Training and Racing with a Power Meter (parte quarta)

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fabrylama

Scalatore
22 Marzo 2012
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una
Ci sono varie teorie a riguardo... io senpre tirato specialmente nelle sfr....poi alcuni sostengono che la pedalata a statuto sia più redditizia....boh

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Gli elite però non tirano, non tirano nel senso che sì: alleggeriscono la pedalata per aiutare la gamba che spinge, ma non generano mai una coppia positiva con la gamba passiva. Cioè la gamba passiva non solleva mai il suo peso, ma al massimo una parte di esso.

Più la potenza prodotta è elevata e/o più la cadenza è bassa, più aumenta questo sollevamento. Quindi nelle sfr (quelle classiche) è naturale avere la gamba passiva che solleva quasi o tutto il suo peso.
Molto meno naturale (ed economico dal punto di vista della gross efficiency) è farlo a potenze del medio o della soglia a cadenza autoscelta. Addirittura alla soglia aerobica (intorno alla Z2) un ciclista elite ha la gamba "passiva" quasi completamente passiva.

Tutto questo chiaramente non vale in regime di potenza massima, che di solito è comunque fuorisella.
 

Salvo@ing

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23 Luglio 2011
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Trek Emonda SL6
Condivido con numeri: difetti i Vector quando faccio (raramente) esercizi a bassa cadenza mi indicano una spinta che inizia già a 300º mentre a elevate cadenze sono intorno ai 340º


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Rapasave

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Specialized Tarmac S-WORKS SL6
Condivido con numeri: difetti i Vector quando faccio (raramente) esercizi a bassa cadenza mi indicano una spinta che inizia già a 300º mentre a elevate cadenze sono intorno ai 340º


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Quali parametri e che software usi per guardare questi dati?

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23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
Ma perchè non bisognerebbe tirare con la gamba passiva ?

Spreco di energie ?

Giusto, bella domanda.

Mi ricordo che qualche anno fa Contador si allenava con una bici coi pedali svincolati in modo da costringere a lavorare anche in trazione per far risalite i pedali.

Ma adesso non si sente più nessuno usare queste bici.

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Tatil

Cronoman
8 Giugno 2012
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Canyon Ultimate CF SL Durace 7900
Ma perchè non bisognerebbe tirare con la gamba passiva ?
Spreco di energie ?
Se non sei allenato a farlo si. Ti risulta come uno spreco di energie. Mi sono allenato per mesi a farlo e adesso ti posso assicurare che consente una gestione delle energie incredibile. Quando devi recuperare e hai i quadricipiti cotti oppure in gruppo nelle andature medio-veloci è come avere un motore di riserva

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Fleappo

Passista
9 Maggio 2011
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Carrara, dove la montagna incontra il mare.
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Top Lite Roubaix a riparare-----Viner Bulldozer 63
Gli elite però non tirano, non tirano nel senso che sì: alleggeriscono la pedalata per aiutare la gamba che spinge, ma non generano mai una coppia positiva con la gamba passiva. Cioè la gamba passiva non solleva mai il suo peso, ma al massimo una parte di esso.

Più la potenza prodotta è elevata e/o più la cadenza è bassa, più aumenta questo sollevamento. Quindi nelle sfr (quelle classiche) è naturale avere la gamba passiva che solleva quasi o tutto il suo peso.
Molto meno naturale (ed economico dal punto di vista della gross efficiency) è farlo a potenze del medio o della soglia a cadenza autoscelta. Addirittura alla soglia aerobica (intorno alla Z2) un ciclista elite ha la gamba "passiva" quasi completamente passiva.

Tutto questo chiaramente non vale in regime di potenza massima, che di solito è comunque fuorisella.

Ma le hai mai provate?
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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molto bella e funzionale
Se non sei allenato a farlo si. Ti risulta come uno spreco di energie.

Beh è chiaro che sei non sei allenato sia un dispendio in più... ma appunto dovrebbe essere momentaneo, almeno fintanto che il muscolo e i recettori neuromuscolari si allenano a farlo, ma [MENTION=43035]fabrylama[/MENTION] ha scritto che NON si deve fare ;nonzo%
 

fabrylama

Scalatore
22 Marzo 2012
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Giusto, bella domanda.

Mi ricordo che qualche anno fa Contador si allenava con una bici coi pedali svincolati in modo da costringere a lavorare anche in trazione per far risalite i pedali.

Ma adesso non si sente più nessuno usare queste bici.

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Beh è chiaro che sei non sei allenato sia un dispendio in più... ma appunto dovrebbe essere momentaneo, almeno fintanto che il muscolo e i recettori neuromuscolari si allenano a farlo, ma [MENTION=43035]fabrylama[/MENTION] ha scritto che NON si deve fare ;nonzo%

Questo studio è il capostipite di quelli su questo argomento fatti con metodi moderni ed è anche open access:
https://www.researchgate.net/public...ated_with_elite_endurance_cycling_performance

Leggendolo si vede come un gruppo di ciclisti elite ed uno di livello continental sono stati confrontati. I due gruppi avevano pari VO2max e pari peso, eppure quello elite andava il 10% più forte.
L'idea pre-studio era che gli elite avessero una maggiore efficienza meccanica... invece è il contrario.
Gli elite hanno una peggiore efficienza meccanica perchè la quasi totalità della potenza è prodotta in uno stretto range di pedalata, con poca forza di richiamo, rispetto al gruppo continental che invece aveva una maggiore tendenza a spingere e tirare e accompagnare la pedalata sui punti morti.

In uno studio successivo, non open access, hanno misurato l'efficienza metabolica (gross efficiency: consumo di ossigeno vs potenza prodotta) si è visto che gli elite, nonostante disperdessero più potenza a causa di una peggiore efficienza meccanica, avevano una migliore efficienza complessiva.
Provando a far cambiare tecnica i risultati si sono giustamente invertiti: gli elite forzati ad avere pedalata "rotonda" peggioravano l'efficienza totale, i continental forzati a "stantuffare" miglioravano l'efficienza totale.


Il punto complessivo è che se tu vuoi produrre 200w* (per gamba), puoi farlo sia (numeri indicativi):
-spingendo 220 e perdendo 20 in risalita (risalita completamente passiva)
-spingendo 200 e perdendo 0 in risalita (+20w in risalita)
-spingendo 180 e producendo 20 in risalita (+40w in risalita)

Dal punto di vista della potenza attiva è equivalente: 200w.

Dal punto di vista delle forze, il primo metodo è quello che stressa di più gluteo e quadricipite, il terzo meno, in ogni caso complessivamente si sono prodotti 220w.

Dal punto di vista dell'efficienza metabolica il metodo migliore è il primo o il secondo, al variare delle condizioni al contorno. Questo perchè richiedere +40w da più muscoli "piccoli" (risalita) costa metabolicamente di più che chiedere +40w a muscoli grossi, perchè percentualmente** le due cose sono molto diverse.

Visto che nel ciclismo endurance il fattore limitante è il consumo d'ossigeno e non la forza muscolare, ha senso sacrificare l'efficienza meccanica per l'efficienza metabolica. Discorso diverso per altri tipi di ciclismo.

*il discorso sarebbe più corretto farlo in Nm di coppia, ma è uguale.
**rispetto alla massima potenza che può produrre il muscolo: per quanto ci si possa allenare, il polpaccio non potrà mai diventare grosso come il quadricipite:wacko::wacko:
 
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dagos

via col vento
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molto bella e funzionale
Questo studio è il capostipite di quelli su questo argomento fatti con metodi moderni ed è anche open access:
https://www.researchgate.net/public...ated_with_elite_endurance_cycling_performance

Leggendolo si vede come un gruppo di ciclisti elite ed uno di livello continental sono stati confrontati. I due gruppi avevano pari VO2max e pari peso, eppure quello elite andava il 10% più forte.
L'idea pre-studio era che gli elite avessero una maggiore efficienza meccanica... invece è il contrario.
Gli elite hanno una peggiore efficienza meccanica perchè la quasi totalità della potenza è prodotta in uno stretto range di pedalata, con poca forza di richiamo, rispetto al gruppo continental che invece aveva una maggiore tendenza a spingere e tirare e accompagnare la pedalata sui punti morti.

In uno studio successivo, non open access, hanno misurato l'efficienza metabolica (gross efficiency: consumo di ossigeno vs potenza prodotta) si è visto che gli elite, nonostante disperdessero più potenza a causa di una peggiore efficienza meccanica, avevano una migliore efficienza complessiva.
Provando a far cambiare tecnica i risultati si sono giustamente invertiti: gli elite forzati ad avere pedalata "rotonda" peggioravano l'efficienza totale, i continental forzati a "stantuffare" miglioravano l'efficienza totale.


Il punto complessivo è che se tu vuoi produrre 200w* (per gamba), puoi farlo sia (numeri indicativi):
-spingendo 220 e perdendo 20 in risalita (risalita completamente passiva)
-spingendo 200 e perdendo 0 in risalita (+20w in risalita)
-spingendo 180 e producendo 20 in risalita (+40w in risalita)

Dal punto di vista della potenza attiva è equivalente: 200w.

Dal punto di vista delle forze, il primo metodo è quello che stressa di più gluteo e quadricipite, il terzo meno, in ogni caso complessivamente si sono prodotti 220w.

Dal punto di vista dell'efficienza metabolica il metodo migliore è il primo o il secondo, al variare delle condizioni al contorno. Questo perchè richiedere +40w da più muscoli "piccoli" (risalita) costa metabolicamente di più che chiedere +40w a muscoli grossi, perchè percentualmente** le due cose sono molto diverse.

Visto che nel ciclismo endurance il fattore limitante è il consumo d'ossigeno e non la forza muscolare, ha senso sacrificare l'efficienza meccanica per l'efficienza metabolica. Discorso diverso per altri tipi di ciclismo.

*il discorso sarebbe più corretto farlo in Nm di coppia, ma è uguale.
**rispetto alla massima potenza che può produrre il muscolo: per quanto ci si possa allenare, il polpaccio non potrà mai diventare grosso come il quadricipite:wacko::wacko:
Chiaro ed esaustivo.. grazie Fabry ;)

Praticamente è come dire che è meglio sfruttare la potenza di un motore di grossa cilindrata, risparmiando quindi "carburante" che non usare due motori di cilindrata minore ma che alzano il consumo... o meglio... usare al 70% delle sua capacità un motore di grossa cilindrata coadiuvato da un motore più piccolo per ottenere la stessa potenza ma con consumi complessivamente maggiori.

Quindi, senza saperlo, pedalo bene visto che a differenze di alcuni compagni di uscite non ho mai dolori o crampi ai polpacci... però loro rendono di più in termini pratici... vabbeh sarà per via della diversa età :cry:
 

Fleappo

Passista
9 Maggio 2011
3.815
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Carrara, dove la montagna incontra il mare.
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Top Lite Roubaix a riparare-----Viner Bulldozer 63
Questo studio è il capostipite di quelli su questo argomento fatti con metodi moderni ed è anche open access:
https://www.researchgate.net/public...ated_with_elite_endurance_cycling_performance

Leggendolo si vede come un gruppo di ciclisti elite ed uno di livello continental sono stati confrontati. I due gruppi avevano pari VO2max e pari peso, eppure quello elite andava il 10% più forte.
L'idea pre-studio era che gli elite avessero una maggiore efficienza meccanica... invece è il contrario.
Gli elite hanno una peggiore efficienza meccanica perchè la quasi totalità della potenza è prodotta in uno stretto range di pedalata, con poca forza di richiamo, rispetto al gruppo continental che invece aveva una maggiore tendenza a spingere e tirare e accompagnare la pedalata sui punti morti.

In uno studio successivo, non open access, hanno misurato l'efficienza metabolica (gross efficiency: consumo di ossigeno vs potenza prodotta) si è visto che gli elite, nonostante disperdessero più potenza a causa di una peggiore efficienza meccanica, avevano una migliore efficienza complessiva.
Provando a far cambiare tecnica i risultati si sono giustamente invertiti: gli elite forzati ad avere pedalata "rotonda" peggioravano l'efficienza totale, i continental forzati a "stantuffare" miglioravano l'efficienza totale.


Il punto complessivo è che se tu vuoi produrre 200w* (per gamba), puoi farlo sia (numeri indicativi):
-spingendo 220 e perdendo 20 in risalita (risalita completamente passiva)
-spingendo 200 e perdendo 0 in risalita (+20w in risalita)
-spingendo 180 e producendo 20 in risalita (+40w in risalita)

Dal punto di vista della potenza attiva è equivalente: 200w.

Dal punto di vista delle forze, il primo metodo è quello che stressa di più gluteo e quadricipite, il terzo meno, in ogni caso complessivamente si sono prodotti 220w.

Dal punto di vista dell'efficienza metabolica il metodo migliore è il primo o il secondo, al variare delle condizioni al contorno. Questo perchè richiedere +40w da più muscoli "piccoli" (risalita) costa metabolicamente di più che chiedere +40w a muscoli grossi, perchè percentualmente** le due cose sono molto diverse.

Visto che nel ciclismo endurance il fattore limitante è il consumo d'ossigeno e non la forza muscolare, ha senso sacrificare l'efficienza meccanica per l'efficienza metabolica. Discorso diverso per altri tipi di ciclismo.

*il discorso sarebbe più corretto farlo in Nm di coppia, ma è uguale.
**rispetto alla massima potenza che può produrre il muscolo: per quanto ci si possa allenare, il polpaccio non potrà mai diventare grosso come il quadricipite:wacko::wacko:

Ecco forse é meglio che ti fai una bella letta sul sito delle pedivelle e sul loro funzionamento piuttosto che esordire con frasi come "NON si deve tirare". E chi dice che devi tirare?
Soprattutto perché non le hai provate, dubito che tu possa descriverne il funzionamento e il loro rendimento sulla pedalata.
Le pedivelle funzionano in modo tale che sei costretto ad anticipare il punto morto superiore e il punto morto inferiore.
All'inizio, siccome si tratta di utilizzare muscoli che non hai mai adottato, ti da la sensazione che devi tirare e spingere e che quindi la gamba non ha momenti di recupero.
Peccato che con l'allenamento la sensazione di spingere e tirare non ce l'hai più, tant'è che, come hai detto tu, la gamba in fase di risalita accompagna il gesto senza tirare.
L'uniformitá di pedalata con queste pedivelle arriva anche al 31%, l'efficienza di coppia al 95-96% e il delta massimo di sbilanciamento DX/SX é del 2% (significa 48% SX e 52% DX), ho le tracce garmin se vuoi.
La discussione per me finisce QUI.
Se hai dimostranze, sentimenti, dubbi, scrivimi in privato perché sei andato palesemente in OT.
Buona domenica.o-o
 
Stato
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