Il giorno che i professionisti dopati che hanno scontato la pena non potranno più correre in FCI o UCI sarà giusto che non possano correre gli amatori che hanno scontato la pena.
Qui ci vuole una bella mezza bottiglia di vino rosso per esprimere cosa è giusto e cosa è sbagliato.
Penso che un professionista beccato debba ridare i premo e soldi degli ultimi 5 anni e non possa più correre.
Penso che uno che ha scontato la pena sia giusto che si possa presentare ad una gara.
Quindi la confusione sovrasta sovrana nel mio cervellino... Mi immagini di chi non l'ha cosa può uscire...
Comunque per tagliare la testa al Toro direi:
1) uno beccato può rientrare a correre dopo aver scontato la pena con sospensione e pagato una multa economica.
2) uno beccato per la seconda volta non corre più e paga ancora.
Quindi una possibilità la darei a tutti di reintegrarsi.
Questo è un pensiero personale sviscerato in questi 2 minuti.
Personalmente non ho mai dato peso a queste cose perché me ne sono tenuto lontano dall'organizzare per gli pseudoprofessionistifarmacistiautodidatta
L'accostamento professionisti-amatori lo ritengo poco appropriato.
Il professionista va considerato lavoratore e, in quanto tale, titolare di diritti persino irrinunciabili ed inderogabili ed è giusto, quindi, che una svolta scontata la pena possa ritornare a svolgere la sua attività.
Per l'amatore è tutto diverso.
Concordo con te, invece , quando sostieni che è difficile individuare ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Intanto è stata emanata questa nuova norma e nessuno ha la pretesa che potrà essere da sola sufficiente ad arginare e risolvere tutti i problemi.
Sarà sicuramente un anno di prova e di rodaggio e vi sarà tempo a disposizione per migliorarla.
Stando a certe ultime dichiarazioni pare che la stessa debba ancora essere recepita a livello mentale.
Qualche ente l'ha subita piuttosto che condivisa.
In merito alla tessera di amatore rilasciata indebitamente, qualche anno fa Vanderbruke (o come si scrive) si tesserò sotto falso nome in provincia di pavia (i pavesi forse ricorderanno la storia), probabilmente supportato dalla società che lo tesserò e non mi risulta ci furono chissà che conseguenze penali, ne per lui (ma ormai pax) ne per chi gli fece la tessera conoscendolo perchè ci aveva corso insieme. Sul discorso del giudice qui
[url]http://www.ciclismoaltomilanese.com/2013/12DICEMBRE/stralcio%20regolamenti%20UISP/regolamenti%20uisp.htm[/URL] al punto 28 dell' "aggiornamento del regolamento tecnico" di UISP si legge che se ti presenti ad un giudice con qualsivoglia informazione presa da internet (senza l'appoggio di documentazione ufficiale uisp) chiedendo di non far partire qualcuno, il giudice se il tizio ha la tessera lo fa partire lo stesso: quindi la vedo dura (anche se non impiossibile) chiedere la revoca delle tessere per qualcuno con squalifica terminata a meno di provocare delle mezze rivoluzioni con masse di ciclisti che chiedono indietro i soldi minacciando gli organizzatori (e passando quindi dalla parte del torto)...sarebbe interessante sapere cosa è successo a spianate zona lucca sabato scorso (se si sono presentati personaggi che non avrebbero dovuto esserci e cosa è successo) e soprattutto sarà interessante vedere cosa succederà alle prossime gare (circuito o gran fondo che sia) perchè poi, anche se così non dovrebbe essere, sarà permissività o meno (anche a livello di zona) a decretare il successo (o l'insuccesso) del cosidetto codice etico...staremo a vedere e speriamo bene
Il Giudice può estromettere chiunque dalla gara.
Conosco un Giudice, da qualche anno poco utilizzato, che non ha mai guardato in faccia a nessuno. Nemmeno agli amici che, talvolta, ha squalificato anche per banalità e sciocchezze.
Sarà per questo che forse non viene più chiamato.
Dalle mie parti cadono tutti dalle nuvole, sia nella mia società che chiedendo ad altri tesserati di altri team..
Boh.. Sarà che siamo in un territorio disagiato.., ma qui le informazioni non arrivano.
Le informazioni vanno recepite.
La norma etica è stata ampiamente diffusa, trattata e discussa anche su testate giornalistiche cartacee e online.
E' buona norma, inoltre, che un presidente che intenda affiliare la propria società ad un ente e chiedere il rilascio di tessere si informi sulle relative modalità e, soprattutto, legga tutta la modulistica.
Questa storia mi ricorda tanto quella della comunicazione dell'inserimento nella lista LOM e dei prelievi FSL.
Erano in tanti a non avere una residenza, un indirizzo di posta elettronica e persino un cellulare.