Scoop Gazzetta dello Sport su Cipollini

Moser_Forever

Apprendista Passista
26 Ottobre 2009
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SCOTT Addict

Io mi ricordo un altro servizio di Lucci sullo stesso tema, girato qualche anno prima, credo.

Mi pare si fosse sempre alla presentazione del Giro e c'era anche il povero Pantani.
Ricordo che, ridendo, alla richiesta del giuramento Marco disse a Lucci: «Giuro spergiuro che domani ti inc...»

Anche in quel caso ci fu chi, un po' imbarazzato, giurava e chi si incavolava.

Qualcun altro si ricorda?
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
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Settequerce (Bolzano)
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Bici
Scapin Dyapason
la colpa è di tutti, nessuno escluso!

il ciclista dilettante pulito che una volta .......

il ds innamorato di questo sport,......

lo sponsor che i soldi di certo non li regala...

il dirigente della federazione ...

Metterei anche gli appassionati (o gran parte di essi) che idolatrizzano le prestazioni dei propri beniamini.
Vorrei sapere quanti di coloro che scrivono in questa sezione con toni da Inquisizione, sono poi in prima fila lungo le strade al passaggio del giro d'Italia, o della Milano-Sanremo. Per coerenza non dovrebbero seguire le gare dei Pro neppure in TV.
E, per essere chiari, con questo non giustifico il doping, anzi....
 

bici999

Gregario
31 Gennaio 2010
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Io mi ricordo un altro servizio di Lucci sullo stesso tema, girato qualche anno prima, credo.

Mi pare si fosse sempre alla presentazione del Giro e c'era anche il povero Pantani.
Ricordo che, ridendo, alla richiesta del giuramento Marco disse a Lucci: «Giuro spergiuro che domani ti inc...»

Anche in quel caso ci fu chi, un po' imbarazzato, giurava e chi si incavolava.

Qualcun altro si ricorda?


Se nn ricordo male voleva far firmare un documento per testimoniare l estraneita' al doping
mi par di ricordare ci fossero Pantani Casagrande forse Gotti e Cipollini che s incazzava...
 

BEM1974

Apprendista Passista
15 Giugno 2011
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TREK DOMANE SL 6 DISC
In un post di qualche settimana fà, quindi prioma delle rivelazioni della gazzetta scrissi che avevo visto su ESPN classic una tappa da 190 km del tour del 99 o forse 2000, mi sembra, in pianura conclusa ad una media superiore ai 50 e dove un certo cipollini aveva fatto una volata a 70km orari e dopo 2 minuti era fresco come una rosa a fare l'intervista...cacchio sono un profeta!!!!! ma non è che ci voglia la sfera magica per capire che si dopano tutti!!!
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
9 Ottobre 2006
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Dove una volta c'era un lago
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In prestito
un anno in più o in meno cambia poco la "sostanza" (scusate il doppio senso).

e basso ha scontato già una squalifica per i fatti incriminati. che poi siano solo parte della verità mi pare verosimile.

molto più chiara e diretta la confessione di jackshe:
"Il ciclismo non è uno sport di mafiosi, ma alla fine finiscono per pagare solo gli atleti ed è questo che non va bene: ricordo che ci fecero firmare un documento in cui dicevamo che non ci eravamo mai dopati, che non conoscevamo Fuentes e che non avevamo nulla a che fare con l'Operacion Puerto. Una cosa ridicola, perché erano gli stessi che ci spingevano a doparci e ad andare da Fuentes. Quando sono arrivato da Fuentes su indicazione di Saiz, mi ha subito proposto anabolizzanti che venivano preparati in Russia apposta per lui e si mostrava orgoglioso di questo. E Fuentes aveva un collaboratore anche in Germania, il dottor Markus Choina".

e da interpretare le considerazioni sul caso cipollini di scinto (direttore sportivo della vini fantini, gregario di cipollini al mondiale):
"A prescindere dalla veridicità o meno delle accuse, mi sento di dire che è ridicolo commentare cose accadute undici anni fa. Sarà gente più qualificata a far luce sui fatti. Mi sembra che l'Operacion Puerto sia una farsa perché, dopo tanti anni, si stanno tirando fuori gli scheletri dall'armadio senza guardare al futuro, e così non si fa che ammazzare il nostro sport. Lo scemo e lo stupido ci saranno sempre, però prima eravamo in un tunnel ed ora si sta vedendo al luce. Andare a scavare nell'oltretomba non serve e ci danneggia. Ci autofinanziamo per essere controllati come nessun altro sport, se adesso un giovane sbaglia secondo me deve pagare anche con la radiazione. Perché stiamo uscendo da una situazione che si protraeva da secoli e mi chiedo chi ci sia dietro il tentativo di distruggere il ciclismo. Mario è stato un grande campione, conosco la sua professionalità. Certo, nella vita non si sa mai, ma questa vicenda non può offuscare quella bella impresa che facemmo in Belgio. Per ora appoggio Cipollini e non voglio credere a cose del genere".

quello che non condivido è voler cancellare il passato senza sapere cosa sia accaduto.
la storia serve proprio per evitare che si commettano gli stessi errori del passato.
è questa mancanza di trasparenza che uccide il nostro sport!
sarà impossibile sapere tutta la verità ma possiamo e dobbiamo scoprirne almeno una gran parte. con tutti i suoi "protagonisti".

e poi far passare che chi all'epoca si dopava era solo qualcuno scemo e stupido, e non un sistema ben organizzato e consolidato negli anni mi pare davvero offensivo nei confronti della nostra intelligenza.

Mica tanto!Basso ha sempre detto che non si e' dopato,tra l'altro l'ha ripetuto ieri sotto giuramento,la Gazzetta tira fuori una scheda che dimostra che invece Basso ha fatto trasfusioni nel 2004,differenza non da poco.
Sulle parole di Scinto meglio sorvolare.........o-o
 

mach1

Passista
4 Marzo 2010
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cipollini come pure gli altri come lui avranno anche sicuramente le loro colpe e responsabilità, ma gli atleti sono sempre e comunque l' ingranaggio più piccolo del meccanismo; se il congegno è grande e complesso tutto aumenta di dimensione, ma le proporzioni quelle restano. io ricordo benissimo le polemiche con la federazione nell' anno in cui cipo vinse il mondiale , il concetto era : volete che vinca ? si ? bene, almeno non rompete le scatole e lasciate fare quello che va fatto ( secondo me ).
in questo rischiando anche in prima persona e di brutto, gli atleti sono mille volte meglio di chi li circonda, medici per esempio, almeno gli sponsor ci mettono il rischio d' impresa.

le rivoluzioni partono sempre dal basso. Se gli atleti sono "il basso" allora che facciano la rivoluzione. Invece ogni volta che qualcuno ha provato a parlare, a rompere l'omertà, gli atleti sono stati i primi a dargli contro e emarginarlo. E allora che andassero a quel paese.
 

posse

Maglia Iridata
14 Ottobre 2008
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tra bologna e la montagna
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Cervelo R3
Mica tanto!Basso ha sempre detto che non si e' dopato,tra l'altro l'ha ripetuto ieri sotto giuramento,la Gazzetta tira fuori una scheda che dimostra che invece Basso ha fatto trasfusioni nel 2004,differenza non da poco.
Sulle parole di Scinto meglio sorvolare.........o-o

dici davvero o per dire? te lo chiedo perche' non ho modo di verificare

io intanto ho trovato questa
L'avvocato di Manolo Saiz mette in imbarazzo Basso
Gli mostra dei fax, il varesino non ricorda: scontro sulle date


DOPING | Lo scrive oggi su La Gazzetta dello Sport Filippo Maria Ricci, corrispondente da Madrid della rosea: «Le domande dell’accusa scorrono via senza sussulti, così come quelle della difesa. Fino a quando tocca all’avvocato di Manolo Saiz (d.s. della Liberty, anche lui arrestato con Fuentes nel 2006), che chiede alla giudice di mostrare a Basso un foglio manoscritto sequestrato a Fuentes e datato 27 aprile 2005 (mesi prima della data nella quale, secondo Basso, iniziò la sua collaborazione con Fuentes usando lo pseudonimo Birillo) nel quale non solo appare il nome del cane ma si legge: «Bisogna portargli 2 sacche di plasma, 3 unità di ormoni, 10 cerotti di testosterone e il numero del conto della banca svizzera». Basso trasalisce, inizia a sudare, perde sorriso e colore. «Ha ricevuto questo fax?». «No» la risposta secca. L’avvocato dell’accusa (Wada) chiede alla giudice di fare luce per suo conto su quel foglio compromettente. Il magistrato passa la palla a Basso che, in difficoltà, si difende come può: «Non riconosco questo documento. Sono passati tanti anni, non posso ricordare ora». La seduta si chiude, dopo 76’.

IL "basso" da cui partire non è certo lui... :-x
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
9 Ottobre 2006
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In un post di qualche settimana fà, quindi prioma delle rivelazioni della gazzetta scrissi che avevo visto su ESPN classic una tappa da 190 km del tour del 99 o forse 2000, mi sembra, in pianura conclusa ad una media superiore ai 50 e dove un certo cipollini aveva fatto una volata a 70km orari e dopo 2 minuti era fresco come una rosa a fare l'intervista...cacchio sono un profeta!!!!! ma non è che ci voglia la sfera magica per capire che si dopano tutti!!!

Ti sei dimenticato di dire che in quella tappa ci fu un vento fortissimo a favore dei corridori per tutti i 190Km al di la' del doping.......o-o
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
9 Ottobre 2006
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dici davvero o per dire? te lo chiedo perche' non ho modo di verificare

io intanto ho trovato questa
L'avvocato di Manolo Saiz mette in imbarazzo Basso
Gli mostra dei fax, il varesino non ricorda: scontro sulle date


DOPING | Lo scrive oggi su La Gazzetta dello Sport Filippo Maria Ricci, corrispondente da Madrid della rosea: «Le domande dell’accusa scorrono via senza sussulti, così come quelle della difesa. Fino a quando tocca all’avvocato di Manolo Saiz (d.s. della Liberty, anche lui arrestato con Fuentes nel 2006), che chiede alla giudice di mostrare a Basso un foglio manoscritto sequestrato a Fuentes e datato 27 aprile 2005 (mesi prima della data nella quale, secondo Basso, iniziò la sua collaborazione con Fuentes usando lo pseudonimo Birillo) nel quale non solo appare il nome del cane ma si legge: «Bisogna portargli 2 sacche di plasma, 3 unità di ormoni, 10 cerotti di testosterone e il numero del conto della banca svizzera». Basso trasalisce, inizia a sudare, perde sorriso e colore. «Ha ricevuto questo fax?». «No» la risposta secca. L’avvocato dell’accusa (Wada) chiede alla giudice di fare luce per suo conto su quel foglio compromettente. Il magistrato passa la palla a Basso che, in difficoltà, si difende come può: «Non riconosco questo documento. Sono passati tanti anni, non posso ricordare ora». La seduta si chiude, dopo 76’.

IL "basso" da cui partire non è certo lui... :-x

E' sulla Gazzetta di oggi,non posto le tabelle perche' non so' se e' possibile
mettere del materiale tratto da un giornale cartaceo.o-o
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Genova
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Bici
Colnago 50 Anniversary
Però penso che sia inutile che ci accaniamo sul fatto che quello che emerge sono indizi. Ci sono testimonianze, confessioni di ex-corridori, squalifiche di corridori ancora in attività che non hanno parlato che fanno capire il contesto.
Quello che sta emergendo è che ciò che pensavamo e qualcuno di noi diceva (me compreso): «Finché uno non è condannato è innocente.» è un mondo a parte che di onesto non aveva niente. Si basava sulla menzogna, dove il 95% dei concorrenti barava.
Gli stessi medici intercettati (Ferrari) non giudicavano la prestazione di chi vinceva sulle base delle sue reali capacità, ma la commentavano su quale trattamento avesse fatto per arrivare primo.
Forse il mondo del ciclismo si è svegliato e ha capito che non poteva andare più avanti così. Io rimango scettico, pur continuando a vedere le gare perché mi piacciono. Ma se si volesse davvero mettere un segno e dire «Da qui non si sgarra più, chi è beccato è fuori.» bisogna cominciare a pensare ad una moratoria.
Non mi piace, sa troppo di colpo di spugna, ma non vedo altre soluzioni. Per quel che mi riguarda lascerei le vittorie anche a coloro che confessassero che si sono dopati, a patto che confessassero tutto: delle loro frequentazioni, di chi li mandava dai preparatori. Vorrei i nomi dei meccanici, dei direttori sportivi, dei proprietari delle squadre. Le autorità sportive, quelle antdoping. Salverei solo i corridori, che in questi anni sono stati il vero anello debole della catena. E chi fosse trovato colpevole lo accompagnerei fuori della porta. Basta! Col ciclismo hai chiuso.
E chi fosse trovato a frequentare chi è stato espulso, sia per telefono, per e-mail, incontrato al bar per un aperitivo lo caccerei a mia volta. Per sempre. Avevi una seconda possibilità, te la sei giocata.
Soluzione troppo drastica? Sì, ma non vedo alternative.
Il doping è una piaga sociale e bisogna iniziare ad usare le maniere forti. Arrivo addirittura a pensare che in questo fervore moratorio espellere qualche innocente pur di salvare il movimento non sarebbe po tanto male. O il ciclismo prende quest'autobus o non sapremo mai quando passerà il prossimo.
 
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posse

Maglia Iridata
14 Ottobre 2008
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Cervelo R3
Però penso che sia inutile che ci accaniamo sul fatto che quello che emerge sono indizi. Ci sono testimonianze, confessioni di ex-corridori, squalifiche di corridori ancora in attività che non hanno parlato che fanno capire il contesto.
Quello che sta emergendo è che ciò che pensavamo e qualcuno di noi diceva (me compreso): «Finché uno non è condannato è innocente.» è un mondo a parte che di onesto non aveva niente. Si basava sulla menzogna, dove il 95% dei concorrenti barava.
Gli stessi medici intercettati (Ferrari) non giudicavano la prestazione di chi vinceva sulle base delle sue reali capacità, ma la commentavano su quale trattamento avesse fatto per arrivare primo.
Forse il mondo del ciclismo si è svegliato e ha capito che non poteva andare più avanti così. Io rimango scettico, pur continuando a vedere le gare perché mi piacciono. Ma se si volesse davvero mettere un segno e dire «Da qui non si sgarra più, chi è beccato è fuori.» bisogna cominciare a pensare ad una moratoria.
Non mi piace, sa troppo di colpo di spugna, ma non vedo altre soluzioni. Per quel che mi riguarda lascerei le vittorie anche a coloro che confessassero che si sono dopati, a patto che confessassero tutto: delle loro frequentazioni, di chi li mandava dai preparatori. Vorrei i nomi dei meccanici, dei direttori sportivi, dei proprietari delle squadre. Le autorità sportive, quelle antdoping. Salverei solo i corridori, che in questi anni sono stati il vero anello debole della catena. E chi fosse trovato colpevole lo accompagnerei fuori della porta. Basta! Col ciclismo hai chiuso.
E chi fosse trovato a frequentare chi è stato espulso, sia per telefono, per e-mail, incontrato al bar per un aperitivo lo caccerei a mia volta. Per sempre. Avevi una seconda possibilità, te la sei giocata.
Soluzione troppo drastica? Sì, ma non vedo alternative.
Il doping è una piaga sociale e bisogna iniziare ad usare le maniere forti. Arrivo addirittura a pensare che in questo fervore moratorio espellere qualche innocente pur di salvare il movimento non sarebbe po tanto male. O il ciclismo prende quest'autobus o non sapremo mai quando passerà il prossimo.
la moratoria per me non serve perche' nn c'e' nessuna "redenzione". le prestazioni son rimaste piu' o meno quelle e penso che ora sia cambiato il tipo di doping.. e quindi son puliti con gli attuali test ma tra 10 anni vedremo
 

Dogmafpx

Maglia Rosa
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Però penso che sia inutile che ci accaniamo sul fatto che quello che emerge sono indizi. Ci sono testimonianze, confessioni di ex-corridori, squalifiche di corridori ancora in attività che non hanno parlato che fanno capire il contesto.
Quello che sta emergendo è che ciò che pensavamo e qualcuno di noi diceva (me compreso): «Finché uno non è condannato è innocente.» è un mondo a parte che di onesto non aveva niente. Si basava sulla menzogna, dove il 95% dei concorrenti barava.
Gli stessi medici intercettati (Ferrari) non giudicavano la prestazione di chi vinceva sulle base delle sue reali capacità, ma la commentavano su quale trattamento avesse fatto per arrivare primo.
Forse il mondo del ciclismo si è svegliato e ha capito che non poteva andare più avanti così. Io rimango scettico, pur continuando a vedere le gare perché mi piacciono. Ma se si volesse davvero mettere un segno e dire «Da qui non si sgarra più, chi è beccato è fuori.» bisogna cominciare a pensare ad una moratoria.
Non mi piace, sa troppo di colpo di spugna, ma non vedo altre soluzioni. Per quel che mi riguarda lascerei le vittorie anche a coloro che confessassero che si sono dopati, a patto che confessassero tutto: delle loro frequentazioni, di chi li mandava dai preparatori. Vorrei i nomi dei meccanici, dei direttori sportivi, dei proprietari delle squadre. Le autorità sportive, quelle antdoping. Salverei solo i corridori, che in questi anni sono stati il vero anello debole della catena. E chi fosse trovato colpevole lo accompagnerei fuori della porta. Basta! Col ciclismo hai chiuso.
E chi fosse trovato a frequentare chi è stato espulso, sia per telefono, per e-mail, incontrato al bar per un aperitivo lo caccerei a mia volta. Per sempre. Avevi una seconda possibilità, te la sei giocata.
Soluzione troppo drastica? Sì, ma non vedo alternative.
Il doping è una piaga sociale e bisogna iniziare ad usare le maniere forti. Arrivo addirittura a pensare che in questo fervore moratorio espellere qualche innocente pur di salvare il movimento non sarebbe po tanto male. O il ciclismo prende quest'autobus o non sapremo mai quando passerà il prossimo.

o-o
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
la moratoria per me non serve perche' nn c'e' nessuna "redenzione". le prestazioni son rimaste piu' o meno quelle e penso che ora sia cambiato il tipo di doping.. e quindi son puliti con gli attuali test ma tra 10 anni vedremo

A me (organo sportivo) non interessa la redenzione. A me interessa l'eliminazione del doping dal mondo del ciclismo. Tu mi fai nomi, cognomi, indirizzi di tutti quelli che in un modo o nell'altro hanno avuto a che fare col doping e io ti perdono, anche se non è giusto. Gli altri li caccio. Se li frequenti caccio anche te.
 

posse

Maglia Iridata
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A me (organo sportivo) non interessa la redenzione. A me interessa l'eliminazione del doping dal mondo del ciclismo. Tu mi fai nomi, cognomi, indirizzi di tutti quelli che in un modo o nell'altro hanno avuto a che fare col doping e io ti perdono, anche se non è giusto. Gli altri li caccio. Se li frequenti caccio anche te.

quel che dici sarebbe fattibile se il doping fosse lo stesso perche' potresti prenderli. ma se chi vince adesso sa che non c'e' un test pronto nemmeno all'orizzonte perche' mai dovrebbe confessare?
 

UsPostalService

Apprendista Velocista
15 Ottobre 2012
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Lance Armstrong
Mica tanto!Basso ha sempre detto che non si e' dopato,tra l'altro l'ha ripetuto ieri sotto giuramento,la Gazzetta tira fuori una scheda che dimostra che invece Basso ha fatto trasfusioni nel 2004,differenza non da poco.
Sulle parole di Scinto meglio sorvolare.........o-o

Non solo 2004 ma anche 2003.

Comunque...io le prestazioni di Basso le ricordo abbastanza bene.
Tra 2003 e 2004 migliorò in modo esagerato sia in salita che a cronometro.
Addirittura nel 2004 fece corsa quasi parallela con Armstrong in salita e beccò parte del distacco nella cronosquadra, nella cronoscalata dell'Alpe D'Huez più una ventina di secondi nella tappa di montagna di qualche giorno dopo(unica tappa di montagna dove Armstrong lo staccò, se non ricordo male).
Nella crono individuale di 60 km(!!!) arrivò solo ad 1 minuto e mezzo da Ullrich e circa a 2 e 40 da Armstrong.
Come diceva(dice) il buon Cassani "cronoman si nasce, non si diventa"...e passare dai 5-6 minuti di distacco di qualche tempo prima ai 2 minuti e 40 in una crono di 60 km(!!!)da Armstrong(che cronoman lo era e in più usava anche EPO, come si è saputo)...bè :mrgreen:
L'anno dopo(2005) Basso ridusse ulteriormente il distacco migliorando ulteriormente in tutto.

Infine post squalifica operacion puerto...è ritornato a beccare 4 minuti e rotti nelle crono(e non da Armstrong o Ullrich, ormai ritirati).


Ovviamente non si possono fondare accuse su queste cose(sono mie considerazioni, cioè personali)però che ne so la cosa fa abbastanza riflettere.
E se volete confermano in un certo senso le indiscrezioni quindi i dati della Gazzetta.
 
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