Tornare a casa, a volte capita.

scuffia

Pignone
21 Gennaio 2010
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Torvaianica
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Bici
Passoni Aerointegral
Sono CAMPIONE del MONDO di "Gira-la-bici"!!!
E la scorsa settimana credo di aver battuto il record mondiale di questa specialità (che ovviamente non comprende guasti meccanici, o telefonate con impegni improvvisi etc etc, ma solo "la svogliatezza").
Era tutto il pomeriggio che mi pregustavo un giretto in bici. Arrivo a casa da lavoro alle 17.30, mi cambio, mi riempio le borraccie, scendo in cantina , prendo la bici e parto. Ad ognuna di queste fasi gradualmente lo smonamento aumentava e la voglia diminuiva. Dopo ca. 1,3 km (1300 metri!) il vento (non più forte del solito) e l'aria calda in faccia mi hanno convinto a fare dietro-front, e tornarmene mestamente a casa a ....non fare un caxxo.
Va ben così!
.

Sei un mito! o-o
 

Zugnajima#11

Team Lotus Camel Honda
14 Giugno 2010
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Nußdorf am Inn, Bayern
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Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Ringrazio, e ti faccio i complimenti per il racconto piacevole e per il blog.o-o

Sono CAMPIONE del MONDO di "Gira-la-bici"!!!
E la scorsa settimana credo di aver battuto il record mondiale di questa specialità (che ovviamente non comprende guasti meccanici, o telefonate con impegni improvvisi etc etc, ma solo "la svogliatezza").
Era tutto il pomeriggio che mi pregustavo un giretto in bici. Arrivo a casa da lavoro alle 17.30, mi cambio, mi riempio le borraccie, scendo in cantina , prendo la bici e parto. Ad ognuna di queste fasi gradualmente lo smonamento aumentava e la voglia diminuiva. Dopo ca. 1,3 km (1300 metri!) il vento (non più forte del solito) e l'aria calda in faccia mi hanno convinto a fare dietro-front, e tornarmene mestamente a casa a ....non fare un caxxo.
Va ben così!

grazie scuffia!!!

klaus, sei imbattibile!!! de ciempions!!!
 

Sergio Servadio

Apprendista Scalatore
23 Marzo 2006
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Non so dire cosa sia veramente quel malessere che non viene da un reale dolore fisico.

Giri la bici e torni a casa.
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Fosse sempre possibile ... .

Ne voglio raccontare una, capitatami circa venti anni fa, andata esattamente all'incontrario.

Una nostra amica sarebbe partita in automobile, da sola, per andare da parenti in Germania.
Colsi la palla al balzo per un passaggio, con bicicletta appresso, fino a Viipiteno.
Quale occasione migliore per arrivare lassu' in fretta e gratris!

Alle 5 del mattino eravamo gia' in viaggio.
Mi offrii di guidare e lo feci per l'intero tragitto.
A Vipiteno scesi, ringraziai, salutai e presi a pedalare verso Passo Giovo.

Pur non avendo fatto colazione, avevo, previdente, preparato tre panini imbottiti.
In cima al Giovo ne feci fuori due; poi mi buttai a capofitto giu' in Passiria.

A Merano presi l'autobus per Spondigna e mi avviai allo Stelvio.

Pit stop a Gomagoi: terzo panino e un caffe'; poi ripresi la marcia all'insu'.

A Trafoi cominciai a sentire un po' di fame ma decisi di continuare senza fermarmi.
Conoscevo assai bene la strada dello Stelvio e sapevo che, qualche chilometro dopo, sulla sinistra poco prima della uscita dal bosco. c'e' un punto ristoro.

Il giorno precedente avevo telefonato all'Albergo Sottostelvio e prenotato una camera. Mangiando ancora qualcosa ci sarei certamente arrivato.

Per sfortuna, o imprevidenza non essendo ancora stagione turistica piena, quel bar era chiuso.
Continuai a pedalare. ma sempre piu' piano.

Presto arrivarono crampi a un polpaccio.
Mi fermai, provai a riprendere ma il dolore era troppo forte.
Mancavano solo un paio di chilometri all'Albergo Sottostelvio e dovevo arrivarci. Pero', non potevo neanche camminare bene.

Quanto avrei desiderato girare la bici e tornare a casa!

La soluzione fu quella di percorrere quel tratto camminando all'indietro.
In questo modo la gamba faceva male, ma non troppo.

La mattina seguente avevo le gambe di legno e anche salire di li' al Passo fu un patimento.
Poi proseguii dal Foscagno per Livigno e, piu' pedalavo, meglio mi sentivo.

Il terzo giorno era tutto passato.
Bella cavalcata: Livigno, Forcola, Bernina, giu' dal Maloja, Colico, Como.

Qualche volta e' una fortuna non aver potuto invertire la marcia.

Sergiio
Pisa
 

Hawk83

Ammiraglia
19 Aprile 2009
16.037
96
Bellano (LC)
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Wilier Zero7 2014 con DurAce Di2
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Fosse sempre possibile ... .

Ne voglio raccontare una, capitatami circa venti anni fa, andata esattamente all'incontrario.

Una nostra amica sarebbe partita in automobile, da sola, per andare da parenti in Germania.
Colsi la palla al balzo per un passaggio, con bicicletta appresso, fino a Viipiteno.
Quale occasione migliore per arrivare lassu' in fretta e gratris!

Alle 5 del mattino eravamo gia' in viaggio.
Mi offrii di guidare e lo feci per l'intero tragitto.
A Vipiteno scesi, ringraziai, salutai e presi a pedalare verso Passo Giovo.

Pur non avendo fatto colazione, avevo, previdente, preparato tre panini imbottiti.
In cima al Giovo ne feci fuori due; poi mi buttai a capofitto giu' in Passiria.

A Merano presi l'autobus per Spondigna e mi avviai allo Stelvio.

Pit stop a Gomagoi: terzo panino e un caffe'; poi ripresi la marcia all'insu'.

A Trafoi cominciai a sentire un po' di fame ma decisi di continuare senza fermarmi.
Conoscevo assai bene la strada dello Stelvio e sapevo che, qualche chilometro dopo, sulla sinistra poco prima della uscita dal bosco. c'e' un punto ristoro.

Il giorno precedente avevo telefonato all'Albergo Sottostelvio e prenotato una camera. Mangiando ancora qualcosa ci sarei certamente arrivato.

Per sfortuna, o imprevidenza non essendo ancora stagione turistica piena, quel bar era chiuso.
Continuai a pedalare. ma sempre piu' piano.

Presto arrivarono crampi a un polpaccio.
Mi fermai, provai a riprendere ma il dolore era troppo forte.
Mancavano solo un paio di chilometri all'Albergo Sottostelvio e dovevo arrivarci. Pero', non potevo neanche camminare bene.

Quanto avrei desiderato girare la bici e tornare a casa!

La soluzione fu quella di percorrere quel tratto camminando all'indietro.
In questo modo la gamba faceva male, ma non troppo.

La mattina seguente avevo le gambe di legno e anche salire di li' al Passo fu un patimento.
Poi proseguii dal Foscagno per Livigno e, piu' pedalavo, meglio mi sentivo.

Il terzo giorno era tutto passato.
Bella cavalcata: Livigno, Forcola, Bernina, giu' dal Maloja, Colico, Como.

Qualche volta e' una fortuna non aver potuto invertire la marcia.

Sergiio
Pisa
Complimenti!!o-oo-o