veloce non e' solo un aggettivo
e' il nome proprio di una persona, e non una qualunque, ma di un "biciclettaio".
Il biciclettaio non e' un volgare meccanico, quelli ce li hanno tutti, anche i team da tuor de france, ma lavorano con i guantini di lattice quasi gli facesse schifo toccare una bici.
Questo tipo di uomo invece, non vede l'ora di sporcarsi le mani con l'oggetto che ha guardato, riparato, smontato e rimontato, amato, per tutta la vita: La bicicletta. Poco importa che sia un "cancello" o 5 kili di carbonio.
La centratura del cerchio con il tiraraggi, non la sa fare + nessuno, invece lui mentre tira e mentre molla ti raddrizza anche l'anima. Ti parla, ti racconta, ti trasmette dei ricordi e dei sentimenti che vivono solo e soltanto per chi passa un po' della sua vita a sudare su una sella.
L'mmane casino dell'officina, l'odore di gomma, le dita permanentemente color morchia di catena, hanno un effetto benefico non solo sul ferraccio che compone il mezzo, ma anche sull'omo che lo pedalera'. Quante volte hai pensato o sognato scivolando sulla bici che lui ti ha cucito addosso? Anche tu come lui diventi un po' piu' ciclista e un po' meno uomo, perche' gli uomini camminano, i ciclisti pedalano.
Questo e' un biciclettaio. Io sono fortunato, ne conosco uno, forse il migliore si chiama veloce. La mia gavel del 73 non chiede che lui e me.
