Cosa fare perché ogni uscita non sia una scommessa con il destino?

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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molto bella e funzionale
Se avete visto la ricostruzione del suo incidente lui e stato purtroppo vittima di una fatalita, di quel destino che delle volte e incredibilmente crude.

Io non la chiamerei fatalità... la fatalità è un caso fortuito che NON si può evitare, a mio avviso questa è disattenzione, non puoi dichiarare che avevi il sole negli occhi e poi attraversare una strada per svoltare a tuo piacimento... ciononostante mi chiedo come Michele non sia riuscito quanto meno ad evitare l'impatto diretto.
 
23 Ottobre 2015
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Cube, Specialized
si, pero' smettetela di girarci. In macchina con gli auricolari non sei sanzionabile se stai parlando al telefono...e non mi sembra che ci siano delle differenziazioni dovuto al fatto che li stai usando per telefonare o per sentire musica. Il prerequisito è che siano garantite le capacità uditive..chi lo deve definire/provare, al massimo, sarebbe il problema...



Ora pero'..stiamo parlando di sicurezza in bici...o stiamo parlando di sanzioni?

Siamo sanzionabili se abbiamo le cuffie nell'orecchio? Probabilmente si...e non avrei nulla contro...ci mancherebbe......pero' come lo siamo per la mancanza di cartarifrangenti...ecc...ecc...o sbaglio? Ma non me ne frega, c'è una legge?La infrango?Pago...non è questo che sto discutendo io...



Ora, fermo restando questo, io sono sicuro che per il volume a cui ascolto la musica (un sottofondo con auricolari che non bloccano il rumore esterno) io sento perfettamente...e quando ci sono rumori la musica non si sente perchè è veramente a livelli bassissimi...



Mi considerate uno stupido? Boh, magari lo sono...

Sarei poi curioso di sapere...se sto facendo una telefonata con auricolari?

Va che in macchina l'uso degli auricolari su entrambe le orecchie è vietato.

Poi uno può fare quello che vuole, se infrange la legge paga.

Ma andare in bici con gli auricolari e, anche se a bassissimo volume, precludersi la possibilità di sentire i rumori per la musica, si rischia di pagare un prezzo ben più salato di una multa.

Ne vale la pena?

Inviato dal mio Lumia 950 usando mTalk
 

123lorka

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8 Ottobre 2007
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Specialized, Triban
[MENTION=56530]dagos[/MENTION]... ti rispondo cosi perche non riesco a quotare... Ti racconto cosa mi e successo qualche anno fa: Parto per andare al lavoro. Quella mattina sono partito prima perche dovevo prendere delle chiavi. Faccio la mia solita strada per uscire dalla citta. E una strada di 1km che faccio ai 50km/h proprio perche e zona abitata con una semicurva. Mentre giro un maledetto raggio di sole mi acceca letteralmente. Non vedo nulla per qualche secondo e faccio la curva praticamente alla ceca tenendomi FORTUNATAMENTE piu sulla mezzeria che sul ciglio della strada. Appena faccio sta semicurva guardo nel retrovisore e vedo 2 ciclisti che avevo appena superato… Sono SBIANCATO. Causa il sole non li avevo minimamente visti. La fortuna e stata che nel non vedere nulla mi sono tenuto sulla mezzeria e che i 2 ciclisti erano in fila indiana... se fossero stati affiancati uno dei due l’avrei preso sicuramente. E STATA SOLO FORTUNA. Da quel giorno MAI PIU IN BICI ALL’ALBA O AL TRAMONTO COL SOLE BASSO. Magari a mezzogiorno con 45 gradi ma mai col sole basso!!!! Purtroppo il povero Michele non ha avuto la stessa fortuna dei 2 ciclisti da me superati.
 

danym

Cronoman
5 Gennaio 2016
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scott
Va che in macchina l'uso degli auricolari su entrambe le orecchie è vietato.

Poi uno può fare quello che vuole, se infrange la legge paga.

Ma andare in bici con gli auricolari e, anche se a bassissimo volume, precludersi la possibilità di sentire i rumori per la musica, si rischia di pagare un prezzo ben più salato di una multa.

Ne vale la pena?

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ovviamente no....ma mi chiedo: perchè tutti noi non giriamo col varia garmin...non ne varrebbe forse molto piu' la pena di un paio di ruote leggere?Non sarebbe piu' importante mettere le lucine per farsi vedere sempre?Cosa peraltro che non ha quasi nessuno?
O piu' in generale...non sarebbe il caso di smettere di andare in bici? o passare tutti alla MTB?
La pericolosità di un'azione (l'andare in bici) è la somma di tanti piccoli pericoli che noi tutti accettiamo ogni giorno...
poi se vuoi stiamo a sentenziare se tenendoli come li tengo precluda o non precluda il sentire quello che succede...su questo punto secondo me non vi rendete bene conto, forse perchè appunto non li usate o non li avete mai usati per partito preso (perchè siete sicuri che siano tutti stupidi)
 
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samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
ovviamente no....ma mi chiedo: perchè tutti noi non giriamo col varia garmin...non ne varrebbe forse molto piu' la pena di un paio di ruote leggere?Non sarebbe piu' importante mettere le lucine per farsi vedere sempre?Cosa peraltro che non ha quasi nessuno?
O piu' in generale...non sarebbe il caso di smettere di andare in bici? o passare tutti alla MTB?
La pericolosità di un'azione (l'andare in bici) è la somma di tanti piccoli pericoli che noi tutti accettiamo ogni giorno...
poi se vuoi stiamo a sentenziare se tenendoli come li tengo precluda o non precluda il sentire quello che succede...su questo punto secondo me non vi rendete bene conto, forse perchè appunto non li usate o non li avete mai usati per partito preso (perchè siete sicuri che siano tutti stupidi)
Quantomeno rispettare gli obblighi è un atto dovuto. Quindi non pariordinare un obbligo (la funzione uditiva efficiente) a delle norme di prudenza che pur adottabili, non sono evidentemente ritenute così necessarie da essere tassative e sanzionate in caso di infrazione.
 

faberfortunae

Scalatore
30 Settembre 2011
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sempre una in meno...
condividendo la paerte di porre attenzione, ti chiedo, tu rispetti il codice stradale seguendo queste regole?
Se no sei in errore.
Mi sembra di ascoltare i discorsi di quelli che dicono "eh ma qui va tutto male, i politici rubano, qullo fa questo e quello" e poi li vedi che nel loro piccolo comunque trasgrediscono le regole.
E' inutile dire è ma quello ruba di più o dire eh ma quello è più pericoloso, entrambi stanno commettendo reati, quindi al pari di automobilisti che non rispettano le regole ci sono ciclisti o pedoni o quello che vuoi che non rispettano le regole.
Chiaro?

Mah, guarda, concordo sul fatto che il legalitarismo sia sempre l'atteggiamento giusto.
E' corretto pretendere il rispetto delle regole da parte di tutti. Anche da parte dei ciclisti.
Però va detto che se la gran parte di regole di prudenza (di buon senso) dettate in materia di circolazione stradale sono chiaramente pensate per evitare fatti e conseguenze lesive ai soggetti più deboli (e perciò più esposti) che si trovano, a pieno diritto, sulle strade, allora qualcosa nella normazione non torna.
Prendi ad esempio l'obbligo di girare in fila indiana fuori da centri abitati.
Sacrosanto, si dirà, per evitare intralci inutili alla circolazione che in quei tratti è più veloce.
Però, spesso, il marciare in doppia fila da parte dei ciclisti risponde proprio all'esigenza di dissuadere gli automobilisti (o peggio gli autotrasportatori) viaggianti nello stesso senso di marcia dall'intentare il sorpasso all'interno della semicareggiata di pertinenza e quindi anche con vetture procedenti in senso contrario: sappiamo tutti il pericolo di un sorpasso, magari di un mezzo pesante, a pochi decimetri dal manubrio...
Allora qui qualcosa non torna perché quella norma non tiene conto ad esempio che le strade nostre strade non sono biliardi, larghe ed accoglienti : spesso ci sono buche, tombini, margini ammalorati, banchine non transitabili e le traiettorie dei ciclisti debbono poter aver margine sufficiente per scartare le insidie; se si consente agli automezzi di sorpassare i ciclisti all'interno della semicarreggiata col solo limite dell'evitare loro pericolo (concetto troppo vago) allora significa che non si è capito nulla della circolazione stradale e, quindi, chi vi è maggiormente esposto deve trovare il sistema per proteggersi, possibilmente senza creare a sua volta pericolo.
Se quindi trovo una doppia fila di ciclisti su di una statale, fuori dal centro abitato, non mi metto a strombazzare inveendo come un ossesso.
Ma rallento ed aspetto di sorpassare quando ciò è possibile, mettendo in conto di portarmi nell'altra semicarreggiata per lasciare spazio sufficiente al serpentone di bici in doppia fila.
Anche se so che quei ciclisti stanno violando il codice della strada e stanno quindi rallentando la mia marcia.
Alla fine vuoi mettere uno o due minuti di ritardo con la sicurezza di soggetti più deboli? In questo senso [MENTION=9919]bicilook[/MENTION] dice benissimo, i valori in gioco non sono nemmeno lontanamente paragonabili!
 

dagos

via col vento
19 Maggio 2013
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molto bella e funzionale
[MENTION=56530]dagos[/MENTION]... ti rispondo cosi perche non riesco a quotare... Ti racconto cosa mi e successo qualche anno fa: Parto per andare al lavoro.

Guarda che capisco il tuo punto di vista e ci sta... nessuno è perfetto e purtroppo e spesso la disattenzione è dietro l'angolo... ma un conto e tenersi larghi in un momento di poca visibilità o accecati dal sole... un altro è ATTRAVERSARE una strada... quindi mettendo di traverso e vero intralcio un mezzo, un buon guidatore questa cosa la dovrebbe considerare visto il pericolo a cui vai incontro e quindi è d'obbligo un controllo e una attenzione maggiore... ma putroppo e spesso si guida con nonchalance alla stessa stregua di quando si sta comodamente sbracati sul divano... io ne vedo tanti così.
 

danym

Cronoman
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scott
Quantomeno rispettare gli obblighi è un atto dovuto. Quindi non pariordinare un obbligo (la funzione uditiva efficiente) a delle norme di prudenza che pur adottabili, non sono evidentemente ritenute così necessarie da essere tassative e sanzionate in caso di infrazione.

Andrea, ti stai facendo una crociata contro le cuffiette che sono da demonizzare principalmente per come vengono utilizzate...non in assoluto (e questo al di là della legge la quale, ovviamente, deve essere unica e tenere in considerazione tutte le casistiche....anche quelle degli asini che vanno in giro con la musica a tutto volume, in machcina, a piedi e in bici)...
Fatto sta che stiamo parlando in questo post di come rendere sicuro il piu' possibile uin giro in bici...
tu dici, togli cuffiette..ma sotto abbiamo fatto decalogo...ceh credo che sia addirittura meglio del tuo consiglio a cui credo che tutti dovrebbero far ricorso...
mettici pure anche il togliere le cuffiette
 

123lorka

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Mah, guarda, concordo sul fatto che il legalitarismo sia sempre l'atteggiamento giusto.
E' corretto pretendere il rispetto delle regole da parte di tutti. Anche da parte dei ciclisti.
Però va detto che se la gran parte di regole di prudenza (di buon senso) dettate in materia di circolazione stradale sono chiaramente pensate per evitare fatti e conseguenze lesive ai soggetti più deboli (e perciò più esposti) che si trovano, a pieno diritto, sulle strade, allora qualcosa nella normazione non torna.
Prendi ad esempio l'obbligo di girare in fila indiana fuori da centri abitati.
Sacrosanto, si dirà, per evitare intralci inutili alla circolazione che in quei tratti è più veloce.
Però, spesso, il marciare in doppia fila da parte dei ciclisti risponde proprio all'esigenza di dissuadere gli automobilisti (o peggio gli autotrasportatori) viaggianti nello stesso senso di marcia dall'intentare il sorpasso all'interno della semicareggiata di pertinenza e quindi anche con vetture procedenti in senso contrario: sappiamo tutti il pericolo di un sorpasso, magari di un mezzo pesante, a pochi decimetri dal manubrio...
Allora qui qualcosa non torna perché quella norma non tiene conto ad esempio che le strade nostre strade non sono biliardi, larghe ed accoglienti : spesso ci sono buche, tombini, margini ammalorati, banchine non transitabili e le traiettorie dei ciclisti debbono poter aver margine sufficiente per scartare le insidie; se si consente agli automezzi di sorpassare i ciclisti all'interno della semicarreggiata col solo limite dell'evitare loro pericolo (concetto troppo vago) allora significa che non si è capito nulla della circolazione stradale e, quindi, chi vi è maggiormente esposto deve trovare il sistema per proteggersi, possibilmente senza creare a sua volta pericolo.
Se quindi trovo una doppia fila di ciclisti su di una statale, fuori dal centro abitato, non mi metto a strombazzare inveendo come un ossesso.
Ma rallento ed aspetto di sorpassare quando ciò è possibile, mettendo in conto di portarmi nell'altra semicarreggiata per lasciare spazio sufficiente al serpentone di bici in doppia fila.
Anche se so che quei ciclisti stanno violando il codice della strada e stanno quindi rallentando la mia marcia.
Alla fine vuoi mettere uno o due minuti di ritardo con la sicurezza di soggetti più deboli? In questo senso [MENTION=9919]bicilook[/MENTION] dice benissimo, i valori in gioco non sono nemmeno lontanamente paragonabili!
La doppia fila delle volte e molto molto meglio di una fila unica ma infinita. La doppia fila e paragonabile ad un trattore, va lento, e corto, occupa tutta la carreggiata e costringe l'automobilista a stare dietro. La fila indiana puo essere eterna:wacko: delle volte piu lunga di un autobus. Agli automobilisti da la sensazione di poter passare perche "ce luce", ma quando iniziano a superare arriva una macchina nell'altra carreggiata e l'auto si trova a metta fila indiana a "dover" stringere i ciclisti per non fare un fronatale.
 

123lorka

Apprendista Cronoman
8 Ottobre 2007
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Guarda che capisco il tuo punto di vista e ci sta... nessuno è perfetto e purtroppo e spesso la disattenzione è dietro l'angolo... ma un conto e tenersi larghi in un momento di poca visibilità o accecati dal sole... un altro è ATTRAVERSARE una strada... quindi mettendo di traverso e vero intralcio un mezzo, un buon guidatore questa cosa la dovrebbe considerare visto il pericolo a cui vai incontro e quindi è d'obbligo un controllo e una attenzione maggiore... ma putroppo e spesso si guida con nonchalance alla stessa stregua di quando si sta comodamente sbracati sul divano... io ne vedo tanti così.

Vero, pero chi ci dice che il guidatore non abbia rallentato e guardato piu volte prima di girare ma il sole lo accecava talmente tanto da non vedere nulla. Se incontro gli fosse arrivata una macchina quasi certamente l’avrebbe intuita se non proprio vista bene bene, ma un ciclista di 60 kg vestito di celeste, con il verde dietro… non e proprio facile da vedere se il sole ti acceca. Io i 2 ciclisti non li ho minimamente intuiti causa il sole. Andavo ai 50km/h alle 7 di mattina in una zona abitata ed ero concentrato solo a guidare…non stavo smanettando con radio, telefonini o altro. Gli sono passato a fianco come se non ci fossero causa il sole. Non ho idea se gli ho fatto il pelo o se sono passato a 2 m da loro. Quando li ho visti nello specchietto mi si e raggelato il sangue. E stato un attimo. Non averli beccati e magari uccisi e stata SOLO FORTUNA! Come credo e stato un attimo per quello che ha investito Scarponi. Non era un giovane drogato o ubriaco che ai 150km/h investe dei ciclisti …
 

danym

Cronoman
5 Gennaio 2016
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scott
Vero, pero chi ci dice che il guidatore non abbia rallentato e guardato piu volte prima di girare ma il sole lo accecava talmente tanto da non vedere nulla. Se incontro gli fosse arrivata una macchina quasi certamente l’avrebbe intuita se non proprio vista bene bene, ma un ciclista di 60 kg vestito di celeste, con il verde dietro… non e proprio facile da vedere se il sole ti acceca. Io i 2 ciclisti non li ho minimamente intuiti causa il sole. Andavo ai 50km/h alle 7 di mattina in una zona abitata ed ero concentrato solo a guidare…non stavo smanettando con radio, telefonini o altro. Gli sono passato a fianco come se non ci fossero causa il sole. Non ho idea se gli ho fatto il pelo o se sono passato a 2 m da loro. Quando li ho visti nello specchietto mi si e raggelato il sangue. E stato un attimo. Non averli beccati e magari uccisi e stata SOLO FORTUNA! Come credo e stato un attimo per quello che ha investito Scarponi. Non era un giovane drogato o ubriaco che ai 150km/h investe dei ciclisti …

molto molto d'accordo....ma siamo un po' OT, ne parlerei eventualmente nell'altra discussione....
 

kmer71

Cronoman
22 Gennaio 2015
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ROSE
Ammetto di non aver letto tutte tutte le pagine ma mi stupisco se nessuno ha mai fatto riferimento al numero di macchine ibride che ormai ci sono in circolazione.
In questo caso avere o non avere le cuffiette è assolutamente indifferente, ed ogni volta che incrocio una macchina che non fa alcun rumore mi fa venire i brividi.
Nel mio piccolo ho approfittato della promozione Amazon ed ho comprato il Garmin Varia, poi è chiaro che se ti succede una cosa simile all'incidente di Scarponi...AMEN ma almeno ho provato a fare il meglio per me e per la mia famiglia con il mio comportamento in bici rispettoso di tutti i veicoli/persone che sono per le strade.
Troppe volte vedo ciclisti passare con il rosso o fare gruppo fregandosene di tutto e di tutti...meglio solo che male accompagnato ;)
 

corridore1

Apprendista Passista
8 Ottobre 2016
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Mah, guarda, concordo sul fatto che il legalitarismo sia sempre l'atteggiamento giusto.
E' corretto pretendere il rispetto delle regole da parte di tutti. Anche da parte dei ciclisti.
Però va detto che se la gran parte di regole di prudenza (di buon senso) dettate in materia di circolazione stradale sono chiaramente pensate per evitare fatti e conseguenze lesive ai soggetti più deboli (e perciò più esposti) che si trovano, a pieno diritto, sulle strade, allora qualcosa nella normazione non torna.
Prendi ad esempio l'obbligo di girare in fila indiana fuori da centri abitati.
Sacrosanto, si dirà, per evitare intralci inutili alla circolazione che in quei tratti è più veloce.
Però, spesso, il marciare in doppia fila da parte dei ciclisti risponde proprio all'esigenza di dissuadere gli automobilisti (o peggio gli autotrasportatori) viaggianti nello stesso senso di marcia dall'intentare il sorpasso all'interno della semicareggiata di pertinenza e quindi anche con vetture procedenti in senso contrario: sappiamo tutti il pericolo di un sorpasso, magari di un mezzo pesante, a pochi decimetri dal manubrio...
Allora qui qualcosa non torna perché quella norma non tiene conto ad esempio che le strade nostre strade non sono biliardi, larghe ed accoglienti : spesso ci sono buche, tombini, margini ammalorati, banchine non transitabili e le traiettorie dei ciclisti debbono poter aver margine sufficiente per scartare le insidie; se si consente agli automezzi di sorpassare i ciclisti all'interno della semicarreggiata col solo limite dell'evitare loro pericolo (concetto troppo vago) allora significa che non si è capito nulla della circolazione stradale e, quindi, chi vi è maggiormente esposto deve trovare il sistema per proteggersi, possibilmente senza creare a sua volta pericolo.
Se quindi trovo una doppia fila di ciclisti su di una statale, fuori dal centro abitato, non mi metto a strombazzare inveendo come un ossesso.
Ma rallento ed aspetto di sorpassare quando ciò è possibile, mettendo in conto di portarmi nell'altra semicarreggiata per lasciare spazio sufficiente al serpentone di bici in doppia fila.
Anche se so che quei ciclisti stanno violando il codice della strada e stanno quindi rallentando la mia marcia.
Alla fine vuoi mettere uno o due minuti di ritardo con la sicurezza di soggetti più deboli? In questo senso [MENTION=9919]bicilook[/MENTION] dice benissimo, i valori in gioco non sono nemmeno lontanamente paragonabili!

questa è la tua libera interpretazione, nel senso che tu credi che mettendoti in doppia fila con le bici lo fai per buon senso, invece stai trasgredendo, un in auto se ragiona allo stesso modo può dire che lui suona il clacson (a volte e vero quando fanno leggera pressione) per segnalare il suo passaggio.
Ora torno a chiedere a tutti quelli che si stanno lamentando (non mi piace dividere in categorie, perchè siamo esseri umani, non ciclisti o pedoni o automobilisti), se voi rispettate ogni direttiva della legge come è scritta, luci, campanello, casco, fila indiana ecc. ecc. come ho postato, io guardando le statistiche mentre giro in bici a piedi o in auto dico che il 99% non le rispetta, quindi a chi state chiedendo il rispetto?
Come spesso accade si creano fazioni, ciclisti contro automobilisti, pedoni contro ciclisti, destra contro sinistra, bianchi contro neri e proseguendo "ad libitum".
Se ognuno di noi seguisse le regole in qualsiasi momento delle vita le cose andrebbero meglio ma è utopia e non si tratta di Italia ma del mondo.
 

Gotothemax

Novellino
18 Aprile 2016
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Battaglin
Ho subito di recente un grave infortunio in bici, bici che rivedro' solo a fine settembre (una vertebra fratturata).

Sono fortunato a essere qui a scrivere e per la sicurezza, da ciclista che ama sia la bici da corsa ma anche recarsi al lavoro in bici qualcosa mi sento di dirlo, sopratutto per rispondere al quesito iniziale, ovvero:
Cosa fare perché ogni uscita non sia una scommessa con il destino?

  • Casco sempre, anche se putroppo come da studi rintracciabili su internet proteggono solo per impatti a basse velocita' (meno di 25k/h). Su questo punto sarebbe bello trovare elenchi che ci permettano di trovare un casco migliore, per omologazione o per test, di altri (e non quindi per estitica/consiglio/ecc...)
  • Visibilita': luci, abbigliamento. Io sono stato travolto perche' in pieno giorno su strada secondaria, non sono stato visto. Figuriamoci di notte o con cattivo tempo. Le auto moderne spesso hanno dei punti "ciechi". Gli automobilisti sono distratti.
  • Assicurazione. Se si e' coinvolti in un incidente, la buracrazia e' nostra nemica. Avere una assicurazione buona, senza clausole vessatorie ne franchige e' fondamentale
  • Cam: nel mio caso, seppur soccorso da ambulanza e portato in emergenza traumatologica, nessuna autorita' e' uscita a redigere verbale. Una cam e' una prova di quanto accaduto e che ci vede come utente debole.
  • Evitare ogni percorso rischioso per il volume di traffico ed evitare gli orari di punta, a costo di fare un giro piu' lungo.
  • Uscire in gruppo. Ci si diverte di piu' e non si e' mai soli (come purtroppo a me e' successo) nel bisogno.
  • Rispettare il CdS ma sopratutto rispettare le regole di sicurezza del nostro buonsenso. Io per esempio se ci sono auto parcheggiate procedo ad un metro di distanza almeno per evitare la sportellata (e chi se ne frega se suanano), le rotonde le occupo mettondomi al centro per evitare che mi venga tagliata la strada. In ambito urbano un marciapiede largo e rispettando pedoni e' per me da usare.
  • Niente distrazioni (cuffie o cellulari).


Inoltre per me dovrebbero essere studiati capi di abbigliamento protettivi specifici per bici da corsa. Io credo che materiali e tecnologie lo permettano. Ovviamente io sono solo un ciclista, ma soluzioni per me possono essere realizzate.



Concludo dicendo che per non essere ignorati dal Codice della Strada e dagli enti che mantengono le nostre strade per me occorre una forma di rappresentanza forte, che sia coinvolta quando si devono fare modifiche al CdS oppure quando debba essere progettata una pista ciclabile, che tuteli i ciclisti in ambito assicurativo e legale.
 

CLICK17

Passista
21 Settembre 2008
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Nelle auto , inseriscono sempre molti accessori. Per accessorio si intende qualcosa che non è strettamente necessario , ma aggiunge valore all'auto.
Indicatori sonori (clacson) , o di direzione (frecce) , specchietti retrovisori , purtroppo vengono considerati alla stregua di accessori.
La maggiorparte degli incidenti che ci vengono causati avvengono sempre per mancato uso delle frecce o per non avere guardato nello specchietto retrovisore , portiera aperta all'improvviso. Nelle strade di montagna è consigliato l'uso del clacson per segnalare il proprio arrivo. L'avete mai sentito ? Il clacson è solo usato per segnalare che ti devi togliere dai -------- o per festeggiare qualche vittoria della propria squadra.
 
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tombazosana

Apprendista Scalatore
31 Dicembre 2010
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da corsa
Proprio ieri un simpatico anzianotto, anche mio coetaneo e conoscente, vicino a casa mi ha sorpassato almeno credevo, facendomi letteralmente il pelo...., sapendo che sarebbe andato al bar ho deciso di andare a scoprire il perché, ed era talmente distratto che non mi aveva neanche visto, fortuna che di solito sta al centro della carreggiata, bisogna che installino obbligatoriamente una telecamera con segnale acustico in caso di ostacoli, sarà un rompimento ma almeno così si terrà vigile l'attenzione.
 

corridore1

Apprendista Passista
8 Ottobre 2016
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poche
Nelle auto , inseriscono sempre molti accessori. Per accessorio si intende qualcosa che non è strettamente necessario , ma aggiunge valore all'auto.
Indicatori sonori (clacson) , o di direzione (frecce) , specchietti retrovisori , purtroppo vengono considerati alla stregua di accessori.
La maggiorparte degli incidenti che ci vengono causati avvengono sempre per mancato uso delle frecce o per non avere guardato nello specchietto retrovisore , portiera aperta all'improvviso. Nelle strade di montagna è consigliato l'uso del clacson per segnalare il proprio arrivo. L'avete mai sentito ? Il clacson è usato sempre e solo usato per segnalare che ti devi togliere dai -------- o per festeggiare qualche vittoria della propria squadra.

tu hai il campanello e le luci sulla bici da corsa?