Le salite bastarde che vi fregano sempre

andreatorre

Pignone
22 Novembre 2009
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Casella (Ge)
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Sabato sono andato a fare il giro del Santuario di Montallegro, sopra Rapallo,
ma anziché andare al Santuario ho scollinato al Passo della Crocetta. Dal bivio alla cima sono circa 3 Km piuttosto impegnativi, ma sabato ho deciso di andare agile (molto agile) in tranquillità con il 39x26 anziché col 23 come faccio di solito.
Risultato finale ho patito lo stesso. Quell'ultimo pezzo, sia che lo faccia con la gamba buona o meno, o tirandoci o no, arrivo in cima con il cuore a mille.
E ho scoperto una cosa alla quale non davo peso: patisco le salite a gradini, uno strappetto, poi la salita spiana, poi un altro strappo e così via, fino in cima.
Ce n'è un'altra che mi fa sempre patire, e anche questa è a gradini: il Passo del Portello da Gattorna.
Quasi, quasi preferisco quasi le salite secche, ma che non mi rompano il ritmo.

Quali sono le caratteristiche delle salite (non le salite) che vi mandano sempre in crisi? E perché?


Io patisco invece la Madonna della Guardia (Bolzaneto)..perchè al contrario di te le salite costanti un po mi snervano..preferisco la Bocchetta che pur essendo simile in pendenza presenta tratti più discordanti..
 

CLICK17

Passista
21 Settembre 2008
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Io patisco invece la Madonna della Guardia (Bolzaneto)..perchè al contrario di te le salite costanti un po mi snervano..preferisco la Bocchetta che pur essendo simile in pendenza presenta tratti più discordanti..

Quando è stata percorsa dal giro d'Italia , il tempo impiegato è stato superiore a quello che normalmente viene impegnato per scalare la Bocchetta , più lunga di circa 500 metri , e abbastanza distante dal traguardo.
Non è che patisci di più la Guardia semplicemente perchè è più dura?
 
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sapio

Pignone
14 Settembre 2010
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Milano
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Bici
Cinelli & Canyon
Se la gamba gira salgo bene sulla maggior parte delle salite, diversamente diventa un calvario anche una salitella!
Però le salite che mi mettono in crisi sono quelle particolarmente lunghe, oltre i 17/18 km, ad esempio il san marco da morbegno l'ho sempre sofferto!!
 

servarel

Passista
20 Gennaio 2009
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la leggenda narra che esista, ma, come per il mio
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con RUOTE in numero di...mah...DUE?
pur avendone fatte di ben più dure,una che soffro sempre è il passo del Cerreto da Aulla.

Non è difficile,ci sono pure lunghi tratti di riposo,forse è perchè l'ho sempre fatta d'estate quando fa caldo (cosa che non sopporto),o quando ero fuori forma,o chissacosa,ma non riesco mai ad interpretarla,e c'è un tratto in particolare,un dritto accanto ad una frana,che temo sempre.

Non saprei spiegare perchè,non è nemmeno tra le 20-30 più difficili che ho fatto,però la sbaglio sempre.
 

Mr.25000

Apprendista Velocista
1 Febbraio 2013
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Roma Est - Tiburtina
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Giant TCR Advanced SL2
La salita va rispettata, interpretata, mai aggredita. Ci permette di percorrerla a patto di riconoscerla più forte di noi. Consiglio di testarvi sempre sulla stessa salita, pendenze 4-5% lunghezza max 5 km. La scelta dei rapporti dipenderanno dalla vostra condizione del momento, dalle temperature, dal giorno e dall'ora in cui l'affrontate. Quando con il tempo la vostra salita non avrà più segreti, con la stessa metodologia, potrete affrontare salite completamente diverse, forti dell'esperienza maturata.
 

servarel

Passista
20 Gennaio 2009
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con RUOTE in numero di...mah...DUE?
La salita va rispettata, interpretata, mai aggredita. Ci permette di percorrerla a patto di riconoscerla più forte di noi. Consiglio di testarvi sempre sulla stessa salita, pendenze 4-5% lunghezza max 5 km. La scelta dei rapporti dipenderanno dalla vostra condizione del momento, dalle temperature, dal giorno e dall'ora in cui l'affrontate. Quando con il tempo la vostra salita non avrà più segreti, con la stessa metodologia, potrete affrontare salite completamente diverse, forti dell'esperienza maturata.

nel mio caso la cosa è curiosa,perchè sono uno che studia sempre le salite prima di farle,e salgo sempre con "riserva",arrivando in cima non al limite,e non facendo mai la cronoscalata

http://www.salite.ch/cerreto.asp?Ma...ciy0o&dx=357&dy=200&empriseW=715&empriseH=400

è una salita che conosco bene,pure abbastanza facile,ma non riesco proprio ad interpretarla
 

Hawk83

Ammiraglia
19 Aprile 2009
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Bellano (LC)
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Wilier Zero7 2014 con DurAce Di2
Se la gamba gira salgo bene sulla maggior parte delle salite, diversamente diventa un calvario anche una salitella!
Però le salite che mi mettono in crisi sono quelle particolarmente lunghe, oltre i 17/18 km, ad esempio il san marco da morbegno l'ho sempre sofferto!!
Hai ragione, è una salita veramente dura, soprattutto dopo Albaredo, anche se paesaggisticamente gli ultimi km sono bellissimi e poi quando arrivo in cima provo sempre una grande emozione...o-oo-o
 

Hawk83

Ammiraglia
19 Aprile 2009
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La salita va rispettata, interpretata, mai aggredita. Ci permette di percorrerla a patto di riconoscerla più forte di noi. Consiglio di testarvi sempre sulla stessa salita, pendenze 4-5% lunghezza max 5 km. La scelta dei rapporti dipenderanno dalla vostra condizione del momento, dalle temperature, dal giorno e dall'ora in cui l'affrontate. Quando con il tempo la vostra salita non avrà più segreti, con la stessa metodologia, potrete affrontare salite completamente diverse, forti dell'esperienza maturata.
Quotone o-oo-o
 

Shinkansen

Xeneize
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Colnago 50 Anniversary
pur avendone fatte di ben più dure,una che soffro sempre è il passo del Cerreto da Aulla.

Faccio fatica a crederti. Posso capire l'ultimo pezzo, quanto sono, 2 chilometri? Lì strappicchia e i chilometri si sentono tutti. Ma per il resto è una salita abbastanza facile.
Non è che ti spremi troppo da Aulla a Fivizzano e ci arrivi già col fiato corto?
 

servarel

Passista
20 Gennaio 2009
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la leggenda narra che esista, ma, come per il mio
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con RUOTE in numero di...mah...DUE?
Faccio fatica a crederti. Posso capire l'ultimo pezzo, quanto sono, 2 chilometri? Lì strappicchia e i chilometri si sentono tutti. Ma per il resto è una salita abbastanza facile.
Non è che ti spremi troppo da Aulla a Fivizzano e ci arrivi già col fiato corto?

ho pensato anche questo,di solito ci arrivo da Bagnone (anzi,una frazione a metà strada con Liccian Nardi),con 25Km di saliscendi già nelle gambe,passando per appunto Licciana e poi Agnino.

sicuramente sbaglio nei primi chilometri,quelli subito dopo l'unico semaforo di Fivizzano,dove la strada è larga ed invita (ed io tiro con il 50Xpoco),poi godo molto poco il dritto (anche se corto) dove c'è il costone sulla destra protetto dalle reti,ben prima di arrivare al bivio per Sassalbo,forse memore di quando lo feci con un caldo boia.

è così che arrivo in cima con 45Km di salita/discesa,già dalla partenza,senza uno di piano,ed evidentemente gli ultimi li pago.

Del resto è anche chiaro,questo lo so perchè mi conosco,che non sono propriamente un drago ad interpretare le salite variabili,mi intestardisco a mantenere il rapporto,foss'anche per quel Km di troppo che poi però pago.

è una salita facile facile che pago sempre,non significa che la soffro più di altre da cui torno con le gambe a pezzi,ma la pago più del dovuto
 

masux594

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27 Dicembre 2010
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ZanéLandia
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Cervélo R3
.. Io ODIO quelle salite che uno fa periodicamente, magari quelle un "boscose", che credi di conoscere bene ma che ogni volta che arrivi a quella che credi sia l'ultima curva, in realtà ci son ancora 200mt prima di spianare..

Nello specifico son quelle boscose, quelle che vedi la loro fine, xk lasciano spazio a più luce all'orizzonte, che uno pensa sia lì e invece.. :rosik: ..
 

carbal54

Maglia Amarillo
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Sanremo
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alcune :-)
Da Chiusavecchia al bivio per Cesio e
I poco più di 2 chilometri da San Bernardo di Conio a Colla d'Oggia.

Li avrò percorsi decine di volte, e tutte le volte ho sbagliato rapporto/passo arrivando molto più provato di quanto la salita giustifichi.

carlo
 

pancia di ghisa

Apprendista Velocista
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Zena
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dieeffegiaccai...
ho notato che patisco le salite che faccio spesso, forse psicologicamente le considero routine che in quattro e quattrotto dovrei togliermi dai piedi, e che invece sono sempre li a tormentarmi.
esempio, per i genovesi, la ruta da recco.
 

Shinkansen

Xeneize
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Colnago 50 Anniversary
La Ruta da Recco è bastardina. Non ha una pendenza costante e nelle curve strappa sempre. Ti ci vogliono buone gambe e buoni polmoni per farla bene. Prendi, per esempio, la curva dopo il cimitero o quella alle Case Rosse. Spesso ti devi alzare in piedi e il ritmo è bello e che rotto. Fino al Belvedere è un mezzo tormento.
 

pancia di ghisa

Apprendista Velocista
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dieeffegiaccai...
La Ruta da Recco è bastardina. Non ha una pendenza costante e nelle curve strappa sempre. Ti ci vogliono buone gambe e buoni polmoni per farla bene. Prendi, per esempio, la curva dopo il cimitero o quella alle Case Rosse. Spesso ti devi alzare in piedi e il ritmo è bello e che rotto. Fino al Belvedere è un mezzo tormento.

grazie per la solidarietà o-o