Ho letto nei giorni scorsi decine di commenti sulle modifiche apportate al regolamento della Gran Fondo Stelvio
Santini, sia qui sul forum, sia sui profili Fb.
Mi sono morso - neanche troppo in modo metaforico - la lingua e mi sono legato le dita per non rispondere d'impeto alle valutazioni personali di chi scriveva.
Perchè non volevo essere frainteso e perchè non volevo cadere nella foga di rispondere, col rischio di essere maleducato.
Stamattina ho predisposto il comunicato stampa, che penso molti o la maggior parte di voi abbiano letto, sulle motivazioni che hanno portato alla nostra scelta.
Forse potevamo anticipare la comunicazione. Non so se sarebbe cambiato qualcosa. Ho letto cose che mi hanno fatto male e mi hanno fatto provare un senso di smarrimento. In più di una occasione mi son chiesto se fosse corretto da parte mia dedicare passione, tempo, sacrifici personali miei e delle persone che mi stanno vicino, per organizzare la Gran Fondo Stelvio Santini.
Tra me e me mi sono detto che no, i ciclisti che nelle precedenti edizioni avevo visto in azione alla nostra Gran Fondo non potevano essere così.
Avevo discusso su questo forum, avevo parlato con loro al telefono, molti li avevo rassicurati 10 giorni prima sui loro dubbi legati al meteo.
A pensarci dico ancora adesso che avevo creato una simbiosi positiva.
Non ho provato la stessa cosa in questi ultimi giorni.
E credo di aver provato lo stesso sentimento che hanno provato i volontari al ristoro del Mortirolo, quando sentivano ciclisti imprecare, bestemmiare, li vedevano spingere per prendere un bicchiere d'acqua o peggio si sentivano dire in modo sgarbato di riempire loro la borraccia.
Stessa cosa vissuta in altri ristori.
Ho provato quello che mi avevano raccontato tre miei amici che in fondo alla corsa avevano fatto 151 km con scopa, ramazza e guanti a cercare di raccogliere i rifiuti abbandonati in terra, ai bordi della strada, in mezzo all'erba.
Stanchi e allibiti per quanto avevano visto e trovato.
Abbiamo deciso di provare soluzioni differenti: come già avete scritto vedremo se la scelta è stata giusta.
Per i nostri volontari, permettetemi di dirlo, era DOVUTA.
Per loro e per noi di certo non è nè assurda, nè ingiustificata e state certi che la Gran Fondo Stelvio Santini continuerà ad esserci e ad appassionare i ciclisti.
Lasciatemi infine descrivere una scena a cui ho assistito durante la diretta fatta lo scorso mese di luglio, da RAI 3 sulla MDD: nelle immagini si vedono i primi del percorso lungo che stanno affrontando la parte finale del tracciato. Uno di loro (non mi ricordo chi fosse) nel prepararsi allo sprint finale getta la borraccia al di là delle transenne. Mi sono vergognato per lui. Ho sentito poi Michil Costa in diretta che giustificava il gesto, dicendo che probabilmente aveva lanciato la borraccia vuota alla moglie o fidanzata che fosse.
Ho scritto questo per farvi capire che non mi piacerebbe un giorno dover giustificare simili gesti durante la Gran Fondo Stelvio Santini e che ci potrebbe anche essere il rischio che passando per gesti consuetudinari, vengano sempre più accettati a discapito dell'ambiente, dei volontari, delle organizzazioni.