Le scale! Il mio vecchio nemico...non hai più dolori nel camminare o nello scendere le scale il giorno dopo l'allenamento.
È sempre una gioia fare quei due piani a piedi dopo l'allenamento
Le scale! Il mio vecchio nemico...non hai più dolori nel camminare o nello scendere le scale il giorno dopo l'allenamento.
Fare le ripetute su fondi irregolari richiede una maggiore attenzione nella corretta esecuzione del gesto, ma in generale è più allenante. Sicuro che i tuoi "fastidi" non fossero legati a muscoli che di solito non usi mai?Per quanto riguarda me da quando non faccio più lavori di qualità su fondo del tipo "sterrato con ghiaia non grossolana leggermente sabbiosa" ho molto meno fastidi a tutta la catena posteriore delle gambe e agli adduttori.
Per chi non fa della corsa il suo sport principale è una scelta condivisibile; però non vederei neanche la necessità di fare ripetute specifiche. Gli allunghi, o un fartlek senza pretese, basterebbero.Ora su quel fondo ci corro solo le corse lente, molto lente e tendenti al rigenerante. Tutto ciò che devo fare a ritmi più veloci, già dal lento svelto, al medio e ripetute cerco di farle su fondo "stabile".
:impic: correre in un anello di 520 m? Diventerei idrofobo(...) Per un totale di 500 metri (qualcuno dice 520).
Appunto... peso forma idealeQuanto a leggerezza: sono 183 (chili) per 69 (altezza) .
:impic: correre in un anello di 520 m? Diventerei idrofobo Appunto... peso forma ideale
Quando nel messaggio precedente ho richiamato il fatto che su sterrato occorra prestare più attenzione al gesto atletico volevo proprio significare quello che scrivi. Non è lo sterrato che provoca i fastidi, ma caso mai è il modo in cui si corre su sterrato . Imparare a gestire la spinta e l'aderenza sulle varie tipologie di fondo (sterrato, asfalto, campo arato, sabbia, pista, ecc.) è anch'esso un allenamento[MENTION=39196]vulcan[/MENTION] ... solo nei primi 4 mesi del 2014 ho corso a piedi per poco oltre 1.300km con allenamenti di "ogni genere", dalla corsa lenta, alle ripetute brevi e veloci a quelle lunghe a ritmo mezza con recuperi a ritmo maratona, corse medie, ecc. ecc. :-) ... difficile che non abbia utilizzato tutti i muscoli delle gambe :-) ... e il 90% di quei km erano stati fatti proprio su fondo di quel genere (argine di un fiume con tutta la sede in terra battuta e ghiaino con sabbietta). Probabilmente il fatto che io spinga molto porta e "perdite di aderenza" che portano ad "allungamenti" non troppo controllati che mi portano ad avere fastidi.
In questi ultimi 3 mesi dove ho fatto i lavori di qualità su asflato questi fastidi non ci sono stati più (e nei mesi "intermedi" devo dire di aver tratto beneficio dall'utilzzo della bdc :-) ).
Oggi bell'allenamento (settimana 4, allenamento 12), 2km di riscaldamento, 8 di buon passo (in leggera progressione, fa 4'05"/km a 3'55"/km) e 2km finali di defaticamento
http://www.strava.com/activities/213834380
Oggi primo lavoro di velocità, dopo due giorni pedalati (molto tranquilli). Dopo un po' di riscaldamento ho fatto 3 x 1000m con 500m di recupero, giusto per prendere un po' di confidenza con certi lavori
http://www.strava.com/activities/215187063/laps
Nein! Il tartan evitalo come la peste; è la via migliore per infiammare i tendini d'Achille. Tutto il resto va bene. Per prevenire infiammazioni ed ammortizzare i traumi da corsa sono da preferire, nell'ordine: terra battuta, erba con fondo regolare, sterrato con ghiaia non grossolana leggermente sabbiosa e, in mancanza di meglio, asfalto privo di buche. Solo dopo, nei casi disperati, la pista. Se non si è abituati, sono da evitare salite e discese troppo ripide.
Un po' è il problema della grande elasticità più che morbidezza, che manda i tendini in "risonanza". Un po' per alcuni dipende dal fatto che calzano le chiodate, che sono a drop ridotto, in pista e poi su strada corrono con scarpe standard a drop alto. Infine essendo perfettamente piatta, agevola gli infortuni da stress (sempre identico) ripetuto