si serto, è valida per qualsiasi componente metallico.
tra l'altro nei post precedenti ho dimenticato di dire che l'applicazione si fa una volta soltanto...non è necessario, anzi è del tutto superfluo, ripetere l'operazione in campo ciclistico, dato che il legame tra metallo e molecole di fullerene, ad esempio in ambito motociclistico, dura da 20 a 40 mila kilometri...e lì gli attriti, il calore e le forze in gioco sono ben diverse da una bicicletta.
inoltre, si può lavare la parte su sui è stato applicato il fullerene senza alcun problema, il legame è a livello molecolare. inoltre, se farete il trattamento, vedrete che durante l'uso la tendenza a sporcarsi di morchia diminuirà drasticamente.
tutti bellissimi vantaggi, ma il problema è che tutto il trucco dell'applicazione e del fare presa del fullerene è proprio nel fatto che il metallo su cui va applicato deve stare a una temperatura di almeno 60°...il che vuol dire scaldarlo ad almeno 20° in più.
ovviamente con queste temperature bisogna stare attenti a non danneggiare eventuali o-ring o altri componenti non metallici (col calore, dato che il fullerene in se stesso è assolutamente ininfluente sulle parti NON metalliche).
faccio un paio di esempi:
1. io sulla mia SUZUKI scaldo la catena con un phon professionale operando su tratti di catena di 10 cm alla volta e applico immediatamente dopo il fullerene. ripeto l'operazione ogni 10.000 km, e in 65.000 km percorsi dalla mia moto non ho mai dovuto cambiare catena, mentre i miei amici che non usano il fullerene mediamente cambiano catena ogni 20\25mila km.
dico questo tanto per dare un'idea dell'efficacia del fullerene.
2. nell'
olio motore delle mie moto e auto (a dire il vero nelle auto anche nell'olio cambio) verso ogni 20.000 km un minima quantità di fullerene, ma stavolta in un altra formulazione più pura,
questo
i risultati sono impressionanti, a livello di rumorosità, fluidità, rapidità nel salire di giri etc...e anche consumi...
unica nota dolente il freno motore va completamente a ramengo, d'altra parte è logico dato che è un freno che si basa appunto sull'attrito.
quindi con la dovuta fantasia e le attenzioni suddette, il fullerene si può utilizzare in ambito ciclistico su qualsiasi cosa metallica che produca attrito.