Ciclismo e Running

erman67

Pedivella
25 Luglio 2014
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Padova
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Dedacciai Gladiatore (Spartaco) - Bottecchia 883R Husky (Muletto)
3h in maratona per un amatore non è un risultato da tutti.
Personalmente la mia seconda maratona, preparata con tutti i crismi, l'ho chiusa poco sotto le 3h36' (circa 5'06"/km) e non è stata propriamente una passeggiata :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
Però un anno prima, senza una preparazione specifica ma solo con dei lunghi ma senza mai superare i 30km, l'avevo chiusa in 4h5' :-)
 

Rosario71

Apprendista Cronoman
17 Novembre 2011
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una qualsiasi
Daddy io viaggio a più o meno 180 dai 5'30" fino ai 4'30" ... molto dipende dal fatto che quella "cadenza" sia propria naturalmente.
Per quanto riguarda l'agilità Pizzolato consiglia, nel caso di uso della bici per i runner, di pedalare agili a oltre 100rpm per evitare che la bici faccia perdere "agilità" nella corsa :mrgreen:

La chiave del discorso secondo me sta proprio nelle parole "uso della bici per i runner". Provo a spiegare meglio l'idea che mi sono fatto. Le fatidiche 90/95 pedalate vanno allenate; Chi usa la bici ma non fa attività nemmeno amatoriale (o la usa solo saltuariamente come cross training) tendenzialmente non ha le 90 pedalate ma si attesta - se non erro nel numero - sulle 75/80. Viaggia cioè al ritmo che viene naturale ma chè è un po meno agile di quello che è lo standard di chi in bici ci si "allena".
La stessa cosa, secondo me, aaccade anche a chi il running lo pratica come come cross training, ovvero viaggia ad un numero di passi che sono -anche qui se non erro - sui 160, cioè quelli che vengono naturali. E guardacaso 160 passi sono 80 pedalate. Anche nel running per raggiungere i circa 180 passi è necessario allenarsi.
Coloro che praticano entrambi gli sport a livello amatoriale (o anche duathlon o triathlon) per quanto ho capito io non possono prescindere dal tener almeno presente l'equazione 90 rpm = 180 ppm per evitare che gli allenamenti in una disciplina pregiudichino troppo l'altra.
E' una mia idea, se ne avete di diverse ... parliamone o-o
P.S. aggiungo che nel triathlon, nel cambio bici-corsa mi pare sia consigliato di percorre gli ultimi km in bici alleggerendo il rapporto e aumentando le rpm intorno alle 100 proprio per evitare di avere le gambe imballate all'inizio della frazione di corsa.
 
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erman67

Pedivella
25 Luglio 2014
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Dedacciai Gladiatore (Spartaco) - Bottecchia 883R Husky (Muletto)
Guarda personalmente è poco che vado in bici e un mese con la bdc (con la quale ho fatto un 1500km) ma personalmente mi trovo meglio a pedalare tra i 90 e 100 rpm e anche oltre, in pianura ovviamente.
In salita se sono del 4/5% tendo a stare sugli 80rpm. Oltre come pendenza più verso i 70 rpm e anche meno per pendenze che arrivano verso il 15% benché abbia rapporti da montagna (34 di corona e fino a 32 di pignone)
Se in pianura metto rapporti da 80rpm le gambe mi si induriscono troppo.
Questo perché anche se ho fiato e cuore (le mie FC difficilmente arrivano a superare i 160bpm nelle salite più ripide) non ho gambe per spingere rapporti duri e quindi cerco di pedalare agile ma con alta frequenza.
 
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Andrea_Web

Maglia Iridata
11 Agosto 2006
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Focus Izalco Team SL 1.0 Klein Quantum Pro Yellow Pearl
Minghiazza, prepari la maratona?. Complimenti.....passo nelle rip.?.

Io invece da bravo runner sono fermo....l'achilleo sta rompendo un poco.

Riguardo ai 180 passi al minuto concordo, meno usi i talloni (corsa di avanpiede), più galleggi durante la corsa e meno sollecitazioni verticali ricevi alle articolazioni (qualcuno l'ha già detto)
però è anche vero che bisogna avere una discreta potenza/velocità di corsa, se corri per es. a 5 al km è difficile cercare di appoggiare di avanpiede e realizzare 180 appoggi, se viaggi a 4/km la cosa cambia, diventa quasi automatico.....se fai ripetute in pista su corte distanze te ne accorgi meglio perchè appoggi ancora più di avanpiede, anzi chi va veramente forte il tallone neanche lo appoggia.

Passo lento, scherzi a parte non faccio ripetute, se con Rip. non intendevi "Riposa in pace". :mrgreen:
Io mi metto lì e corro. Tempi direi tra i 6' e i 10' al km in base a quanto tira la salita o quanta paura ho in discesa.
 

Ubaldo

Apprendista Scalatore
26 Luglio 2008
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Haibike Affair custom
Sì sì, non intendo fare "il passo più lungo della gamba", anche per evitare i rischi che hai ben descritto :mrgreen:.
Le ginocchia hanno sicuramente le cartilagini usurate e quella sinistra un paio di anni fa mi ha fatto penare per una tendinite alla zampa d'oca.
Cerco di far mio il consiglio sulla frequenza del passo, anche se non sono dotato di contapassi. Per la scarpa...troppo tardi temo, ho preso da poco le Nimbus 16
Grazie mille intanto

però la tendinite alla zampa d'oca è come la sindrome della bandelletta ileotibiale, non dipende dal ginocchio, ma o da un problema in zona bacino o da un blocco del piede ;)

Per "pendenze spinte" cosa intendi?
Diciamo un 8-10 % ?

15%-20%. Se però la pendenza sul 10% è abbastanza lunga da durare una mezz'ora a piedi, può essere un buon allenamento anche in ottica ciclistica.
 

Ubaldo

Apprendista Scalatore
26 Luglio 2008
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Haibike Affair custom
In teoria la corsa lenta tende ad essere un pò più traumatica per alcuni comparti rispetto ad un passo più veloce che ripartisce l'impatto sul terreno su vettori meno verticali (spero di essermi spiegato bene) inoltre il trail su terreni troppo sconnessi di solito ti trita i piedi...

Per rispondere alla tua domanda meglio tanta progressività ed iniziare con 4/5000 metri lenti e tanto stretching ben fatto
il trail ha il grande vantaggio di evitare i microtraumi da stress ripetuto (alcuni tipi di tendinite e alcune cause della sindrome della bandelletta ileotibiale) poichè ogni appoggio è diverso dal precedente. Sviluppa anche in maniera migliore la muscolatura in generale e gli stabilizzatori in particolar modo. Infatti converrebbe provare un trail con appoggi non esasperati per vedere come reagiscono le articolazioni.

Minghiazza, prepari la maratona?. Complimenti.....passo nelle rip.?.

Io invece da bravo runner sono fermo....l'achilleo sta rompendo un poco.

Riguardo ai 180 passi al minuto concordo, meno usi i talloni (corsa di avanpiede), più galleggi durante la corsa e meno sollecitazioni verticali ricevi alle articolazioni (qualcuno l'ha già detto)
però è anche vero che bisogna avere una discreta potenza/velocità di corsa, se corri per es. a 5 al km è difficile cercare di appoggiare di avanpiede e realizzare 180 appoggi, se viaggi a 4/km la cosa cambia, diventa quasi automatico.....se fai ripetute in pista su corte distanze te ne accorgi meglio perchè appoggi ancora più di avanpiede, anzi chi va veramente forte il tallone neanche lo appoggia.


in linea di massima hai ragione, ma non far l'errore di credere che esista solo l'appoggio di retropiede e quello di avampiede in spinta pura. L'appoggio più naturale è di mesopiede, il che comporta una corsa abbastanza in spinta, ma che sfrutta omogeneamente non solo i polpacci ma anche i glutei (e i quadricipiti in fase ammortizzante) e che delega una componente di ammortizzazione iniziale allo schiacciamento dell'arco del piede (non che questo non avvenga anche di avampiede, anzi, ma ho l'impressione che si sfrutti meglio con l'appoggio di mesopiede). Ad esempio io non poggio di tallone manco nei lentissimi, ma di mesopiede comunque. Il mio appoggio si sposta sull'avampiede solo sui ritmi per me veloci (o quando nei trail ci si trova sul tecnico, ma quello viene naturale)
 

Fabio65

Apprendista Velocista
20 Agosto 2007
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Cisano Sul Neva (SV)
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Specialized Tarmac SL2 Comp Ultegra 6800 Scott Scale 20/2011 XTR
Ad esempio io non poggio di tallone manco nei lentissimi, ma di mesopiede comunque. Il mio appoggio si sposta sull'avampiede solo sui ritmi per me veloci (o quando nei trail ci si trova sul tecnico, ma quello viene naturale)

Parlando di lentissimi, trovo molto utile una piccola rotazione del bacino e cercare sempre di correre leggermente sbilanciati in avanti.
Col bacino cerco di fare in modo che la spinta venga data non solo dalla gamba ma da un movimento in cui vengono coinvolti anche i muscoli del tronco, ed allineando il bacino come suggerito da Danny Dreyer riesco sempre ad atterrare col mesopiede e sempre con il bacino in posizione avanzata (almeno questa è l'impressione) rispetto al punto in cui il piede tocca terra.

In questo modo e facendo molta attenzione, si percepisce a livello cardiaco un miglioramento (recupero) a fronte di un guadagno di passo.

Ubaldo?
 

Ubaldo

Apprendista Scalatore
26 Luglio 2008
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Haibike Affair custom
tendenzialmente funziona e dovrebbe divenire naturale se non ci sono reali forzature, ma solo un corretto adeguamento della tecnica di corsa.
Infatti come si poggia il piede non dipende dal piede, ma quasi esclusivamente da ciò che accade immediatamente sotto il centro di gravità: la posizione ed i movimenti del bacino influenzano anche la posizione delle ginocchia e del piede.
 

Salve

Apprendista Passista
23 Giugno 2012
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Bianchi Sempre pro
Ma la "cadenza" nel running , in particolare nella preparazione dei trail è così importante? io quando esco con un po' di runners non vedo molti foot pod o rilevatori di passo...

ps io soffro di indurimento delle fasce late perenne ed è dovuto a 2 cose
1) rigidità muscolare -> fare tanto streching e foam roller
2) mancanza di forza nei muscoli -> la bici questo anno mi ha dato tanto in termini di forza nelle gambe senza rovinarmi le ginocchia
 

Daddy

Maglia Rosa
10 Settembre 2007
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Terni
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2 - Bdc FRW Hunters Hill, Mtb FRW Eldorado, Scarpe Run Saucony e Asics
Parlando di lentissimi, trovo molto utile una piccola rotazione del bacino e cercare sempre di correre leggermente sbilanciati in avanti.
Col bacino cerco di fare in modo che la spinta venga data non solo dalla gamba ma da un movimento in cui vengono coinvolti anche i muscoli del tronco, ed allineando il bacino come suggerito da Danny Dreyer riesco sempre ad atterrare col mesopiede e sempre con il bacino in posizione avanzata (almeno questa è l'impressione) rispetto al punto in cui il piede tocca terra.

In questo modo e facendo molta attenzione, si percepisce a livello cardiaco un miglioramento (recupero) a fronte di un guadagno di passo.

Ubaldo?

In sostanza faccio come te...alla fine bisogna cercare di correre il modo fluido, quasi fluttuare sul terreno da un appoggio all'altro.

In sostanza più si è in "equilibrio" e minore è lo sforzo.

Ma la corretta postura può essere anche corretta/allenata con esercizi per il core, esercizi magari anche noiosi ma che hanno una elevata efficacia se fatti regolarmente (almeno 2 volte a settimana dedicare 15/20' è già sufficiente).

Ma la "cadenza" nel running , in particolare nella preparazione dei trail è così importante? io quando esco con un po' di runners non vedo molti foot pod o rilevatori di passo...

ps io soffro di indurimento delle fasce late perenne ed è dovuto a 2 cose
1) rigidità muscolare -> fare tanto streching e foam roller
2) mancanza di forza nei muscoli -> la bici questo anno mi ha dato tanto in termini di forza nelle gambe senza rovinarmi le ginocchia

Con l'andare dei km e l'esperienza viene da se l'andatura, poi se invece di 180 sono 170 (come le rpm per il ciclismo) poco conta, conta di + il risultato finale, non siamo tutti uguali.

Per le fasce late ci sono esercizi specifici per rinforzarli e tra quelli per il core che dicevo sopra ci sono, per es. corsa laterale e laterale incrociata e poi tanto stretching.

Passo lento, scherzi a parte non faccio ripetute, se con Rip. non intendevi "Riposa in pace". :mrgreen:
Io mi metto lì e corro. Tempi direi tra i 6' e i 10' al km in base a quanto tira la salita o quanta paura ho in discesa.

Sai com'è quando un runner (quasi puro) sente dire Rip. 17x1000 14x400 :mrgreen: si innesca subito il meccanismo " a quale velocità?", però anche fatte ad andatura tranquilla hanno la loro efficacia, poi il sali scendi è ottimo per la bici.

Oggi 1h di camminata e qualche tratto di corsa, l'achilleo non si è fatto sentire....sperem!.

Complimenti allora. Anche io ho festeggiato i miei 50 +/- alla stessa maniera.....Oetzi Alpin Marathon e Maratona di Bressanone.......
Adesso la prox a 60.......o-o

Per i 50 pure io vorrei fare il bis, maratona e una bella GF strada (tipo maratona dolomiti)....vedremo più avanti.

Per i 60 c'è tempo....:mrgreen:

Daddy io viaggio a più o meno 180 dai 5'30" fino ai 4'30" ... molto dipende dal fatto che quella "cadenza" sia propria naturalmente.
Per quanto riguarda l'agilità Pizzolato consiglia, nel caso di uso della bici per i runner, di pedalare agili a oltre 100rpm per evitare che la bici faccia perdere "agilità" nella corsa :mrgreen:

Che devo dirti, io quando vado troppo piano (lentissimo, intorno a 5) non riesco a mantenere elevate cadenze (non siamo tutti uguali), però a velocità crescenti, sotto a 4,40 (misurato) le 180 le mantengo bene.

Si si, l'agilità in bici è fondamentale per non legare le gambe, però si perde inevitabilmente forza in bici....ma che importa, quando si riprenderà a pedalatre si soffrirà un po più degli altri a stare a ruota.
 

Andrea_Web

Maglia Iridata
11 Agosto 2006
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Focus Izalco Team SL 1.0 Klein Quantum Pro Yellow Pearl
Sai com'è quando un runner (quasi puro) sente dire Rip. 17x1000 14x400 :mrgreen: si innesca subito il meccanismo " a quale velocità?", però anche fatte ad andatura tranquilla hanno la loro efficacia, poi il sali scendi è ottimo per la bici.

Oggi 1h di camminata e qualche tratto di corsa, l'achilleo non si è fatto sentire....sperem!
.

Forse mi sono espresso male, essendo un forum di bici intendevo km x m di dislivello! :D
 

Rosario71

Apprendista Cronoman
17 Novembre 2011
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Per le fasce late ci sono esercizi specifici per rinforzarli e tra quelli per il core che dicevo sopra ci sono, per es. corsa laterale e laterale incrociata e poi tanto stretching.

Leggendo di corsa laterale e laterale incrociata, esercizi che non pratico da tempo, mi è tornato in mente di quando ero ragazzo e a partire da fine metà agosto inziavamo la preparazione atletica. Il primo mese il pallone era un miraggio, e se lo toccavi il mister si incazzava a bestia. Era tutto un correre, prima lento, poi progressivo, poi skip basso, poi skip alto, le scalciate all'indietro, quelle in avanti, la corsa laterale, quella laterale con incrocio delle gambe e per finire quello che lasciava il segno e il dolore ai fianchi ... i cambi di direzione abbassandosi per toccare il cono e scartare di lato o tornare indietro.
Quando invece ci andava bene, la seduta di corsa era ... sui gradoni.
In pratica il mio mister o era un precursore o un seguace di Zeman :mrgreen:

Ora come ora se provassi a fare la corsa laterale incrociando le gambe sai che capitomboli ...
 

Beppeturbo

Maglia Gialla
22 Agosto 2007
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Trek Emonda SLR 8
Leggendo di corsa laterale e laterale incrociata, esercizi che non pratico da tempo, mi è tornato in mente di quando ero ragazzo e a partire da fine metà agosto inziavamo la preparazione atletica. Il primo mese il pallone era un miraggio, e se lo toccavi il mister si incazzava a bestia. Era tutto un correre, prima lento, poi progressivo, poi skip basso, poi skip alto, le scalciate all'indietro, quelle in avanti, la corsa laterale, quella laterale con incrocio delle gambe e per finire quello che lasciava il segno e il dolore ai fianchi ... i cambi di direzione abbassandosi per toccare il cono e scartare di lato o tornare indietro.
Quando invece di andava bene la seduta di corsa era ... sui gradoni.
In pratica il mio mister o era un precursore o un seguace di Zeman :mrgreen:

Ora come ora se provassi a fare la corsa laterale incrociando le gambe sai che capitomboli ...

Che ricordi! o-o :mrgreen: :wacko::wacko::wacko:

Io ho beccato anche un allenatore emulo del primo Arrigo Sacchi, quindi ho provato in anteprima sedute sfiancanti di ripetute. Credo che le gambe abbiano iniziato a sciogliersi verso Natale, giusto in concomitanza della pausa invernale :rosik:
 

Rosario71

Apprendista Cronoman
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Che ricordi! o-o :mrgreen: :wacko::wacko::wacko:

Io ho beccato anche un allenatore emulo del primo Arrigo Sacchi, quindi ho provato in anteprima sedute sfiancanti di ripetute. Credo che le gambe abbiano iniziato a sciogliersi verso Natale, giusto in concomitanza della pausa invernale :rosik:

:mrgreen:
Che poi quando iniziavi a toccare il pallone, eri più duro e di legno di un palo della luce!
Qualche volta abbiamo anche provato qualche esercizio innovativo, poi fortunatamente abortito: un copertone (lo pneumatico) ripieno di sassi attaccato con una corda alla vita e poi via con le ripetute di sprint.
Non sto a dire la mattina dopo, al risveglio, che gioia :mrgreen:
 

Daddy

Maglia Rosa
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:mrgreen:
Che poi quando iniziavi a toccare il pallone, eri più duro e di legno di un palo della luce!
Qualche volta abbiamo anche provato qualche esercizio innovativo, poi fortunatamente abortito: un copertone (lo pneumatico) ripieno di sassi attaccato con una corda alla vita e poi via con le ripetute di sprint.
Non sto a dire la mattina dopo, al risveglio, che gioia :mrgreen:

Io il pallone l'ho toccato poco solo dai 6/7 ai 10 anni circa, senza allenamenti specifici, poi il nulla.....quella del copertone è fantastica, questo tipo di esercizi ti fanno ricordare che abbiamo tanti muscoli attaccati allo scheletro che non utilizziamo mai :mrgreen:

A proposito di muscoli dolenti in questi gg che niente corsa e bici sto facendo un po di stupidi pesi per braccia e spalle, addominali/lombari, ovviamente sono tutto un dolore :wacko:.
 
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Ubaldo

Apprendista Scalatore
26 Luglio 2008
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Ma la "cadenza" nel running , in particolare nella preparazione dei trail è così importante? io quando esco con un po' di runners non vedo molti foot pod o rilevatori di passo...

ps io soffro di indurimento delle fasce late perenne ed è dovuto a 2 cose
1) rigidità muscolare -> fare tanto streching e foam roller
2) mancanza di forza nei muscoli -> la bici questo anno mi ha dato tanto in termini di forza nelle gambe senza rovinarmi le ginocchia
io la conto ogni tanto, non uso footpod o i nuovi sistemi garmin o suunto.
Premettendo che una piccola variabilità della frequenza dipende dal fatto di essere longilinei o brevilinei, il motivo per cui in molti runner, la maggior parte, la frequenza è bassa, è nell'errore del gesto tecnico: corsa con appoggio di tallone, molto frenata, che rallenta. Una frequenza media di 180 e più passi al minuto consente di sfruttare l'elasticità muscolare a fini propulsivi.
 

erman67

Pedivella
25 Luglio 2014
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Dedacciai Gladiatore (Spartaco) - Bottecchia 883R Husky (Muletto)
Io da ragazzo ho giocato a football americano ... anche noi i primi mesi da settembre era solo di preparazione atletica.
Oltre ai gradoni (magari con qualche ciccione sulle spalle :wacko: :mrgreen: ) tra i tanti esercizi, corse, ripetute (50mt, 100mt, 200mt, 400mt), esercizi di vario genere, ho vivido il ricordo di quello che noi chiamavamo il "muro del pianto".
In pratica di fronte ad un muro, appoggiati con le mani e le braccia tese, dovevamo skippare più in alto e velocemente possibile per un tot di tempo, con breve recupero tra una serie e l'altra. Alla fine non sentivamo più l'attaccatura del quadricipite femorale :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen: ... era da piangere a fine sessione ... da lì il "muro del pianto" :mrgreen::mrgreen::mrgreen: