A nessuno è venuto in mente che forse quello che si vede è la linea editoriale della Rai? Che vuole un programma così?
Il Giro non è una semplice corsa, è come il Tour per la Francia. Si mescolano cultura, tradizione e sport. C'è gente che non sa nulla di ciclismo, ma al Giro un'occhiata la dà. A costoro non puoi parlare di
Shimano, di
SRAM o di Campagnolo o delle fibre in carbonio o del dislivello della sella dal manubrio.
L'altro giorno hanno portato le bici al processo e si sono limitati al prezzo e alla tecnologia, ma l'hanno fatto in maniera superficiale e, benché io ne volessi sapere di più, per me hanno fatto bene, proprio per non entrare troppo in tecnicismi.
Semmai dovreste lamentarvi che parlino poco di queste cose nelle classiche o in quelle corse minori, che sono seguite per la maggior parte da appassionati di ciclismo e che spesso lo praticano pure.
Come ha già scritto qualcuno: se la cosa non vi piace non guardatela. Sono anni che il Processo alla Tappa è così. Anni fa lo conduceva Galeazzi: non faceva altro che parlare di Cipollini, forse perché non conosceva gli altri.
Come si dice: è il Giro bellezza, fattene una ragione.
Se no obbligate Bike Channel a trasmettere il Giro e a commentarlo come volete voi.