Infatti non tira mai nessuno [emoji16]NON si deve tirare!
Ci sono varie teorie a riguardo... io senpre tirato specialmente nelle sfr....poi alcuni sostengono che la pedalata a statuto sia più redditizia....boh
inviato dal mio Samsung S5 Ipbike Powered
Quali parametri e che software usi per guardare questi dati?Condivido con numeri: difetti i Vector quando faccio (raramente) esercizi a bassa cadenza mi indicano una spinta che inizia già a 300º mentre a elevate cadenze sono intorno ai 340º
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io quando ci provo fatico il doppio....Ma perchè non bisognerebbe tirare con la gamba passiva ?
Spreco di energie ?
Ma perchè non bisognerebbe tirare con la gamba passiva ?
Spreco di energie ?
Se non sei allenato a farlo si. Ti risulta come uno spreco di energie. Mi sono allenato per mesi a farlo e adesso ti posso assicurare che consente una gestione delle energie incredibile. Quando devi recuperare e hai i quadricipiti cotti oppure in gruppo nelle andature medio-veloci è come avere un motore di riservaMa perchè non bisognerebbe tirare con la gamba passiva ?
Spreco di energie ?
Gli elite però non tirano, non tirano nel senso che sì: alleggeriscono la pedalata per aiutare la gamba che spinge, ma non generano mai una coppia positiva con la gamba passiva. Cioè la gamba passiva non solleva mai il suo peso, ma al massimo una parte di esso.
Più la potenza prodotta è elevata e/o più la cadenza è bassa, più aumenta questo sollevamento. Quindi nelle sfr (quelle classiche) è naturale avere la gamba passiva che solleva quasi o tutto il suo peso.
Molto meno naturale (ed economico dal punto di vista della gross efficiency) è farlo a potenze del medio o della soglia a cadenza autoscelta. Addirittura alla soglia aerobica (intorno alla Z2) un ciclista elite ha la gamba "passiva" quasi completamente passiva.
Tutto questo chiaramente non vale in regime di potenza massima, che di solito è comunque fuorisella.
Se non sei allenato a farlo si. Ti risulta come uno spreco di energie.
Giusto, bella domanda.
Mi ricordo che qualche anno fa Contador si allenava con una bici coi pedali svincolati in modo da costringere a lavorare anche in trazione per far risalite i pedali.
Ma adesso non si sente più nessuno usare queste bici.
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Beh è chiaro che sei non sei allenato sia un dispendio in più... ma appunto dovrebbe essere momentaneo, almeno fintanto che il muscolo e i recettori neuromuscolari si allenano a farlo, ma [MENTION=43035]fabrylama[/MENTION] ha scritto che NON si deve fare
Chiaro ed esaustivo.. grazie FabryQuesto studio è il capostipite di quelli su questo argomento fatti con metodi moderni ed è anche open access:
https://www.researchgate.net/public...ated_with_elite_endurance_cycling_performance
Leggendolo si vede come un gruppo di ciclisti elite ed uno di livello continental sono stati confrontati. I due gruppi avevano pari VO2max e pari peso, eppure quello elite andava il 10% più forte.
L'idea pre-studio era che gli elite avessero una maggiore efficienza meccanica... invece è il contrario.
Gli elite hanno una peggiore efficienza meccanica perchè la quasi totalità della potenza è prodotta in uno stretto range di pedalata, con poca forza di richiamo, rispetto al gruppo continental che invece aveva una maggiore tendenza a spingere e tirare e accompagnare la pedalata sui punti morti.
In uno studio successivo, non open access, hanno misurato l'efficienza metabolica (gross efficiency: consumo di ossigeno vs potenza prodotta) si è visto che gli elite, nonostante disperdessero più potenza a causa di una peggiore efficienza meccanica, avevano una migliore efficienza complessiva.
Provando a far cambiare tecnica i risultati si sono giustamente invertiti: gli elite forzati ad avere pedalata "rotonda" peggioravano l'efficienza totale, i continental forzati a "stantuffare" miglioravano l'efficienza totale.
Il punto complessivo è che se tu vuoi produrre 200w* (per gamba), puoi farlo sia (numeri indicativi):
-spingendo 220 e perdendo 20 in risalita (risalita completamente passiva)
-spingendo 200 e perdendo 0 in risalita (+20w in risalita)
-spingendo 180 e producendo 20 in risalita (+40w in risalita)
Dal punto di vista della potenza attiva è equivalente: 200w.
Dal punto di vista delle forze, il primo metodo è quello che stressa di più gluteo e quadricipite, il terzo meno, in ogni caso complessivamente si sono prodotti 220w.
Dal punto di vista dell'efficienza metabolica il metodo migliore è il primo o il secondo, al variare delle condizioni al contorno. Questo perchè richiedere +40w da più muscoli "piccoli" (risalita) costa metabolicamente di più che chiedere +40w a muscoli grossi, perchè percentualmente** le due cose sono molto diverse.
Visto che nel ciclismo endurance il fattore limitante è il consumo d'ossigeno e non la forza muscolare, ha senso sacrificare l'efficienza meccanica per l'efficienza metabolica. Discorso diverso per altri tipi di ciclismo.
*il discorso sarebbe più corretto farlo in Nm di coppia, ma è uguale.
**rispetto alla massima potenza che può produrre il muscolo: per quanto ci si possa allenare, il polpaccio non potrà mai diventare grosso come il quadricipite
Questo studio è il capostipite di quelli su questo argomento fatti con metodi moderni ed è anche open access:
https://www.researchgate.net/public...ated_with_elite_endurance_cycling_performance
Leggendolo si vede come un gruppo di ciclisti elite ed uno di livello continental sono stati confrontati. I due gruppi avevano pari VO2max e pari peso, eppure quello elite andava il 10% più forte.
L'idea pre-studio era che gli elite avessero una maggiore efficienza meccanica... invece è il contrario.
Gli elite hanno una peggiore efficienza meccanica perchè la quasi totalità della potenza è prodotta in uno stretto range di pedalata, con poca forza di richiamo, rispetto al gruppo continental che invece aveva una maggiore tendenza a spingere e tirare e accompagnare la pedalata sui punti morti.
In uno studio successivo, non open access, hanno misurato l'efficienza metabolica (gross efficiency: consumo di ossigeno vs potenza prodotta) si è visto che gli elite, nonostante disperdessero più potenza a causa di una peggiore efficienza meccanica, avevano una migliore efficienza complessiva.
Provando a far cambiare tecnica i risultati si sono giustamente invertiti: gli elite forzati ad avere pedalata "rotonda" peggioravano l'efficienza totale, i continental forzati a "stantuffare" miglioravano l'efficienza totale.
Il punto complessivo è che se tu vuoi produrre 200w* (per gamba), puoi farlo sia (numeri indicativi):
-spingendo 220 e perdendo 20 in risalita (risalita completamente passiva)
-spingendo 200 e perdendo 0 in risalita (+20w in risalita)
-spingendo 180 e producendo 20 in risalita (+40w in risalita)
Dal punto di vista della potenza attiva è equivalente: 200w.
Dal punto di vista delle forze, il primo metodo è quello che stressa di più gluteo e quadricipite, il terzo meno, in ogni caso complessivamente si sono prodotti 220w.
Dal punto di vista dell'efficienza metabolica il metodo migliore è il primo o il secondo, al variare delle condizioni al contorno. Questo perchè richiedere +40w da più muscoli "piccoli" (risalita) costa metabolicamente di più che chiedere +40w a muscoli grossi, perchè percentualmente** le due cose sono molto diverse.
Visto che nel ciclismo endurance il fattore limitante è il consumo d'ossigeno e non la forza muscolare, ha senso sacrificare l'efficienza meccanica per l'efficienza metabolica. Discorso diverso per altri tipi di ciclismo.
*il discorso sarebbe più corretto farlo in Nm di coppia, ma è uguale.
**rispetto alla massima potenza che può produrre il muscolo: per quanto ci si possa allenare, il polpaccio non potrà mai diventare grosso come il quadricipite