arrivavo, un sorriso, e basta... per loro, pagati miseramente dalla FCI era la loro soddisfazione vedere un ragazzino darsi da fare per far ben figurare la propria regione. Punto. Fior fiore di professionisti ed olimpici, come Dazzan, Baudino, e azzurri come Dardi (heheehe... che oggi corre ancora con noi...) ci insegnavano a girare... costo: zero. Eravamo il "gruppo" giovani e dilettanti insieme. Si ascoltava i grandi... costo: zero. Ma si ascoltava...
Adesso viene fuori un corso di avviamento alla pista... io sono anche d'accordo, ma chi lo dovrebbe fare? Ma semplice, la federazione ciclistica italiana, con i suoi tecnici, che sono quelli più indicati, conoscono i segreti della preparazione, conoscono i regolamenti internazionali, conoscono le gare e le casistiche degli allenamenti, le situazioni che si possono creare, hanno studiato, effettuato corsi specialistici, si sono accreditati presso Unione Ciclistica Internazionale. Abbiamo una moltitudine di risorse disponibili, i tecnici possono avere dei ragazzini agonisti che controllano la gente in pista e si allenano con loro e se devo proprio pagare 10 euro preferisco darli ad un ragazzino di 18 anni che studia e con quei soldini si paga una parte di pizza il sabato sera. Insomma di idee ce ne possono essere a iosa. ma io sono contrario che un ente, non accreditato, come l'udace, faccia dei corsi. Mi dispiace con chi la pensa diversamente, ma io la penso così.


ma che c'azzecca l'udace con la pista? Forse visto l'interesse e gli interessi che sta suscitando il nuovo velodromo,non vogliono restarne fuori:-x
 

miglio

Novellino
8 Novembre 2007
64
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Con tutto il rispetto possibile, se i corsi seguono il regolamento UDACE, c'è da mettersi le mani nei capelli.
Ma "personale competente" cosa significa ????

Andy

in effetti, la cosa mi lasciava "perplesso": un Udace che organizza il corso all'interno della struttura della FCI. bohhh ;nonzo% (oltretutto alla mail e al cell indicato non risponde nessuno da Sabato mattina)

speriamo VIVAMENTE nel bel tempo per torare nei velodromi all'aperto!
 

falco1950

Pignone
2 Marzo 2009
207
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Tre Croci
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quando ho letto questa notizia sono stato "sbigottito", dunque... la Federazione Ciclistica Italiana, che mette a disposizione i migliori atleti e preparatori tecnici della pista per far ben figurare l'Italia nel Mondo, lascia ad un ente "amatoriale" l'insegnare ad andare in pista, su un velodromo voluto anche dal coni e dalla fci. A me, quando ero ragazzino, mi ha insegnato a girare in pista Messina, Rampi, Siccardi, tutti responsabili in epoche diverse del Centro Avviamento allo Sport del Motovelodromo di Torino, sapete quanto hanno preteso da me in termini econonomici: zero. Quando arrivavo, un sorriso, e basta... per loro, pagati miseramente dalla FCI era la loro soddisfazione vedere un ragazzino darsi da fare per far ben figurare la propria regione. Punto. Fior fiore di professionisti ed olimpici, come Dazzan, Baudino, e azzurri come Dardi (heheehe... che oggi corre ancora con noi...) ci insegnavano a girare... costo: zero. Eravamo il "gruppo" giovani e dilettanti insieme. Si ascoltava i grandi... costo: zero. Ma si ascoltava...
Adesso viene fuori un corso di avviamento alla pista... io sono anche d'accordo, ma chi lo dovrebbe fare? Ma semplice, la federazione ciclistica italiana, con i suoi tecnici, che sono quelli più indicati, conoscono i segreti della preparazione, conoscono i regolamenti internazionali, conoscono le gare e le casistiche degli allenamenti, le situazioni che si possono creare, hanno studiato, effettuato corsi specialistici, si sono accreditati presso Unione Ciclistica Internazionale. Abbiamo una moltitudine di risorse disponibili, i tecnici possono avere dei ragazzini agonisti che controllano la gente in pista e si allenano con loro e se devo proprio pagare 10 euro preferisco darli ad un ragazzino di 18 anni che studia e con quei soldini si paga una parte di pizza il sabato sera. Insomma di idee ce ne possono essere a iosa. ma io sono contrario che un ente, non accreditato, come l'udace, faccia dei corsi. Mi dispiace con chi la pensa diversamente, ma io la penso così.

Completamente d'accordo. Ma quando subentrano gli interessi, tutti cercano di infilarsi.
 

Sikhandar

Scalatore
14 Maggio 2006
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Bici
Pedalforce QS4, Merida Scultura 906, Dolan DF3 (pista)
...In gara invece, tanto per complicare la situazione a chi ha le idee un po' poco chiare, è tutto diverso... per esempio si attacca a sinistra :) Deriva dal fatto che spesso si vuole controllare chi scatta e avere un vantaggio durante la fase di accodatura -> si viaggia piano in alto; eventualmente se qualcuno parte all'interno potete sfruttare il declivio mentre siete sui pedali e accodarvi tosto.

Mi spiego meglio; in molte gare all'inizio si vuole "buttare giù i giri", e si gira alla corda dandosi i cambi ogni mezzo giro o anche meno e tirando piano (40-42 all'ora su una gara che avrà media 45-46). A questo punto chi vuole scattare sorpassa a sinistra (stando attento a non incappare in un cambio). O anche no, non è detto che si scatti subito...

Se qualcuno fa una progressione e poi si toglie, il gruppo tende ad alzarsi e rallentare a meno di coraggiosi che controattacchino; in quel caso, cmq, se volete piazzare una sassata lo potete fare buttandovi alla corda (con un adeguata alzata sui pedali e occhiata a sinistra per vedere se non c'è nessuno entro la linea del velocista altrimenti fate il "patè di ciclista" oltre a beccare dello stupido da tutti). Dentro la corda sarete protetti, nessuno può chiudervi.

Occhio: i velodromi in legno sono particolarmente fono-assorbenti e i vostri attacchi saranno silenziosi; invece se andate a Fiorenzuola o Dalmine e vi alzate sui pedali per piazzare un attacco all'interno si girano tutti a sentire il WOOOM WOOOM della lenticolare visto che rimbomba proprio bene su quel cemento lì -> attacco telefonato, risponde anche il mi' nonno...
 

bicibikers

Apprendista Passista
4 Settembre 2008
995
52
Torino
www.bicibikers.com
Occhio: i velodromi in legno sono particolarmente fono-assorbenti e i vostri attacchi saranno silenziosi; invece se andate a Fiorenzuola o Dalmine e vi alzate sui pedali per piazzare un attacco all'interno si girano tutti a sentire il WOOOM WOOOM della lenticolare visto che rimbomba proprio bene su quel cemento lì -> attacco telefonato, risponde anche il mi' nonno...

Sik, ho letto tutta la tua logica. Miiiiiii sembra che fai la telecronaca della gara che farai domenica, dai sono d'accordo: 1) che in gara saltano tutte le regole della buona convivenza pacifica tra corridori, senza fare danni a nessuno e se stessi, si cerca di faticare il meno possibile e andare più forte degli altri. Le traiettorie "saltano", i cambi pure (ma chi non li fa si becca un f****ulo), si sfrutta tutta la pista e valgono solo le regole di gara. Ci sono i regolamenti della pista sul sito FCI da leggere. 2) mi è piaciuta la tattica di attacco sul legno, in silenzio... vero quello che dici... WOOOM WOOOM, WOOOM WOOOM WOOOM WOOOM :)
 

Sikhandar

Scalatore
14 Maggio 2006
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Bici
Pedalforce QS4, Merida Scultura 906, Dolan DF3 (pista)
@bicibikers: sorry ma non credo sia vero che "saltino tutte le convenzioni"; cioè, è vero che si attacca piombando giù all'interno e si sorpassa tranquillamente a sinistra basta-che-sei-nella-riga-del-velocista, ma i cambi non saltano per nulla, se sei all'attacco forte forte magari tiri mezzo giro ma i cambi eccome se si danno come da convenzione! Ok che possono insorgere cambi addizionali "imprevisti" (tipo se si è tantissimi nei primi giri dello scratch puoi tirare anche meno di mezzo giro, ti levi praticamente subito, oppure se salti i cambi, il tuo cambio lo puoi dare anche a 3/4 di curva o addirittura sul rettilineo...) ma fondamentalmente il gesto rimane.
 

bicibikers

Apprendista Passista
4 Settembre 2008
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@bicibikers: sorry ma non credo sia vero che "saltino tutte le convenzioni"; cioè, è vero che si attacca piombando giù all'interno e si sorpassa tranquillamente a sinistra basta-che-sei-nella-riga-del-velocista, ma i cambi non saltano per nulla, se sei all'attacco forte forte magari tiri mezzo giro ma i cambi eccome se si danno come da convenzione! Ok che possono insorgere cambi addizionali "imprevisti" (tipo se si è tantissimi nei primi giri dello scratch puoi tirare anche meno di mezzo giro, ti levi praticamente subito, oppure se salti i cambi, il tuo cambio lo puoi dare anche a 3/4 di curva o addirittura sul rettilineo...) ma fondamentalmente il gesto rimane.


si non saltano le convenzioni, ma come dice surplace, quando sei in guerra guardi il risultato, è ovvio che se vado in fuga in uno scratch i cambi li dò allo stesso modo che quando giro per allenarmi, perchè se uno cambia a sinistra o lo prendo per scemo o gli vado dentro senza accorgermene perchè non lo vedo.
Ma per esempio si io se trovo un buco all'interno e devo fare una volata a 3 e sono dietro a due e per superarli devo passare in terza fila passo sotto... se, e solo se mi lasciano il buco, ovvio... questo intendevo (senza passare sulla azzurra). Cioè in gara non fossilizzarsi sulle regole, sicurezza si, ma andare all'utile fine, siamo in gara, altrimenti arrivi dopo.
 

Surplace

Track Coach FCI
12 Ottobre 2006
4.135
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Bici
Pina & Surplace
Non bisogna aver paura di appoggiarsi al vicino, sia avversario che compagno.
La testa è la terza mano in pista.
Allenatevi a farlo perchè in pista è più sicuro scansare l'avversario con la testa che togliere la mano dal manubrio.
Non c'è niente di scorretto in tutto ciò.
Occhio che la testa andrà appoggiata al corpo e non alle braccia.
:mrgreen:

Andy
 

bicibikers

Apprendista Passista
4 Settembre 2008
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Non bisogna aver paura di appoggiarsi al vicino, sia avversario che compagno.
La testa è la terza mano in pista.
Allenatevi a farlo perchè in pista è più sicuro scansare l'avversario con la testa che togliere la mano dal manubrio.
Non c'è niente di scorretto in tutto ciò.
Occhio che la testa andrà appoggiata al corpo e non alle braccia.
:mrgreen:

Andy

Corso maestri di MTB 2008 - FCI, il "maestro" un certo Alfonso Morelli, ex CT della nazionale ciclocross e adesso direttore della didattica dei corsi FCI nazionale, ci ha insegnato un gioco da far fare ai ragazzini (dai 6 ai 12 anni) indicato però per quelli della fascia più grande, si tratta di fare spalla a spalla a spingersi in contrasto pedalando. Il gioco consisteva in una gara a due coppie e quella che vince partendo affiancati arriva prima sul traguardo (una 50 di metri), senza mai staccare le spalle pena eliminazione. In sostanza il gioco serve per togliere la paura del contatto fisico, senza togliere mani sul manubrio.