Commenti per la discussione "Nuovi casi di doping tra gli amatori" (parte 2 sigh!!)

cacciatorino

Scalatore
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Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
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Proprio ieri leggevo su una rivista che nel ciclismo amatoriale la percentuale di positività è elevata perché buona parte dei controlli sono mirati.

Se fosse vero, è come dire che si sa prima chi pizzicare. Ma questo non potrebbe lasciare troppa discrezionalità ai controllori? Detto in altri termini, se sono a conoscenza che il tizio X potrebbe essere positivo, ma per qualche motivo Y non lo voglio danneggiare, non gli faccio il controllo. Non sarebbe meglio fare controlli a pioggia e randomici anche per non lasciare margini di scelta a chi controlla?

Scusate se ho detto qualche bischerata!

Probabilmente lavorano su "soffiate" o su supposizioni. Questo mi pare faccia l'infermiere e magari e' una categoria professionale piu' controllata di altri. Questo controllo e' stato fatto dalla federazione o dai carabinieri?
 

gx2

via col vento
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Gigiant
La risposta alla tua domanda è NO! (per me).
1) perchè ammesso che protezioni e favoritismi ci siano, potrei vederceli ad altissimi livelli (LA docet), non a livelli di sconosciuti o semisconosciuti amatori che certamente non muovono interessi che possono prevaricare i NAS e le Procure della Repubblica. Per corrompere o influenzare magistrati e forze dell'ordine, mi immagino ci voglia un certo potere, economico e non solo e non credo ci siano amatori, nessuno, in grado di poter avere un tal potere;
2) perchè i controlli costano molto, non è possibile farli a pioggia per ragioni economiche e dunque è meglio farli mirati....tanto più che sarebbe assurdo sapere che tizio fa uso di sostanze e non controllarlo perchè è arrivato 4 e magari controllano solo i primi 3, sia perchè sapendo del controllo lui potrebbe arrivare 4 di proprosito quella volta e sia perchè i controlli mirati, avendo maggiore incidenza di positività, hanno un effetto punitivo e preventivo maggiore che non di tot controlli andati a vuoto....e tengono sul chi va là tutti quelli che partecipano a una gara e non solo i primi 3 o 5 o 10.

sul punto 1 non sono più così convinto. Gli amatori iniziano a muovere un bel po' di soldi. Alcuni ormai sono più famosi (e di parecchio) di alcuni professionisti. Il mondo amatoriale sta cambiando

Ma secondo voi si può fare una petizione per avere dei controlli anche al sud? ;nonzo%:mrgreen::wacko:
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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sul punto 1 non sono più così convinto. Gli amatori iniziano a muovere un bel po' di soldi. Alcuni ormai sono più famosi (e di parecchio) di alcuni professionisti. Il mondo amatoriale sta cambiando.........
Gigi. Gli interessi nel mondo amatoriale sono in crescita, alcuni big sono più famosi dei prò signornessuno, ma qui parliamo di corrompere o influenzare Coni, Procure della Repubblica, NAS. A certe cose ci arrivava Lance Armstrong che aveva dietro (come sponsor non come complici) la Nike, la Oackey, il governo americano, la fondazione Livestrong. Probabilmente a quei livelli sarà successo anche in altre occasioni. Ma parliamo di atleti di livello internazionale e mondiale, che muovono milioni di Euro. Nessun amatore nemmeno si avvicina a muovere interessi politici ed economici di quel livello. Scherziamo? Al più succede che se uno ti sta sulle palle lo fai squalificare da una gf perchè non indossa la maglia di quella gf anche se la indossa come testimoniato da tutte le foto.:wacko:
.........
Ma secondo voi si può fare una petizione per avere dei controlli anche al sud? ;nonzo%:mrgreen::wacko:
Quest'anno ZERO anche al centro italia :cry
 
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gx2

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Gigi. Gli interessi nel mondo amatoriale sono in crescita, alcuni big sono più famosi dei prò signornessuno, ma qui parliamo di corrompere o influenzare Coni, Procure della Repubblica, NAS. A certe cose ci arrivava Lance Armstrong che aveva dietro (come sponsor non come complici) la Nike, la Oackely, il governo americano, la fondazione Livestrong. Probabilmente a quei livelli sarà successo anche in altre occasioni. Ma parliamo di atleti di livello internazionale e mondiale, che muovono milioni di Euro. Nessun amatore nemmeno si avvicina a muovere interessi politici ed economici di quel livello. Scherziamo? Al più succede che se uno ti sta sulle palle lo fai squalificare da una gf perchè non indossa la maglia di quella gf anche se la indossa come testimoniato da tutte le foto.:wacko:

Quest'anno ZERO anche al centro italia :cry

beh ma non è che si muove la wada per i controlli in italia, poi comunque in italia siamo tutti amici, si sa :mrgreen: vabbè meglio concentrarsi sulla petizione per i controlli al sud :mrgreen:
 

samuelgol

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beh ma non è che si muove la wada per i controlli in italia, poi comunque in italia siamo tutti amici, si sa :mrgreen: .....
Essere amico di qualcuno e squalificare da una gara un suo nemico che non ha la maglia anche se ce l'ha è un conto. Inserire in griglia di merito gente di cento kg con la panza è un conto. Ma per influenzare una Procura della Repubblica, dei Nas e il Coni, ci vuol qualcosa in più.....anche in Italia. Essere amico o amico dell'amico non basta. Non scherziamo.o-o
 

Ale Ciava

Pedivella
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Tarmac S-Works 2016
Una possibile chiave di lettura potrebbe essere questa: ma ve la immaginate una Procura della Repubblica che, in un paese come il nostro, sommerso da corruzione, processi a politici beccati in flagrante, disoccupazione, violenza mafiosa e criminale, decida di attivarsi per fare il pugno duro in materia di doping... tra amatori !!!
Se a malapena controllano i professionisti, c'è da stare freschi riguardo al fatto che un sistema, serio, di controlli possa essere realizzato, nel breve/medio periodo, per gli amatori.
Perché, poi, diciamocelo chiaramente, a nessuno interessa scomodarsi per scoperchiare il vaso di pandora del doping tra gli amatori.
E questo, credo, almeno per tre ordini di ragioni: perché, già di per sé, la cosa fa ridere (doping...tra "amatori"); per una questione economica (costi dei controlli); perché attorno ai fantocci che scimiottano i professionisti e talvolta vincono contro impiegati, professionisti e carpentieri, girano sponsor e quindi soldi; sponsor che hanno tutto l'interesse a non vedere infangato il proprio nome in conseguenza della positività di un proprio atleta.
Quindi, considerato che lo stato dell'arte è questo, a noi resta la scelta se partecipare o meno alle gare; ma se partecipiamo, secondo me, dobbiamo solo pensare a divertirci e a fregarcene del fatto che chi sta la' davanti possa aver barato nella totale indifferenza di chi avrebbe il potere di controllare, ma non lo fa.
 

samuelgol

Flughafenwächter
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Una possibile chiave di lettura potrebbe essere questa: ma ve la immaginate una Procura della Repubblica che, in un paese come il nostro, sommerso da corruzione, processi a politici beccati in flagrante, disoccupazione, violenza mafiosa e criminale, decida di attivarsi per fare il pugno duro in materia di doping... tra amatori !!!..........
C'è poco da immaginare. Le inchieste giudiziarie delle procure della Repubblica italiane in materia doping sono una realtà da almeno 15 anni. Amatori coinvolti e anche arrestati in seguito a traffico di sostanze dopanti ce ne sono diversi. Ovvio che nelle more di certe indagini, oltre agli spacciatori, mediante intercettazioni e altre indagini si addivenga anche agli utilizzatori, che sono poi quelli controllati miratamente.
 

gx2

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C'è poco da immaginare. Le inchieste giudiziarie delle procure della Repubblica italiane in materia doping sono una realtà da almeno 15 anni. Amatori coinvolti e anche arrestati in seguito a traffico di sostanze dopanti ce ne sono diversi. Ovvio che nelle more di certe indagini, oltre agli spacciatori, mediante intercettazioni e altre indagini si addivenga anche agli utilizzatori, che sono poi quelli controllati miratamente.

ma infatti i controlli dovrebbero essere solo la piacevole conseguenza :mrgreen: di indagini sui movimenti vari di sostanze illecite o lecite ma ottenute illecitamente. Io sinceramente non ci investire un euro sui controlli agli amatori. Piuttosto li renderei autofinanziati. Chi vuole fare l'agonista paga la tessera 100€ e ottiene, tra le altre cose, la garanzia di controlli ben fatti (mirati, ai primi, e a sorpresa/sorteggio). Chi non vuole spendere tanto (100 euro cifra buttata li, potrebbero essere 50 o 200), si accontenta di fare il cicloturista e di non figurare tra le classifiche individuali
...pourparler...
 

samuelgol

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.....Chi vuole fare l'agonista paga la tessera 100€ e ottiene, tra le altre cose, la garanzia di controlli ben fatti (mirati, ai primi, e a sorpresa/sorteggio). Chi non vuole spendere tanto (100 euro cifra buttata li, potrebbero essere 50 o 200), si accontenta di fare il cicloturista e di non figurare tra le classifiche individuali
...pourparler...
Sai come finisce? Che io e te li mandiamo affancùlo e facciamo il cicloturista, quelli invece, come la società gli passa la bici, gli paga le gare ecc.ecc. gli paga anche il tesserino e continuano a correre.
Va' a coglie le olive e mandame un bottiglione de olio, invece de pensalle ste cose :rosik:
 

gabrybe

Apprendista Cronoman
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"provincia degli uomini di mondo!"
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cletta
L'analisi dei dati e della storia dei controlli potrebbe avere anche valore predittivo: sarebbe interessante ad esempio conoscere la ripartizione delle professioni di chi viene beccato...

Non so perché ma "a naso" mi viene da dire che quella degli infermieri e altro personale sanitario sarebbe la categoria più rappresentativa del campione di delinquenti che si drogano per un salame o una scatola di marmellata quasi scaduta...
 

Ale Ciava

Pedivella
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Nessuno ha negato l'esistenza di indagini in relazione al fenomeno "doping tra amatori". Ci sono state e ci sono, ma si contano sulle dita di una mano, soprattutto se rapportate alla vastità del fenomeno percepito da chi partecipa ad una qualsiasi gara amatoriale. Tra l'altro, sarebbe interessante sapere quante indagini penali siano effettivamente arrivate a condanna penale definitiva (secondo me poche, pochissime), siano state archiviate o siano cadute in prescrizione.
Ma non è questo il punto.
Il punto è che nessuna Procura, in uno Stato come il nostro, ha tempo sufficiente e risorse adeguate da investire per "sgominare" la piaga del doping amatoriale.
E di questo dobbiamo prenderne atto.
Le soluzioni dovrebbero arrivare dalle federazioni, con l'adozione di sistemi penalizzanti/premiali, con la previsione - come dice [MENTION=12152]gx2[/MENTION] - di tesseramenti diversificati, controlli certi ad ogni gara per i primi... Ma questo, si sa, ha dei costi e poi va a finire che chi organizza non ci mangia più sopra... E quindi si ritorna al punto di partenza.
Quindi il giocattolo rimane com'è (da anni).


C'è poco da immaginare. Le inchieste giudiziarie delle procure della Repubblica italiane in materia doping sono una realtà da almeno 15 anni. Amatori coinvolti e anche arrestati in seguito a traffico di sostanze dopanti ce ne sono diversi. Ovvio che nelle more di certe indagini, oltre agli spacciatori, mediante intercettazioni e altre indagini si addivenga anche agli utilizzatori, che sono poi quelli controllati miratamente.
 

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L'analisi dei dati e della storia dei controlli potrebbe avere anche valore predittivo: sarebbe interessante ad esempio conoscere la ripartizione delle professioni di chi viene beccato...

Non so perché ma "a naso" mi viene da dire che quella degli infermieri e altro personale sanitario sarebbe la categoria più rappresentativa del campione di delinquenti che si drogano per un salame o una scatola di marmellata quasi scaduta...
Potrebbe anche essere che è la categoria più a rischio sgamo...
 

gx2

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Gigiant
Sai come finisce? Che io e te li mandiamo affancùlo e facciamo il cicloturista, quelli invece, come la società gli passa la bici, gli paga le gare ecc.ecc. gli paga anche il tesserino e continuano a correre.
Va' a coglie le olive e mandame un bottiglione de olio, invece de pensalle ste cose :rosik:

forse, oppure forse il numero degli agonisti si ridimensiona...le granfondo più rinomate iniziano a puntare ai cicloturisti invece che agli agonisti e agli agonisti non rimane che fare gare più piccole. E gli sponsoro dubito che paghino bici, tesserino, trasferte in aerei, soggiorni alle canarie, per avere poca visibilità, o comunque diminuirebbero. Che poi è quello che andavo dicendo anche sull'altro 3d dei costi delle granfondo. Siamo in un mondo ibrido in cui tutti pretendono tutto...

pourstraparler :asd:

Viettelo a guadagnare l'olio viè :-x una mazza in più si trova :mrgreen:
 

Airone del Chianti

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Scott Addict R2
Non so perché ma "a naso" mi viene da dire che quella degli infermieri e altro personale sanitario sarebbe la categoria più rappresentativa del campione di delinquenti che si drogano per un salame o una scatola di marmellata quasi scaduta...
Questo da cosa lo deduci?

In passato ci sono stati un paio di casi (assai noti) di cicloamatori-infermieri squalificati per doping, ma in questo caso era stato denunciato il furto e la ricettazione di medicinali dagli ospedali. In tal caso l'indagine di penale è (ed è stata) ben più importante e socialmente più rilevante di quella sportiva.

Non mi risulta che in questo ultimo caso, ci sia alcuna inchiesta a riguardo.
 

cacciatorino

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