Un vecchio saggio scriveva qualche tempo fa, riprendendo le parole di un suo esimio predecessore, che "la giustizia è la prima via della carità", in quanto il rispetto del bene altrui passa appunto dal rendere a ciascuno ciò che è suo, così come il rispetto del bene comune passa dal rispetto delle regole che servono a tutelarlo.Intanto condoglianze ad amici e famigliari per il lutto.
Condivido abbastanza quello che hai scritto;carita'...giusto
Pero' penso anche che se al volante ci sono dei dementi che molte volte non si rendono neanche conto dei danni che fanno,sia giusto metterli nelle condizioni di non nuocere piu';
io sono convinto che questa donna prima di ammazzare qualcuno,ci sia andata vicina altre volte.
Via la patente e benvenuta tra noi a spostarti sulle strade e rischiare la pelle a piedi o bicicletta
http://www.romatoday.it/cronaca/incidente-stradale/aurelia-26-marzo-ciclisti-investiti.html
Sono dei miei compagni con i quali ho condiviso 20 anni sulla strada,dai quali ho appreso molto.
Uno non c'è piu,ciao Roberto,per Osvaldo e Luigi speriamo e preghiamo.
La strada è sicuramente pericolosa ma è anche un drittone di un km impossibile non vedere tre ciclisti.
Inutile descrivere le zone...se ti capita fatti un giro e capirai da solo quanto è "difficile" Roma per i ciclistiDalle immagini che ho visto sembra avere le caratteristiche di una "superstrada", quindi pericolosissimo pedalarci.
Qui da noi, questo tipo di strade sono assolutamente (e giustamente) vietate alle bici.
Ovviamente lungi da me fare polemiche, che non è proprio il caso, e soprattutto perché non conosco quelle zone, ma non ci sono proprio alternative?? Anche magari allungando il percorso di qualche kilometro?
Giá auto e bici sono come cane e gatto, se poi si entra nel "territorio" dell'automobilista (leggesi strada veloce, con poca o quasi nulla corsi d'emergenza) ovviamente il rischio aumenta notavolmente.
Comunque condoglianze alla famiglia
Roma città non faccio fatica crederci, ma questa tragedia è successa fuori città.Inutile descrivere le zone...se ti capita fatti un giro e capirai da solo quanto è "difficile" Roma per i ciclisti
La corsia di emergenza c'è ed è bella larga nel tratto ove è accaduto il fatto.Roma città non faccio fatica crederci, ma questa tragedia è successa fuori città.
Possibile che non esistano alternative alla superstrada Aurelia (strade interpoderali, strade secondarie etc etc)?
È una domanda la mia, non conoscendo affatto la zona...
, perchè l'Aurelia è come un autostrada: ha due corsie per senso di marcia e Guardrail al centro, oltre a corsie di emergenza ampie. Lì le macchine corrono, .
Per i ciclisti della zona Nordovest che è quella dell'Aurelia, come ti ho detto l'alternativa all"autostrada" Aurelia sonon strade a scorrimento più lento ma ancora più pericolose. Oppure prendere l'auto per allontanarsi da Roma una 50ina di km alla ricerca di strade migliori....Appunto. A me non verrebbe in mente di pedalare in autostrada.
Vedendo il luogo della tragedia trovo incomprensibile che lì l'Aurelia non sia vietata alle bici.
Comunque mi rendo conto che se pratico ciclismo è perchè vivo in una regione dove è ancora possibile portare a casa la pelle
infatti non lo è.ed essendo una statale ha comunque un manto di asfalto migliore del resto delle strade della zona ed è pure drenante,ha una corsia di emergenza(non transitabile alle vetture) ampia....Appunto. A me non verrebbe in mente di pedalare in autostrada.
o:
Detesto l'Aurelia ma mi rendo conto che per chi abita in quelle zone di alternative migliori ce ne sono poche o nulla.
Le strade alternative all'Aurelia (che percorro di rado e malvolentieri) sono strette e distrutte dal grande afflusso di camion che le percorrono a causa della presenza di cave, raffinerie e altre attività che portano a una concentrazione di traffico pesante.
La corsia di emergenza dell'Aurelia è larga quasi quanto la corsia di marcia e la visibilità è sempre ottima, inoltre c'è il Tutor a 90 km/h. Insomma per fare strike di un gruppo di ciclisti devi essere un imbelle alle prese con i messaggini.
Detesto l'Aurelia ma mi rendo conto che per chi abita in quelle zone di alternative migliori ce ne sono poche o nulla.