Gare di triathlon e cuore

Mancio82

Apprendista Passista
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Stamattina leggendo come sempre i nuovi articoli online su Triathlete.com, mi sono imbattuto su questo, riguardante lo studio di diversi anni sul possibile rischio di attacco cardiaco indotto dalla prima frazione (il nuoto) sugli AG di mezza età....

http://www.triathlete.com/2017/09/news/new-study-sudden-death-tri-hits-age-group-hardest_306309

Ora, avevo già letto in passato alcuni articoli sull'argomento, sempre provenienti da blog e siti americani..

Che ne pensate?
 

Darius

Scalatore
18 Ottobre 2005
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Colnago V1-r
Stamattina leggendo come sempre i nuovi articoli online su Triathlete.com, mi sono imbattuto su questo, riguardante lo studio di diversi anni sul possibile rischio di attacco cardiaco indotto dalla prima frazione (il nuoto) sugli AG di mezza età....

http://www.triathlete.com/2017/09/news/new-study-sudden-death-tri-hits-age-group-hardest_306309

Ora, avevo già letto in passato alcuni articoli sull'argomento, sempre provenienti da blog e siti americani..

Che ne pensate?

Io penso che la vita è come il cartellone della tombola, non tutti riescono a fare 90...

Detto ciò, un paio di anni fa, al solito test massimale, mi trovarono un sottoslivellamento del tratto ST di ben tre millimetri (cioè per loro ero in ischemia cardiaca), analisi successive (tra cui la coronografia) rivelarono che era solo un falso positivo, insomma uno di quegli episodi comuni negli sportivi.

Bene, essendomi cag... sotto iniziai una ricerca per capire meglio, se ti faccio leggere gli articoli medici che ho reperito sul rischio cardiaco negli sportivi smettiamo di allenarci e ci diamo alle bocce. :mrgreen:
 

Mancio82

Apprendista Passista
8 Maggio 2013
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No beh, che l'attività agonistica sfrenata e l'allenamento troppo pesante e intenso siano stressanti per il corpo si sa ed è risaputo...

C'è anche da dire che negli USA, come spiega l'articolo, i maggiori controlli hanno ridotto drasticamente questo rischio...

Detto questo, mi ha un pò turbato il fatto di come hanno scritto che a volte la frazione di nuoto sembra che misteriosamente porti a rischio di attacco cardiaco, soprattutto in atleti AG in forma e con anni di esperienza alle gare...
Sulle cause di questo "rischio" della prima frazione, si brancola ancora nel buio e ci sono solo supposizioni, alcuni ipotizzano che venga indotto l'edema polmonare, altri che il riscaldamento nullo e le acque fredde possano essere un fattore di rischio... insomma, sembra un pò un terno al lotto
 

Trimomo

Novellino
12 Maggio 2016
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Bianchi SuperSpank
L'articolo è interessante, però credo ci siano alcune cose "scontate".
Detto questo, io lo avrei scritto puntando più sulla prevenzione: cercare di spiegare cosa fare per evitare problemi cardiaci, anche perchè c'è un ventaglio di ipotesi che stanno ancora studiando.
Poi credo sia ovvio che siano più gli uomini che le donne a soffrirne, semplicemente perchè sono più i maschietti a praticare la disciplina che il gentil sesso.
Ripeto, secondo me è una questione di prevenzione e non creare allarmismi sui falsi positivi.