Road to IM Cervia 2018

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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1.269
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Bici
Colnago V1-r
Il nuoto tra i tre è quello che si fa più fatica ad imparare "da grandi" e soprattutto, se non è stato fatto a buon livello da bambini, va sempre mantenuto e non verranno mai raggiunti i livelli dei nuotatori...

Detto questo anch'io lo vivo in una sorta di amore/odio, ci sono periodi che non ho molta voglia di nuotare, ma tendenzialmente ho imparato ad apprezzarlo, soprattutto apprezzo moltissimo la sua capacità a distendere il corpo, di agire in modo armonioso su tutto il corpo.. e poi nuotare in acque libere è fantastico, soprattutto quando lo si fa in laghetti tranquilli o in mare cristallino tipo Liguria, Sardegna ecc...

Insomma, senza nuoto, dopo un pò mi manca!

Ti capisco, dopo metà della mia vita sportiva passata a guardare la riga blu, ho dovuto lasciare perchè gli impegni di lavoro e familiari non mi consentivano più di seguire bene gli impegnativi allenamenti della squadra, da allora ogni volta che vedo una piscina, o quando seguivo i ragazzini al nuoto mi dovevo trattenere dal saltare in vasca, il nuoto è uno sport meraviglioso, quando ti entra nel DNA non ti lascia più.

A gennaio riprenderò a nuotare per preparare il mio primo sprint, non vedo l'ora di tornare con la testa sott'acqua. o-o
 

Mancio82

Apprendista Passista
8 Maggio 2013
872
166
Voghera (PV)
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Bici
BMC Team Machine SLR01
Beh, da nuotatore mediocre e acquisito da adulto, come lo sono io, ti posso dire che il grande difetto è proprio la "monotonia" della riga blu: avanti indietro n volte, per 25 metri, aggravato molte volte da corsie congestionate.

Detto questo però, con gli allenamenti ho trovato la mia dimensione, è inutile che faccia VO2MAX o sedute di fondo di 3-4 Km come fanno quelli forti, per me sarebbe solo affaticare il mio fisico ma soprattutto affossare la mia voglia di nuotare; ho trovato molto più produttivo una via di mezzo, curare la tecnica e abbinarla a nuotata sciolta, via via più intensa non appena si avvicinano le gare; così ho abbassato il tempo nella prima frazione e soprattutto, uso il nuoto come recupero attivo tra le sessioni di corsa e ciclismo o-o
 

Mancio82

Apprendista Passista
8 Maggio 2013
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BMC Team Machine SLR01
Massimo rispetto per tutti, soprattutto per chi si avvicina con tanto entusiasmo, ma mi chiedo:
Gli sprint e gli olimpici fanno proprio così schifo???

Ti parla un un "non-lunghista": qui il dibattito tra persone che preferiscono le lunghe distanze da chi fa sprint/olimpici, potrebbe andare avanti all'infinito...

Ti posso dire che gli sprint e gli olimpici sono l'ossatura del calendario FITRI (basta guardare il loro numero rispetto a tutte le altre gare), ce ne sono tante di molto belle e fatte bene, anche parlando della distanza più corta, e solitamente sono molto partecipate, ci sono circuiti, campionati italiani, insomma ci si può costruire tranquillamente una stagione agonistica molto piena solo di sprint e olimpici o-o
 

N3bbia

Maglia Gialla
[Zwift] Team BDC
27 Agosto 2012
11.065
3.382
Parma
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Bici
Cannondale slice 2011
Il nuoto è un tallone d'achille per quasi tutti quelli che non lo hanno praticato da piccoli ed io rientro in questa categoria. Non sono una scheggia, anzi, sono piuttosto lento, ma da autodidatta ho imparato piano piano ad apprezzarlo ed ora penso che sia uno sport fantastico da abbinare a corsa e bici. Una sorta di giusto completamento. E poi la respirazione è il massimo. Tieni duro all'inizio e vedrai che saprà darti enormi soddisfazioni e belle sensazioni. Almeno per me è stato così.

non mi trovo molto d accordo con questa affermazione. il nuoto è un tallone di achille di tutti quelli che lo approcciano credendo sia come la corsa e la bici in cui bastan tabelle e impegno.

l approccio al nuoto deve essere diverso, è vero che l averlo fatto da giovani aiuta ma non pensare chissà che. Io l ho fatto dai 6 anni ai 13 e ho ottenuto, a detta del coach, un ottimo galleggiamento e una buona acquaticità, ma con la tecnica son ripartito quasi da 0 e i miei tempi lo dimostravano. lezioni ogni volta che potevo e esercizi di ogni tipo.


detto questo il triathlon è anche nuoto, posso capire che possa piacere meno degli altri due ma non deve esser visto come un ostacolo da superare per potersi poi divertire con le gambe...anzi dei tre lato mio è quello che più apprezzo...peccato negli IM non siano 10 i km di nuoto :-x
 

N3bbia

Maglia Gialla
[Zwift] Team BDC
27 Agosto 2012
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Cannondale slice 2011
Ti parla un un "non-lunghista": qui il dibattito tra persone che preferiscono le lunghe distanze da chi fa sprint/olimpici, potrebbe andare avanti all'infinito...

Ti posso dire che gli sprint e gli olimpici sono l'ossatura del calendario FITRI (basta guardare il loro numero rispetto a tutte le altre gare), ce ne sono tante di molto belle e fatte bene, anche parlando della distanza più corta, e solitamente sono molto partecipate, ci sono circuiti, campionati italiani, insomma ci si può costruire tranquillamente una stagione agonistica molto piena solo di sprint e olimpici o-o

sarò drastico :asd: se l avessero chiamato 'lungo' e non IM ci sarebbero stati un terzo degli iscritti (e anche delle gare ovviamente). invece l alone che gli han creato intorno dell impresa, della cosa difficile da portare a termine attrae gente che non lo fa per la passione in se della triplice ma per potersi e poter dire 'i'm an Ironman'.

Subito non lo pensavo così drastico ma mi rendo conto che chi mi chiede consigli e impressioni sulla distanza IM è troppo spesso mosso solo dalla voglia di farne uno e poterlo dire..poi fatto quello si passa alla prossima impresa.

e se dovessi far una statistica son tutti ciclisti che ogni tanto corrono e che cercando in qualche modo di uscir sani dall acqua. e va detto che per come sono concepite le distanza nell IM ci può stare..anche un pessimo nuotatore può far ottime prestazioni se poi ha le gambe che girano.

non ce ne dovrebbe esser bisogno ma specifico che parlo per come la vivo io con le persone che conosco io e non vuole esser riferito a nessuno in particolare.
 

erpo

Apprendista Passista
31 Agosto 2007
901
15
sant' antioco
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Ti parla un un "non-lunghista": qui il dibattito tra persone che preferiscono le lunghe distanze da chi fa sprint/olimpici, potrebbe andare avanti all'infinito...

Ti posso dire che gli sprint e gli olimpici sono l'ossatura del calendario FITRI (basta guardare il loro numero rispetto a tutte le altre gare), ce ne sono tante di molto belle e fatte bene, anche parlando della distanza più corta, e solitamente sono molto partecipate, ci sono circuiti, campionati italiani, insomma ci si può costruire tranquillamente una stagione agonistica molto piena solo di sprint e olimpici o-o

Io ho cominciato nel 2009 e la mia stagione si compone solo di sprint e olimpici :mrgreen: ..
Ovviamente non c'era polemica, solo una considerazione sul fatto che ormai la gente si avvicina solo per l'idea di fare un IM e poi ovviamente poterlo dire (guarda non parlo solo di forum ma semplicemente di compagni di squadra che cominciano subito a sfondarsi di allenamenti e immancabilmente poi stanno mesi fermi infortunati).
Per inciso non credo sia un problema solo del triathlon, basti pensare al successo che negli ultimi anni stanno avendo le ultra maratone, gli ultra trail, etc...
Ovviamente fa più fico dire che hai fatto un IM anche se in 15 ore che dire di aver corso i 10mila di un olimpico a 3:30....
 

erpo

Apprendista Passista
31 Agosto 2007
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sant' antioco
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sarò drastico :asd: se l avessero chiamato 'lungo' e non IM ci sarebbero stati un terzo degli iscritti (e anche delle gare ovviamente). invece l alone che gli han creato intorno dell impresa, della cosa difficile da portare a termine attrae gente che non lo fa per la passione in se della triplice ma per potersi e poter dire 'i'm an Ironman'.

Subito non lo pensavo così drastico ma mi rendo conto che chi mi chiede consigli e impressioni sulla distanza IM è troppo spesso mosso solo dalla voglia di farne uno e poterlo dire..poi fatto quello si passa alla prossima impresa.

e se dovessi far una statistica son tutti ciclisti che ogni tanto corrono e che cercando in qualche modo di uscir sani dall acqua. e va detto che per come sono concepite le distanza nell IM ci può stare..anche un pessimo nuotatore può far ottime prestazioni se poi ha le gambe che girano.

non ce ne dovrebbe esser bisogno ma specifico che parlo per come la vivo io con le persone che conosco io e non vuole esser riferito a nessuno in particolare.

Appunto
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Bici
Colnago V1-r
sarò drastico :asd: se l avessero chiamato 'lungo' e non IM ci sarebbero stati un terzo degli iscritti (e anche delle gare ovviamente). invece l alone che gli han creato intorno dell impresa, della cosa difficile da portare a termine attrae gente che non lo fa per la passione in se della triplice ma per potersi e poter dire 'i'm an Ironman'.

Subito non lo pensavo così drastico ma mi rendo conto che chi mi chiede consigli e impressioni sulla distanza IM è troppo spesso mosso solo dalla voglia di farne uno e poterlo dire..poi fatto quello si passa alla prossima impresa.

e se dovessi far una statistica son tutti ciclisti che ogni tanto corrono e che cercando in qualche modo di uscir sani dall acqua. e va detto che per come sono concepite le distanza nell IM ci può stare..anche un pessimo nuotatore può far ottime prestazioni se poi ha le gambe che girano.

non ce ne dovrebbe esser bisogno ma specifico che parlo per come la vivo io con le persone che conosco io e non vuole esser riferito a nessuno in particolare.

Analisi corretta e che condivido in pieno, l'aura del superman fa si che molti approccino al triathlon per aggiudicarsi la targhetta del superuomo, ma il mondo dello sport è fatto anche da questi personaggi, che tra l'altro hanno hanno un loro peso importante nel business che gira attorno alle manifestazioni.

Poi al livello prestazioni... all'olimpico a cui ho assistito la settimana scorsa i top ten hanno chiuso nella finestra 2h - 2h10', poi c'è stato un tipo che è uscito dall'acqua quando oramai tutti stavano finendo la frazione run, si è avviato a percorrere le frazioni bike e run in splendida solitudine, e considerando l'intensità del vento si sarà fatto un c... così probabilmente chiudendo quando stavano smontando tutto.

Onestamente non so quanto di superman ci sia in una prestazione del genere ;nonzo%
 

Mancio82

Apprendista Passista
8 Maggio 2013
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Bici
BMC Team Machine SLR01
Concordo esattamente con entrambi: aggiungo che un amatore dovrebbe fare quello che più gli aggrada, possibilmente nel rispetto di se stesso e degli altri.

Nebbia ha centrato esattamente il punto: tante persone si approcciano al triathlon per arrivare nel giro di un annetto a portare a casa una medaglia con il pallino (almeno 70.3, i più temerari quella di un full), per poi passare ad altre imprese sportive (granfondo, ultra trail, ecc ecc...)

Ci sono poi quelli a cui piace davvero il triathlon e lo elevano come sport preferito e stile di vita, senza strafare: questi potrebbero vivere di sprint e olimpici per tutta la vita (come il sottoscritto).

Poi ci sono quelli a cui piace davvero TROPPO il triathlon, facendo girare la loro vita praticamente intorno ad esso e allora cercano l'obiettivo degli obiettivi, cioè andare a Kona

Modi diversi di affrontare il nostro sport, ma se fatti nel rispetto di se stessi o degli altri, condivisibili ugualmente.o-o
 

N3bbia

Maglia Gialla
[Zwift] Team BDC
27 Agosto 2012
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Cannondale slice 2011
mi permetto di fare un aggiunta da anziano. molto è anche dovuto a come tutto è diventato social.

far un IM nel secolo scorso era una cosa che condividevi con 15 persone se v bene...ora tutto va online.

ma non vale solo per il triathlon, basta guardar gli effetti che hanno piattaforme come strava, zwift... la prestazione non vale nulla se non è condivisibile.

lo stiamo scrivendo nel topic dell amico triclista ma non stiamo parlando di te eh, sono argomenti che ritornano ciclicamente e ogni topic è buono per farli saltar fuori
 

palix

Apprendista Scalatore
14 Settembre 2007
2.305
622
conca fallata milano
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Bici
BMC Teammachine SLR 01 Disc, BMC Timemachine Road 01, Cervelo S3, BMC TT
Io ho inizxiato da poco con la triplice e ho esordito con un paio di sprint.
Credo sia molto utile per cominciare a comprendere i meccanismi di questa disciplina e per fare un pò di esperienza.
Arrivo dalla bc e dalla corsa, dove oramai da qualche anno faccio distanze lunghe, che sono le mie preferite.
Va quindi da sè che, sistemato un pò il nuoto dove sono "absolute beginner", i miei obiettivi si dirigano verso i medio/lunghi.
Gli sprint mi sono piaciuti moltissimo ma...durano troppo poco! :)
 

palix

Apprendista Scalatore
14 Settembre 2007
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mi permetto di fare un aggiunta da anziano. molto è anche dovuto a come tutto è diventato social.

far un IM nel secolo scorso era una cosa che condividevi con 15 persone se v bene...ora tutto va online.

ma non vale solo per il triathlon, basta guardar gli effetti che hanno piattaforme come strava, zwift... la prestazione non vale nulla se non è condivisibile.

lo stiamo scrivendo nel topic dell amico triclista ma non stiamo parlando di te eh, sono argomenti che ritornano ciclicamente e ogni topic è buono per farli saltar fuori

D'accordissimo.
Al di là dell'on-line, c'è anche tanta gente in più che gravità intorno a questi sport, che sia triathlon, bici o corsa.
Io alle maratone vedo sempre più persone, idem alle granfondo di bdc (oggi in maratona se stai sotto le tre ore rischi di trovarti nei primi 70 in graduatoria, trent'anni fa con lo stesso tempo ti saresti classificato molto più indietro).
Però, devo dire, la cosa tutto sommato non mi dispiace; probabile ci sia anche un pò di "effetto moda", ma ben venga fin quando parliamo di sport.
 

Triclista

Novellino
20 Ottobre 2017
54
8
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Colnago Arte
Beh, da nuotatore mediocre e acquisito da adulto, come lo sono io, ti posso dire che il grande difetto è proprio la "monotonia" della riga blu: avanti indietro n volte, per 25 metri, aggravato molte volte da corsie congestionate.

Detto questo però, con gli allenamenti ho trovato la mia dimensione, è inutile che faccia VO2MAX o sedute di fondo di 3-4 Km come fanno quelli forti, per me sarebbe solo affaticare il mio fisico ma soprattutto affossare la mia voglia di nuotare; ho trovato molto più produttivo una via di mezzo, curare la tecnica e abbinarla a nuotata sciolta, via via più intensa non appena si avvicinano le gare; così ho abbassato il tempo nella prima frazione e soprattutto, uso il nuoto come recupero attivo tra le sessioni di corsa e ciclismo o-o

Ottima idea.
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Bici
Colnago V1-r
Questa la mia testimonianza da neofita della disciplina: quando nel 2017 mi sono appassionato alla triplice ho subito mirato all’obiettivo più ambizioso, fare un Ironman nel 2018, pensando che i miei trascorsi nel nuoto e nella bici costituissero un passaporto questa nuova avventura sportiva.

Bici OK, nuoto solo da riallenare, corsa da costruire, pensavo fosse un percorso ampiamente alla mia portata, ma col senno di poi, dopo 10 mesi di allenamenti (circa 10 ore settimanali e qualche infortunio), valutando la condizione attuale, facendo una proiezione futura, e grazie a ciò che sto imparando in questa sezione del forum, mi sono reso conto che era il caso di rivedere l’obiettivo iniziale ridimensionandolo a vantaggio di un percorso più progressivo, mi sono reso conto infatti che l’Ironman è qualcosa che richiede un impegno, una dedizione, una consapevolezza che vanno oltre la semplice condizione fisica, non basta volerlo, non si può improvvisare, bisogna poterlo preparare per finirlo dignitosamente, spendere tempo, sacrifici, alzatacce, centinaia di Euro tra allenamenti, iscrizioni e logistica per andare allo sbaraglio, massacrarsi rischiando il ritiro… per poter dire "I am an Ironman" non ne vale la pena.

Preso atto di ciò, e valutando la possibilità di dedicare più ore all’allenamento (10 ore sono il minimo sindacale per un IM), ho rivisto gli obiettivi per il 2018 portandoli verso traguardi più realistici, ovvero uno sprint e un paio di olimpici, insomma un percorso fatto di piccoli passi concretizzabili e che mi permettessero tra l’altro di imparare a muovermi in questa nuova realtà.

Non è una marcia indietro ma una riflessione onesta verso me stesso, voglio impegnarmi bene per preparare qualcosa di concretizzabile invece che perseguire un sogno la cui fattibilità è tutta da verificare, poi quello che riuscirò a fare l’anno prossimo costituirà una base di valutazione più certa per decidere l’eventuale salto verso il 70.3 o l’IM nel 2019.

Ora mi sto rendendo che quanto affermava il Novelli, ovvero che il triathlon non sono tre discipline ma una sola, è maledettamente vero, e ringrazio tutti voi che scrivete in questa sezione perchè, indipendentemente da quello che sarò capace di realizzare, mi state aiutando a capirci qualcosa in più o-o
 

N3bbia

Maglia Gialla
[Zwift] Team BDC
27 Agosto 2012
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Cannondale slice 2011
aggiungo una considerazione: ho notato che cervia è ancora aperta, come l anno scorso ha impiegato mesi per andar insold out.

so che con la regione o chichesia han stipulato accordo per 3 anni, speriamo le cose vadano bene e non faccia la fine di Maiorca, trovo sia un ottima gara e ben organizzata (a parte la bici più lunga )
 

Triclista

Novellino
20 Ottobre 2017
54
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Colnago Arte
mi permetto di fare un aggiunta da anziano. molto è anche dovuto a come tutto è diventato social.

far un IM nel secolo scorso era una cosa che condividevi con 15 persone se v bene...ora tutto va online.

ma non vale solo per il triathlon, basta guardar gli effetti che hanno piattaforme come strava, zwift... la prestazione non vale nulla se non è condivisibile.

lo stiamo scrivendo nel topic dell amico triclista ma non stiamo parlando di te eh, sono argomenti che ritornano ciclicamente e ogni topic è buono per farli saltar fuori
Non c'è nessun problema, ci mancherebbe. Il confronto è la parte più bella del condividere una passione e purtroppo non conosco molte persone con questo mio stesso obbiettivo. Ovviamente posso parlare solo a livello personale e dire che lo sport ha sempre fatto parte della mia vita e quando mi è capitato di non poterlo praticare ho sempre combinato qualche danno. Per me è una medicina buona, mi rende una persona migliore di quello che in realtà sarei se non lo praticassi. Sono stato un cestista per 15 anni nonostante l'altezza e quando il basket era uno sport quantomeno di nicchia... per non dire impopolare. Poi ne ho fatti tanti altri di sport ed oggi penso al triathlon come ad una disciplina nella quale far convogliare le mie capacità... ho sempre voluto praticarlo e adesso lo posso fare perché non sono a zero in nessuna delle tre discipline. Del perché abbia messo il pallino "sul pallino" non so bene cosa dire. Può essere che sia moda o può essere il fatto di avere caratteristiche atletiche che mi portano verso discipline di resistenza. Le cose certe però lo sono per davvero: la componente mentale e il piacere che ricevo dalla fatica sono cose reali e tangibili e che non posso fraintendere. La testa e il corpo mi dicono di fare questo, poco mi importa del resto.
 

NormaJean

Apprendista Cronoman
25 Gennaio 2013
3.120
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Bici
n/a
Onestamente a me sembra che si dia troppa importanza a questa divisione di "ruoli" tra lunghisti e non.
Ognuno lo fa per le proprie ragioni, c'è chi considera un'impresa anche finire un 70.3 quando secondo me a livello "divertimento" è la gara ideale insieme all'olimpico.
Si tende a mistificare o demonizzare il marchio pallinato, c'è chi dice che non si tratta di triathlon, oppure chi lo vede come obbiettivo "di vita". Chi ha ragione? Nessuno.
Chi stabilisce che fare un 10.000 a 3'15 vale di più di una maratona e viceversa? Ogni gara ha i suoi parametri e i propri atleti.
Personalmente mi sento un lunghista, anche se non ho ancora fatto il primo Im (solo 70.3) e mi sono divertito anche con olimpici e sprint.
Per chi dice che IronMan è moda, vero, e meno male. Moda vuol dire visibilità, vuol dire più iscritti, vuol dire più soldi che girano per tutti. Specialmente per gli atleti che valgono, perché l'indotto che ne deriva è importante.
Per i "pionieri" che storgono il naso ai social, diciamo che in quei tempi i social non esistevano se no siamo proprio sicuri che la situazione sarebbe stata diversa? E' un gap generazionale che va accettato, porta sicuramente cose buone, e cose ovviamente ridicole.
Mio pensiero personale.

Ora dopo tutto questo pippone :-x benvenuto a Triclista (niente donne nemme questa volta eh :mrgreen::culo:) e in bocca al lupo per la tua preparazione. Che sia l'anno giusto anche per me!
 

icio61

Cronoman
24 Giugno 2013
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Brescia
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Bici
cube lithening e Kuota Kalibur crono
Ormai sono circa 10 anni che faccio la triplice e sono passato da distanze sprint a distanze Iron. L'iron lo apprezzi di più con l'età, anche se poi ti accorgi che puntare su una due gare lunghe l'anno, il rischio di andare in bianco per un infortunio o un incidente è elevato.
Meglio quindi mettere in mezzo anche qualche olimpico, o sprint per "divertirsi" magari per velocizzare, ma soprattutto per dare un senso al lavoro fatto.
I lunghi, sono gare di testa dove l'approccio mentale diventa quasi preponderante, parlando di age Group "normali" partendo da una preparazione per un olimpico è relativamente facile arrivare al lungo, ma serve costanza e dedizione. Gli ultimi 3 mesi sono difficili, le ore di allenamento passano dalle 10-12 a settimana alle 16-18, diventa quindi impegnativo su tutti i fronti.
I social sicuramente aiutano a mitizzare le gare lunghe, ma non tutti hanno la "testa" per farle, soprattutto se si tratta di gare dove la visibilità è minore.
Un'amica plurivincitrice, mi disse "Elbaman farei molta fatica a farla, sei solo".
Dire che sprint e olimpici sono meglio che Medi o lunghi, sono cose diverse con approcci e motivazioni diverse.
A mio parere
 

Gamba_tri

via col vento
29 Marzo 2005
8.141
2.027
47
Genova
www.sportintranslation.com
Bici
Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
Io ho iniziato a fare triathlon nel 1994. Ironman in giro pochi, Zurigo, Roth e Lanzarote in Europa, più qualche non palinato come Embrun. Nizza era ancora lungo (4/120/30). Il mezzo non esisteva, qualche sparuto medio (2,5/80/20). Era la fine dell'era per cui tutti i triathleti erano definiti Ironman.A fine novanta si è avuta l'esplosione del movimento Ironman, palinati o no, compreso Mergozzo con cinquanta iscritti. Tutte le volte che ho puntato al lungo mi sono infortunato seriamente, ho piantato tutto per vent'anni. Adesso mi alleno e basta, ma se dovessi tornare a gareggiare lo farei con il medio. L'Ironman richiede troppo tempo. Lo sprint lo farei solo se vicino a casa per puro divertimento. L'Olimpico no, è la gara più dura del Triathlon a mio avviso. Dopo il primo punti al tempo. L'allenamento è lo stesso del mezzo, ma con meno fondo e più intensità. Se lo corri come si deve arrivi sfinito! Due ore e più quasi a tutta, acido lattico fino alle orecchie! Alla fine il più abbordabile, eccetto lo sprint, per un amatore che cerca divertimento è il mezzo, secondo me.

Sent from my Moto G (5) Plus using BDC-Forum mobile app