Vado o non vado dal telaista, questo è il dilemma.

31 Luglio 2011
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Torino
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Bici
Scott Foil
Dobbiamo ancora spiegarci come qualcuno riesca a viverci e chi chiude ;nonzo%
Tranne la pasta fatta in casa, poche altre cose sarei in grado di apprezzare rispetto ad un prodotto fatto da un professionista :mrgreen:


Quando metti un telaio saldato con le tue mani?

Finora abbiamo molti post, ma di pratico s'è visto poco... qualche immagine di un telaio progettato (nota, per la produzione in serie mancavano un po' di misure, se si deve fare da soli a casa, puo' andare bene. Se si deve spiegare a qualcuno, puo' andare ancora bene. Per lavoro ad uno sconosciuto che non vedrai mai di persona e non parla manco la tua lingua... non credo).
Su internet se si vuole essere credibili, ahime' costa fatica ma bisogna prendere la fotocamera o videocamera e ... mostare -> dimostrare.



Io non sono in grado di giudicare via forum, allora mi devi dimostrare che tu lo sia meglio di me. Se non ci riesci... mi sa che siamo pari livello.



;nonzo%;nonzo%



Eh lo so che io faccio errori, dovro' pure ristampare un A0 e poi mandarlo a chi di dover per produrre qualcosa che ha questo titolo.

E 5 euro gia' sono andati..... 495 euro.

Per fortuna che la dima è uscita bene senza errori di progetto :mrgreen:


2r27p6v.jpg


Senti ma perché mandare a "remengo" un thread interessante? Hai problemi con mardot? Scrivigli in privato mandagli la letterina delle elementari, chiedi alla befana che lo riempia di carbone ma non scassare ..........chi vuole leggersi un tread su telai /telaisti. Grazie
 
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balance

Apprendista Passista
12 Settembre 2011
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biomeccanica
Forse non ci siamo ancora spiegati.

Io intendo capire quali motivi siano più o meno validi per andare da un telaista, e quindi, quali domande eventualmente bisognerebbe porre al telaista, e non quali domande deve porre il telaista a me.

Quindi, io mi siedo accanto a te, e poi cosa ti chiedo?

cioe', famme capi', sono anni che stai qui tra angoli, saldature, tipi de fero, comodita', rigidita'..e poi ti chiedi che domande dovresti porre??

i motivi validi li sai, tanto il "fero" nn lo calcola quasi piu'nessuno, a parte la fazione vintage, qualche vecchio, e gli ammerregani con i ghirigori..

col telaista ci si deve andare a letto? chiedere la mano? che ti piace? la bici scattosa o piu'comoda? che ci fai? i circuiti o ci vai a prendere il caffe' la domenica mattina?

stop, nn e' che ci devi fare una seduta dallo psicologo. tanto rimangono sempre 8 tubi saldati, che gira&rigira sempre quello rimangono.
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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cioe', famme capi', sono anni che stai qui tra angoli, saldature, tipi de fero, comodita', rigidita'..e poi ti chiedi che domande dovresti porre??
Ma io lo so che domande vorrei fare io, l'idea è di raccogliere in un thread quelle di tutti.

i motivi validi li sai, tanto il "fero" nn lo calcola quasi piu'nessuno, a parte la fazione vintage, qualche vecchio, e gli ammerregani con i ghirigori..
Questi, per me, sono proprio i motivi NON validi per andare da un telaista.

col telaista ci si deve andare a letto? chiedere la mano? che ti piace? la bici scattosa o piu'comoda? che ci fai? i circuiti o ci vai a prendere il caffe' la domenica mattina?
Ci sono diversi racconti qui sul forum, alcuni amano un approccio col telaista di carattere più tecnico, altri amano andare da lui per raccontarsi un po' di confidenze e pettegolezzi, altri ancora amano bersi un bicchier di vino, altri gli mandano un ordine via internet e aspettano il telaio a casa, ecc.....

stop, nn e' che ci devi fare una seduta dallo psicologo. tanto rimangono sempre 8 tubi saldati, che gira&rigira sempre quello rimangono.
A parer mio questa è una visione molto riduttiva.
Il fatto che la bici sia un oggetto di semplice fattura, non significa che si presti a decisioni e soluzioni articolate, sia di carattere estetico che tecnico.
 

flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
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Resana (TV)
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Bianchi Specialissima CV
andare dal telaista serve per chi ha una scheda biomeccanica in mano, per chi vuole un prodotto sartoriale, qualunque materiale si scelga.
Adesso va di moda il carbonio, molti telaisti fasciano e realizzano telai più o meno di qualità.

Certamente in questo momento di "marketing" molti guardano più al marchio che alla qualità intrinseca di un prodotto.

Ho la fortuna di avere un amico (Marco) che mi ha chiesto aiuto per la scelta della bici, gli ho confuso ancora di più le idee che aveva, ma almeno su una cosa concordiamo: non bici "preassemblata" ma fatta su misura come dice lui.

Ieri abbiamo visitato insieme Bonetti f.lli e devo dire che si è trovato il giusto feeling, oltretutto il DS è qui di Resana vicino a casa mia...magari qualche sconticino glielo riesco a far prendere.

Io dico che: vai dal telaista se vuoi tenerti un telaio per molti molti anni e ti fai la bici come vuoi tu senza badare troppo ai costi, altrimenti rivolgiti a marchi.
 

Somec

Apprendista Cronoman
17 Gennaio 2013
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Colnago, cazzo di bici (cit. Fabio Aru)
Oggigiorno che tutto e virtuale, fake, persino le tette de le donne, per me diventa sempre più importante di avere qualcosa d'originale, qualcosa che conosco chi ci stà dietro. Per essere sincero, della tecnica me ne frego, penso da un certo livello non ci sono tante differenze. Forse e anche una questione del età, questi desiderio le ho cominciati a svilupare dopo i 50...
 

flavio-resana

Maglia Gialla
16 Ottobre 2009
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Bianchi Specialissima CV
Oggigiorno che tutto e virtuale, fake, persino le tette de le donne, per me diventa sempre più importante di avere qualcosa d'originale, qualcosa che conosco chi ci stà dietro. Per essere sincero, della tecnica me ne frego, penso da un certo livello non ci sono tante differenze. Forse e anche una questione del età, questi desiderio le ho cominciati a svilupare dopo i 50...

bhè, io dopo aver visto che cosa c'è dietro la produzione di un telaio mi sono un attimo "dimenticato" del prezzo e sinceramente se mai farò quel passo (TITANIO) lo farò solo per avere un prodotto ARTIGIANALE d'elite.

Mi ha affascinato un sacco vedere ieri le lavorazioni in corso.o-o
 

Somec

Apprendista Cronoman
17 Gennaio 2013
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Colnago, cazzo di bici (cit. Fabio Aru)
bhè, io dopo aver visto che cosa c'è dietro la produzione di un telaio mi sono un attimo "dimenticato" del prezzo e sinceramente se mai farò quel passo (TITANIO) lo farò solo per avere un prodotto ARTIGIANALE d'elite.

Mi ha affascinato un sacco vedere ieri le lavorazioni in corso.o-o

a parte delle Idee strane che cominci a svilupare con una certa età, penso l'unico vantaggio e, che si sviluppa anche un pò il portafoglio..o-o
 

Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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A parte il caso specifico, che riguarda una MTB, e quindi non è nemmeno a tema con il forum, ritengo che per tutta la struttura del discorso questa esperienza, che ora vi racconto, sia emblematica del perché secondo me si potrebbe (dovrebbe?) andare da un telaista.

Avevo da anni in testa di sviluppare un progetto del genere.
Si tratta di una MTB 29” in acciaio, tubazioni Columbus Spirit.

E fino lì, qualcosa sul mercato si trovava.

Ma già non avevo trovato proprio un prodotto “prêt-à-porter” di cui mi potessi innamorare, come invece mi ero innamorato a prima vista dell’R8 “prêt-à-porter” a catalogo di Scapin.
Avevo guardato Niner, avevo valutato qualche altra realtà più artigianale, ma nulla di particolarmente stuzzicante.

Inoltre avevo alcune idee in testa, dal punto di vista tecnico, da prevedere sul telaio, le quali si sposavano ancora meno con la disponibilità di prodotti già pronti sul mercato.
Ne è nato un vero e proprio progetto, che dalla bozza che risiedeva nella mia testa doveva diventare concreto, con l’imprescindibile aiuto di un telaista.

Tra le varie possibilità che in Italia c’erano, seppur non avendo nulla a catalogo di questo tipo, ho contattato i F.lli BARCO di Piazzola sul Brenta (PD), ai quali ho proposto l’idea.

Ne è nata un’avventura, durata qualche mese quindi non aspettatevi nulla di detto/fatto, in cui con Alberto e Maurizio Barco (ndr: che conosco da qualche anno) ci siamo divertiti come matti a scambiarci mail, discutere al telefono anche in ore non troppo consone, su geometrie, soluzioni tecniche, forcellini passanti, sterzi più o meno inclinati, stack e standover più o meno alti, ecc… ecc… ecc…

Per riassumere, le fasi del progetto sono state le seguenti:
1. Definizione di alcune specifiche che desideravo inserire nel progetto:
- sterzo da 44mm
- carro posteriore da 142mm
- forcellini con il perno passante
- forca da 120mm di escursione
- ecc…

E questo primo punto (1), le specifiche tecniche e non il telaio su misura, lo ritengo il motivo principale per cui sono andato su un prodotto custom. Diciamo che diventava difficile trovare tutto questo in un sol prodotto, che mi piacesse pure esteticamente. Magari esisteva, ma siccome non l'ho trovato facilmente, mi sono rivolto a chi era in grado di realizzarlo.

2. Analisi delle mie misure, ovviamente obbligatorio se devi progettare da zero una bici. (BARCO/MARDOT)
3. Analisi delle misure delle bici da corsa su cui pedalo da sempre, per avere anche un raffronto geometrico empirico su alcune quote. (BARCO/MARDOT)
4. Sviluppo del progetto esecutivo (BARCO).
Al termine di questi primi 4 step, siamo giunti a questo risultato:

30a7sd3.jpg


33412qq.jpg


35a2ff5.jpg




Dopodiché abbiamo proseguito:
5. Identificazione della lista dei componenti di montaggio (MARDOT)
6. Analisi di compatibilità componenti/telaio (BARCO/MARDOT)
7. Sviluppo del progetto costruttivo (BARCO)
8. Esecuzione (BARCO) e montaggio (MARDOT)

Il telaio infine è stato totalmente cromato, per la protezione superficiale, lucidato a specchio solo nelle parti a vista (scritte e targhe), e verniciato a smalto per il resto.

Ed ecco alcune foto della SPIRIT 29”
Biciclettarealizzata da BARCO, che si è preso totale libertà interpretativa a livello di dettaglio, vedi ad esempio il carro posteriore e relativi forcellini, piuttosto che i passacavi e guaine.

Un grazie particolare va ai fratelli Alberto e Maurizio Barco, che definire cordiali e ospitali è davvero riduttivo. Per non parlare della loro competenza specifica, che a livello telaistico, meccanico e strutturale ha pochi eguali. E sono pure dei bravi informatici!

I componenti, per chi è interessato, sono questi, come tutte le mie biciclette è una biga “operaia” non di quelle da milioni di euro, spero di aver fatto un buon lavoro. Molte valutazioni, sono comunque soggettive, inevitabilmente.

- Forcella: Rock Shox Reba RL Solo Air 29" Modello 2014 120 mm / 1.5 tapered / PM / QR15
- Headset TOP: Cane Creek 40er ZS44/28,6
- Headset BOTTOM: Cane Creek 40er EC44/40
- Manubrio: Ritchey Classic OS Flat 560 mm 5°
- Attacco manubrio: Ritchey Classic 4-Axis OS100 mm 6°
- Reggisella: Ritchey Classic 31,6 mm / 350 mm / SB 25 mm
- Sella: Ritchey Pro
- Anello reggisella: Procraft Elite C 34,9 mm
- Gruppo: Shimano XT 780 3x10V
- Freni: Shimano Deore Disc BR-M615 Modello 2014VR PM 180 mm + HR IS 180 mm
- Pedali: Shimano XT PD-M780 XC Race
- Ruote: Mavic Crossride29"
- Gomme: Continental Mountain King II 29x2,2 Modello 2014

PS
Non ho ancora avuto tempo di regolare le guaine dei freni, chiedo venia.

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mika

Pink makes you faster
9 Novembre 2007
20.538
1.293
San Giorgio di Nogaro (UDINE)
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Bici
BIXXIS "PRIMA XL"
La mia esperienza è stata comunque positiva. Da tutti i 3 telaisti visitati ho ricevuto un progetto molto similare, nelle geometrie e nelle quote. Diverso sostanzialmente dal mezzo su cui invece credevo di pedalare bene. In effetti i benefici sono stati evidenti ma devo anche dire che rivolgendomi alla produzione di serie avrei anche trovato qualcosa di assimilabile cambiando taglia. Solo assimilabile però, per due o tre dettagli ove la serie è spesso un compromesso. Uno di questi è sicuro la lunghezza dello sterzo per evitare spessori sotto l'attacco, quindi molto ampio per la msura.
Mi è piaciuto soprattutto l'approccio di di Pegoretti nello spiegare il telaio e la divisione fra parte anteriore e posteriore, vedendole come singole unità.." il retrotreno è per sistemare il cristian..davanti per dare guidabilità alla bici" o qualcosa del genere.
In generale è un'esperienza che con i giusti interlocutori almeno qualcosa insegna, poi ognuno può darle il peso che vuole.
Sappiamo comunque che la produzione di serie è sempre, e non può essere altrimenti, un compromesso, che può diventare importante o meno a seconda delle quote antrop. di ciascuno, oppure da quello che richiederemmo al telaio.
 
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VADABRUT

Maglia Iridata
7 Aprile 2006
14.508
9.618
57
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Bici
Tecnotrat
Sarebbe bello che chi ha avuto esperienze con un telaista le raccontasse qui,
Se non ricordo male era il 2006, mia moglie mi disse che mi avrebbe regalato il telaio nuovo per Natale.... venivo da un acciaio su misura un po' particolare, sapevo cosa volevo e contattai la Tecnotrat di Borgo San Dalmazzo ( non cercatela, non esiste più ).
Il telaista mi consigliò solo il tipo di tubazioni, io fornii le misure e dopo qualche tempo il telaio arrivò..... ce l' ho ancora e lo uso di tanto in tanto.
Ha delle misure un po' particolari, avrei voluto fare altri esperimenti, per esempio l' altezza del M.C. da terra come diceva @bello ma avevo già messo troppa carne al fuoco e avevo paura di sbagliare..... oggi lo farei ( scatola M.C. 1 cm più in alto).
Sbagliai l' angolo del piantone, venivo da un 72° e mi era stato consigliato un angolo da 74°...... decisi per un 73° ma era meglio per me rimanere sui 72°..... amen, ho la sella un filo più indietro.
 

bdiegoz

Purple Mod
4 Novembre 2007
4.227
109
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A parte il caso specifico, che riguarda una MTB, e quindi non è nemmeno a tema con il forum, ritengo che per tutta la struttura del discorso questa esperienza, che ora vi racconto, sia emblematica del perché secondo me si potrebbe (dovrebbe?) andare da un telaista.

Avevo da anni in testa di sviluppare un progetto del genere.
Si tratta di una MTB 29” in acciaio, tubazioni Columbus Spirit.

E fino lì, qualcosa sul mercato si trovava.

Ma già non avevo trovato proprio un prodotto “prêt-à-porter” di cui mi potessi innamorare, come invece mi ero innamorato a prima vista dell’R8 “prêt-à-porter” a catalogo di Scapin.
Avevo guardato Niner, avevo valutato qualche altra realtà più artigianale, ma nulla di particolarmente stuzzicante.

Inoltre avevo alcune idee in testa, dal punto di vista tecnico, da prevedere sul telaio, le quali si sposavano ancora meno con la disponibilità di prodotti già pronti sul mercato.
Ne è nato un vero e proprio progetto, che dalla bozza che risiedeva nella mia testa doveva diventare concreto, con l’imprescindibile aiuto di un telaista.

Tra le varie possibilità che in Italia c’erano, seppur non avendo nulla a catalogo di questo tipo, ho contattato i F.lli BARCO di Piazzola sul Brenta (PD), ai quali ho proposto l’idea.

Ne è nata un’avventura, durata qualche mese quindi non aspettatevi nulla di detto/fatto, in cui con Alberto e Maurizio Barco (ndr: che conosco da qualche anno) ci siamo divertiti come matti a scambiarci mail, discutere al telefono anche in ore non troppo consone, su geometrie, soluzioni tecniche, forcellini passanti, sterzi più o meno inclinati, stack e standover più o meno alti, ecc… ecc… ecc…

Per riassumere, le fasi del progetto sono state le seguenti:
1. Definizione di alcune specifiche che desideravo inserire nel progetto:
- sterzo da 44mm
- carro posteriore da 142mm
- forcellini con il perno passante
- forca da 120mm di escursione
- ecc…

E questo primo punto (1), le specifiche tecniche e non il telaio su misura, lo ritengo il motivo principale per cui sono andato su un prodotto custom. Diciamo che diventava difficile trovare tutto questo in un sol prodotto, che mi piacesse pure esteticamente. Magari esisteva, ma siccome non l'ho trovato facilmente, mi sono rivolto a chi era in grado di realizzarlo.

2. Analisi delle mie misure, ovviamente obbligatorio se devi progettare da zero una bici. (BARCO/MARDOT)
3. Analisi delle misure delle bici da corsa su cui pedalo da sempre, per avere anche un raffronto geometrico empirico su alcune quote. (BARCO/MARDOT)
4. Sviluppo del progetto esecutivo (BARCO).
Al termine di questi primi 4 step, siamo giunti a questo risultato:

30a7sd3.jpg


33412qq.jpg


35a2ff5.jpg




Dopodiché abbiamo proseguito:
5. Identificazione della lista dei componenti di montaggio (MARDOT)
6. Analisi di compatibilità componenti/telaio (BARCO/MARDOT)
7. Sviluppo del progetto costruttivo (BARCO)
8. Esecuzione (BARCO) e montaggio (MARDOT)

Il telaio infine è stato totalmente cromato, per la protezione superficiale, lucidato a specchio solo nelle parti a vista (scritte e targhe), e verniciato a smalto per il resto.

Ed ecco alcune foto della SPIRIT 29”
Biciclettarealizzata da BARCO, che si è preso totale libertà interpretativa a livello di dettaglio, vedi ad esempio il carro posteriore e relativi forcellini, piuttosto che i passacavi e guaine.

Un grazie particolare va ai fratelli Alberto e Maurizio Barco, che definire cordiali e ospitali è davvero riduttivo. Per non parlare della loro competenza specifica, che a livello telaistico, meccanico e strutturale ha pochi eguali. E sono pure dei bravi informatici!

I componenti, per chi è interessato, sono questi, come tutte le mie biciclette è una biga “operaia” non di quelle da milioni di euro, spero di aver fatto un buon lavoro. Molte valutazioni, sono comunque soggettive, inevitabilmente.

- Forcella: Rock Shox Reba RL Solo Air 29" Modello 2014 120 mm / 1.5 tapered / PM / QR15
- Headset TOP: Cane Creek 40er ZS44/28,6
- Headset BOTTOM: Cane Creek 40er EC44/40
- Manubrio: Ritchey Classic OS Flat 560 mm 5°
- Attacco manubrio: Ritchey Classic 4-Axis OS100 mm 6°
- Reggisella: Ritchey Classic 31,6 mm / 350 mm / SB 25 mm
- Sella: Ritchey Pro
- Anello reggisella: Procraft Elite C 34,9 mm
- Gruppo: Shimano XT 780 3x10V
- Freni: Shimano Deore Disc BR-M615 Modello 2014VR PM 180 mm + HR IS 180 mm
- Pedali: Shimano XT PD-M780 XC Race
- Ruote: Mavic Crossride29"
- Gomme: Continental Mountain King II 29x2,2 Modello 2014

PS
Non ho ancora avuto tempo di regolare le guaine dei freni, chiedo venia.

29m85u8.jpg


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non mi piacciono molto le 29" per taglie medie, ma bella, molto, e anche buon montaggio (forse le crossride, quando andavo in mtb io mi han fatto soffrire).
anche in mp, posso chiederti il prezzo del telaio?
 

Somec

Apprendista Cronoman
17 Gennaio 2013
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Colnago, cazzo di bici (cit. Fabio Aru)
infine secondo me si può eventualmente parlare di prestigio
non di artigianato il valore in campo e quasi equipollente
quindi... solo ed esclusivamente prestigio ..o-oo-o

Se sarebbe solo per il prestigio sicuramente non comprerei ferro. Per fare lo sceriffo e meglio questa: 25'000 euro....o-o
 

Allegati

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Mardot

Velocista
25 Febbraio 2008
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Mia
Complimenti, bella. L'unico che mi picchia un pò sul occhio, i tubi della forcella gialli/oro. Il resto, incl. lo scudetto e silver...o-o
o-o
Ho chiesto alla Rock Shox di farmeli silver ma non mi hanno accontentato :mrgreen:
Apprezzo però che hai notato tutto il resto (scritta, stemma e targa sull'orizzontale) in tinta silver... ;-)
 

Somec

Apprendista Cronoman
17 Gennaio 2013
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Colnago, cazzo di bici (cit. Fabio Aru)
o-o
Ho chiesto alla Rock Shox di farmeli silver ma non mi hanno accontentato :mrgreen:
Apprezzo però che hai notato tutto il resto (scritta, stemma e targa sull'orizzontale) in tinta silver... ;-)

L'unica soluzione, forcella rigida di carbonio, verniciata a gogo. Io e il primo anno con forcella rigida, mi diverto da matto, sopratutto in salita. Pesa meno un kg. Back to the roots :mrgreen: