SRAM Red 22 Hydro: spurgo e mini-test

Orrenda? ma non erano orrendi anche i Cinelli spinaci? o le leve SRAM piegate verso l'esterno? e non si era sconvolti dal dover usare una sola leva per salire e scendere di rapporto quando arrivo il double tap?
benvenuti dischi!!! e spero che arrivino presto anche dei dischi Campagnolo (o campy-compatible).

I comandi SRAM sono proprio orribili..veramente improponibili su una bici di una certo livello, esteticamente fanno proprio schifo. Ritengo che per utilizzare sulle bdc la tecnologia dei freni a disco è necessario passare ai sistemi elettromeccanici(le leve shimano e formula sono funzionali ed esteticamente molto valide.

A me sembra un'inutile ed antiestetica complicazione della bici da corsa.. Le cose semplici che funzionano bene rimangono vincenti... E poi il problema è aumentare la velocità non diminuirla

alcune cose che non mi sono ben chiare sui freni a disco:
- partendo dalla considerazione (credo abbastanza condivisibile) che l'attuale sistema di freni non è il massimo dell'efficacia (almeno o specie in alcune situazioni: pioggia-ruote in carbonio, situazioni di emergenza in cui qualche metro in meno di frenata fa tanto comodo, ecc) e che il disco possa garantire una maggiore efficacia (poi si può discutere dei termini specifici di questa efficacia); detto questo risulta comprensibile, anche solo in termini di sperimentazione, il disco all'anteriore... ma al posteriore? serve davvero? lì dietro il freno attuale non basta?
- con tutto quel corpo in più (attacco, freno, disco) sulla parte sinistra della forcella, tutte i vari discorsoni sull'aerodinamica vanno a farsi benedire? voglio dire, mi pare palese che quella zona lì è fortemente asimmetrica. E poi, come cambia la guidabilità e l'inserimento in curva ad alte velocità?, ad esempio
- non ho ben capito poi se le forcelle apposite prevedono solo l'attacco e adeguati rinforzi sulla parte sinistra o anche una equivalente maggiorazione di peso sulla parte destra per controbilanciare il peso di attacchi-rinforzi-freno della parte sinistra (immaginando che il peso del disco si bilanciato con un mozzo asimmetrico)?, e quindi
- il peso in più nella parte bassa della forcella, come influisce, ancora, sulla guidabilità?, o è ininfluente/talmente lieve che non importa?
- i freni cantilever usati nel ciclocross sono più potenti/efficaci di quelli delle bdc? se si (da ignorante immagino di si visto l'utilizzo, ma magari dico una scemenza), non basta lavorare su questa soluzione?

orangefly ha scritto:

- i freni cantilever usati nel ciclocross sono più potenti/efficaci di quelli delle bdc? se si (da ignorante immagino di si visto l'utilizzo, ma magari dico una scemenza), non basta lavorare su questa soluzione?

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Il vantaggio fondamentale del disco non e' la potenza, che gli attuali caliper ne hanno piu' che a sufficienza, ma bensi la migliore modulabilita' e la minore sensibilita' all'acqua.

Il cantilever si usa perche' si tappa meno facilmente col fango, per il resto non penso sia migliore di un freno caliper normale.

orangefly ha scritto:

- i freni cantilever usati nel ciclocross sono più potenti/efficaci di quelli delle bdc? se si (da ignorante immagino di si visto l'utilizzo, ma magari dico una scemenza), non basta lavorare su questa soluzione?

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assolutamente falso i freni cantilever frenano molto poco, nel ciclocross l'aderenza è scarsissima quindi un impianto frenante molto potente finirebbe per far chiudere l'anteriore o bloccare il posteriore con conseguente caduta

il vantaggio dei cantilever come spiegato da cacciatorino è quello di non far acculumare fango in quella zona e quindi rallentare l'avanzamento

cmq anche nel ciclocross ormai il disco sta diventando la norma, ma sono impianti diversi da quelli per mtb

alex75 ha scritto:

Ma sai, parlavo proprio la settimana scorsa con un compagno di squadra di un suo amico che si e' tagliato lo stinco con il freno a disco di una Mtb, per cui se tu non sei a conoscienza di incidenti simili non vuol dire che non ne siano avvenuti!!! altra cosa poi per il discorso delle gare in mtb, in Mtb il gioco delle scie e' rarissimo, le volate di gruppo a 65 all'ora impossibili e le velocita in gruppo sono molto piu basse, per cui!!!

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1) Non ho mai detto che nessuno si è fatto male con i dischi
2) Non ho mai sentito di casi così eclatanti da doverne informare la stampa (o il forum-gemello di cui sono un assiduo frequentatore)
3) Vi preoccupate dei dischi, ma in mtb seriamente ci siete mai andati???avete mai cappottato con la bici che vi supera sopra la testa??? io SI e vi assicuro che i dischi manco vi sfiorano...ma le corone si e fanno un male cane.

poi mio cuggggino mi ha detto che....scusami ma trovo fisicamente impossibile che si sia tagliato con il disco e sai perchè
1) è nascosto dietro alla forcella e se arrivi ad impattare contro quella probabilmente tocchi la ruota e di fatto fermi il disco
2) dietro è ancora più improbabile visto che hai davanti ben due pezzi del telaio

solo a pensare a questo sbattimento mi passa la voglia

WWWoooowww, mi piacciono da morire questi freni, ma mamma mia che fatica l'eventuale manutenzione , pazienza mi tengo i bellissimi e tradizionali freni, almeno fino a quando tutto sarà più semplice.

Vengo dal mondo della mountain bike e utilizzo i freni a disco da sempre. Con la bici da strada con freni su pista alluminio ed ora con pista in carbonio non mi ci trovo per niente bene, anzi, hanno necessità di più manutenzione. Inoltre i prezzi delle pastiglie in alcuni casi sono minori dei vari pattini. E che dire dello spurgo o taglio cavi idraulici che ho sempre effettuato io? Niente di più facile....

hoopes ha scritto:

solo a pensare a questo sbattimento mi passa la voglia

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non credo si perda più tempo che a cambiare i pattini tra carbonio ed alu, regolarli e pulire le piste (tutte operazioni ben più frequenti di uno spurgo)

scattopiano66 ha scritto:

E poi il problema è aumentare la velocità non diminuirla

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E' proprio chi va più forte che deve poter contare su un'ottima frenata. Probabilmente i dischi servirebbero più a loro (penso agli agonisti, che in discesa tengono andature da veri "manici" con tubolari e cerchi in carbonio) che non a me, che sono un paracarro e non mi separo dai copertoncini e dai cerchi in alluminio...

Qualche giorno fa mentre gustavo un gelato
continuavo a guardare la Colnago di un mio amico
con i freni a disco, sarà che per ora ci sono solo ruote ad alto profilo (le zipp 303 sono per ciclo cross)sarà che bisogna farci
l'occhio, ma mi sembrava brutta e tozza oltre a essere abbastanza pesante quasi 8kg.
Dal mio punto di vista ben venga l'innovazione ma forse e bene
aspettare un po' prima di fare acquisti.
Io aspetto campagnolo.

micronauta ha scritto:

E' proprio chi va più forte che deve poter contare su un'ottima frenata. Probabilmente i dischi servirebbero più a loro (penso agli agonisti, che in discesa tengono andature da veri "manici" con tubolari e cerchi in carbonio) che non a me, che sono un paracarro e non mi separo dai copertoncini e dai cerchi in alluminio...

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e quando su una lunga rando sotto l'acqua Ti trovi cerchi e pattini finiti?
o il rischio in estate sulle discese più lunghe e calde di surriscaldare le camere per troppo frenare?

Biker_65 ha scritto:

sarà che bisogna farci
l'occhio, ma mi sembrava brutta e tozza

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La Bianchi secondo me (scusate la spammata, ma essendo bianchista sono un po' di parte ) ha tirato fuori degli autentici gioielli per il 2014... La Oltre Disc la trovo elegantissima, con i dischi della misura "giusta" per la strada che dietro si confondono discretamente con i pignoni, e davanti sembrano parte integrante di un mozzo a flange alte:

[url]http://www.bianchi.com/it/Bikes/Bikes_Detail.aspx?ProductIDMaster=127726[/URL]

Idem con patatine la nuova Infinito CV in versione dischi:

[url]http://www.bianchi.com/it/Bikes/Bikes_Detail.aspx?ProductIDMaster=127761[/URL]

ezio79 ha scritto:

e quando su una lunga rando sotto l'acqua Ti trovi cerchi e pattini finiti?
o il rischio in estate sulle discese più lunghe e calde di surriscaldare le camere per troppo frenare?

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Beh, come già detto sono UN PARACARRO soprattutto in discesa, e in tutta onestà non mi è mai capitato nè di finire completamente i pattini sotto la pioggia (e ne ho fatte di randonnèe lunghe tutte sotto l'acqua... ), nè tantomeno di surriscaldare i cerchi fino a far esplodere le camere d'aria. Tuttavia ad altri più veloci e più "frenosi" di me è successo, quindi anche il mondo delle randonnèe inizia a vedere di buon occhio l'opzione dischi. Forse più quelli meccanici che gli idraulici...

e quando su una lunga rando sotto l'acqua Ti trovi cerchi e pattini finiti?

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Questo potrebbe succedere anche con dischi e pastiglie; in assenza di una statistica affidabile e' difficile dire come si comporteranno questi impianti al riguardo.

o il rischio in estate sulle discese più lunghe e calde di surriscaldare le camere per troppo frenare?

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Qui' il problema potrebbe essere il surriscaldamento dell'olio, specie se non e' pulitissimo. Uno dei dei problemi degli impianti idraulici e' che l'olio tende ad assorbire umidita' dall'atmosfera, e in caso di surriscaldamento quest'acqua puo' evaporare, producendo bolle nel circuito che ovviamente annullano completamente l'efficienza frenante: semplicemnte tiri la leva e lei va giu' senza resistenza.

Vedremo come si troveranno gi "early adopters", la tecnologia ha un potenziale ottimo anche sulla bdc, ma sicuramente ci sara' bisogno di affrontare e risolvere qualche problemino.

micronauta ha scritto:

Beh, come già detto sono UN PARACARRO soprattutto in discesa, e in tutta onestà non mi è mai capitato nè di finire completamente i pattini sotto la pioggia (e ne ho fatte di randonnèe lunghe tutte sotto l'acqua... ), nè tantomeno di surriscaldare i cerchi fino a far esplodere le camere d'aria. Tuttavia ad altri più veloci e più "frenosi" di me è successo, quindi anche il mondo delle randonnèe inizia a vedere di buon occhio l'opzione dischi. Forse più quelli meccanici che gli idraulici...

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Ti salva quasi sicuramente il fatto di pesare poco

cacciatorino ha scritto:

Questo potrebbe succedere anche con dischi e pastiglie; in assenza di una statistica affidabile e' difficile dire come si comporteranno questi impianti al riguardo.



Qui' il problema potrebbe essere il surriscaldamento dell'olio, specie se non e' pulitissimo. Uno dei dei problemi degli impianti idraulici e' che l'olio tende ad assorbire umidita' dall'atmosfera, e in caso di surriscaldamento quest'acqua puo' evaporare, producendo bolle nel circuito che ovviamente annullano completamente l'efficienza frenante: semplicemnte tiri la leva e lei va giu' senza resistenza.

Vedremo come si troveranno gi "early adopters", la tecnologia ha un potenziale ottimo anche sulla bdc, ma sicuramente ci sara' bisogno di affrontare e risolvere qualche problemino.

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finire un cerchio è abbastanza rischioso ...
pattini e dischi li cambi facili anche al volo

tutti problemi che il mtb ci ha insegnato praticamente non esistono

ezio79 ha scritto:

tutti problemi che il mtb ci ha insegnato praticamente non esistono

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Come dicevo in un'altra discussione, un conto e' frenare da 40 km/h a 20 km/h, e tutt'altro da 80 km/h a 30, per dire. L'energia cinetica che deve essere dissipata sotto forma di calore e' enormemente superiore, e tale e' anche dunque il riscaldamento del sistema frenante, e di conseguenza delle parti adiacenti.

Io in MTB non ci vado, e quindi chiedo a chi ha esperienza: quando non c'erano i dischi capitava di vedere camere d'aria scoppiate per surriscaldamento? O era un problema molto meno affliggente rispetto alla bdc?