Quanto siamo bravi veramente?

saxfast

Apprendista Scalatore
13 Agosto 2010
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pescara
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Bici
Ridley noah all black- dura ace 9000- cosmic carbone slr
Ho un compagno che lavora dalle 8 alle 18... Esce il sabato e la domenica e l estate qualche volta la sera a modo suo.... Vince parecchie corse a circuito all anno.... Pero alle gran fondo non va per vincere perche sa benissimo che chi si allena 3/4 volte a settimana per 3/4 ore dopo tot km mantiene il passo, lui no... Pero io che mi alleno come lui non vado come lui....
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Genova
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Bici
Colnago 50 Anniversary
Vedo che, più o meno, tutti la pensate come me. Quel che conta più che le ore in sella senza costrutto è la qualità nella durata dell'allenamento.
Ma il mio discorso voleva essere più ampio e non limitarsi solo alla prestazione in gara, ma anche nelle semplici uscite di gruppo fra amici. Pur se con impegno differente l'uscita di gruppo domenicale ricalca in piccolo la gara (vedi granfondo).
A questo proposito ho elaborato un piccolo schema che in parte riprende quanto è già stato detto. Confronta (ovviamente a livello teorico) due amici con le stesse caratteristiche fisiche e uguale predisposizione al ciclismo.
 

Diego56

Apprendista Passista
22 Gennaio 2009
951
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Rivara Canavese
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In acciaio
Vedo che, più o meno, tutti la pensate come me. Quel che conta più che le ore in sella senza costrutto è la qualità nella durata dell'allenamento.
Ma il mio discorso voleva essere più ampio e non limitarsi solo alla prestazione in gara, ma anche nelle semplici uscite di gruppo fra amici. Pur se con impegno differente l'uscita di gruppo domenicale ricalca in piccolo la gara (vedi granfondo).
A questo proposito ho elaborato un piccolo schema che in parte riprende quanto è già stato detto. Confronta (ovviamente a livello teorico) due amici con le stesse caratteristiche fisiche e uguale predisposizione al ciclismo.

;nonzo%;nonzo%;nonzo%;nonzo%
 

Diego56

Apprendista Passista
22 Gennaio 2009
951
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Rivara Canavese
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In acciaio
Beh, se la metti su questo piano, due amici con uguali caratteristiche, uguali predisposizioni per il ciclismo non saranno mai uguali. Ci sono troppe variabili in questo, la prima e forse l'unica è la testa. E con testa intendo capacità di concentrarsi sia durante l'allenamento che durante la corsa, capacità di leggere la corsa stessa ossia quando il momento è buono per tentare qualcosa e sopratutto le motivazioni che ti spingono a correre. Se hai fame hai mille motivazioni per correre e arrivare. Se parliamo di cicloamatori dipende sopratutto da quanto uno è disposto a sacrificare della propria vita famigliare per il ciclismo. I figli da accompagnare a fare sport, l'impegno sul lavoro per permettere una vita più agiata alla famiglia tutto questo chiaramente agiscono sulle prestazioni che poi uno ha quando pedala. La qualità e la quantità di allenamento dipendono per un cicloamatore, secondo me (e non sono certamente la bibbia, ma solo un genitore che da quando i figli sono maggiorenni si permette di fare qualche km in più in bicicletta), da quello scritto sopra.
 

Farrar

Apprendista Passista
26 Maggio 2012
963
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Torino
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Bici
Troppe, ma forse ho ancora spazio per una ...
Ognuno è bravo per il contesto che vive o si crea.
Se l'obiettivo sono le gare a qualsiasi livello si è bravi se si migliora rispetto alle reali aspettative e soprattutto come si arriva in graduatoria nella propria categoria.
Se l'obiettivo è migliorare se stessi in determinati percorsi si è bravi se ci si riesce spesso a metterci meno tempo a parità di fatica.
Se l'obiettivo,è macinare km sei bravo se riesci a percorrerne di piú rispetto all'anno precedente .
Se sei un professionista sei bravo se in gara riesci a fare esattamente quello che il tuo DS ti dice.
Si potrebbe andare avanti all'infinito.
Le prestazioni al mio livello (sfigato) dipendono da troppi elementi : lavoro, famiglia , alimentazione , meteo......
Sono piú bravo io che percorro 6000km all'anno cercando di migliorare le mie prestazioni sulle uscite lunghe e sui segmenti corti oppure un mio amico che in bdc ne fa la meta' dei km ma durante il 50% delle uscite devo inseguirlo sino allo sfinimento?
Rispondo Io; lui é piú bravo peró le soddisfazioni piú grosse me le tolgo sempre io nell'altro 50% delle volte .Vado a bermi un digestivo.....
A parità di opportunità l'allenamento , l'alimentazione, l'abnegazione e l'attitudine rendono uno piú bravo di un altro ; ma i primi tre dipendono da esclusivamente da noi.
 

enricob

Apprendista Scalatore
13 Ottobre 2008
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Pesaro
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Bici
S-Works Tarmac 2015 DA9000
Sono quello che si allena più e meglio rispetto ai compagni di uscite.
Sono anche il più attento alla posizione in bici, gli altri pedalano "ad minkiam", ovvero mettono l'altezza sella più o meno ad occhio. L'arretramento non sanno cosa sia. Le tacchette le ha messe il negoziante semplicemente in base alla taglia della scarpa.
Siamo tutti normopeso, comunque pesanti come ciclisti.
Alla fine io risulto sempre e comunque il più scarso, sia in pianura che in salita. Sono "forte" solo in discesa.
La risposta dunque è NO, se uno fa 10 ore e l'altro 20, non è assolutamente detto che il primo vada più lento. Il motore vale per il 90%.
Tutto il resto è noia.
imho.


quoto!! quello che conta è il motore, se uno non ha motore può' allenarsi all'infinito. Non solo: allenarsi bene non significa allenarsi molto ma semplicemente saper rispettare nel modo migliore (con un approccio scientifico e soprattutto sapendo ascoltare il proprio fisico) il principio della supercompensazione, fatta di periodi di carico e scarico. Ho visto tanta gente fare il triplo dei miei chilometri ed andare meno, molto meno.
 

Big_63

Passista
28 Maggio 2009
3.716
512
Bergamo
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aggiungici anche a parità di motore ;)
il motore è fondamentale, l'ottimo allenamento ti darà al max un 15% ma se, e non è così improbabile la differenza è maggiore ... non c'è nulla da fare!
Ho un amico che allenandosi 400 Hr/anno è arrivato nella MF sul podio alla MDD, alla novecolli e alla Gimondi ... assicuro che il 99% dei forumendoli anche allenandosi il doppio non potrebbe mai batterlo :wacko:
 

raccone

Apprendista Velocista
9 Maggio 2007
1.573
95
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Basta solo il numero sulla schiena per stabilire chi è il più bravo o contano di più le ore di allenamento?
Parto dal presupposto che il nostro livello sia il più basso in assoluto nella scala ciclistica e bastino poche ore di allenamento in più alla settimana per dimostrare ad uno non dotato di particolare talento di andare più forte di uno bravo, ma che non riesce ad allenarsi.
Uno che fa 10 ore la settimana può andare forte quanto il suo amico che ne esce 20? Secondo me no. Può limitare i danni se ha talento e ha una migliore qualità nelle uscite, ma a parità di qualità chi esce di più va più forte.
Ci sono, ovviamente, le eccezioni, ma quanti sono quelli che escono pochissimo e stracciano chi esce un sacco? (ne conosco uno, ma fra tutti quelli che conosco è il solo, ma quando va con i pari livello busca)
Dite la vostra.

Dal basso della mia ignoranza sulle teorie dell'allenamento la mia impressione e' che riferendosi all'esempio che fai, 10 ore contro 20 ore, le possibilita' di andare piu' forte di chi si allena di piu' sono molto concrete.
10 ore alla settimana penso siano un bel allenamento per uscite-gare non troppo lunghe(ma forse anche per quelle lunghe), il "grosso" potrebbe essere gia' fatto, allenarsi 20 ore vuol dire che o si sa quello che si sta facendo, e allora si puo' migliorare ancora un pochino,o si rischia di essere sempre spompati.
Se invece si confrontasse 5 ore contro 10 ore, rimanendo sempre in rapporto 1 a 2, probabilmente ci sarebbe comunque sovrapposizione delle prestazioni ma in misura minore rispetto al caso 10-20. Piu' si scende di ore piu' diventa limitante, forse, il fattore scarso allenamento, portando il ragionamento all'estremo un qualsiasi amatore che pedali 15 ore alla settimana penso starebbe quasi sempre davanti ad un potenziale pantani che ne pedali 2.
Il tutto naturalmente assumendo che la qualita' dell'allenamento sia uguale perche' altrimenti 5 ore alla settimana possono essere piu' allenanti di 25, sullo stesso atleta intendo.
Per quanto riguarda le definizioni il piu' bravo in generale, bho, per me e' quello che riesce a pedalare in maniera il piu' possibile soddisfacente dal suo punto di vista, il piu' forte in ogni data situazione e' quello che va piu' forte. I km non contano, anche perche' forse piu' che di km si dovrebbe parlare di risorse di tempo a disposizione, che poi uno le sfrutti o meno fa parte di quanto "e' bravo ad andare forte", altrimenti e' solo un discorso su quali sono le potenzialita' di un atleta a pari condizioni, che non si verificano mai tra due diversi, nel frullatore ci va tutto compreso quanto uno e' stressato al di fuori dell'attivita' ciclistica, diventa secondo me impossibile soppesare le prestazioni di un amatore in funzione del contesto.
ciao ciao
 
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enricob

Apprendista Scalatore
13 Ottobre 2008
1.987
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Pesaro
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Bici
S-Works Tarmac 2015 DA9000
Dal basso della mia ignoranza sulle teorie dell'allenamento la mia impressione e' che riferendosi all'esempio che fai, 10 ore contro 20 ore, le possibilita' di andare piu' forte di chi si allena di piu' sono molto concrete.
10 ore alla settimana penso siano un bel allenamento per uscite-gare non troppo lunghe(ma forse anche per quelle lunghe), il "grosso" potrebbe essere gia' fatto, allenarsi 20 ore vuol dire che o si sa quello che si sta facendo, e allora si puo' migliorare ancora un pochino,o si rischia di essere sempre spompati.
Se invece si confrontasse 5 ore contro 10 ore, rimanendo sempre in rapporto 1 a 2, probabilmente ci sarebbe comunque sovrapposizione delle prestazioni ma in misura minore rispetto al caso 10-20. Piu' si scende di ore piu' diventa limitante, forse, il fattore scarso allenamento, portando il ragionamento all'estremo un qualsiasi amatore che pedali 15 ore alla settimana penso starebbe quasi sempre davanti ad un potenziale pantani che ne pedali 2.
Il tutto naturalmente assumendo che la qualita' dell'allenamento sia uguale perche' altrimenti 5 ore alla settimana possono essere piu' allenanti di 25, sullo stesso atleta intendo.
Per quanto riguarda le definizioni il piu' bravo in generale, bho, per me e' quello che riesce a pedalare in maniera il piu' possibile soddisfacente dal suo punto di vista, il piu' forte in ogni data situazione e' quello che va piu' forte. I km non contano, anche perche' forse piu' che di km si dovrebbe parlare di risorse di tempo a disposizione, che poi uno le sfrutti o meno fa parte di quanto "e' bravo ad andare forte", altrimenti e' solo un discorso su quali sono le potenzialita' di un atleta a pari condizioni, che non si verificano mai tra due diversi, nel frullatore ci va tutto compreso quanto uno e' stressato al di fuori dell'attivita' ciclistica, diventa secondo me impossibile soppesare le prestazioni di un amatore in funzione del contesto.
ciao ciao

pienamente d'accordo con te o-o
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
14.376
4.364
Genova
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Bici
Colnago 50 Anniversary
Ho fatto l'esempio 10 ore contro 20, per vari motivi:
  • 10 ore di differenza sono significative in termini prestazionali. Una differenza di 5/6 ore si sente molto meno. Uno bravo che si allena con qualità, secondo me, riesce ad andare più forte di uno che si allena 5 ore in più alla settimana e non fa qualità.
  • 5 contro 10 non c'è paragone. Sono troppo poche 5 ore settimanali perché uno riesca ad essere competitivo nei confronti di uno che si allena 10 ore, che grossomodo corrispondono a 6.500/7.000 chilometri.
  • Più di 20 ore si va già verso livelli molto alti e le differenze si assottigliano. Dando per scontato che se uno esce più di 20 ore la settimana si allena come si deve, in quella fascia comincia a contare soprattutto il talento.

[MENTION=45179]Farrar[/MENTION]: era questo il punto che mi premeva di più, quando hai parlato del raffronto col tuo amico. In termini di prestazioni lui è più bravo, ma tu lo dovresti vincere sul fondo, anche se 6.000 chilometri l'anno non sono tantissimi.
 

gabrybe

Apprendista Cronoman
25 Marzo 2006
2.951
263
"provincia degli uomini di mondo!"
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Bici
cletta
Anch'io quoto il buon Scamorza
Io faccio abbastanza Km (13-14K/anno), non seguo allenamenti specifici (faccio tanta salita perchè mi piace) e mi regolo nell'alimentazione: in questo stato, quando partecipo a GF (anche dure, tipo il lungo della "Coppi") mi piazzo circa a metà classifica e tanto mi basta e mi soddisfa. Forse con allenamenti specifici e più sistematici, potrei ricavare qualcosa di più in termini di rendimento, ma ho paura che perderei qualcosa come puro divertimento...boh, comunque sto bene così.
Detto questo, esco a volte con amico che si allena meno ma che ha un signor motore e sul medio (soprattutto man mano che si impenna la strada...) non ce n'è, posso solo contenere i danni...
Poi è vero che quando si allunga un po' il giro, magari paga qualcosa sul fondo, ma dove conta il motore e il peso/potenza, posso solo leggergli la targa (...e devo fare in fretta perchè poi si allontana :wacko:)
Io in GF come la Coppi (lunga) arrivo a metà classifica pur senza aver mai superato gli 8000 Km/anno ...quest'anno se arrivo a 6000 sarò contento :D

C'è da dire che cerco di allenarmi "il giusto" e "bene" (powermeter sui rulli da sempre, da quest'anno anche su strada).

In più corro a piedi e credo che se mi buttassi unicamente sulla bici arriverei al massimo a 11-12 mila Km/anno ma senza migliorare più di tanto le prestazioni, e soprattutto perdendomi tutto ciò che la corsa in montagna e su strada ti danno!
 

rbc

via col vento
7 Maggio 2014
1.953
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samurai
Ho fatto l'esempio 10 ore contro 20, per vari motivi:
  • 5 contro 10 non c'è paragone. Sono troppo poche 5 ore settimanali perché uno riesca ad essere competitivo nei confronti di uno che si allena 10 ore, che grossomodo corrispondono a 6.500/7.000 chilometri.

Questa tua parte del discorso è relativa solo a gare tipo medio fondo o di durate superiori e legata ad un concetto di ciclismo un po' stereotipato.
Facendo qualità tutti i giorni 5 gg per 1h al giorno nelle gare corte ed esplosive tipo i circuiti, forse si ottengono risultati migliori che non alleandosi di più (5 ore di qualità alla settimana fatte a certi livelli sono tantissime). Se poi aggiungiamo che un ciclista abile tatticamente sa gestirsi i suoi "goal" ossia i suoi picchi di prestazione e risparmiare quando è ora, può dire la sua anche in tracciati di 2-3 ore rispetto a chi si allena comunque tanto, ma non puntando tutto sull'intensità.
 

gabrybe

Apprendista Cronoman
25 Marzo 2006
2.951
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"provincia degli uomini di mondo!"
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cletta
Questa tua parte del discorso è relativa solo a gare tipo medio fondo o di durate superiori e legata ad un concetto di ciclismo un po' stereotipato.
Facendo qualità tutti i giorni 5 gg per 1h al giorno nelle gare corte ed esplosive tipo i circuiti, forse si ottengono risultati migliori che non alleandosi di più (5 ore di qualità alla settimana fatte a certi livelli sono tantissime). Se poi aggiungiamo che un ciclista abile tatticamente sa gestirsi i suoi "goal" ossia i suoi picchi di prestazione e risparmiare quando è ora, può dire la sua anche in tracciati di 2-3 ore rispetto a chi si allena comunque tanto, ma non puntando tutto sull'intensità.
quoto...
ma in Italia il ciclista medio ha ancora la concezione dei 1500km con il 39 d'inverno in pianura, delle SFR grattugiaginocchia e altre vetustà del genere...

Vagli a spiegare che un 5x5' @Z5 o 3x3' @Z6 producono stimoli allenanti intensissimi in relativamente poco tempo...
 

rbc

via col vento
7 Maggio 2014
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samurai
quoto...
ma in Italia il ciclista medio ha ancora la concezione dei 1500km con il 39 d'inverno in pianura, delle SFR grattugiaginocchia e altre vetustà del genere...

Vagli a spiegare che un 5x5' @Z5 o 3x3' @Z6 producono stimoli allenanti intensissimi in relativamente poco tempo...
O dei 7x30" (tabata). Le sfr grattuggiano le ginocchia solo a chi non ne ha compreso a fondo il significato (non occorre sviluppare chissà quali forze, contrariamente a ciò che si pensa non è necessario spingere il 50x11 sul 6‰ per eseguire correttamente l'esercizio. Tanto quanto in pressa non serve alzare il proprio massimale per curare la forza resistente.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Colnago 50 Anniversary
Questa tua parte del discorso è relativa solo a gare tipo medio fondo o di durate superiori e legata ad un concetto di ciclismo un po' stereotipato.
Facendo qualità tutti i giorni 5 gg per 1h al giorno nelle gare corte ed esplosive tipo i circuiti, forse si ottengono risultati migliori che non alleandosi di più (5 ore di qualità alla settimana fatte a certi livelli sono tantissime). Se poi aggiungiamo che un ciclista abile tatticamente sa gestirsi i suoi "goal" ossia i suoi picchi di prestazione e risparmiare quando è ora, può dire la sua anche in tracciati di 2-3 ore rispetto a chi si allena comunque tanto, ma non puntando tutto sull'intensità.

Veramente non ho parlato di gare, e nemmeno ne voglio parlare. Il mio è più un discorso filosofico-esistenziale.
Di gare ne parli tu. Giusto, ma riduttivo.
 

razor 1

Apprendista Scalatore
15 Febbraio 2012
2.231
1.060
val petronio, entroterra sestrese
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Bici
Cannondale S6 Evo HM
Magari sono un po' OT, ma per me siamo tutti quanti bravissimi, già per il solo fatto di aver scelto uno sport così faticoso e che comporta sacrifici che gli altri sportivi manco si sognano.

Ci sarà quello che avrà più tempo e quello meno, ma solo il fatto di trovare un ritaglio di tempo per andare con la specialissima invece che scorrazzare con la scatola di latta a 4ruote, fa di noi tutti bravi atleti (l'essere anche prestanti è poi un altro discorso).

Oggi secondo lo stile di vita che abbiamo, possiamo spaziare dall'essere forti all'essere più scarsi, basti pensare alle variabili della vita:
- cambio di lavoro
- aumento della famiglia
- assistenza a qualche familiare

Alla fine siamo sempre noi, ma se ci cambiano le variabili appena menzionate, e se prima ci consideravamo "bravi", non è che se dobbiamo diminuire l'impegno diventiamo "meno bravi". Siamo sempre noi.