Bianchi Infinito CV

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
3.553
113
58
Milano
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Bici
la mia e basta
premetto che ho usato le bici solo per test anche se prolungati un paio d'ore ma certe cose mi lasciano un pò perplesso ;nonzo%
la infinito smorza senz'altro le asperità e qui non ci piove :angrymod: quindi concordo con gli estimatori però:
-il telaio flette; con le mie forze soprattutto in fuorisella (tutti i telai flettono ma per restare in casa binchi la oltre xr2 pochissimo/quasi nulla)
-la salita di semonzo al grappa non ha un brutto fondo al massimo in alcuni tratti "rugoso"
-se poi invece è per la pubblicità allo sponsor all'ora và bene :asd:
Il telaio Infinito CV, messo sul banco prova Bianchi, è risultato tendenzialmente rigido, non come la inarrivabile Oltre XR2 ma comunque molto più rispetto alle bici concorrenti della categoria Endurance.
Nella mia prova ho percepito una piccola flessione torsionale del telaio, ma può darsi che la medesima sia dovuta alle ruote, è difficile accorgersi di piccole sfumature.

Come tutti gli atleti Bianchi, anche Pellizotti era libero di scegliere la bici che più preferiva, senza obblighi di sponsor o di pubblicità. Credimi. Tant'è che ha corso 18 tappe del Giro con la Oltre XR2, e 3 con la Infinito CV.
 

Mauro85

Apprendista Velocista
7 Aprile 2012
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Pinarello
premetto che ho usato le bici solo per test anche se prolungati un paio d'ore ma certe cose mi lasciano un pò perplesso ;nonzo%
la infinito smorza senz'altro le asperità e qui non ci piove :angrymod: quindi concordo con gli estimatori però:
-il telaio flette; con le mie forze soprattutto in fuorisella (tutti i telai flettono ma per restare in casa binchi la oltre xr2 pochissimo/quasi nulla)
-la salita di semonzo al grappa non ha un brutto fondo al massimo in alcuni tratti "rugoso"
-se poi invece è per la pubblicità allo sponsor all'ora và bene :asd:


Il discorso del "flettere" dipende dal ciclista e dal modo di pedalare: le forze espresse da oguno di noi sono così diverse che qualcuno potrebbe sentire flettere pure una Supersix (per assurdo) o giudicare rigido un titanio .
Però tu porti il tuo confronto con i 2 telai e quindi le tue sensazioni sono da valutare come oggettive.

il discorso dello sponsor vale sempre per tutti i corridori. Pellizzotti di certo non è salito sulla Graziella per la cronoscalata, però non sapremo mai DAVVERO quali sono stati i suoi gusti e il suo potere in materia di scelta del mezzo.
Magari era convinto, magari un po' meno, magari la voleva provare.

Quando uscì l'Infinito, nel 2009, la Bianchi ci fece correre una sua squadra per qualche gara, ed era alquanto buffo vedere dei professionisti con quei tubi sterzo così alti e su una bicicletta dichiaratamente non agonistica.

Dopo un po' tornarono, naturalmente, alla 928 SL.
 

pavarik

Passista
14 Settembre 2012
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Dunque la Infinito CV Countervail ammortizza le vibrazioni per percorsi sul pavé o sulle strade bianche... In Italia abbiamo le strade bianche...in Belgio/Francia c'è il pavé delle due classiche che ben conosciamo. Lars Boom ha vinto la quinta tappa incredibile del Tour di quest'anno e la differenza l'ha fatta la bicicletta. L'ha dichiarato lui stesso alla fine della gara in un'intervista. Sep Vanmarcke l'ha utilizzata anche nel Giro delle Fiandre e ha espresso pareri estremamente positivi sul telaio e le caratteristiche. Non c'è dubbio che questa é una bici che aiuta il ciclista ad affrontare certi tipi di percorsi...ovvio...non siamo professionisti...loro hanno i garún etc etc... ma secondo me é una bicicletta che da tante soddisfazioni. Anche la Specialized Roubaix utilizzata da Boonen alla Roubaix é un telaio speciale... ma insomma Bianchi é Bianchi... Bianchi é un marchio che sarà sempre leggenda.Bianchi é da pelle d'oca. A me la bici piace moltissimo. La più bella del circuito insieme alla Trek del mio corridore preferito... Fabian Cancellara...
 

Mauro85

Apprendista Velocista
7 Aprile 2012
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No. Significa che Pellizotti ha ritenuto più performante la Infinito CV anzichè la Oltre XR2 perfino in una cronoscalata, dove il fondo magari non era perfettamente liscio ma in teoria sarebbe dovuta andare meglio una bici più rigida, leggera e scattante come la Oltre XR2.

La mia postilla relativa alla Paris-Roubaix voleva indicare che la Infinito CV non è fatta solo per quel tipo di percorsi, che esistono solo là, ma per tutti i fondi stradali non propriamente lisci, come sempre più spesso si trovano da noi.

avevo dimenticato di chiederti: mi sapresti indicare un telaio che ha la fama di essere rigido all'esasperazione?
Ovviamente parlo di telai da strada e non per le prove TT.
Per conoscere un termine di paragone.
Grazie :mrgreen:
 

kirk76

Gregario
4 Settembre 2014
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Bianchi Infinito CV
Che la bici sia più comoda di altri telai votati all'agonismo puro, non si discute.
Ma attenzione a spacciarla come sicura salva-schiena quando si pedala su strade rovinate.
Mi spiego: una buca resta una buca con qualsiasi telaio, anche con la Infinito CV, perché in tal caso la differenza grande la fanno le ruote con la relativa raggiatura, insieme al tipo di gomme e le relative dimensioni (tubolari, tubeless, copertoncini).
Invece sul pavé, come sui sanpietrini per esempio, la Infinito CV trova il suo terreno ideale, perché in quelle condizioni deve rendere "piatte" le tante piccole vibrazioni che provengono da manti stradali del genere, non un semplice sobbalzo secco come quello di una buca.
Anche sui dossi e sulle radici non troppo sporgenti la Infinito CV potrebbe dare delle soddisfazioni, ma in questo caso dipende dalla risposta che vuole il ciclista, cioè se preferisce che la bici passi sopra rigida, oppure che "ammortizzi" di più il passaggio. E non è detto che la suddetta risposta rigida sia segno di scomodità.
Quando tu parli di strade dissestate, non credo ti riferisci a via dei Fori Imperiali a Roma con i suoi sanpietrini, ma al rovinoso stato generale dell'asfalto, per lo più fatto di buche e rattoppamenti.
Quindi bisognerebbe che il compratore conoscesse bene i propri percorsi se fa una scelta mirata come la Infinito CV per non aspettarsi di risolvere il problema "buche" semplicemente pedalandoci.
Infine, in relazione al fattore confort, e questo vale per tutti i telai, ci sarebbe da citare anche la velocità con cui si pedala,i km delle uscite, la posizione di guida, la sella, il materiale del gruppo guida, perfino il nastro manubrio, ma sono parametri molto soggettivi.
Oggettivamente, una Infinito CV con una SMP full carbon e ruote da 80 forse avrebbe comunque una certa "scomodità".
Così come una RB1000 con SMP Stratos (per dire di una qualsiasi sella con buona imbottitura), ruote Neutron Ultra con copertoni da 28 (mi sa però che non c'entrano) e manubrio Deda 35 in carbonio opportunamente "nastrato", potrebbe non essere così rigida come il telaio sarebbe se montato con componenti diversi.
Sicuramente questa Bianchi rimane un bel mezzo per affrontare le lunghe distanze in un certo “relax”.
Queste le mie valutazioni dopo aver pedalato con una C2C e una Infinito, variando gli assemblaggi.

Una buca è una buca pure con un camion, inutile raccontarci fregnacce.
Ma oggi uscito con un gruppetto di amici, tutti telai carbon e con ruote molto simili, passando su tratti sconnessi si notava (ad orecchio) la differenza di vibrazioni delle varie bici, ed è innegabile che ci siano telai più rigidi, teli meno rigidi e telai che in alcuni punti sono meno rigidi, perché è vero che il carro posteriore assorbe bene le asperità, ma la forcella è di granito o-o
 

Mauro85

Apprendista Velocista
7 Aprile 2012
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Pinarello
Lars Boom ha vinto la quinta tappa incredibile del Tour di quest'anno e la differenza l'ha fatta la bicicletta. L'ha dichiarato lui stesso alla fine della gara in un'intervista. Sep Vanmarcke l'ha utilizzata anche nel Giro delle Fiandre e ha espresso pareri estremamente positivi sul telaio e le caratteristiche.

A me la bici piace moltissimo. La più bella del circuito insieme alla Trek del mio corridore preferito... Fabian Cancellara...

Certo, se dicevano il contrario li licenziavano! :mrgreen:

A parte le dichairazioni di chi ci corre perché pagato da chi produce (le risate più grosse te le fai col marketing della Pinarello dove la Sky elogia le bici Pina come se tutti gli altri marchi costruissero tricicli, sono talmente estasiati da risultare falsi), condivido di certo i tuoi giudizi esterni: esteticamente le Bianchi non sbagliano quasi mai, soprattutto nelle verniciature.
 

xtrncpb

via col vento
8 Gennaio 2011
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la mia e basta
avevo dimenticato di chiederti: mi sapresti indicare un telaio che ha la fama di essere rigido all'esasperazione?
Ovviamente parlo di telai da strada e non per le prove TT.
Per conoscere un termine di paragone.
Grazie :mrgreen:
Beh, la Bianchi Oltre XR2 è molto leggera e sul banco prova è più rigida per esempio di una Cervelo R5, di una Specialized Tarmac SL4, di una Cannondale Supersix (non la EVO HM), di una Giant TCR Advanced... tanto per rendere l'idea.
Però... adesso è arrivata la Trek Emonda che in quanto a rigidità pare non temere confronti. Una corda di violin
Non l'ho ancora provata, ma spero di farlo.
 

ulau75

Apprendista Cronoman
11 Settembre 2008
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Provincia Veronese
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Bianchi OltreXr4
Secondo me è una gran bici e sa essere anche molto racing.
Pure si bike radar ne parlano gran bene.
Personalmente per un amatore che si dedica alle granfondo è la bici ideale.
La trek è diverso tempo che propone le sue bici in geomtria H1 o H2 cioè con tubo sterzo più alto.
Personalmente non ci trovo nulla di buffo, anzi per uno che pratica il ciclismo per hobby, con queste bici si va molto facilmente in presa bassa senza doversi spaccare la schiena.
 

sunboy

Maglia Gialla
15 Ottobre 2007
11.538
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avevo dimenticato di chiederti: mi sapresti indicare un telaio che ha la fama di essere rigido all'esasperazione?
Ovviamente parlo di telai da strada e non per le prove TT.
Per conoscere un termine di paragone.
Grazie :mrgreen:

oltre a ciò che ha citato xtrncpb che sicuramente ha avuto modo di provare molte più bici di me, io citerei
look 795
 

pavarik

Passista
14 Settembre 2012
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Wilier Filante SLR
Poi la Bianchi era la bici del Fausto... non riesco a criticare una bici o un nome del genere... Le Bianchi sono tutte belle...sono leggenda...fanno parte della storia del nostro paese... e sempre lo saranno per me. Bianchi é....uff...mi vengono i brividi... Bianchi é un'emozione.
 
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Camalyon

Novellino
31 Dicembre 2008
72
5
Montemurlo
www.teamavs.it
Bici
Bianchi Infinito cv
Mi intrometto in questa discussione per dire che io ho la Infinito da metà giugno 2014. Devo dire che sono pienamente soddisfatto sia per quanto riguarda le prestazioni che per il comfort che sa dare. Ho fatto diversi percorsi, anche lunghi, ma lo stress che accumulavo: con la Scott addict e o la Cervelo RS, che usavo prima della infinito cv, per mia fortuna, è soltanto un ricordo. Quello che più colpisce della Infinito cv è la capacità di smorzare le vibrazioni che arrivano dall'asfalto rovinato: mi spiego; le scosse si sentono ma quando arrivano alle mani, alle spalle ecc... non fanno male, non stressano il cervello e il risultato e che dopo diversi Km. le "congiunture" del corpo non sono indolenzite.:eek:

La mia recensione e tutte le caratteristiche della bici su:http://www.teamavs.it/blog/index.php[url]http://www.teamavs.it/blog/index.php[/URL]
 

BrunoDM

Maglia della salute
18 Settembre 2011
8.931
2.040
una galassia lontana lontana (l'Abruzzo insomma)
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Bici
Scott Addict SL
Beh, la Bianchi Oltre XR2 è molto leggera e sul banco prova è più rigida per esempio di una Cervelo R5, di una Specialized Tarmac SL4, di una Cannondale Supersix (non la EVO HM), di una Giant TCR Advanced... tanto per rendere l'idea.
Però... adesso è arrivata la Trek Emonda che in quanto a rigidità pare non temere confronti. Una corda di violin
Non l'ho ancora provata, ma spero di farlo.

Scusami ma.... l'EMONDA sarebbe una bici "super rigida"? Sicuro?
Che io sappia (sbaglierò forse(sicuramente) se un telaio è molto leggero - come l'emonda, il più leggero...- la sua prerogativa non sarà di certo la rigidità (in senso assoluto almeno) ma la reattività.
 

kirk76

Gregario
4 Settembre 2014
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Bianchi Infinito CV
premetto che ho usato le bici solo per test anche se prolungati un paio d'ore ma certe cose mi lasciano un pò perplesso ;nonzo%
la infinito smorza senz'altro le asperità e qui non ci piove :angrymod: quindi concordo con gli estimatori però:
-il telaio flette; con le mie forze soprattutto in fuorisella (tutti i telai flettono ma per restare in casa binchi la oltre xr2 pochissimo/quasi nulla)
-la salita di semonzo al grappa non ha un brutto fondo al massimo in alcuni tratti "rugoso"
-se poi invece è per la pubblicità allo sponsor all'ora và bene :asd:

Sarà che peso 67kg e che non esprimo i watt di molti cicloforumendoli, ma il mio telaio non flette, e non vado in bici da ieri mattina, lo se flettese me ne accorgerei e lo riconoscerei...;nonzo%
 

xtrncpb

via col vento
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Mi intrometto in questa discussione per dire che io ho la Infinito da metà giugno 2014. Devo dire che sono pienamente soddisfatto sia per quanto riguarda le prestazioni che per il comfort che sa dare. Ho fatto diversi percorsi, anche lunghi, ma lo stress che accumulavo: con la Scott addict e o la Cervelo RS, che usavo prima della infinito cv, per mia fortuna, è soltanto un ricordo. Quello che più colpisce della Infinito cv è la capacità di smorzare le vibrazioni che arrivano dall'asfalto rovinato: mi spiego; le scosse si sentono ma quando arrivano alle mani, alle spalle ecc... non fanno male, non stressano il cervello e il risultato e che dopo diversi Km. le "congiunture" del corpo non sono indolenzite.:eek:

La mia recensione e tutte le caratteristiche della bici su: http://www.teamavs.it/blog/index.php
Verissimo ciò che hai scritto.
Scusami ma.... l'EMONDA sarebbe una bici "super rigida"? Sicuro?
Che io sappia (sbaglierò forse(sicuramente) se un telaio è molto leggero - come l'emonda, il più leggero...- la sua prerogativa non sarà di certo la rigidità (in senso assoluto almeno) ma la reattività.
Le proprietà meccaniche di un telaio in carbonio derivano dalla tipologia di fibre utilizzate, dalla loro integrazione con resine epossidiche per formare il tessuto e dal loro orientamento nella trama del tessuto stesso.
Telaio reattivo = fibre ad alto e altissimo modulo, strutturalmente molto rigide
Telaio leggero = stesse fibre sopra descritte, ma con pochissime resine epossidiche, che ovviamente pesano molto di più del carbonio e limitano anche la reattività, a vantaggio però del comfort.

Un telaio può essere reattivo ma abbastanza confortevole, anche se magari pesante, in virtù della percentuale di resine utilizzate nella trama.
Un telaio che oltre a essere reattivo è anche leggerò dovrà invece rinunciare alla fibre epossidiche. In tal caso, però, la rigidità sarà ai massimi livelli.
 

Camalyon

Novellino
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Bici
Bianchi Infinito cv
Bravo nel descrivere le proprietà del telaio. Per quanto mi riguarda non comprerò mai più un telaio super leggero, mi è bastato l'esperienza della Addict, ai tempi del mio acquisto era il telaio più leggero sul mercato. Era un telaio realizzato bene, reattivo, andava bene anche in discesa; cosa rara nelle bici leggere, però....... riusciva a trasmettere le vibrazioni anche sull'asfalto "buono". Tutti i discorsi sulle buche, san pietrini, ecc.... vanno a farsi benedire quando si cavalca una bici nata per essere leggera. Il nostro problema sono le microvibrazioni; le buche, per assurdo, le possiamo anche scansare, ma le vibrazioni, se il telaio non le filtra; e in questo la Infinito cv è campione, le prendiamo tutte e dopo 5 ore di bici diventano stressanti.
La tecnica ha fatto passi in avanti, come in tutti i settori, ma per l'equazione leggerezza/comfort qualche compromesso, per ora, bisogna buttarlo giù.
Per questo dico mai più bici leggerissime=stressanti. In fondo in fondo, cosa mi cambia ad . avere la bici di 6,8 0 7,10 grammi? perdo per caso una cronometro importante? oppure non vinco un gran premio della montagna che mi cambia la carrirera sportiva?. Meditate, meditate.
 

kirk76

Gregario
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Bianchi Infinito CV
Bravo nel descrivere le proprietà del telaio. Per quanto mi riguarda non comprerò mai più un telaio super leggero, mi è bastato l'esperienza della Addict, ai tempi del mio acquisto era il telaio più leggero sul mercato. Era un telaio realizzato bene, reattivo, andava bene anche in discesa; cosa rara nelle bici leggere, però....... riusciva a trasmettere le vibrazioni anche sull'asfalto "buono". Tutti i discorsi sulle buche, san pietrini, ecc.... vanno a farsi benedire quando si cavalca una bici nata per essere leggera. Il nostro problema sono le microvibrazioni; le buche, per assurdo, le possiamo anche scansare, ma le vibrazioni, se il telaio non le filtra; e in questo la Infinito cv è campione, le prendiamo tutte e dopo 5 ore di bici diventano stressanti.
La tecnica ha fatto passi in avanti, come in tutti i settori, ma per l'equazione leggerezza/comfort qualche compromesso, per ora, bisogna buttarlo giù.
Per questo dico mai più bici leggerissime=stressanti. In fondo in fondo, cosa mi cambia ad . avere la bici di 6,8 0 7,10 grammi? perdo per caso una cronometro importante? oppure non vinco un gran premio della montagna che mi cambia la carrirera sportiva?. Meditate, meditate.

La mia Infinito fa 6.9kg con pedali e due porta borraccia. o-o
 

BrunoDM

Maglia della salute
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Le proprietà meccaniche di un telaio in carbonio derivano dalla tipologia di fibre utilizzate, dalla loro integrazione con resine epossidiche per formare il tessuto e dal loro orientamento nella trama del tessuto stesso.
Telaio reattivo = fibre ad alto e altissimo modulo, strutturalmente molto rigide
Telaio leggero = stesse fibre sopra descritte, ma con pochissime resine epossidiche, che ovviamente pesano molto di più del carbonio e limitano anche la reattività, a vantaggio però del comfort.

Un telaio può essere reattivo ma abbastanza confortevole, anche se magari pesante, in virtù della percentuale di resine utilizzate nella trama.
Un telaio che oltre a essere reattivo è anche leggerò dovrà invece rinunciare alla fibre epossidiche. In tal caso, però, la rigidità sarà ai massimi livelli.

Problema di semantica?
Forse. Allora per favore chiaresti cosa intendi con "reattività" e "rigidità"?
Ovviamente faccio riferimento a caratteristiche empiriche riscontrabili nell'uso del mezzo.
 

BrunoDM

Maglia della salute
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Bravo nel descrivere le proprietà del telaio. Per quanto mi riguarda non comprerò mai più un telaio super leggero, mi è bastato l'esperienza della Addict, ai tempi del mio acquisto era il telaio più leggero sul mercato. Era un telaio realizzato bene, reattivo, andava bene anche in discesa; cosa rara nelle bici leggere, però....... riusciva a trasmettere le vibrazioni anche sull'asfalto "buono". Tutti i discorsi sulle buche, san pietrini, ecc.... vanno a farsi benedire quando si cavalca una bici nata per essere leggera. Il nostro problema sono le microvibrazioni; le buche, per assurdo, le possiamo anche scansare, ma le vibrazioni, se il telaio non le filtra; e in questo la Infinito cv è campione, le prendiamo tutte e dopo 5 ore di bici diventano stressanti.
La tecnica ha fatto passi in avanti, come in tutti i settori, ma per l'equazione leggerezza/comfort qualche compromesso, per ora, bisogna buttarlo giù.
Per questo dico mai più bici leggerissime=stressanti. In fondo in fondo, cosa mi cambia ad . avere la bici di 6,8 0 7,10 grammi? perdo per caso una cronometro importante? oppure non vinco un gran premio della montagna che mi cambia la carrirera sportiva?. Meditate, meditate.

Io medito altrochè, però evidentemente faccio confusione :-)
Ad es. il team UHC utilizza bici wilier: quando le tappe sono in linea il mezzo è il Cento1SR o meglio ancora il 101AIR, telai tutt'altro che leggeri ma molto molto rigidi. Per la Paris-Roubaix 2014 invece hanno usato TUTTI (nessuno escluso) la zero7 pre 2015, la più leggera di casa wilier (750gr il telaio in tag.M) perchè, grazie alla tecnologia S.E.I. film è anche la più comoda su quella tipologia di percorso.

ps.:
no mi dite che i team sono obbligati ad usare quel che gli passa lo sponsor tecnico perchè i ciclisti, che io sappia, quasi sempre scelgono e cmq MAI la scelta è controproducente per loro.