Il vento del cambiamento nell'UCI

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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dove capita
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finalmente..... più spazio agli ingegneri e meno agli atleti !!!

Si, ma con criterio, perché gli ingegneri si fanno prendere la mano volentieri :-x

cannondale-factory-tour2005-28.jpg
 

patek

Apprendista Passista
21 Agosto 2007
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mah! forse in discipline come il record dell'ora ci si può consentire qualche apertura in più ma in una corsa normale a tappe o in linea che sia , io desidero vedere gli atleti che si confrontano e non i mezzi meccanici. o vogliamo una sorta di formula 1 in bici dove quello che ha le gomme migliori o le scelte aerodinamiche più azzeccate vince anche se è un brocco?
alla fine l'evoluzione dei mezzi in bici a che serve? almeno la formula 1 ha la giustificazione di portare poi in produzione e per tutti ciò che viene sviluppato per le corse.

ma la bici? certo si può fare elettrica ad energia solare o altre amenità ( ma anche comprarsi uno scooter che poi può avere tutta l'evoluzione tecnica immaginabile anche farlo volare) ma resta il fatto che se il mio desiderio è andare in bici in mezzo alla natura e fare sport quello che mi serve sono 2 ruote un telaio il cambio ed i freni. ormai le tipologie di bici esistenti sono in grado di portarti praticamente ovunque. non riesco ad immaginare uno sviluppo che consenta di fare di più e meglio ( intendo dal punto di vista di aprire ulteriori orizzonti come può essere stata la bici da mtb quando c'erano solo quelle da strada)
 

kikhit

Scalatore
21 Dicembre 2004
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tra torinese e pinerolese, un po' qui e un po' lì
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una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse
se il mio desiderio è andare in bici in mezzo alla natura e fare sport quello che mi serve sono 2 ruote un telaio il cambio ed i freni.

per essere coerente potresti anche rinunciare al cambio e girare solo in single speed! E magari anche brakeless! ;-) :mrgreen:
 

sepica

Ammiraglia
10 Agosto 2004
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sarebbe ora, anche se il principio con cui si è dato vita a questo immobilismo , è un nobile motivo, la capacità atletica non deve essre sovrastata dalla capacità tecnica del mezzo, questo principio deve valere sempre, e le aperture a nuove innovazioni tecnologiche a miei occhi sono ben viste.....anche se poi parla dell'esempio della Formula UNO , che appunto è l'esempio lampante che il mezzo supera le capacità umane.
E allora che facciamo dichiariamo una cosa ma ne facciamo un altra ???
 
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claudio77

Pedivella
8 Settembre 2009
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Corsa
Secondo me le regole ci vogliono e devono valere per tutti. L'atleta in primo piano, il mezzo è solo uno strumento e tutti devono essere equipaggiati in modo eguale senza differenze. Non cadiamo nel ridicolo, gli ingegneri non ci capiscono niente di bici. Detto questo, le innovazioni interessanti (tipo freni a disco sulla bdc) sono ben accette.
 

cacciatorino

Scalatore
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Anche io non vedo molto di buon occhio queste deregolamentazioni, soprattutto in campo amatoriale dove ci si dovrebbe confrontare piu' o meno ad armi pari, altrimenti il divario fra l'autarchico e lo sponsorizzato potrebbe andare troppo oltre quello causato dalle sole differenze atletiche.

Se pero' le premesse sono quelle dell'articolo, vedo un futuro abbastanza grigio per gli amatori e d'oro per i produttori che potranno imporre cambiamenti tecnologici molto costosi. Permettere tecnologie troppo sofisticate fa gli interessi solo dei produttori.....
 
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edoardo3

Apprendista Scalatore
11 Settembre 2009
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credo sia lapalissiano che nessuno sport professionistico puo' sopravvivere senza i fondi per finanziare tutto il carrozzone e per pagare gli atleti, tutto questo viene ottenuto con le sponsorizzazioni, solo che mentre alcuni sponsor sono solo finanziari come le banche o i fabbricanti di giocattoli, tanto per fare un esempio, gli sponsor tecnici hanno bisogno di un ritorno d'immagine importante e combinato. Avere la libertà di fare qualcosa che possa incidere sensibilmente sulla prestazione dell'atleta fa si che il produttore possa pubblicizzare e vendere meglio i propri prodotti. Essere castrati da regole troppo rigide fa si che l'eccellenza tecnica sia più difficile da far risaltare.

Alla fine qualunque produttore, anche il piu' scarso, è in grado di preparare una bici ai limiti del peso UCI, sempre per fare un esempio banale.

Se i produttori non possono far vedere in modo netto la loro superiorità allora forse il loro interesse nello sponsorizzare il carrozzone sarà meno accentuato, e lil carrozzone si troverà in crisi.

Rimuovere alcuni limiti tecnici, con l'aiuto di qualcuno competente, puo' aiutare a vivacizzare il circus.
 

frejus82

Maglia Gialla
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l'unica cosa giusta fatta dall'uci negli ultimi anni è stata mettere al primo piano l'atleta lasciando un ruolo marginale al mezzo....adesso stanno cedendo anche su questo..sfascio totale...
 

kikhit

Scalatore
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l'unica cosa giusta fatta dall'uci negli ultimi anni è stata mettere al primo piano l'atleta lasciando un ruolo marginale al mezzo....adesso stanno cedendo anche su questo..sfascio totale...

sì, infatti più che sulla tecnologia si è investito molto sulla farmacia!
 

bomberos

Apprendista Cronoman
27 Settembre 2010
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Passo di Viamaggio
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Bici
ce l'ho! addirittura piu' di una...
Si dovrebbe trovare il giusto mix tra innovazione,tecnologia e tradizione
Per il mio personalissimo punto di vista da ciclista 48enne che ha cominciato con le bici in acciao con il cambio al tubo obliquo,passato all'allumino e arrivato al carbonio,per il record dell'ora le bici dovrebbero essere tradizionali,non importa il metallo o la lega con cui e' fatto,magari con ruote ad alto profilo max 80mm
L'UCI non e' mai stata di orizzonti aperti,anzi se c'era da tornare indietro lo faceva,ma anche il fatto di stravolgere sensibilmente l'assetto della bici per tentare il record dell'ora a me non piaceva
Il bello di assistere ad un record e' vedere dove l'atleta puo' spingersi a superare i propri limiti,magari in maniera lecita, ma tsnto so gia' che chi leggera' mi dira' che saro'un inguribile romantico innamorato della bici
 

cacciatorino

Scalatore
12 Agosto 2012
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Porto Recanati, ma con l'appennino nel cuore
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Bici
BTwin Triban 5
Quindi secondo tutti voi la soluzione è fare in modo che il ciclismo vada nella direzione della Moto2??

Io vorrei solo che la differenza prestazionale fra una bici da 1000 euro e una da 10.000 euro sia trascurabile, e che il 99% ce lo debba mettere il ciclista. Questo solo per evitare che con i soldi ci si possa comprare la competitivita'.

Non seguo il motociclismo, quindi non so cosa sono le Moto2.
 
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