Non so ragazzi,ma credo che si faccia un po confusione sulle proprietà delle lenti fotocromatiche.
Questa tipologia di lente(che ricordo ha origini militari americane...) hanno lo scopo di adattare la nitidezza di visione al mutare delle condizioni di visibilità ma...e c'è un ma il problema è legato sia alla velocità di cambiamento che alla durata di tale cambiamento.MI spiego meglio.
Se durante una uscita con tempo soleggiato all'improvviso il tempo cambia e si annuvola o per un inconveniente sono costretto a tornare al crepuscolo la lente fotocromatica mi da la possibilità di vedere piuttost che avere una lente scura e non poterla usare in caso di oscurità.
Tale cambiamento di luce perdura per un tot di tempo(parli di minuti o ore,ma non secondi) che comunque dà il tempo alle lenti di "adattarsi".
Il mutare repentinamente le condizioni di luce nel sottobosco in tratti stradali frequentemente coperti da alberi,ecc costringerebbe le lenti ad adattarsi in tempi piuttosto,troppo, ristretti(dell'ordine dei pochi secondi per non dire meno) il che non garantirebbe una perfetta visione,oltrechè risultare pericoloso.
Un conto che il tempo sta variando e dal sole torni con il nuvoloso e passano minuti o ore, un altro è che passi all'ombra di un albero per poi tornare al sole in pochi secondi.
la tecnologia attuale non permette tale velocità di adattamento,o se lo permette,non è efficace al 100%.
La mia modesta opinione è che la lente fotocromatica la userei in caso di uscita nel dopopranzo sapendo di tornare con il sole calante quasi in oscurità e allora si che avrebbe una sua validità(mia opinione si intende),ma in condizioni di cambiamenti repentini di luce non la trovo efficace,per non dire pericolosa.Preferisco una lente un po piu chiara ma senza il pericolo di non vedere o dovermi fermare.