Stack e reach, misure di moda. Mito o realtà?

Salvadavid

Novellino
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Si stanno diffondendo anche da noi queste misure di telaio, di moda negli USA. Ho chiesto in giro, ma solo pochi "esperti" le conoscono e ancor meno le considerano utili. Sono un principiante, ma da quello che ho letto potrebbero essere un passo avanti per superare le alchimie di certi biomeccanici e fornire un modo facile per confrontare tra loro bici apparentemente diverse per slooping, tubo sterzo, angoli e altre diavolerie che confondono chi e' alle prime armi e forse...anche gli altri. Lancio ilsasso nello stagno e attendo il parere degli esperti.
 

Lanerossi

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Sono tutte osservazioni logiche e sensate, ma mi pare sia la scoperta dell'acqua calda.

Potrebbe essere un nuovo standard di misurazioni, ma la vedo dura considerando che siamo ancora qui a misurare la lunghezza del piantone o a mettere S, M, L, XL sui telai per identificare la misura...
 

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si tratta di una filosofia costruttiva, non di un nuovo sistema di misurazione dei telai.
si tratta di una proporzionalità lineare fra le quote stack e reach, cosa che in altre case non è presente. sembrerebbe + semplice e lineare posizionare un atleta scegliendo fra varie taglie realizzate con questo sistema, in quanto le caratteristiche di un telaio non dovrebbero variare al variare delle misure (ovvero un telaio + alto di una certa percentuale è anche + lungo della stessa percentuale rispetto a quello + piccolo).
potrebbe essere molto + che la scoperta dell'acqua calda, potrebbe essere l'Uovo di Colombo...
 
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una trentina di bici le più svariate
Per me è una emerita stronzata in quanto tutti i punti della bici sono variabili. La sella può essere mossa in avanti e dietro sul reggisella di più della differenza che esiste tra un telaio ed un altro. Lo stesso se prendete in considerazione il fatto di un reggisella con setback. Poi, lo stesso per l'attacco che può essere di lunghezza diversa con inclinazione diversa, e può essere montato ad una altezza diverso, per non entrare nel merito della curva del manubrio... E' vero che alcune geometrie non funzionano bene, ma per lo più le geometrie sono così vicine una dall'altra che si perde nelle sottigliezze.

Poi un altra cosa imperdonabile è che abbiano preso due parole che vengono già utilizzate nel gergo comune del ciclismo con significati diversi. Stack si usa per il calcolo dell'altezza delle serie sterzo. Reach si usa per la misurazione dell'estensione del manubrio.
 

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Per me è una emerita stronzata in quanto tutti i punti della bici sono variabili. La sella può essere mossa in avanti e dietro sul reggisella di più della differenza che esiste tra un telaio ed un altro. Lo stesso se prendete in considerazione il fatto di un reggisella con setback. Poi, lo stesso per l'attacco che può essere di lunghezza diversa con inclinazione diversa, e può essere montato ad una altezza diverso, per non entrare nel merito della curva del manubrio... E' vero che alcune geometrie non funzionano bene, ma per lo più le geometrie sono così vicine una dall'altra che si perde nelle sottigliezze.

Credo che tu Steven abbia colto nel segno, al di là dell'uso della terminologia (di reach nella forcella non me ne ricordo fra l'altro: forse intendevi il reach dei freni? Esprime il medesimo significato di quello del manubrio a mio modo di vedere).
 

Salvadavid

Novellino
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Io ho intuito che si tratta di un concetto di una semplicità geniale: con due sole misure, definite ovviamente dal biomeccanico ed eventualmente ritoccate con le proprie esperienze, si può cambiare bici senza alcuna sorpresa, riproducendole nella nuova. Mi sembra talmente semplice da aver forse capito male, altrimenti le avremmo già' usate tutti da tempo!
 

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si tratta di una filosofia costruttiva, non di un nuovo sistema di misurazione dei telai.
si tratta di una proporzionalità lineare fra le quote stack e reach, cosa che in altre case non è presente. sembrerebbe + semplice e lineare posizionare un atleta scegliendo fra varie taglie realizzate con questo sistema, in quanto le caratteristiche di un telaio non dovrebbero variare al variare delle misure (ovvero un telaio + alto di una certa percentuale è anche + lungo della stessa percentuale rispetto a quello + piccolo).
potrebbe essere molto + che la scoperta dell'acqua calda, potrebbe essere l'Uovo di Colombo...

Pietro, io dubito fortemente possa essere utile una proporzionalità lineare nel posizionare un ciclista in sella. Se ci sono formule che possono aiutare, sono più vicine a linee curve come le parabole che a delle rette.

Che poi sia corretto che all'aumentare della misura della bici, debba aumentare sia stack sia reach e non soltanto uno dei due, può starci benissimo, così come un loro aumento "armonioso".
 

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Io ho intuito che si tratta di un concetto di una semplicità geniale: con due sole misure, definite ovviamente dal biomeccanico ed eventualmente ritoccate con le proprie esperienze, si può cambiare bici senza alcuna sorpresa, riproducendole nella nuova. Mi sembra talmente semplice da aver forse capito male, altrimenti le avremmo già' usate tutti da tempo!

Queste due misure praticamente esistono già, è che non sono espresse.

L'una è la differenza fra lunghezza orizzontale e arretramento, l'altra si può ricavare dalla lunghezza del piantone e dall'angolo del piantone.

Se una casa dichiara un minimo di quote dei loro telai, puoi calcolare in un attimo stack e reach.
 
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Io ho intuito che si tratta di un concetto di una semplicità geniale: con due sole misure, definite ovviamente dal biomeccanico ed eventualmente ritoccate con le proprie esperienze, si può cambiare bici senza alcuna sorpresa, riproducendole nella nuova. Mi sembra talmente semplice da aver forse capito male, altrimenti le avremmo già' usate tutti da tempo!

non è così. non tengono infatti conto della possibilità che hai di arretrare la sella. un telaio potrebbe permetterti di avere la sella in una certa posizione, l'altro potrebbe costringerti a montare un reggisella molto molto arretrato o addirittura non permetterti di posizionare la sella con sufficiente arretramento. tutto questo dipende da un'inclinazione differente del tubo reggisella... che non fa parte delle misurazioni stack e reach.
 

Salvadavid

Novellino
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E' giusto quello che dici. La misura effettiva del tubo orizzontale resta comunque il primo riferimento della taglia della bici. La posizione della sella pero' e' ricavabile dalla differenza tra lunghezza tubo orizzontale e reach, quindi i dubbi che sollevi mi sembrano superati.
 

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una trentina di bici le più svariate
Secondo me la Cervélo dovrebbe essere un po più furbo nel presentare queste idee in quanto loro sono molto indietro ad altri che offrono la possibilità di telai tradizionali e sloping (Vedere la Colnago) oppure sono capace di fare il su misura (tipo De Rosa...) che offrono una infinita di scelte di geometrie, tutto il contrario della Cervélo che si limita a pochi misure con geometrie a dire poco non sempre molto azzeccate.
 
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o.simo

Moderatore corsaiolo
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Rose XEON CRS
secondo me queste due misure da solo non hanno senso in quanto per avere un quadro un minimo sensato ci vuole anche l'inclinazione del piantone, e una volta individuato questo (necessario appunto) allora sono legate direttamente con i valori di orizzontale virtuale e lunghezza del piantone fino al punto virtuale di snodo, basta utilizzare un pò di trigonometria, e perciò sono perfettamente equivalenti.
Diciamo che si vuole far passare per rivoluzionario un banale cambio di convenzione, allora si poteva anche utilizzare la metà dell'orizzontale virtuale e la semisomma tra orizzontale e piantone virtuale, non avrebbe cambiato molto le cose :mrgreen::mrgreen:
 
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non avete capito il senso dell'introduzione di questo sistema però. non si tratta di un nuovo modo di misurare le bici. si tratta di un nuovo modo di pensare le geometrie, l'unico finora che ha come obiettivo una proporzionalità fra le varie misure.
 

victor81

Pedivella
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Airole(Imperia)
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BMC SLX01 DEDACCIAI TEMERARIO
Tutto questo è dovuto anche ad una rivista che propone la misurazione delle suddette quote come la nuova frontiera della telaistica.

Ora, queste misure potrebbero aiutare,ad esempio, nel sapere se e quanti spessori bisogna usare sotto l'attacco manubrio,ma da qui a dire che sono rivoluzionarie ce ne passa....